INDICE INTRODUZIONE Pag. 5 PARTE PRIMA CAPITOLO 1: IMMIGRAZIONE E CULTURA Introduzione 10 1.1 Aspetti psicologici dell immigrazione 13 1.2 Noi e gli altri : l identità culturale tra appartenenza e attaccamento 17 1.2.1 In-contro culturale 22 1.2.2 Appartenenza etnico-culturale 23 1.3 Islam: religione, istituzione e identità 25 1.4 L Islam: la strada della differenziazione tra riti e divieti 28 CAPITOLO 2: ADOLESCENZA: CAMBIAMENTO, TRASFORMAZIONE, APPARTENENZE Introduzione 31 2.1 Famiglia e adolescente in transizione 35 2.2 Adolescenza e nascita sociale 40 2.3 Adolescenti sospesi tra due mondi 46 2.4 Mobilità intersistemica: attraverso le appartenenze plurime 50 1
PARTE SECONDA CAPITOLO 3: UNA RICERCA ESPLORATIVA: ASPETTI 3.1 Premessa METODOLOGICI 59 3.2 Ipotesi e campione 63 3.3 Soggetti 64 3.4 Descrizione degli strumenti e procedure 68 3.4.1 Procedure 68 3.4.2 Intervista 69 3.4.3. Il DSSVF 71 3.4.4 Il test della Doppia Luna 73 3.5 Metodologia di analisi dei dati 76 3.5.1 Intervista: griglie e categorie di analisi 76 3.5.2 DSSVF: griglie e categorie di analisi 80 3.5.3 La Doppia Luna: griglie e categorie di analisi 84 CAPITOLO 4: ADOLESCENTI IMMIGRATI E MULTIAPPARTENENZA: ANALISI E VALUTAZIONI 4.1 Premessa 90 4.2 I soggetti della ricerca: analisi e valutazione 90 4.3 Risultati della ricerca 128 2
SCHEDE 1. I soggetti della ricerca: DSSVF e DDL 137 RIFLESSIONE FINALE 146 ALLEGATI 149 1. Intervista e griglie di analisi 149 2. DSSVF e griglie di analisi 156 3. DDL e griglie di analisi 161 BIBLIOGRAFIA 166 SITOGRAFIA 174 3
ABSTRACT I CONFINI IN ADOLESCENZA: IMMIGRAZIONE E APPARTENENZE PLURIME Ricerca con adolescenti bengalesi a Palermo Introduzione Da un punto di vista psicologico, l immigrazione corrisponde ad un intensa esperienza emotiva che coinvolge e mette in discussione l identità più profonda dell individuo. Chi emigra vive un trauma che, causato dallo sradicamento dai propri contesti culturali, equivale ad una totale perdita dei propri punti di riferimento esistenziali, sociali, ecologici e culturali. Diventa comprensibile, dunque, come il soggetto che emigra possa vivere un forte vissuto di solitudine la cui risoluzione è resa ancora più difficoltosa dall impatto con il nuovo ambiente culturale che spesso è difficilmente codificabile perché parecchio distante dal proprio. In sostanza, una delle maggiori difficoltà che sperimenta un immigrato è dovuta al fatto che egli si trova improvvisamente sospeso fra due mondi (T. Nathan, 1996), e la situazione di ambivalenza nella quale egli si ritrova, spesso si risolve attraverso un estrema idealizzazione della cultura di accoglienza denigrando e rifiutando la propria cultura, oppure, al contrario, ripiegando difensivamente nel proprio mondo culturale. La situazione sembra ancora più complessa per gli adolescenti immigrati di seconda generazione che, a differenza degli adulti, hanno ancora una personalità fragile e in piena evoluzione. Spesso, questi adolescenti si ritrovano a fare da interfaccia tra la propria famiglia e/o comunità e l ambiente culturale e sociale esterno a queste; in tal modo, essi vengono investiti di un difficile compito di mediazione, tra la nuova cultura e quella d origine, che influenza in maniera determinante l emotività e il processo di strutturazione dell identità. Questo compito, spesso, è reso ancora più difficile dal totale ripiegarsi della famiglia alla propria cultura d appartenenza la quale funge, sottoforma di istituzioni, da contenitore allo stato di indifferenziazione iniziale provato da chi emigra. Se pensiamo a quanto sia faticoso, già da sé, il percorso di crescita adolescenziale caratterizzato dal transito verso lo stato adulto, immaginiamo come per gli adolescenti immigrati assolvere ai diversi compiti evolutivi (Havighurst, 1952) sia estremamente complesso considerando, oltre a ciò, la difficoltà, più che attuale, sia degli adolescenti che delle famiglie, a muoversi in un ambiente in cui i sistemi sociali sono divenuti ipercomplessi (C.Pontalti, I.Pontalti, 1999). A tal proposito, l attenzione va posta soprattutto al compito evolutivo che vede questi adolescenti nascere socialmente. In questa fase, l adolescente transita imparando a confrontarsi con altri gruppi sociali, a sperimentare nuovi ruoli, a ricercare e costruire nuovi valori di riferimento. Questo momento coincide con lo svincolo dal sistema familiare, anch esso chiamato alla transizione da una generatività parentale, caratterizzata dalla cura e dal sostegno entro il sistema familiare, ad una generatività sociale, caratterizzata invece dalla guida e dal sostegno alla generazione successiva (E. Scabini, V. Cigoli, 2000). Quanto detto sopra, ci aiuta a comprendere, da un punto di vista psicologico, come l adolescenza, quale evento critico tra gli altri che caratterizzano il ciclo di vita di un 4
soggetto, metta alla prova la forza dei confini interni (psichici e mentali) ed esterni (sociali e culturali), soprattutto per un immigrato e la sua famiglia. L adolescente impegnato nella riorganizzazione e ridefinizione di tali confini transita da un luogo all altro, attraversa, quindi, quei limiti che caratterizzano i diversi gruppi sociali e i principali sistemi relazionali, sperimentando, contemporaneamente, l appartenenza ad essi. Da questo punto di vista, la crescita avverrebbe in maniera più o meno funzionale li dove l adolescente sia capace di muoversi tra più appartenenze al fine di crescere, fare esperienza e assumere maggiori competenze di vita (Baldascini 1993). Sperimentare appartenenze plurime sembrerebbe un compito estremamente arduo per gli adolescenti immigrati di seconda generazione che provengono da una cultura di matrice islamica. Tale lavoro di tesi, infatti, nasce per calare una lente nella realtà di alcuni di questi adolescenti e provare a comprendere, da un ottica psico-socioantropologica, la peculiarità dei loro percorsi di crescita. Metodo Finalità La ricerca nasce con lo scopo di comprendere più a fondo le dinamiche individuali e intersoggettive coinvolte nel processo di crescita di adolescenti del Bangladesh. L obiettivo generale riguarda l indagine e la valutazione della tipologia dei loro possibili percorsi di crescita. Nello specifico, si sono volute esplorare: le rappresentazioni familiari e la rappresentazione dei confini tra i diversi gruppi di appartenenza. le diverse modalità di gestione dei compiti evolutivi (nello specifico separazione affettivo relazionale dalle figure familiari di riferimento, integrazione delle diverse rappresentazioni familiari e sociali del sé). la natura delle difficoltà evolutive riscontrate. Soggetti Sono stati intervistati nove adolescenti cinque maschi e quattro femmine, di età compresa tra i 13 e i 18 anni. Tutti sono originari del Bangladesh e sono residenti a Palermo, in media, da sette anni. Strumenti La ricerca è stata realizzata mediante l utilizzo di tre strumenti: 1. un intervista semistrutturata costruita ad hoc con lo scopo di fare emergere la molteplicità dei significati che questi ragazzi attribuiscono alle appartenenze plurime e il modo con cui le elaborano e le integrano. Essa è composta da 19 domande che fanno riferimento a cinque aree tematiche (area della quotidianità e della dimensione temporale; area del familiare; area del sociale; area informazioni dell esperienza migratoria; area etnico-culturale in relazione al Sé). 2. il Disegno dello Spazio Simbolico di Vita Familiare (DSSVF) di G. Gilli, et al, (1990), strumento grafico-simbolico di tipo proiettivo. Lo strumento permette di ottenere alcune informazioni in merito alle rappresentazione spaziali che il soggetto possiede rispetto alle relazioni familiari; 3. il Disegno delle Appartenenze Plurime, derivato dal Disegno della Doppia Luna di O. Greco (1999). Riadattato per i fini della ricerca, lo strumento permette di fare emergere le rappresentazioni spaziali e mentali delle appartenenze plurime legate al mondo psicologico e relazionale dei soggetti intervistati. 5
Risultati e conclusioni Dall intervista semi-strutturata e dai disegni grafico-proiettivi utilizzati sono emersi dati che messi a confronto hanno permesso di approfondire i vissuti psicologici e sociali degli adolescenti in questione. I risultati hanno evidenziato alcune difficoltà degli intervistati relative allo svincolo psicologico dalle proprie matrici di appartenenza. Le relazioni familiari e sociali vengono vissute spesso in forma contraddittoria, e ciò fa supporre difficoltà nell elaborazione della doppia appartenenza che sembra caratterizzare gli adolescenti immigrati. Le rappresentazioni dei confini relativi alle diverse appartenenze non riescono, infatti, ad essere manifestate in modo organico e armonioso. I diversi soggetti mostrano difficoltà nel creare relazioni tra sistemi di conoscenze, e tra stati emotivi, cognitivi e affettivi. Tali difficoltà nel creare relazioni sembrerebbero dovute alla pluralità dei contesti relazionali vissuti o percepiti dai ragazzi in maniera problematica. In sostanza, viene manifestata la difficoltà dei ragazzi del Bangladesh ad integrare differenti esperienze, e ciò, probabilmente, li rende continuamente sospesi fra due mondi culturalmente distanti e differenti. Infine, altra dato rilevante fa riferimento alle differenze emerse tra i ragazzi e le ragazze del Bangladesh i quali sembrano sperimentare in maniera diversa specifici contesti e/o sistemi relazionali dal quale traggono e costruiscono rappresentazioni e significati decisamente diversi. 6