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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2017/2018 DOCENTI PROF.SSA PROF.SSA BALISTRERI ANNALISA LILLO DOMENICA (DOCENTE IN DI LTE) MATERIA DI INSEGNAMENTO TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI CLASSE 3^B Risultati di apprendimento in termini di competenze: Finalità formative: Contribuire alla consapevolezza dell importanza che hanno le conoscenze di base dello studio della disciplina nella comprensione della complessa realtà che ci circonda; Promuovere lo sviluppo delle capacità di apprendimento nell ambito della specifica disciplina Completare la formazione occorrente per realizzare con competenza un capo d abbigliamento; Inoltre, al fine di contribuire allo sviluppo del processo di maturazione dell individuo e favorire lo sviluppo civile e personale di ogni alunno si perseguiranno le seguenti finalità educative: -promuovere il senso di responsabilità -promuovere la motivazione alla conoscenza e all apprendimento -promuovere la capacità di condividere le regole all interno del gruppo e della classe Competenze ed abilità generali: Essere abitualmente attento in classe Sapere rispettare i tempi e le modalità di esecuzione delle attività Sapere migliorare il proprio metodo di studio Imparare ad autocontrollarsi Competenze ed abilità specifiche della materia: Conoscere il concetto di merceologia Conoscere la classificazione delle fibre più utilizzate Conoscere le generalità e i caratteri fisici delle fibre naturali e tecnologiche Conoscere il concetto di filatura ed il suo iter Conoscere il concetto di filato e le sue tipologie Conoscere il concetto di tessitura ed il suo iter con particolare riferimento all utilizzo del telaio da viaggio Conoscere le caratteristiche strutturali del tessuto Conoscere le caratteristiche di base della pelle Riconoscere e valutare le materie prime e i materiali necessari per la produzione di settore Selezionare e impiegare materiali idonei alla realizzazione di prodotti d'abbigliamento e calzaturieri Saper scegliere i materiali (rif. U.C.1) Saper applicare le tecniche per la preparazione e la rifinitura dei componenti di calzatura-scarnitura, i trattamenti termici, carteggia ture, tranciature (rif. U.C.3) Conoscere gli scostamenti di produzione e le tecniche di montaggio di rifinitura (rif.u.c.4) Riconoscere le diverse tipologie di pellami rilevando eventuali difetti Leggere le caratteristiche fisiche e merceologiche delle pelli Conoscere lo sviluppo storico della forma e la sua evoluzione storica Conoscere l anatomia del piede e gli aspetto ergonomici della calzatura Conoscere le forme

Conoscere le Tipologie delle principali macchine e apparecchiature per la calzatura Conoscere le principali macchine e strumentazioni sia nel calzaturiero sia nell'abbigliamento Conoscere i principali sistemi di taglio sia nel calzaturiero che nell'abbigliamento Conoscere le diverse modalità di denominazione dei tessuti Conoscere le problematiche di denominazione, sorte con l evoluzione del settore e l introduzione di fibre sempre nuove Conoscere quali denominazioni sono utilizzate in campo aziendale e commerciale Conoscere la catalogazione per famiglie basata sull aspetto e la denominazione dei tessuti in essa presentati Conoscere i limiti di ogni tentativo di denominazione, prestando attenzione alla continua evoluzione del settore Conoscere i principali sistemi di coloritura Conoscere la tintura e i diversi stadi in cui può essere tinto un tessile Conoscere i diversi sistemi e i macchinari impiegati durante l intero processo di tintura Conoscere le principali tipologie di stampa Conoscere le principali nobilitazioni, al di là di quelle legate al colore Conoscere e saper riprodurre la documentazione relativa ai prodotti di moda Conoscere i concetti basilari dei software specifici di settore Conoscere le norme relative alla sicurezza sul lavoro Padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza sul lavoro Conoscere le norme basilari della sicurezza sul lavoro ed in particolare quella del laboratorio di confezione UNITA COMPETENZA DI ABILITA CONTENUTI Modulo N 1 "PROPEDEUTICO Modulo N 2 LE FIBRE TESSILI propedeutico -conoscere le fondamenta della merceologia le fibre naturali vegetali -Conoscere le caratteristiche delle fibre naturali vegetali Unità Didattica N 2 le fibre naturali animali -Conoscere le caratteristiche delle fibre naturali animali Unità Didattica N 3 le fibre chimiche -Conoscere le caratteristiche delle fibre chimiche o tecnologiche Unità Didattica N 4 i cartelloni sulle fibre tessili -avere la capacità di cogliere gli elementi fondamentali per ciascuna fibra studiata -avere la capacità di presentare una propria progettazione -generalità -fattori fondamentali per lo studio delle merci -suddivisione delle merci e delle informazioni del tessile-abbigliamento -visione video dentro al cambiamento Scansione temporale: settembre/ottobre -generalità; -il cotone, il lino e la canapa -generalità. -la lana e la seta -generalità. -fibre artificiali e sintetiche -realizzazione di progettazioni relative alle fibre naturali vegetali, animali e tecnologiche

Modulo N 3 I FILATI Modulo N 4 GLI INTRECCI -conoscere le caratteristiche essenziali delle fibre naturali animali, vegetali e delle fibre man-made la filatura -conoscere le basi del processo di filatura Unità Didattica N 2 la torsione -conoscere il concetto di Torsione Unità Didattica N 3 aspetto dei filati -conoscere i filati in base al loro aspetto Unità Didattica N 4 il titolo dei filati -conoscere l'unità di misura dei filati e i vari sistemi che la regolano Unità Didattica N 5 i filati -conoscere le caratteristiche di alcune tipologie di filati -conoscere le caratteristiche essenziali del processo di filatura, dei filati in base al loro aspetto, alla loro struttura, alla torsione ed al titolo tecnologie di tessitura -sapere riconoscere, in base a determinati intrecci, i vari tipi di tessuti Scansione temporale: OTTOBRE/NOVEMBRE/DICEMBRE/GENNAIO -composizione dei filati. -la filatura. -i filati cardati e pettinati -senso di torsione -torsione e numero di capi -ritorti semplici, composti e accoppiati -metodi di torsione -filati lineari -filati fantasia: da torsione e da colore -filati: finissaggi -generalità -sistemi di titolazione diretti ed indiretti -titolo e numero dei capi -conversione dei titoli -analisi sui filati -filati cucirini -filati da maglieria -filati da ricamo Scansione temporale: GENNAIO/FEBBRAIO -principi generali Unità Didattica N 2 tessuto a navetta -conoscere tutti gli elementi per la costruzione del tessuto a navetta Unità Didattica N 3 tessuto a maglia, a treccia, a rete, non tessuto, accoppiato o incrociato -Conoscere gli elementi indispensabili dei tessuti citati al fine di poterli utilizzare come pezze di tessuto tradizionale Unità Didattica N 4 IL TELAIO DA VIAGGIO PROGETTO PTOF IN CON LTE - Tecnologie di -i componenti del tessuto a navetta. -il verso dei tessuti a navetta. -classificazione dei versi. -i componenti del tessuto. -metodologia per definire il verso di un tessuto. -l'altezza nei tessuti a navetta. -le cimose, il d.f. e lo sbieco. -il linguaggio grafico della tessitura. -classificazione degli intrecci. -le armature. -caratteristiche principali dei tessuti a maglia, non tessuti, a trecce, a rete, accoppiato o incrociato

Modulo 5: L'EVOLUZIONE TECNOLOGICA DEGLI STRUMENTI E DELLE MACCHINE DEL SISTEMA MODA Modulo N 6 "I FINISSAGGI/ TINTURA E STAMPA rappresentazione grafica -Saper riconoscere le varie tipologie di filato ed il loro possibile utilizzo -Conoscere il concetto di tessitura ed il suo iter -Conoscere le caratteristiche strutturali del tessuto -Saper progettare la realizzazione di un manufatto attraverso l utilizzo del telaio da viaggio -conoscere gli elementi essenziali per la costruzione del tessuto a navetta e delle altre tipologie di tessuto -conoscere il funzionamento essenziale del telaio da viaggio le macchine del settore -conoscere gli strumenti e le macchine utilizzati nelle diverse fasi della produzione di tessuti, capi d'abbigliamento e accessori (nell'ambito calzaturiero) -conoscere l'evoluzione tecnologica che, negli ultimi anni, ha interessato gli strumenti e le macchine del settore -saper riconoscere gli strumenti e le macchine utilizzate dalle diverse figure professionali operanti nel settore -conoscere gli strumenti e le macchine essenziali da utilizzare nelle diverse fasi di produzione di tessuti, capi d abbigliamento ed accessori Classificazione dei coloranti -saper selezionare il colorante e la classe corretta per la tintura da eseguire Unità Didattica N 2 Tintura -Individuare i macchinari e i procedimenti migliori, secondo il materiale da tingere -Distinguere i tessili secondo il loro stadio di tintura -conoscere le tecnologie fondamentali per tingere e stampare -riconoscere se il tessuto è tinto in fibra, in filo, in pezza o se si tratta di uno stampato Unità Didattica N 3 La stampa -utilizzo del telaio da viaggio e realizzazione manufatti vari Scansione temporale: MARZO/APRILE -gli strumenti e le macchine del filatore -gli strumenti e le macchine del tessitore -la strumentazione dello stilista e del modellista. - gli strumenti e le macchine del laboratorio di analisi. Scansione temporale: APRILE -I coloranti (naturali e sintetici) -le proprietà dei coloranti -le classi di coloranti -La preparazione dei coloranti: la cucina colori -Concetto di tintura -i macchinari per la tintura -le tipologie di tintura -i trattamenti finali -il bagno di colore -progettare una buona tintura -valutare il buon esito della tintura -stadi di lavorazione -Concetto di stampa

-Riconoscere i differenti procedimenti di stampa, scegliendo correttamente quelli da applicare nelle diverse situazioni Unità Didattica N 4 "Classificazione dei Finissaggi" -conoscere le varie forme di classificazione dei finissaggi e le loro caratteristiche -conoscere gli elementi e le caratteristiche essenziali della tintura, della stampa e dei principali finissaggi -La pasta da stampa e il colore -Il rapporto-stampa e il disegno -Stampe diverse e loro applicazione -stampa diretta o ad applicazione -stampa a corrosione -stampa a riserva -Stampa devorè -stampa floccata -tecnologie e macchine per la stampa -stampa batik stampa a cilindro -Classificazione sulle nobilitazioni -nobilitazioni che agiscono sull aspetto esteriore (candeggio, mercerizzazione, calandratura, pressatura a costine, increspatura, goffraturae marezzatura); nobilitazioni che rendono più stabili le dimensioni (decatissaggio, follatura, london,sanforizzazione, superwash, vaporissaggio); nobilitazioni che agiscono sul pelo (cardatura e garzatura, spazzolatura, cimatura, ratinatura e bruciapelo) Scansione temporale: MAGGIO

Modulo N 7 DENOMINAZIONE DEI TESSUTI Tessuti con effetti minuti Unità Didattica N 2 Tessuti rigati Unità Didattica N 3 Tessuti scozzesi Unità Didattica N 4 Tessuti traforati o a giorno Unità Didattica N 5 Tessuti a pelo Unità Didattica N 6 Tessuti a coste Unità Didattica N 7 Tessuti operati Jacquard Unità Didattica N 8 Tessuti leggeri Unità Didattica N 9 Tessuti increspati o a rilievo 0 Tessuti elasticizzati e rustici UC1/2 /3 "LE PELLI E LE PELLICCE" -denominare correttamente i tessuti principali facendo ricorso alla classificazione proposta -capire le varie catalogazioni in commercio -Riconoscere dalle denominazioni utilizzate le caratteristiche compositive e strutturali dei tessuti più importanti, presenti nelle riviste e nei materiali commerciali -Distinguere le differenti tipologie di denominazione, comprendendo il campo e l utilità del loro impiego -Rimanere flessibili e pronti ad apprendere nuove denominazioni, correlate alle novità introdotte sul mercato -conoscere le principali denominazioni e caratteristiche dei tessuti in commercio Unità didattica n.1: le pelli -Conoscere a grandi linee la provenienza delle pelli più usate -conoscere la struttura delle pelli -conoscere gli elementi che contribuiscono a stabilire il valore commerciale -riconoscere i più comuni sistemi di lavorazione delle pelli -conoscere le denominazioni correnti del settore -riconoscere le pelli ecologiche. -le diverse modalità di denominazione dei tessuti -Codici numerici e nomi di fantasia -terminologie classiche e classificazione secondo l aspetto -pied de poule, grisaglia sale e pepe, cappello di prete, occhio di pernice, fil a fil, brillantina -rigato barrè, baiadera, millerighe, gessato, materasso -principe di Galles, quadro o finestra, losanghe, quadretti, damier, vichy, patchwork -rete, tulle, pizzo, Sangallo, garza, devorè -velluto, peluche, agnellino, fustagno, flanella, loden, casentino -saia, gabardine, denim, popeline, gros -damasco, broccato -chiffon, organza, batista, mussola -goffrato, picchè, crèpe -tweed -Tessuti elasticizzati Scansione temporale:maggio -La Convenzione di Washington. -Origini e provenienza -Struttura e conservazione -finissaggi che si possono realizzare sulle pelli -denominazione delle parti di una pelle

-riconoscere e stimolare l'uso di marchi Unità didattica n.2: le pellicce -Conoscere a grandi linee la provenienza delle pellicce più usate -conoscere la struttura delle pellicce -conoscere gli elementi che contribuiscono a stabilire il valore commerciale -riconoscere i più comuni sistemi di lavorazione delle pellicce -conoscere le denominazioni correnti del settore -riconoscere e stimolare l'uso di marchi Saper scegliere i materiali (rif. U.C.1) Riconoscere le diverse tipologie di pellami rilevando eventuali difetti (rif. U.C.2) Leggere le caratteristiche fisiche e merceologiche delle pelli (rif. U.C.3) -La Convenzione di Washington. -Origini e provenienza -Struttura e conservazione -finissaggi che si possono realizzare sulle pellicce -denominazione delle parti di una pelliccia -La scala di Haumann -i sistemi di vendita delle pellicce -la lavorazione delle pellicce Scansione temporale: FEBBRAIO - MARZO -conoscere le caratteristiche essenziali delle pelli e delle pellicce UC 4: Unità didattica n 1: la sicurezza sul lavoro LAVORARE SICUREZZA IN -Conoscere gli aspetti legislativi sulla sicurezza del lavoro -utilizzare macchine e attrezzature nel rispetto delle norme antinfortunistiche -comprendere la centralità della sicurezza sul lavoro -conoscere le principali caratteristiche e disposizioni del D.Lgs. n.81/2008 -conoscere le problematiche riguardanti i prodotti tessili extraeuropei -introdurre il concetto di ergonomia -identificare procedure di lavoro corrette e sicure -promuovere la cultura della scurezza -il tessile-abbigliamento e la sicurezza. -l'unone Europea e la sicurezza. -Il D.Lgs. n.81/2008. -i Paesi extraeuropei e la sicurezza. -l'ergonomia. -i dispositivi di protezione individuale nel laboratorio confezioni. Scansione temporale: SETTEMBRE/OTTOBRE -conoscere le caratteristiche essenziali della normativa relativa alla sicurezza sul lavoro -conoscere i DPI essenziali da utilizzare nel settore T/A

Metodologia: Strategie educative, strumenti e tecniche di lavoro, attività di laboratorio, attività di progetto. IeFP METODI /STRATEGIE/TECNICHE DI LAVORO Lezioni frontali esplicative Momenti collettivi d aula in forma discorsiva Ricerche guidate e lavori di gruppo Lettura, analisi e discussione di testi, articoli Rappresentazioni grafiche Analisi e ricerche bibliografiche Visite aziendali Utilizzo della LIM STRUMENTI Libro di testo: merceologia e tecnologia tessile vol 1 - Cosetta Grana Fotocopie fornite dalla docente Video relativi ai vari argomenti trattati nel corso dell'anno Libri di consultazione Schemi alla lavagna/lim Riviste scientifiche e tecniche Strumenti e metodologie per la valutazione degli apprendimenti. VERIFICA E VALUTAZIONE Le operazioni di verifica, frequenti e sistematiche, avranno lo scopo di valutare e accertare le conoscenze acquisite dagli alunni, la continuità del grado di apprendimento e gli elementi di progresso dialettici e cognitivi. In questo modo gli alunni potranno essere seguiti nelle diverse fasi di studio ed elaborazione delle unità didattiche rilevando celermente eventuali difficoltà e ritardi nella preparazione. Le verifiche saranno effettuate mediante: test a risposta chiusa e/o aperta (minimo una per trimestre e pentamestre) interrogazioni orali (minimo una per trimestre e pentamestre) elaborati eseguiti singolarmente o in gruppo (minimo una per trimestre e pentamestre) Le valutazioni saranno attribuite utilizzando la griglia di valutazione di sotto riportata: Elementi di valutazione: Conoscenze minime ma consapevoli Aderenza delle risposte ai quesiti formulati Riproduzione dei contenuti oggetto di studio in forma semplice, lineare Uso corretto del lessico specifico Valutazione: SUFFICIENTE Elementi di valutazione: Conoscenze ampie Coerenza logica nell argomentare Riproduzione dei contenuti in modo organico Conoscenza ed uso specifico del linguaggio disciplinare Capacità di confronto autonomo Valutazione: DISCRETO / BUONO Elementi di valutazione: Conoscenze complete e approfondite Lessico specifico adeguato, ricco, fluido Assimilazione dei percorsi logici, loro interpretazione e rielaborazione Rielaborazione critica personale degli argomenti oggetto di verifica Valutazione: OTTIMO / ECCELLENTE Stabiliti i criteri di valutazione per il livello di sufficienza e di profitto superiore si evince l insieme degli elementi che inducono ad assegnare un giudizio insufficiente o gravemente insufficiente

Attività di supporto ed integrazione. Iniziative di recupero. Il recupero, per chi non consegue gli obiettivi prefissati, sarà affrontato eventualmente con corsi pomeridiani per chi incontrerà difficoltà oggettive di comprensione o di organizzazione del lavoro, mentre le carenze di studio e di attenzione si risolveranno in itinere nell'ambito delle lezioni frontali. Eventuali altre attività (progetti specifici, forme di apprendimento di eccellenza per gruppi di allievi, sperimentazione di didattiche alternative, moduli specifici per allievi DSA/BES/H Si propongono uscite didattiche presso il Formificio Romagnolo a Forlì ed al Museo dell Arte della Lana a Stia (AR). Relativamente a quest ultima uscita, gli allievi saranno impegnati in un progetto che affronterà il tema del telaio da viaggio, ovvero un tipo di strumentazione utile per far conoscere il suo funzionamento a tutti gli allievi. Al fine di far conciliare la teoria con la pratica, verranno effettuate delle uscite didattiche in aziende del settore o stage. A partire da novembre, gli alunni seguiranno i percorsi IeFP e alternanza scuola-lavoro, in collaborazione anche con esperti del settore, quali ore di approfondimento nell ambito del calzaturiero. Sviluppo di contenuti (da svolgere in orario curricolare) funzionali ai percorsi e alle iniziative di alternanza scuola-lavoro programmate nel/i consiglio/i di classe di pertinenza Relativamente all alternanza scuola-lavoro si propone l uscita presso il Formificio Romagnolo. Inoltre, verrà svolto il progetto il telaio da viaggio - al fine di far conoscere e saper utilizzare il telaio, le fibre tessili e i filati. Infine, sempre nelle ore curricolari, in compresenza con la docente dei laboratori tecnologici ed esercitazioni, verrà effettuato il modulo relativo alla sicurezza sul lavoro. Savignano sul Rubicone, 28 Ottobre 2017 Firma docente: Prof.ssa Balistreri Annalisa (*) «Conoscenze»: risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. (*) «Abilità»: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti). (*) «Competenze»: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.