Ruolo della Dieta Ipoproteica nella Progressione della Malattia Renale Cronica Benefici e Limiti. Francesco F. Morbiato SIMPeSV



Documenti analoghi
Insufficienza Renale Cronica e Dieta

Insufficienza Renale Cronica e Dieta. Francesco F. Morbiato

Definizione trattamenti dietici. Prof. Bruno Cianciaruso

Dieta ipoproteica, dieta vegetariana, dieta vegana: per quali pazienti? Incontro tenuto da Dott.ssa Ilaria De Simone Ospedale Bassini

/LQHH JXLGD SHU XQD FRUUHWWR DOLPHQWD]LRQH QHO SD]LHQWH FRQ LQVXIILFLHQ]D UHQDOH FURQLFD

Insufficienza Renale Cronica

INSUFFICIENZA RENALE CRONICA PERCHE UNA DIETA E QUALE DIETA?

Domenica 21 Marzo 2010 Loc. Poggiardelli Montepulciano

VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE

Il counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica

PROGETTO Ambulatorio Ma.Re.A. (Malattia Renale Avanzata) Elaborato da: Delalio Alessia Guzza Lucia Resinelli Vilma Sandrini Massimo

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

ELENCO DIETE AG VERSIONE PROVVISORIA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi

Il ruolo e la responsabilità dell infermiere nella presa in carico del pz affetto da IR

A.O.San Giovanni Addolorata

Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica

Perchè una dieta nell insufficienza renale cronica?

1. Iperlipidemie Fabbisogno di lipidi

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

PRONTUARIO DIETETICO

NUTRIZIONE IN TERAPIA INTENSIVA. Dott. Adolfo Affuso

GLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS

Epidemiologia CKD: situazione attuale. Vincenzo Bellizzi

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA

Percorso assistenziale del paziente diabetico con insufficienza renale: ruolo del Nefrologo

La tecnologia mobile, le nuove applicazioni disponibili su smartphone e tablet, valenze scientifiche e futuri sviluppi

Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti inorganici organici

Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale


Ipertensione arteriosa e nefropatia cronica. Per pazienti con nefropatia cronica stadio da 1 4

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS

LA FENIL CHETO NURIA O PKU. Malattie Rare. Informazioni per le scuole

Il formaggio sardo nella Sana Alimentazione Bambino, adulto, anziano, sportivo

emodialisi o dialisi peritoneale

Conegliano: / / Piergianni Calzavara UOC di Nefrologia e Dialisi

IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.

Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI

PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE?

PROGRAMMA SCUOLA DI DIETETICA NUTRIRSI DI SALUTE ANNO SCOLASTICO 2012

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore

OSTEOPOROSI e ALIMENTAZIONE: quali indicazioni possono risultare efficaci?

CORSO DI 2 LIVELLO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI UN AMBULATORIO DEGLI STILI DI VITA

PROTOCOLLI DI IDONEITÀ ALLA GUIDA

HEPATIC PATOLOGIE EPATICHE

1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo giorni) STOP. Nota 4

DIETA PER MALATTIA RENALE CRONICA E INSUFFICIENZA RENALE CRONICA

POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia

C A R D I O P A T I A I S C H E M I C A : R I D U R R E I L R I S C H I O. Riassunto

L alimentazione nell anziano non autosufficiente: strategie nutrizionali. Claudio Pedone Università Campus Biomedico Roma

PERDERE GRASSO, NON MUSCOLO!

Modulo 4 LA GESTIONE CONDIVISA TRA SPECIALISTA E MMG DELLE SINDROMI RINO-BRONCHIALI

Per una dieta con poche proteine, ma ricca di sapore. Prodotto dietetico

SEGRETERIA SCIENTIFICA SIICP-Società Italiana Interdisciplinare per le Cure Primarie

NUTRIZIONE ed EQULIBRIO

L ipertensione arteriosa. Vittorio Caimi Medico di Medicina Generale, Monza

RICERCA E TECNOLOGIA PER LA NUTRIZIONE

REGIONE DEL VENETO UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 16 PADOVA

INDICAZIONI NUTRIZIONALI E SULLA SALUTE. REG.CE n. 1924/2006

Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete

DEL CUORE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI A CURA DI:

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS

4 Attualità. Martedì 5 febbraio Il dossier dell Aifa. Il dossier dell Aifa

uno dei maggiori problemi clinici del nostro secolo. "essenziale" "secondaria".

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini

In questa diapositiva vengono riportate alcune informazioni circa il paziente oggetto del caso clinico. Si discuterà di un uomo di 77 anni, con

Com. Scien. Ass. Giuseppe Dossetti: i Valori Sviluppo e Tutela dei Diritti Cardiologa A.C.O. S. Filippo Neri, Roma

Cibo e salute. Marisa Porrini DiSTAM Università degli Studi di Milano

Le novità degli Annali. Illidio Meloncelli Centro di Diabetologia San Benedetto del Tronto

NUTRIZIONE ENTERALE DIETE POLIMERICHE RIF. DESCRIZIONE PRODOTTO CONFEZ.TO POZZUOLI ISCHIA GIUGLIANO FRATTA.RE TERRITORIO TOTALE

Alimentazione e sport

La valutazione della funzione renale nella definizione del profilo di rischio CV e nella gestione della terapia farmacologica. Gaetano Piccinocchi

Andrea Di Lenarda Centro Cardiovascolare. Adele Maggiore Direzione Sanitaria ASS1 Trieste

L OBESITÀ NELL ADULTO

assistenza infermieristica Alla persona con insufficienza renale

Supporto Nutrizionale nel Bambino Cronico in Ospedale e a Domicilio. Diario Alimentare. Cinzia Baldo Dietista PO Buzzi. 21 febbraio 2013 PO BUZZI

I corretti principi di una alimentazione equilibrata: la dieta mediterranea

I macronutrienti. Nutrizione e Vita di Gallo dr Ubaldo - info@italianutrizione.it

La digestione degli alimenti

Allegato C.5 al Decreto n. 86 del 21 OTT 2015 pag. 1/13

DISLIPIDEMIE. Dr. Alessandro Bernardini DISLIPIDEMIA

Il ruolo del Medico di Medicina Generale


CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE

RACCOMANDAZIONI PER LA TERAPIA MEDICA NUTRIZIONALE DEL DIABETE MELLITO.

La dieta in terapia conservativa. La dieta in terapia conservativa: rassegna dell evidenza. La dieta ipoproteica nell era dell EBM

ENDOCRINOPATIE E ATTIVITA FISICA: OBESITA. Pavarin Camilla - Dietista S.C. Dietetica e Nutrizione Clinica A.O. Santa Croce e Carle - Cuneo

MenSana. Le scelte istituzionali del menu scolastico

L alimentazione del cane e del gatto anziano

La nefropatia cronica. Una guida per i pazienti e le famiglie

Il Paziente diabetico in ospedale: fra nutrizione e farmacoterapia

ACCOMPAGNARE IL PAZIENTE IN EMODIALISI. Dr. Fabrizio Vellani Nefrologo

Le interazioni farmacologiche come causa di reazioni avverse da farmaci

Diabete e nefropatia cronica (o malattia renale cronica)

Jama, 2001, 285(19):

L importanza importanza mportanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una g uida guida per per ilil p aziente paziente

Attività motoria Attività sportiva Alimentazione

Transcript:

Ruolo della Dieta Ipoproteica nella Progressione della Malattia Renale Cronica Benefici e Limiti Francesco F. Morbiato SIMPeSV

Contenuto prevalenza della malattia renale cronica e fattori che ne influenzano la progressione storia ed evoluzione dell'approccio dietetico come mezzo per rallentare l'evolversi della malattia renale cronica (MRC) con analisi delle tipologie di diete vantaggi e sicurezza della dieta ipoproteica condizioni necessarie per il successo del trattamento dietetico

Obiettivo generale Fornire le competenze di base per il Medico di Medicina Generale nella gestione della malattia renale cronica: inquadramento della malattia ruolo della terapia farmacologica il fattore dieta nella terapia vantaggi della terapia dietetica sinergia tra gli attori del trattamento dietetico

La prevalenza della MRC

Progressione naturale della MRC Fattori NON modificabili Età Sesso Eziologia della malattia renale Storia familiare Etnia Fattori modificabili Pressione arteriosa Albuminuria, Proteinuria Obesità, Sindrome metabolica, Dislipidemie Fumo Fans, Erbe mediche, Piombo, Mdc iodati, Antibiotici e Antivirali

Patologie Metaboliche e Alimentazione Diabete e carboidrati Obesità e diete ipercaloriche Patologia Cardiovascolare ed eccessiva assunzione di grassi Ipertensione ed eccessiva assunzione di sodio Patologie Epatiche e disturbi neurologici conseguenti a eccessiva assunzione di proteine Nefropatie? 1969: Beale suggeriva che un programma dietetico adeguato doveva diventare un approccio standard nella terapia delle nefropatie Terapie di provato beneficio: terapie il cui beneficio sia plausibile e che il giudizio clinico consiglia di utilizzare Haddad - Comprehensive Clinical Nephrology 2007

Raccomandazioni Terapeutiche Livello I Controllo della pressione arteriosa ACE inibitori Antagonisti recettori dell angiotensina (ARB) Combinazione ACE inibitori e ARB Evitare i calcio antagonisti diidropiridinici se non strettamente necessari Controllo dell introito proteico Anil K. Agarwal Evidence Based Nephrology 2010

La Dieta Ipoproteica Obiettivi Rallentare la progressione dell insufficienza renale Ridurre la proteinuria Controllare i sintomi uremici Prevenire la malnutrizione associata al catabolismo proteico (fasi avanzate uremia) Migliorare l equilibrio acido-base Regolare l apporto di fosforo Procrastinare l inizio del trattamento dialitico Ridurre la pressione arteriosa

Origini Nata negli anni 60 (la dialisi non era ancora disponibile per tutti) per migliorare gli effetti derivati da un eccessivo accumulo di cataboliti azotati (Dieta di Giovannetti) Eliminazione totale delle proteine di origine a basso valore biologico (pane e pasta) sostituendole con alimenti aproteici (Giovannetti - LANCET 1964) Apporto calorico elevato Limitazione apporto di proteine animali ad alto valore biologico Ridimensionata dalla progressiva diffusione della dialisi

Low protein diet and kidney disease progression GFR (ml/min) 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 0 6 12 18 Protein intake g/kg/die months 1,0 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0,0 0 6 12 18 LPD Normal diet Ilhe BU et al. N Eng J Med 1989; 321: 1773-77

Anni 80 Disponibilità posti dialisi Diffusione della dialisi peritoneale Trapianto renale (nuovi e più efficaci farmaci immunosoppressivi) Controllo dell acidosi Terapia con Eritropoietina (Epo) Ridotta convinzione dell efficacia della dieta ipoproteica

Anni 90 Progressivo aumento della popolazione anziana Non parallelo aumento dei posti dialisi Ritorno in auge della Dieta Ipoproteica per posticipare l inizio del trattamento dialitico

Linee guida SIN-1999 Protidi: 0.7 g/kg p.c.i. (75% a.v.b.)/die Glucidi: 60% delle calorie totali Lipidi: 30% delle calorie totali Calorie: 35 Kcal/Kg p.c.i. /die (vfg<25 ml/min: 35 kcal/kg p.c.i./die <60 anni 30-35 kcal/kg p.c.i./die >60 anni) Potassio: apporto libero fino a vfg>10ml/min

Dieta Ipoproteica convenzionale 0.4 0.6 g/kg/die di proteine ad a.v.b. Composizione aminoacidica Digeribilità dell alimento

Gli anni d oro Modelli di Dieta Ipoproteica orientati al paziente Dieta Ipoproteica Ipofosforica Dieta Vegetariana con proteine complementari Dieta Vegetariana supplementata con aminoacidi essenziali (AAE) e chetoanaloghi (KA) (Very low protein diet)

Dieta Ipoproteica Ipofosforica Molto simile alla dieta convenzionale, si distingue solo per un minore apporto di fosforo Eliminati latticini, uova (a eccezione dell albume) Elementi di origine animale selezionati tra quelli a più basso contenuto di P Supplementazione con carbonato di calcio Clearance Creatinina: 20-65 ml/min (stadio II-III IRC)

Dieta vegetariana con proteine complementari Valida alternativa alla Dieta Ipoproteica Ipofosforica Alternando l una all altra per determinati periodi si risolve il problema della monotonia della precedente Le proteine somministrate sono solamente vegetali a basso valore biologico (non contengono tutti gli AAE) Il fabbisogno di AA viene soddisfatto mescolando adeguatamente vegetali di varia natura

Dieta Vegetariana supplementata con AAE e KA (Very low protein diet) Gli AAE sono utilizzati dall organismo come tali I KA vengono trasformati a livello epatico e muscolare nei corrispondenti AAE La loro trasformazione riduce la resintesi dell urea

Dieta Vegetariana supplementata con AAE e KA (Very low protein diet) Clearance Creatinina: < 20 ml/min (stadio IV-V IRC)

Validità della terapia dietetica nella MRC Ad oggi non si può affermare che la dieta rallenti in maniera significativa il declino del volume del filtrato glomerulare Tuttavia gli studi hanno dimostrato un effetto certo : nella riduzione dei sintomi uremici in un miglior controllo dei dismetabolismi in pazienti ben motivati trattati con una dieta fortemente ipoproteica è possibile posticipare anche di un anno l inizio della dialisi (Walser JASN 1999)

Vantaggi della terapia dietetica Marcata riduzione della proteinuria Gansevort NDT 1995, Chaveau J. Ren Nutrition 2007 Migliore controllo dell anemia Di Iorio KIDNEY INT 2003 Migliore controllo della pressione arteriosa Bellizzi KIDNEY INT 2007 Riduzione dei livelli della fosforemia e del paratormone Malvy J AM COLL NUTRITION 1999

Terapie farmacologiche Esistono terapie più efficaci e più accettate dai pazienti? Gli inibitori del SRA riducono la proteinuria e pertanto sono in grado di rallentare la progressione delle nefropatie croniche L uso degli inibitori del SRA è limitato da: Età e MRC avanzate Diabete Effetti collaterali (tosse, Iperpotassemia) Uso associato β Bloccanti e antialdosteronici La prescrizione di inibitori del SRA viene fatta in circa il 40% dei pazienti affetti da MRC

Sicurezza della Dieta Ipoproteica In tutti gli studi clinici sulle diete ipoproteiche non sono stati osservati casi significativi di malnutrizione Un programma nutrizionale perfettamente calibrato e un suo attento monitoraggio può prevenire il rischio di eventuali casi di malnutrizione le diete ipoproteiche, anche quelle fortemente ipoproteiche supplementate con AAE e KA sono più sicure dell uremia non trattata (Bellizzi GIN 2008)

Terapia nutrizionale incrementale nella malattia renale cronica Funzione renale Terapia nutrizionale Clearance Creatinina Stadio CKD Sale */ ** Grassi Saturi *** Energia Fibra alimentare* Proteine 90-60 ml/min 1-2 6 g/die < 7%energia (<10-15 g/die) Controllo peso >12-14 g/1000 Kcal (> 20-25 g/die) 1.2-1.0 g/kg/ die 60-30 ml/min 3 Controllo peso 0,8 g/kg/die >30 ml/min 4-5 Normocalorica (25-30 Kcal/kg/ die) 0,6 g/kg/die * Quantità consigliate per la popolazione generale ** per i pazienti ipertesi (Brunori GIN 2008) *** per i pazienti cardiopatici, dislipidemici (WHO/FAO)

Dalla compliance alla concordance La medicina basata sull evidenza mette in risalto il ruolo centrale del paziente nel trattamento Haynes - EVID BASED MEDICINE 2002 La concordance prevede un ruolo attivo sia del personale sanitario che del paziente nel perseguire l adesione al trattamento Ruolo centrale di un dietista/dietologo dedicato (ove possibile)

Il problema della compliance Problemi dell adesione alla terapia dietetica: rinunciare ad alcuni alimenti abituali abituarsi progressivamente agli alimenti aproteici conciliare il regime alimentare con le proprie abitudini lavorative e sociali è possibile ottenere un adeguata adesione quando si ottiene la comprensione e la soddisfazione del paziente Milas J.A.Dietetic Association 1995

Successo del trattamento dietetico Sotto attenta regia del MMG Nefrologo 1) Selezione del paziente 2) Prescrizione corretta 3) Controllo frequente 4) Affiancamento farmacologico Paziente 1) Motivazione 2) Informazione Dietologo 1) Personalizzazione 2) Educazione alimentare

Conclusioni L inserimento dell Approccio Dietetico in una Strategia Terapeutica Globale contribuisce inequivocabilmente a prevenire, ritardare l insorgenza e migliorare il decorso delle complicanze della Malattia Renale Cronica (acidosi iperpotassemia iperfosforemia iperparatiroidismo sintomi uremici) Mitch WE, Remuzzi G. - JASN 2004