MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO Indicazioni nazionali 2012
Certificazione delle competenze
QUALE PERCORSO NORMATIVO? La Direzione Generale degli ordinamenti ha pubblicato la circolare ministeriale 13 febbraio 2015 concernente l Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze nelle scuole del primo ciclo di istruzione. Allegati alla circolare ci sono specifiche linee guida e i modelli sperimentali di certificazione al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. In quest ultimo caso la certificazione èrilasciata ai soli alunni che superano l'esame di Stato. l art. 3 comma 1 lettera a) della legge 53/03stabilisce che il rilascio della certificazione sia di competenza dell istituzione scolastica frequentata dall'allievo. l articolo 10 del Regolamento sull autonomia, DPR 275/99, prevede l adozione, con decreto ministeriale, di nuovi modelli per le certificazioni, le quali indicano le conoscenze, le competenze, le capacitàacquisite e i crediti formativi riconoscibili. l articolo 8 del Regolamento sulla valutazione degli alunni, DPR 122/09, prevede che le competenze al termine della scuola primariasiano descritte e certificate, e che al termine della scuola secondaria di primo gradosiano accompagnate anche da valutazione in decimi. Nello specifico paragrafo delle Indicazioni Nazionali per il curricolo(dm 254/12) si chiarisce che la certificazione delle competenze "attesta e descrive le competenze progressivamente acquisite dagli allievi".
QUANTA EUROPA? Entro un sistema certificativo internazionale a livello di Unione Europea ad oggi per il I ciclo abbiamo alcuni elementi : Inglese al termine del I ciclo: acquisito livello A2 Quadro comune Seconda lingua comunitaria al termine del I ciclo: acquisito livello A1 Quadro comune Esame di Stato del I ciclo: Acquisite competenze corrispondenti a livello 1EQF
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Non può essere realizzata da un soggetto singolo (docente) Deve avere valore sociale Deve utilizzare strumenti condivisi e scientificamente corretti Deve dare risultati comparabili Deve essere pubblica e trasparente
PER GLI A.A.S.S. 2014/15-2015/16 La circolare chiarisce che la certificazione si riferisce a conoscenze, abilitàe competenze, in sintonia con i dispositivi previsti a livello di Unione Europea per le "competenze chiave per l apprendimento permanente" (2006) e per le qualificazioni (EQF, 2008) recepite nell'ordinamento giuridico italiano. Elementi salienti dei modelli sperimentali sono la definizione di 4 livelli di competenza, di cui quello "iniziale" predisposto per favorire una adeguata conoscenza e valorizzazione di ogni allievo, anche nei suoi progressi iniziali e guidati (principio di individualizzazione); la mancanza di un livello negativo; la sottoscrizione e la validazione del documentoda parte dei docenti e del dirigente scolastico avviene con procedimento separato rispetto alla conclusione dell'esame di Stato; la presenza di un consiglio orientativo, affidato all attenzione dei genitori le scuole HANNO POTUTO aderireliberamente alla sperimentazione..
PROFILO STUDENTE Autonomia e responsabilità Convivenza civile Consapevolezza limiti capacità Italiano, Inglese II lingua Competenze digitali Nozioni di base + capacità apprendere Spirito iniziativa Momenti educativi formali e informali
COMPETENZE CITTADINANZA Comunicazione madrelingua o lingua di istruzione E in lingue straniere Matematica Scienze e tecnologia Competenze digitali Imparare ad imparare Spirito iniziativa e imprenditorialità Competenze sociali e civiche Consapevolezza
INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012 EQF COMPETENZE Regolamento Valutazione D.P.R. 122/2009 Sistema nazionale di valutazione CURRICOLO/AMBIENTI CURRICOLO/AMBIENTI PROVE PROVE PER PER COMPETENZA COMPETENZA VALUTAZIONE VALUTAZIONE INTERNA/ESTERNA INTERNA/ESTERNA 9
L'ADESIONE AL PERCORSO SPERIMENTALE la costituzione di un gruppo di progettocon il compito di supervisionare il processo di adozione dei nuovi strumenti e di promuovere lo sviluppo di adeguate iniziative di ricerca, formazione, documentazione, anche nell'ambito delle "misure di accompagnamento" delle Indicazioni/2012 (CM n. 49/2014); una adeguata informazione ai genitori; l'analisi dell'impattodei nuovi strumenti e le sue ricadutesull'attivitàprogettuale, didattica e valutativa "ordinaria" posta in essere dalla scuola. l'eventuale adozione, previa deliberazione del collegio dei docenti, al termine del corrente a. s. 2014-2015 dei nuovi modelli di certificazione(classe quinta primaria e classe terza secondaria di I grado) da parte delle classi dell'istituto che intendono utilizzare il modello sperimentale l impegno ad inoltrare entro il 15 luglio 2015all'Ufficio Scolastico Regionale competente un report sintetico-sulla base di uno schema che saràfornito in seguito - che illustri gli esiti del processo di adozione dei nuovi strumenti
QUALE PREVISIONE? Per l a.s.2015/16 èstata prevista l adozione generalizzata in tutte le scuole del prototipo di modello cosìcome validato ed eventualmente integrato dopo la sperimentazione; Per l a.s.2016/17 èprevista l adozione obbligatoria del nuovo modello di certificazione mediante il suo recepimento in decreto ministeriale, come previsto dall'articolo 8 del DPR n. 122/2009.
CIRCUITO TRA VALUTARE E CERTIFICARE LE COMPETENZE Verifiche devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle indicazioni e declinati nel curricolo Valutazione dare valore alle evidenze Validazione valutazione realizzata con criteri non scolastici in situazione formative extrascolastiche, in contesti diversi da quelli in cui si sono apprese Certificazione dichiarazione o attestazione delle competenze acquisite e del livello effettivo di acquisizione da parte dell allievo Esterna : fatta da enti esterni alla scuola ma accreditati e riconosciuti dal miur (lingue comunitarie, patente europea informatica)
VALUTARE E CERTIFICARE LE COMPETENZE PROVE PER COMPETENZA: sono predisposte in modo da attivare negli alunni conoscenze e abilità per rispondere a compiti significativi. - devono essere pluridisciplinari - devono comportare compiti significativi e complessi - devono poter orientare l alunno verso il miglioramento del proprio apprendimento - devono coniugare ciò che lo studente è in grado di fare con ciò che sa, nella soluzione di un problema reale - devono essere corredate da criteri trasparenti PROVE INVALSI: utilizzo delle restituzioni degli esiti delle rilevazioni nazionali ed internazionali, che, unitamente a tutti gli elementi di conoscenza acquisiti dalla scuola mediante le fonti e gli strumenti previsti dalla programmazione d'istituto potranno concorrere a costituire la base informativa per la descrizione e la certificazione delle competenze (Direttiva ministeriale n. 88/2011, relativa all'attività dell'invalsi).
VERTICALITA DEL CURRICOLO Il principio di continuità che caratterizza le IN12 è evidenziato dalla sequenzialità e progressione/gradualità dei traguardi di sviluppo e degli obiettivi disciplinari alla fine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Inoltre, tale principio è richiamato dai riferimenti alla necessaria prosecuzione nel secondo ciclo, che richiede pertanto l avvio e/o il rafforzamento di una reciproca conoscenza, di dialogo e di collaborazione con le scuole secondarie di secondo grado, mirati all'orientamento.
Pratiche educative e didattiche: il cuore del RAV
DIMENSIONE : PROCESSI PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
DIMENSIONE : PRATICHE GESTIONALI ED ORGANIZZATIVE AREE INDICATORI DATI Orientamento strategico e organizzazione della scuola 1. Missione e obiettivi prioritari 2. Controllo dei processi 3. Organizzazione delle risorse umane 4. Gestione delle risorse economiche INVALSI- Questionario scuola La missione dell'istituto e le prioritàsono definite chiaramente? La missione dell'istituto e le prioritàsono condivise all'interno della comunitàscolastica? Sono rese note anche all'esterno, presso le famiglie e il territorio? Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane 1. Valorizzazione delle competenze 2. Collaborazione tra insegnanti INVALSI- Questionario scuola La scuola raccoglie i bisogni formativi? Quali temi vengono promossi e perché? Qual èla ricaduta? Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie 1. Reti di scuole 2. Accordi formalizzati 3. Raccordo scuola territorio 4. Raccordo scuola e lavoro INVALSI- Questionario scuola Quali collaborazioni ha la scuola? Per quali finalità? Come sono coinvolte le famiglie?
POF/IN/RAV Attraverso la sezione processi si viene a toccare il cuore del curricolo e dell offerta formativa, la progettazione didattica, la valutazione degli studenti, l ambiente di apprendimento, l inclusione e la differenziazione, il recupero e il potenziamento, la continuità, l orientamento, la leadership educativa del dirigente scolastico, le sue competenze manageriali, la valorizzazione delle risorse umane, la vocazione della scuola sul territorio e i rapporti con le famiglie. Quella dei processi è la sezione perché non basta solo descrivere lo stato dell arte, sui molteplici piani della vita scolastica che si intrecciano in questa parte del RAV, ma occorre motivare con evidenze - ciò che si afferma. In questo ambito del RAV è significativo rapportarsi al Piano dell offerta formativa e al curricolo di istituto, il, tenendo conto che esso contiene ciò che si insegna e ciò che si apprende
attività didattiche e formative coerenti con i bisogni degli studenti
MODALITÀ PER LA LETTURA, L ANALISI O LA DIVULGAZIONE DELLE INDICAZIONI NAZIONALI ALL INTERNO DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA: 100% 80% 30 50 54 37 39 60% 68 40% 20% 70 50 45 63 60 28 0% collegio docenti collegio di sezione (per ordine di sc uola) c onsiglio di classe (o team di doc enti) dipartimenti disc iplinari staff di direzione altro
È STATO ELABORATO / RIVISTO IL CURRICOLO DI ISTITUTO ALLA LUCE DELLE IN 2012? [2012-2013] 39; 39% Sì No 61; 61%
Distribuzione percentuale dei docenti della scuola dell'infanzia, della scuola PRIMARIA, della scuola SECONDARIA DI PRIMO GRADO attivamente coinvolti nell'elaborazione del curricolo di istituto sulla base delle IN 2012? 100% 80% 328 1038 871 60% NON coinv. 40% 562 1416 1024 coinvolti 20% 63% 58% 54% 0% Infanzia Primaria Sec. 1 gr. a.s. 2012-2013
Distribuzione percentuale dei docenti della scuola dell'infanzia, della scuola PRIMARIA, della scuola SECONDARIA DI PRIMO GRADO attivamente coinvolti nell'elaborazione del curricolo di istituto sulla base delle IN 2012?
Percentuale dei docenti della scuola dell'infanzia, della scuola PRIMARIA, della scuola SECONDARIA DI PRIMO GRADO che hanno prodotto dei materiali (prove, unità di apprendimento) sulla base delle IN2012 100% 80% 60% 40% 20% 0% 598 1529 1283 275 31% 875 36% 591 31% Infanzia Primaria Sec. 1 gr. NON doc. produttori materiali
Percentuale dei docenti della scuola dell'infanzia, della scuola PRIMARIA, della scuola SECONDARIA DI PRIMO GRADO che hanno (auto) prodotto dei materiali (prove, unità di apprendimento) sulla base delle IN2012
Indicazione di nomi di docenti che potrebbero essere coinvolti in un percorso di formazione per tutor d aula sulle IN 2012 e sull elaborazione del curricolo per lo sviluppo delle competenze degli alunni del primo ciclo di istruzione. 42; 42% Nomi indicati Nessun nome 58; 58%
Distribuzione per ordine e provincia dei docenti che dovrebbero essere coinvolti Gorizia Pordenone Trieste Udine Totale Infanzia 8 5 2 14 29 Primaria 14 27 6 33 80 Secondaria 1 9 28 10 39 86 Totale 31 60 18 86 195
Osservazioni libere e finali FORMAZIONE GENERALIZZATA OBBLIGATORIA IN VERTICALE
CIO CHE SARA NECESSARIO FARE 1 Aumentare il numero degli insegnanti autoproduttori di materiali didattici per lo sviluppo delle competenze degli studenti (compresi i libri di testo) 2. Predisporre prove per competenza comuni da sottoporre agli alunni delle classi terze della scuola primaria, delle classi di prime delle scuole secondarie di primo grado delle classi prime della secondaria di secondo grado continuità negli anni ponte attraverso azioni di retroazione 3. Aumentare progressivamente il numero di formatori d aula