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Provincia di Bergamo Via T.Tasso, 8-24121 Bergamo Settore Ambiente Servizio Rifiuti Via G. Camozzi, 95 - Passaggio Canonici Lateranensi, 10-24121 Bergamo - Tel. 035387539 - Fax 035387597 Http://www.provincia.bergamo.it - E-mail: segreteria.discariche@provincia.bergamo.it Prot. n 09.11/MM Bergamo, Raccomandata A/R Oggetto: ONGISMETALFER S.p.A. - Richiesta di verifica di assoggettabilità alla V.I.A. ai sensi dell art. 20 del D.lgs. 152/06 e s.m.i. relativa alla variante all attività di recupero (R4) e messa in riserva (R13) di rifiuti non pericolosi già svolta presso l impianto sito in Comune di Pontirolo Nuovo (BG) in via Arcene 2/A. Esito verifica assoggettabilità alla VIA. e, p.c. Spett.le ditta ONGISMETALFER S.p.A. Via Arcene 2/A 24040 Pontirolo Nuovo (BG) Spett.le Sindaco del Comune Pontirolo Nuovo Spett.le A.R.P.A. della Lombardia Dipartimento di Bergamo Via Clara Maffei, 4 24121 BERGAMO Con nota in atti provinciali n. 47981 del 28.04.2009 e pubblicazione sul BURL Serie Inserzioni e Concorsi n. 31 del 05.08.2009, la Ditta in oggetto ha presentato richiesta di verifica di assoggettabilità alla procedura di VIA regionale per apportare una variante sostanziale all attività di messa in riserva (R13) e recupero (R4) di rifiuti speciali non pericolosi svolta in Comune di Pontirolo Nuovo (BG). Lo scrivente Servizio ha proceduto ad effettuare il controllo in ordine all assoggettabilità alla procedura di VIA ai sensi del D.lgs. 152/06 e s.m.i. sulla base degli elaborati predisposti in conformità ai contenuti previsti nell allegato V alla parte II al suddetto decreto, pervenuti con la stessa nota di cui sopra nonché sulla base delle integrazioni trasmesse dalla ditta con note agli atti provinciali con prot. n. 75894 del 20.07.2010 e prot. n. 27467 del 14.03.2011. A seguito di tale controllo si attesta che la variante all attività di messa in riserva (R13) e recupero (R4) di rifiuti non pericolosi di cui all oggetto non è soggetta alla procedura di V.I.A. regionale. Tuttavia, rilevato che nella Valutazione di impatto acustico non è stato considerato il contributo apportato dai macchinari utilizzati per la riduzione volumetrica dei rifiuti (pinza, cesoia, moto troncatrice o pressa) e non è stato verificato il rispetto del limite differenziale, si prescrive: l integrazione della valutazione di impatto acustico con la valutazione del contributo apportato dai macchinari utilizzati per la riduzione volumetrica dei rifiuti (pinza, cesoia, moto troncatrice o pressa) e la verifica del rispetto del limite differenziale, al fine di individuare la necessità di eventuali interventi di mitigazione. Nell ambito dell istruttoria relativa all istanza di autorizzazione presentata dalla ditta ai sensi dell art. 216 del D.lgs. 152/06 e s.m.i., dovrà trovare puntuale definizione l aspetto concernente: Pagina 1 di 8 Ongismetalfer_spa_verificaVIA_assogg_finale

l eventuale presenza di fasce di rispetto reticoli idrici (facendo salve, in caso di conferma, le connesse valutazioni e determinazioni istruttorie). Si precisa che il presente atto è rilasciato unicamente ai sensi e per gli effetti dell art. 20 del D.lgs. 152/06 e s.m.i. e non costituisce pertanto presunzione di legittimità sotto ogni diverso aspetto. In ottemperanza a quanto previsto all art. 3 della Legge 07.08.1990 n. 241, si precisa che è possibile presentare, entro 60 giorni dal ricevimento della presente, ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (L. 06.12.1971 n. 1034) ovvero, entro 120 giorni, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (D.P.R. 24.11.1971 n. 1199). Distinti saluti. Il Dirigente del Servizio Dott. Claudio Confalonieri Allegati: (1) contenuti previsti nell allegato III della direttiva 97/11/CE; Pagina 2 di 8

ALLEGATO 1 Ditta ONGIS METALFER S.p.A. - 24040 Pontirolo Nuovo (BG) via Arcene 2/A Nella relazione allegata all istanza, come integrata con nota agli atti provinciali con prot. n. 75894 del 20.07.2010 e prot. n. 27467 del 14.03.2011, con riferimento ai contenuti previsti dall allegato III della direttiva 97/11/CE, viene riportato quanto segue. Dimensioni impianto La ditta svolge attualmente attività di recupero in regime semplificato delle seguenti tipologie di rifiuti previste dall allegato 1 sub allegato 1 al D.M. 05.02.1998 e s.m.i.: 3.1 per un quantitativo massimo annuo trattato (R4) pari a 15.000 t ed una potenzialità istantanea di deposito pari a 1.600 t; 3.2 per un quantitativo massimo annuo trattato (R4) pari a 3.500 t ed una potenzialità istantanea di deposito pari a 500 t; 4.3 un quantitativo massimo annuo trattato (R4) pari a 25 t ed una potenzialità istantanea di deposito pari a 25 t. Rispetto a tale configurazione sono previste le seguenti varianti: 3.1 aumento delle quantità massime annue trattate (R4) che passeranno dalle attuali 15.000 t alle future 100.000 t mentre la potenzialità istantanea di deposito passerà dalle attuali 1.600 t alle future 6.000 t (1.200 m 3 ); 3.2 rinuncia all attività; 4.3 rinuncia all attività. Il quantitativo massimo trattato annuo passerà pertanto dalle attuali 18.525 t alle future 100.000 t mentre il quantitativo giornaliero sarà pari a 455 t. La potenzialità istantanea di deposito passerà dalle attuali 2.125 t alle future 6.000 t (1.200 m 3 ). Le varianti richieste non prevedono un ulteriore consumo di suolo. La superficie occupata dall impianto è pari a 6.391 m 2. L attività di recupero è svolta in prevalenza su area scoperta. Alcuni settori sono coperti da tettoia. I rifiuti conferiti all impianto, una volta accertatane la conformità, sono depositati in cumuli o contenitori mobili quali fusti, contenitori metallici, container, big bags, cassonetti, per essere poi sottoposti ad una cernita manuale e/o con l ausilio di ragno caricatore e separatore magnetico. I materiali estranei sono accumulati in cassoni che vengono richiusi appena terminata l operazione di cernita. Il materiale cernito potrà essere sottoposto a seconda delle necessità ad una riduzione volumetrica mediante pinza, cesoia, moto troncatrice o pressa. Il materiale cernito, qualora presenti caratteristiche di Materia Prima Seconda, verrà depositato in apposite aree in attesa della successiva commercializzazione. I rifiuti destinati alla sola messa in riserva sono stoccati nelle apposite aree e non sono sottoposti ad ulteriori operazioni dopo lo scarico iniziale dal mezzo di trasporto. Cumulo con altri progetti Nell immediato intorno dell area adibita a messa in riserva e recupero rifiuti sono presenti: piattaforma ecologica del Comune di Pontirolo Nuovo (250 m); discarica di R.S.U. esaurita ed in fase di post gestione (150 m). Essendo un impianto in fase di post gestione le attività svolte sono solo di manutenzione e controllo e non richiedono il Pagina 3 di 8

movimento di mezzi di trasporto o l esecuzioni di operazioni particolarmente impattanti. Non vengono individuate interferenze con l attività della ditta in oggetto. In adiacenza all area oggetto di verifica è prevista la realizzazione di una nuova attività di recupero di rifiuti metallici ferrosi e non ferrosi (ditta Altametal s.r.l.). Con riferimento all adiacenza con la Alta Metal s.r.l., la ditta ritiene che l effetto cumulo possa interessare esclusivamente 1) il traffico e 2) la produzione di emissioni rumorose. L effetto cumulo non viene considerato significativo, in quanto: con riferimento al punto 1), si rimanda alle considerazioni di cui allo specifico paragrafo relativo al traffico; con riferimento al punto 2), viene evidenziato come: le principali fonti di rumore delle 2 ditte (OngisMetalfer S.p.A. e Altametal s.r.l.) distano circa 150 200 m in linea d aria e, considerato l andamento della propagazione del rumore con la distanza viene ritenuto che l effetto cumulo delle emissioni acustiche non comporti un effetto cumulo significativo; a seguito di una specifica valutazione acustica in ambiente esterno è stato riscontrato che l attuale immissione di rumore al confine dell impianto è inferiore al limite imposto di 60 db. Entrambi gli impianti sono delimitati da pareti in calcestruzzo armato dell altezza di circa 4 metri che limitano il propagarsi del suono verso l ambiente circostante. In merito al punto 2) si fa presente fin da ora che, come meglio indicato nello specifico paragrafo (Emissioni sonore), poiché nella suddetta valutazione non è stato considerato il contributo apportato dai macchinari utilizzati per la riduzione volumetrica dei rifiuti (pinza, cesoia, moto troncatrice o pressa) e non è stato verificato il rispetto del limite differenziale, la valutazione previsionale di impatto acustico dovrà essere integrata considerando l apporto di tali macchinari e verificando il rispetto del limite differenziale. Utilizzo di risorse naturali Le operazioni svolte presso l impianto sono essenzialmente di stoccaggio, selezione e cernita, cui si aggiunge la riduzione volumetrica tramite pressatura. Per la formazione della Materia prima secondaria non è richiesto l utilizzo di additivi. Le macchine e le attrezzature utilizzate funzionano a gasolio ed energia elettrica. L utilizzo dell acqua è limitato agli uffici posti nella palazzina. Produzione di rifiuti I rifiuti prodotti dall attività di recupero sono accumulati in cassoni a tenuta. Si tratta di rifiuti di varia natura (legno, plastica, carta, etc.) derivanti dalle operazioni di selezione e cernita che sono inviati allo smaltimento o al recupero esterno. Lo stoccaggio dei rifiuti prodotti sarà effettuato nel rispetto della normativa vigente ed in particolare nel rispetto delle prescrizioni e delle cadenze temporali previste alla lettera bb) del punto 1 dell art. 183 del D.lgs. 152/06 e s.m.i. Il complesso produttivo comprende un sistema di raccolta e trattamento chimico fisico delle acque meteoriche e di conseguenza comporta la produzione dei seguenti rifiuti: o fanghi prodotti dalla decantazione; o oli e grassi prodotti dai processi di disoleazione; o reflui prodotti dalla pulizia delle vasche. I rifiuti elencati sono prelevati e smaltiti da Ditte specializzate in occasione degli spurghi e delle pulizie delle vasche. Pagina 4 di 8

Inquinamento e disturbi ambientali Emissioni Atmosferiche Non sono previsti processi di recupero che producano emissioni in atmosfera convogliabili. La natura dei rifiuti, gli accorgimenti adottati e le modalità di trattamento escludono la presenza di emissioni diffuse. Eventuali rifiuti che si presentassero in forma polverulenta, peraltro estremamente rari, saranno sottoposti esclusivamente alla messa in riserva in container chiusi, senza sottoporli ad alcun trattamento. Detti rifiuti non verranno movimentati da un container all altro (azione che comporterebbero la formazione di polvere), ma rimarranno stoccati all interno dello stesso container con cui sono stati ricevuti, evitando in tal modo l emissione di polvere. Traffico La ditta, considerando che le quantità gestite passeranno dalle attuali 18.525 t/anno alle future 100.000 t/anno, ha valutato che il traffico indotto, in considerazione dell utilizzo di mezzi di maggiore dimensione e portata, passerà dagli attuali: 5 transiti giornalieri in ingresso ed in uscita per il trasporto dei rifiuti; 4 transiti giornalieri in ingresso ed in uscita per il trasporto dei rifiuti in uscita e delle MPS prodotte. ai futuri: 16 transiti giornalieri in ingresso ed in uscita per il trasporto dei rifiuti; 10 transiti giornalieri in ingresso ed in uscita per il trasporto dei rifiuti in uscita e delle MPS prodotte. La differenza del numero dei mezzi che conferiscono i rifiuti e quelli che trasportano le MPS prodotte è dovuta al fatto che i mezzi che trasportano rifiuti possono essere di portata inferiore rispetto a quelli impiegati per il trasporto delle MPS in uscita e inoltre il materiale in uscita viene pressato ottimizzando quindi la capacità volumetrica di carico. Il traffico totale gravitante sull impianto passerà pertanto dagli attuali 18 transiti giorno ai futuri 52 transiti giorno con un incremento pari a 34 transiti giorno. L arteria stradale più prossima all insediamento è la Strada Provinciale n. 144 che permette un rapido inserimento verso ovest, al sistema viario connesso alla ex Strada Statale n. 525 (Milano Bergamo) e, verso Est, alla ex Strada Statale n. 42 (Treviglio Bergamo). Il casello autostradale più prossimo è quello di Dalmine posto a circa 2,5 km a Nord (in linea d aria) dal sito. La ditta, tenendo conto anche della presenza della ditta Altametal (situata in adiacenza) e del relativo carico di traffico, in considerazione delle infrastrutture viabilistiche (S.P. 144, vicinanza casello autostadale) a servizio dell area, che permettono l agevole transito dei mezzi pesanti, nonché dell ubicazione dell insediamento che ne permette il raggiungimento senza l attraversamento di centri abitati, ritiene comunque che il transito giornaliero di automezzi non determinerà un impatto significativo sulla viabilità esistente. Emissioni sonore Nell settembre 2009 è stata effettuata una valutazione acustica in ambiente esterno. Durante le sessioni di monitoraggio acustico risultavano attive le seguenti attività/mezzi operativi: scarico rifiuti metallici da autocarri in centro piazzale; verifica e cernita manuale dei materiali ferrosi/acciaio; movimentazione rottami mediante utilizzo di sollevatore oleodinamici e carrelli elevatori. Nelle conclusioni di detta valutazione viene riportato che... presso ogni posizione esaminata i valori di livello sonoro, caratterizzati dall attività lavorativa dell Azienda ONGIS METAL FER s.r.l. posta nelle condizioni produttive precedentemente indicate, rispettano il valore limite assoluto di immissione diurno per quanto concerne le aree definite Classe IIIa Aree di tipo misto. Pagina 5 di 8

In merito alla suddetta valutazione si rileva che non è stato considerato il contributo apportato dai macchinari utilizzati per la riduzione volumetrica dei rifiuti (pinza, cesoia, moto troncatrice o pressa). Non è stato inoltre verificato il rispetto del limite differenziale. La valutazione di impatto acustico dovrà pertanto essere integrata considerando l apporto di tali macchinari e verificando il rispetto del limite differenziale. Odori I rifiuti conferiti non sono putrescibili e non producono gas, vapori o odori. Scarichi idrici / Suolo, sottosuolo I rifiuti presi in carico dall impianto sono esclusivamente allo stato solido e non producono reflui e percolati. Il progetto prevede precisi accorgimenti al fine di evitare il dilavamento dei rifiuti di piccola pezzatura (quali polveri e particolato) che vengono mantenuti sempre in appositi sistemi di contenimento (cassonetti, fusti, big-bags, etc.) Tutte le aree di gestione dei rifiuti sono pavimentate in calcestruzzo armato trattato a quarzite e opportunamente dotate di un sistema di raccolta e trattamento delle acque meteoriche. A seguito dei lavori di adeguamento il sistema di raccolta delle acque sarà organizzato come segue: le acque meteoriche derivanti dal piazzale adibito a deposito dei rifiuti e delle materie prime secondarie saranno raccolte in due vasche volano, trattate in un impianto di trattamento chimico fisico e dopo il trattamento smaltite su suolo/strati superficiali del sottosuolo; le acque pluviali del capannone verranno smaltite su suolo/strati superficiali del sottosuolo (mediante nuovo pozzo perdente o nel sistema di subirrigazione esistente) evitando la loro immissione nella rete delle acque meteoriche del piazzale; i dipendenti della ditta utilizzeranno come servizi igienici quelli dell adiacente ditta Metal Real Estate s.r.l. (entrambe facenti parte del gruppo Metal Group S.p.A.) pertanto l attuale servizio igienico sarà chiuso. La ditta è stata autorizzata allo scarico su suolo/strati superficiali del sottosuolo con D.D. n. 3370 del 04.11.2009. Rischio di incidenti Lo scarico accidentale di rifiuti può essere associato a comportamenti errati del personale o al malfunzionamento dei mezzi o delle macchine. La quantità di materiale accidentalmente sversato non può superare la capacità di un container (circa 20 m 3 ) e, di conseguenza, l incidente può essere facilmente controllato. Qualora si verificasse uno sversamento dovuto alla perdita di olio dei macchinari utilizzati, la ditta interverrà con appositi sistemi di contenimento in dotazione (filler, materiali assorbenti, etc.). La pavimentazione dell impianto è interamente impermeabile e dotata di sistemi di raccolta e trattamento delle acque meteoriche. Il deposito dell olio e del gasolio avviene in contenitori muniti di apposito bacino di contenimento. I rifiuti conferiti sono in prevalenza non combustibili e non possono generare gas o miscele esplosive. Viene considerato poco rilevante il rischio di incendio dei rifiuti prodotti (quali imballaggi misti, legno, plastiche) che comunque sono stoccati in cassoni chiusi. I rifiuti conferiti non generano gas, odori o vapori. Monitoraggio I rifiuti conferiti in entrata sono soggetti a costante controllo radiometrico integrato da un ulteriore controllo della composizione dei metalli tramite un analizzatore portatile. Pagina 6 di 8

La gestione delle acque superficiali prevede un trattamento chimico fisico e il controllo periodico della qualità delle acque in uscita come definito dalle prescrizioni previste dall autorizzazione allo scarico. Non si prevede l esecuzione di analisi delle emissioni in atmosfera in quanto l attività non produce emissioni in atmosfera tecnicamente convogliabili. Vengono messi in atto accorgimenti (contenimento in big bag, fusti o cassonetti) volti ad escludere la presenza di possibili emissioni diffuse. Possibili altri monitoraggi potranno essere programmati in accordo con gli Enti di controllo. Ripristino del sito Le caratteristiche strutturali del lotto (piazzale pavimentato, tettoie) permettono un possibile riutilizzo dell area con altra tipologia di attività, in caso di dismissione dell impianto. A chiusura dell impianto verranno eseguite le seguenti operazioni: asportazione di tutti i rifiuti presenti; pulizia dell area pavimentata; controllo e verifica dell integrità della pavimentazione; pulizia del sistema di captazione e trattamento delle acque. Tutti i rifiuti prodotti da quanto sopra elencato saranno inviati ad impianti debitamente autorizzati al trattamento degli stessi. LOCALIZZAZZIONE DEL PROGETTO Utilizzazione attuale del territorio / Sensibilità ambientali I mappali n. 1115 Sub. 4 e n. 5434 sono classificati, ai sensi del PRG del Comune di Pontirolo come: Zona Territoriale Omogenea D1 Insediamenti produttivi (industriale artigianale). Il sito non ricade all interno o in prossimità di: territori coperti da foreste e da boschi, aree di pregio agricolo, aree naturali protette e parchi naturali, ambiti della rete natura 2000, zone umide, zone a forte densità demografica. Il sito risulta prossimo al PLIS della Gera d Adda. La ditta ritiene che il progetto non genererà impatti significativi sull ambiente in quanto: non è previsto un ulteriore consumo di suolo rispetto alla situazione in essere; non è prevista la realizzazione di nuove opere edilizie che possano determinare alterazioni significative dello stato dei luoghi; non sono previsti cumuli significativi con altri progetti; tutte le acque reflue potenzialmente contaminate decadenti dall attività vengono raccolte e trattate in un impianto di trattamento chimico fisico; le matrici suolo e sottosuolo sono adeguatamente isolate e protette; l attività non determina emissioni odorigene. Vincoli Secondo quanto riportato nel certificato rilasciato dal Comune di Pontirolo Nuovo (BG) in data 28.11.2008, prot. n. 11722 i mappali n. 1115 e n. 5434 su cui insisterà l attività non sono interessati da vincoli sovracomunali. In merito, si rileva che detto certificato nulla riporta circa la ricomprensione o meno dei mappali interessati all interno di fasce di rispetto del reticolo idrico principale, reticolo idrico minore, reticolo dei corsi d acqua gestiti dai consorzi di bonifica (R.D. 368/1904, R.D. 523/1904, DGR n. 7868/2002, DGR n. 13950/2003). La puntuale verifica di tale aspetto dovrà pertanto essere espletato nell ambito del procedimento avviato ai sensi dell art. 216 del D.lgs. 152/06 e s.m.i. Secondo quanto verificato dalla ditta l area di futura realizzazione dell impianto ricade in: Pagina 7 di 8

1) aree inserite nel programma di tutela delle risorse idriche (l.r. n. 26/2003 e PTUA d.g.r. n. 8/2244 del 29 marzo 2006) - Aree di ricarica dell'acquifero profondo e aree di riserva ottimali dei bacini; 2) zone inerenti alla pianificazione venatoria provinciale Oasi di ripopolamento o cattura. In relazione agli ambiti di cui al punto 1) la ditta ha precisato che i rifiuti presi in carico dall impianto sono allo stato solido e non producono percolati. Tutte le aree di gestione dei rifiuti sono pavimentate in calcestruzzo armato trattato a quarzite e opportunamente dotate di un sistema di raccolta e trattamento delle acque meteoriche. Le acque meteoriche derivanti dal piazzale adibito a deposito dei rifiuti e delle materie prime secondarie saranno smaltite su suolo/strati superficiali del sottosuolo mediante due pozzi perdenti, previo passaggio in impianto di depurazione chimico fisico; anche le acque pluviali confluiscono in un pozzo perdente. Con riferimento al punto 2) la ditta ha evidenziato che l impianto è ubicato all interno di un area a destinazione produttiva. Osservazioni d ufficio Considerato che: i rifiuti per i quali si chiede l autorizzazione, non sono putrescibili e le operazioni di trattamento (in prevalenza selezione e cernita) non contemplano l utilizzo di solventi o altre sostanze che possano generare odori molesti; non sono previste significative emissioni in atmosfera; l area sulla quale viene esercitata l attività di messa in riserva e recupero rifiuti, ubicata in una zona a destinazione produttiva, è completamente pavimentata in calcestruzzo e dotata di un sistema di raccolta, trattamento e smaltimento delle acque meteoriche. Alla luce degli elementi contenuti nella verifica di assoggettabilità presentata dalla ditta: l ufficio ritiene che non sussistano fattori legati all attività in esame che possano causare ripercussioni sull ambiente di importanza tale da rendere necessario l espletamento della procedura di valutazione di impatto ambientale. Tuttavia, rilevato che nella Valutazione di impatto acustico non è stato considerato il contributo apportato dai macchinari utilizzati per la riduzione volumetrica dei rifiuti (pinza, cesoia, moto troncatrice o pressa) e non è stato verificato il rispetto del limite differenziale, si prescrive: l integrazione della valutazione di impatto acustico con la valutazione del contributo apportato dai macchinari utilizzati per la riduzione volumetrica dei rifiuti (pinza, cesoia, moto troncatrice o pressa) e la verifica del rispetto del limite differenziale, al fine di individuare la necessità di eventuali interventi di mitigazione. Nell ambito dell istruttoria relativa all istanza di autorizzazione presentata dalla ditta ai sensi dell art. 216 del D.lgs. 152/06 e s.m.i., dovrà trovare puntuale definizione l aspetto concernente: l eventuale presenza di fasce di rispetto reticoli idrici (facendo salve, in caso di conferma, le connesse valutazioni e determinazioni istruttorie). L Istruttore Agro - Ambientale Il Responsabile del procedimento Il Dirigente del Servizio Pagina 8 di 8