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Transcript:

Questo documento nasce dalle riflessioni emerse durante le officine metodologiche di branca E/G che si sono svolte il 19-20 marzo 2011. I capi reparto, dopo essersi messi in gioco vivendo una Missione divisi in piccoli gruppi, sono passati dall esperienza al concetto ; infatti, alla luce della missione realizzata, si sono confrontati sul tema dell autonomia e della competenza cercando di riflettere sulle relative potenzialità e difficoltà. AUTONOMIA L autonomia è uno dei pilastri della branca E/G: non solo vista come occasione per vivere esperienze che non potrebbero essere vissute in altre realtà, ma anche nel senso più esteso di autonomia nelle decisioni. Alla base dell autonomia, al momento delle scelte, c è l esigenza di lavorare per un obiettivo comune, con tutte le difficoltà conseguenti. Durante le esperienze viene messa alla prova la propria capacità di adattamento e la soddisfazione finale, di fronte alla riuscita dei propri progetti, fa nascere nuovi stimoli. In sintesi si può dire che questi momenti mettono i ragazzi di fronte a uno specchio, perché, messi alla prova, imparano a conoscersi più a fondo. Tutto questo è spesso frenato da alcune difficoltà che ogni capo reparto ben conosce: i ragazzi che non riescono a uscire dagli schemi e ripropongono cose già viste, poi i timori dei genitori, nonché i timori degli stessi capi La tecnologia è spesso vista come un limite all autonomia, ma dovremo sempre più abituarci a trovarne i lati positivi e farla diventare un opportunità. L attenzione maggiore da avere è la gradualità nel percorso, senza pretendere il massimo grado di autonomia da subito. COMPETENZA Non c è soddisfazione migliore per i ragazzi dello scoprirsi bravi in qualcosa! La branca E/G offre occasioni in moltissimi ambiti, con possibilità di spaziare tali da consentire a tutti di mettersi alla prova e acquisire nuove competenze. L impresa è un circolo virtuoso: più si è competenti meglio riesce, ma è allo stesso tempo occasione per imparare sempre nuove cose. La verticalità della squadriglia è fondamentale: la maggior parte delle tecniche si imparano grazie al trapasso di nozioni Purtroppo a volte questa diventa un arma a doppio taglio: si rimane ancorati alle tecniche che si tramandano nei reparti e i capi

stessi trovano difficoltà nell invogliare i ragazzi a rinnovarsi, essendo a volte i primi ad avere competenze limitate. Si gioca proprio qui il ruolo dei capi reparto in questo ambito: riscoprire tecniche che si sono abbandonate, essere attenti alle differenze tra guide ed esploratori, spingere gli eg a vivere la competenza di squadriglia Dobbiamo essere attenti a non etichettare come superficialità dei ragazzi la nostra mancanza di stimoli! LA SPECIALITA DI SQUADRIGLIA: PROTAGONISTI E STRUMENTI Il giorno successivo, arricchiti anche dalla partecipazione ad alcuni work-shop che fornivano spunti sul tema, gli stessi gruppi della Missione si sono riuniti per confrontarsi sugli strumenti e sui protagonisti della Specialità di Squadriglia. In particolare, per ogni strumento/protagonista i capi reparto hanno cercato di evidenziare a quale bisogno questi rispondono, quali difficoltà vengono incontrate nell utilizzarli e quali sono le attenzioni da tenere per sfruttarli nel miglior modo possibile. Nel riassumere i contributi del lavoro dei gruppi, ogni strumento/protagonista elencato è suddiviso in tre paragrafi che corrispondono ai tre punti relativi bisogni/difficoltà/attenzioni. CAPO SQUADRIGLIA Il compito del capo squadriglia è quello di essere una guida e un punto di riferimento per la squadriglia nell Avventura verso la Specialità, che risulta essere un ottima occasione di responsabilità per il sentiero del capo sq.. Per un capo sq. talvolta risulta difficile riuscire a tenere alto l entusiasmo della squadriglia durante tutto il percorso verso la Specialità e far sì che ogni componente della Sq. dia il massimo secondo le proprie capacità. E importante che i capi reparto riescano a supportare e seguire il capo sq. nel consiglio capi e a far sì che la specialità non sia solo del capo sq. ma di tutta la sq. CONSIGLIO DI SQ. Lo strumento risponde al bisogno di condividere le scelte ed essere tutti coinvolti nel percorso che si sta per intraprendere. Anche i più piccoli della sq., che talvolta nel cons. della legge possono avere più timore ad esprimersi, all interno del cons. di sq. possono sentirsi più liberi di manifestare la loro opinione. Il cons. di sq. è inoltre utile per formalizzare le decisioni della squadriglia e verificare il percorso fatto. Nonostante il piccolo gruppo all interno del quale si svolge il cons. di sq. tuttavia a volte si riscontra nei ragazzi un po di timore ad esprimere con tutta sincerità la propria opinione. Emerge inoltre nei ragazzi poca autonomia nello svolgere il cons. di sq., poca consapevolezza del motivo per cui viene fatto e la difficoltà nel mantenere un certo stile e una certa ufficialità. Da parte dei capi reparto si rileva l importanza di porre attenzione nel preparare sempre il consiglio di sq. con il con.ca.

POSTO D AZIONE Questo strumento risponde al bisogno di protagonismo dei ragazzi; attraverso il posto d azione ciascun membro della sq., avendo un proprio compito, si responsabilizza, impara il lavoro di squadra e impara a fidarsi del lavoro degli altri. La difficoltà riscontrata nell utilizzo di questo strumento risulta per i ragazzi quella di riuscire ad essere coerenti con il proprio posto d azione (portarlo a termine!); la tendenza è quella di lavorare per un impresa secondo lo slogan Tutti fanno tutto, invece che svolgere ognuno il proprio compito. Emerge inoltre che spesso il posto d azione è scollegato e non ben inserito nel Sentiero dell E/G. Le attenzioni dei capi reparto devono riguardare l aiutare i ragazzi a scegliere il posto d azione più giusto per il proprio Sentiero e aiutarli a rispettare il proprio posto d azione magari consigliando alle sq. di visualizzare con un cartellone nell angolo di sq. tutti i posti di azione per una determinata impresa. MAPPA DELLE REALIZZAZIONI Lo strumento, utilizzato nella fase di ideazione, è uno stimolo di concretezza per i ragazzi e consente a tutti di poter esprimere la propria opinione. Emerge tuttavia che nei reparti della Toscana è uno strumento poco conosciuto ed utilizzato. I capi reparto dovrebbero rivolgere particolare attenzione a far sì che le mappe delle realizzazioni delle imprese precedenti non si perdano nel tempo ma costituiscano un serbatoio di idee per non dover ripartire sempre da zero. E importante che la mappa delle realizzazioni contenga idee concrete e realizzabili affinché sia uno strumento utile alla scelta dell impresa da intraprendere. PROGETTAZIONE Questa fase della specialità, forse quella determinante, risponde all esigenza di crescere nella dimensione del progetto indirizzando le azioni verso un fine in modo che il traguardo sia un insieme di passi ben coordinati. Nei ragazzi emerge una scarsa capacità di progettazione e la tendenza a buttarsi nella fase di realizzazione senza avere le idee chiare sul come fare e senza darsi precise scadenze da rispettare. Nei capi si riscontra una certa difficoltà nel far capire agli E/G l importanza di questa fase. Si ritiene importante che il progetto richiesto ai ragazzi sia uno strumento veramente utile e non un foglio scritto per accontentare i capi. I capi reparto dovrebbero cercare di seguire bene la fase di progettazione attraverso il con.ca., evitando di correggere in maniera diretta, ma guidando e verificando in corso d opera che il progetto venga rispettato.

Si ritiene inoltre prioritario porre attenzione a che il progetto venga condiviso da tutta la sq. VERIFICA Questa fase risponde all esigenza di rileggere il percorso e il cambiamento fatto dalla squadriglia e dal singolo. E un occasione importante quindi per misurare i propri limiti, migliorarsi e non rifare gli stessi errori. I ragazzi talvolta non sfruttano a pieno questa occasione perché hanno un po di timore ad esprimere con tutta sincerità la loro opinione. E fondamentale ricordarsi che il progetto sta alla base della verifica ed è su questo, sul rispetto dei tempi e dei posti di azione, dell impegno e il contributo dato dal singolo che ci si verifica, ponendo in oltre attenzione a che la verifica venga svolta in un clima di correzione fraterna. Perché i ragazzi siano maggiormente consapevoli dello scopo della verifica può risultare utile condividere con i capi squadriglia all interno del con.ca una traccia con dei punti da seguire ed è poi fondamentale che il risultato della verifica sia riportato dai capi squadriglia in con.ca. (magari chiedendone una copia scritta) FIESTA Questo strumento risponde al bisogno di festeggiare per l impresa raggiunta e nel caso in cui l impresa sia fallita risulta utile per ricaricare l entusiasmo verso una nuova impresa. Si riscontra qualche difficoltà a mantenere uno stile adeguato per fare la fiesta e spesso gli E/G hanno poco entusiasmo e poche idee per inventarsi un modo per farla. Inoltre, quando l impresa è fallita non è facile passare agli E/G l idea di festeggiare comunque. Si considera importante fare sempre la fiesta dandogli il giusto senso e senza cadere nell eccesso. Ricordiamoci che può essere un utile occasione per individuare posti d azione e impegni nell ambito dell espressione. MISSIONE Lo strumento missione risponde all esigenza di mettere la squadriglia alla prova, testare il livello di autonomia e di competenza raggiunto. I capi riscontrano una certa difficoltà nel gestire le paure dei genitori (che talvolta le trasmettono ai ragazzi) Si denota inoltre negli E/G poca abitudine a vivere l autonomia e l avventura che talvolta, si concretizza anche in una scarsa capacità nell individuare e gestire le emergenze da soli in autonomia. Si sottolinea l importanza di porre particolare attenzione alla durata, allo stile e alla qualità della missione, che sia una vera sfida, un avventura in cui gli E/G siano davvero messi alla prova; attenzione quindi a che non sia ad esempio soltanto una visita da un esperto senza un momento di rielaborazione dell esperienza vissuta.

La missione deve essere vera (non una libertà vigilata!) e deve puntare in alto ma allo stesso tempo deve essere calibrata sulle caratteristiche reali della sq. Attenzione inoltre a che non sia un doppione dell impresa di sq. SPECIALITA DI SQUADRIGLIA Questo strumento permette alla sq. di mettersi alla prova ed offre una reale occasione di competenza e di autonomia. Ha lo scopo di produrre un cambiamento significativo nella sq. e nei suoi componenti. Si evidenzia talvolta la difficoltà da parte dei ragazzi di mantenere alto l entusiasmo lungo tutto il percorso verso la specialità e inoltre una certa monotonia nella scelta dell ambito della spec. e delle imprese. Si ritiene importante sottolineare che non tutte le squadriglie che si cimentano nella specialità di squadriglia devono necessariamente conquistare il guidoncino; l insuccesso nella specialità di squadriglia può essere un ottima occasione educativa (più di una specialità regalata ). E necessario inoltre focalizzare l attenzione sulla durata e sulla qualità di imprese e missioni, evitando il più possibile che le idee e le esperienze diventino banali. GIORNATA DEI GUIDONCINI VERDI La giornata dei guidoncini verdi risponde alla necessità di creare un momento di condivisione e di fiesta per tutte le squadriglie che hanno raggiunto la specialità. Si ritiene un occasione molto utile per apprendere nuove idee per imprese future ed è sicuramente un momento di gratificazione per il lavoro svolto durante l anno. Se è bene che la partecipazione alla giornata dei guidoncini verdi sia una spinta per la squadriglia a giocarsi nell avventura della specialità, attenzione però a che non sia l unico stimolo. I capi reparto ritengono opportuno interrogarsi su quale sia il momento migliore dell anno per svolgere la giornata dei guidoncini verdi. SQUADRIGLIA Nell ottica della specialità di sq., la squadriglia risponde all esigenza di confronto e messa in comune di competenze diverse. Si riscontrano talvolta alcune difficoltà dovute principalmente alla mancanza di presenza di tutti i componenti della sq. e da uno scarso trapasso di nozioni. Si ritiene importante prestare attenzione a che tutti i componenti della Sq. siano coinvolti nel percorso verso la specialità ed abbiano il loro posto d azione. STAFF Nell ambito della spec. di sq. la staff deve cercare di seguire la sq. cercando di essere un supporto ma lasciando sempre la giusta autonomia e lo spazio adeguato.

Un compito specifico dello staff è quello di affidare la missione alla squadriglia per verificarne il livello di competenza e autonomia. Le staff riscontrano la difficoltà di ricercare missioni adeguate e la difficoltà a seguire tutte le sq. con la stessa attenzione. Nel seguire le sq. in cammino verso la specialità si ritiene importante che tutta la staff sia coinvolta e non solo i capi reparto. Si sottolinea inoltre l importanza del fatto che la staff deve evitare interventi diretti per correggere le sq. ma che piuttosto deve cercare di guidarle e supportarle utilizzando in modo particolare il consiglio capi. Nella relazione che viene scritta da parte della staff per ogni sq. si ritiene fondamentale dare una valutazione obiettiva della crescita reale della sq. in autonomia e competenza. Conclusioni e principali attenzioni per il futuro Nel percorso verso la specialità la squadriglia deve realmente migliorare, crescere in autonomia e competenza, per cui non è sufficiente fare quello che normalmente una squadriglia sa fare per conquistare una specialità di squadriglia (altrimenti non si chiamerebbe Specialita!!!!) Affinché ogni membro della squadriglia possa crescere in autonomia e competenza ed essere responsabilizzato è fondamentale che abbia un proprio posto d azione quindi cerchiamo di aiutare i ragazzi a capire che la prassi consolidata del tutti fanno tutto significa che nessuno è responsabile di niente e porta molto spesso all insuccesso della impresa. E importante che i ragazzi percepiscano l importanza della progettazione che non è una inutile formalità fatta per accontentare i capi reparto. Bisogna pertanto trasmettere agli eg il messaggio che un buon progetto permette di realizzare una grande impresa. Il progetto è alla base non solo della realizzazione ma anche il punto di partenza della verifica. Ci si verifica infatti sul progetto, sull impegno nel portare a termine il proprio posto d azione, sui cambiamenti compiuti dal singolo e dalla squadriglia; altrimenti si rischia che la verifica si traduca in un passaggio sterile in cui ci diciamo che l impresa è andata bene e ci siamo divertiti. Affinché la squadriglia viva al meglio l esperienza della specialità di sq., lo staff deve seguirla, supportarla, incoraggiarla dando i consigli giusti quando necessari e vincendo la tentazione a sostituirsi ai ragazzi. Il contesto privilegiato dove avviene tutto ciò è il consiglio capi in cui insieme a tutti i capi squadriglia vengono condivise e verificate anche in corso d opera l andamento delle specialità di squadriglia. E fondamentale che lo staff sfrutti al massimo l opportunità della missione per mettere la squadriglia alla prova, per verificare il livello di autonomia e competenza raggiunto e per lanciare una sfida alla squadriglia a fare un ulteriore passo in avanti. Per questo è importante che la missione sia avventura sia vita all aperto sia autonomia. Questo non può avvenire se la missione si trasforma in una visita da un esperto o maestro di specialità, visita che può essere invece utile

se utilizzata prima di realizzare le imprese, per acquisire nuove competenze o per imparare le tecniche migliori per realizzare la nostra impresa. Silvia, Lorenzo e la Pattuglia Regionale EG