Presidio Ospedaliero di Lugo Dipartimento di Onco-Ematologia Hospice Benedetta Corelli Grappadelli Guida ai servizi Hospice Benedetta Corelli Grappadelli Lugo
Benedetta Ripensando alla storia di malattia di Benedetta, a quell anno di visite a domicilio, mi colpisce come il suo sia stato un cammino verso il Vero della vita; dalla ribellione, dal non ne parliamo nemmeno, dal come stai sto benissimo, al sto peggiorando vero?, al mi manca poco, sto male, ma sono serena, al non ho più paura, posso andare, sono in pace. E ancora oggi una ricchezza preziosa essere stato a contatto con la sua vita, con il suo cammino, dove la verità che la Vita non muore è divenuta sempre più presente e più certa. Dr. Luigi Montanari
Composizione ed impaginazione Claura Campanini U.O. Affari Generali e Segreteria - Linee Editoriali Azienda USL di Ravenna
INDICE PRESENTAZIONE pag. 7 CHE COSA SONO LE CURE PALLIATIVE pag. 9 COS È UN HOSPICE pag. 10 HOSPICE BENEDETTA CORELLI GRAPPADELLI pag. 10 LA VITA IN HOSPICE pag. 12 LA STRUTTURA pag. 14 MODALITÀ DI ACCESSO pag. 16 ACCOGLIENZA ED INSERIMENTO pag. 16 DIMISSIONE pag. 17 CHI SIAMO pag. 18 COME CONTATTARCI pag. 19 COME RAGGIUNGERCI pag. 20 DOCUMENTI NECESSARI PER IL RICOVERO pag. 21 INFORMAZIONI UTILI AI DEGENTI E FAMILIARI pag. 21 5
PRESENTAZIONE La filosofia dell Hospice e delle cure palliative è nata in Gran Bretagna, grazie a Dame Cicely Sanders, che fondò a Londra il primo Hospice, St.Christopher, nel 1967. Negli anni seguenti il Movimento Hospice si diffuse in molte nazioni del Nord Europa, creando programmi di assistenza personalizzati per i pazienti in fase avanzata per patologia oncologica, ma anche per altre patologie cronico-degenerative, con caratteristiche cliniche e assistenziali simili a quelle delle patologie oncologiche. In Italia le cure palliative sono nate negli anni 80 soprattutto come cure a domicilio per i pazienti oncologici, mentre la realizzazione degli Hospice, inseriti nelle Reti di Cure Palliative, secondo le disposizioni del Ministero della Salute, è iniziata nei primi anni 2000. Nel 2002 si sono resi operativi i primi Hospice in Regione Emilia Romagna tra questi l Hospice Territoriale San Domenico di Lugo. La guida ai servizi dell Hospice è innanzitutto una guida ideata per far conoscere l attività di questa struttura, il personale che vi opera e le modalità di accesso. 7
CHE COSA SONO LE CURE PALLIATIVE Le cure palliative riguardano l assistenza globale e attiva rivolta alle persone affette da malattia in fase avanzata, che hanno bisogno di terapie di sollievo dal dolore. Si esplicano attraverso: la globalità dell intervento terapeutico non limitato al controllo dei sintomi fisici, ma esteso al supporto psicologico, relazionale, sociale e spirituale, con un alto livello di assistenza specialistica. la valorizzazione delle risorse della persona e della sua famiglia. la molteplicità delle figure coinvolte nel piano di cura. il pieno rispetto dell autonomia e dei valori della persona. la formazione di una rete assistenziale nel territorio che si integra fortemente con i Presidi Ospedalieri e i servizi sociali, permettendo così una continuità di cura. Il piano assistenziale è volto a garantire la migliore qualità di vita possibile della persona malata, tenendo sotto controllo il dolore e gli altri sintomi, prestando attenzione all aspetto psicologico e sociale per offrire una risposta adeguata alle sue esigenze, nel rispetto della sua volontà e dei suoi principi. La Rete di Cure Palliative mira alla presa in carico globale dell utente e della sua famiglia attraverso attività e servizi strettamente coordinati per territorio ed ospedale. L Hospice Ospedaliero si colloca nella Rete delle Cure Palliative dell Azienda USL di Ravenna. 9
COS E UN HOSPICE L Hospice è un luogo di assistenza. Si propone come una casa ed un ambiente il più familiare possibile, per accogliere persone in fase avanzata della malattia, che hanno bisogno di cure e sollievo dal dolore. Si propone come alternativa all abitazione della persona ogni qualvolta vi siano situazioni non più gestibili a domicilio. Il modello organizzativo dell Hospice attua modalità operative, relazionali e ambientali fondate sull ascolto e sulla comprensione dei bisogni, delle aspettative delle persone e delle loro famiglie, sulla personalizzazione degli interventi. HOSPICE BENEDETTA CORELLI GRAPPADELLI L Hospice è organizzato in modo da garantire il benessere psicologico e relazionale della persona e dei suoi familiari, il comfort ambientale, la sicurezza nell utilizzo degli spazi, la tutela della privacy ed una facile accessibilità. Ciò che distingue un Hospice da un ospedale, non sono solo la composizione e le metodologie operative dell équipe sanitaria, ma le caratteristiche organizzative e logistiche della struttura. L Hospice è un luogo ad alta specializzazione per quanto attiene la gestione dei sintomi fisici e psicologici e dove si considera il malato primariamente come una persona. È al tempo stesso un ambiente confortevole nel quale stanze singole e personalizzate, e la creazione di spazi di accoglienza per ospiti e familiari, permettono il rispetto della privacy e attenzione ai bisogni primari. E un luogo dove si tutelano i bisogni psicologici di sicurezza e di appartenenza al proprio nucleo familiare, garantendo elevata qualità dell assistenza e relazioni umane autentiche, indispensabili per favorire il mantenimento di una dignitosa qualità della vita. 10
L Hospice Benedetta Corelli Grappadelli nasce come struttura complementare e integrata all ospedale e al domicilio, totalmente a carico del Servizio Sanitario Nazionale. La proposta di ricovero può essere fatta dal Medico di Medicina Generale o dal Medico Ospedaliero. Un team di Valutazione ne autorizza il ricovero al fine di creare una vera continuità assistenziale, al fine di migliorare la qualità di vita della persona degente e delle loro famiglie. Obiettivi verso la persona/famiglia - Assistere la persona con un approccio multidimensionale che tenga conto delle sue esigenze fisiche, psicologiche, spirituali e socio/culturali. - Garantire il rispetto della persona e dei sui diritti: privacy, informazione sull iter diagnostico e terapeutico, partecipazione attiva dei familiari/persone care al progetto assistenziale. - Assicurare una chiara e continua comunicazione alla persona e ai suoi familiari. - Assistere la persona all interno di una organizzazione incentrata sulla qualità totale e sulla multiprofessionalità. - Garantire la massima interazione e collaborazione con le Unità Operative del Dipartimento Oncologico e del Dipartimento Cure Primarie nonché con tutti gli altri dipartimenti, per far giungere il paziente e la sua famiglia con la massima tempestività alla modalità di cura più appropriata. - Promuovere l informazione e l educazione per la terapia del dolore e degli altri sintomi; 11
- Ricercare la massima sinergia con le organizzazioni di volontariato e no profit presenti nel territorio. - Garantire l assistenza psicologica al paziente e ai suoi familiari. LA VITA IN HOSPICE Al momento dell ingresso, l Ospite verrà accolto dal personale che si prenderà cura di illustrare le modalità per usufruire dei servizi. La giornata in Hospice rispetta i ritmi e le abitudini di ogni paziente, lasciando le persone libere di indossare abiti comodi. Sono previsti inoltre momenti ricreativi. Orario di visita E consentita la visita a parenti ed amici durante tutto l arco della giornata rispettando tempi e ritmi della vita in Hospice; inoltre viene garantito l eventuale desiderio della persona e/o dei suoi familiari di non ricevere visite. E consentito il pernottamento accanto al proprio caro, previo accordi con il personale. 12
Pasti La qualità dell alimentazione rappresenta un requisito importante nell Hospice. Il cibo è un elemento primario di cui sono note le implicazioni affettive e psicologiche: mangiare bene è come sentirsi a casa, prendendosi cura di sé. Per queste considerazioni vogliamo rendere il paziente il più possibile protagonista nella scelta delle pietanze, migliorando il gradimento per il cibo e ponendo una particolare attenzione alla qualità del servizio. La cucina garantisce ogni giorno varie possibilità di scelta tra le portate e la flessibilità degli orari dei pasti è favorita dall organizzazione dell Hospice. I menù sono in visione nella bacheca del reparto. Ristoro per i familiari Vi è la possibilità di usufruire dell angolo cottura presente in tisaneria, o di pasti a pagamento provenienti dalla cucina centralizzata previa prenotazione. Si può accedere, inoltre, alla mensa aziendale. E presente un bar all interno della struttura ospedaliera, e l ubicazione dell Hospice rende possibile accedere facilmente ai vari servizi di ristorazione presenti nel territorio. Telefoni Ogni stanza ha la predisposizione per collegare un apparecchio telefonico. E consentito l utilizzo del cellulare. Permessi di uscita Possono essere rilasciati previo parere medico e/o concordati col personale. Ambulanze Alla dimissione, se necessario il personale si mobiliterà per organizzare il trasporto in ambulanza. 13
Mediazione Culturale Per ospiti di altre culture è disponibile un servizio gratuito di mediazione culturale per meglio interpretare i bisogni dell Ospite. Assistenza Religiosa Su richiesta dell ospite il personale è a disposizione per offrire informazioni o contattare il ministro di culto indicato. LA STRUTTURA L Hospice Benedetta Corelli Grappadelli è un edificio storico di inizio Novecento, indipendente e situato all interno dell area ospedaliera. L ingresso principale è posto su Viale Masi e si accede alla struttura percorrendo un breve vialetto immerso nel verde. La struttura è suddivisa in due aree: - area bianca dedicata all attività di punto d ascolto, accoglienza ed attività amministrative; - area arcobaleno, spazio di vita dell hospice e dedicato all attività di degenza e di cura. L ingresso si apre all interno dell area bianca dove sono presenti uffici, punto di accoglienza dove, durante le ore diurne è disponibile un operatore per fornire informazioni. Al primo piano dell area bianca è presente una sala riunione ed uno spazio biblioteca riservato ai degenti ed ai loro familiari. Oltre l area bianca vi è l area arcobaleno, cuore della struttura, posta su un unico piano. 14
Le camere Sono presenti 10 camere singole con: telefono, televisore, filodiffusione, predisposizione internet, ampia finestra, aria condizionata, minifrigo, armadio a due ante, scrivania, sedia, poltrona relax, tavolino servitore, dispositivo di chiamata, luce individuale, letto a regolazione elettrica, poltrona letto per accompagnatore. E possibile personalizzare le camere con oggetti propri. I servizi igienici, presenti in ogni camera sono attrezzati per la non autosufficienza. La tisaneria All interno della zona arcobaleno è presente un area comune, la tisaneria. Questo spazio dotato di ampie finestre è suddiviso in area relax, con poltrone, divanetti e tavoli dove è possibile guardare la televisione, ascoltare musica o leggere un giornale e da un angolo cottura dove poter preparare bevande calde, riscaldare alimenti sia per gli ospiti che per i loro familiari. Bagno attrezzato Nella struttura è presente un bagno attrezzato con vasca ad ultrasuoni, utilizzata sia per l igiene della persona, sia per favorire il rilassamento e ridurre la sintomatologia dolorosa. La struttura è dotata inoltre di attrezzature specifiche per la mobilizzazione degli ospiti con difficoltà motorie. Al centro della zona di degenza è collocato l open space dove, senza nessuna barriera, operatori e pazienti possono mantenere un contatto visivo continuo. Tutti gli arredi della zona degenza, camere e tisaneria ricordano l ambiente domestico. 15
MODALITÀ DI ACCESSO L accesso in Hospice è subordinato ad una valutazione dei bisogni del paziente. L èquipe che effettua la valutazione è composta da: - infermiere e assistente sociale del PUA (Punto Unico di Accesso) - infermiere e medico della rete Cure Palliative. La valutazione viene effettuata congiuntamente con gli operatori dei reparti di degenza, se il paziente è ricoverato, o con il medico di Medicina Generale, se il paziente è domiciliato. Il Punto Unico di Accesso è attivo dal lunedì al venerdì e quotidianamente si effettuano le valutazioni dei bisogni assistenziali dei pazienti segnalati. ACCOGLIENZA ED INSERIMENTO Prima dell ingresso in Hospice verrà effettuato un incontro conoscitivo, fra l infermiere case manager ed il paziente con i suoi familiari. L accoglienza e l inserimento in Hospice è un momento molto delicato, sia per l Ospite che per i suoi familiari. E compito dell Equipe assistenziale consentire alla persona di mantenere i propri legami affettivi ed offrire a ogni nuovo ospite un ambiente che rispetti il più possibile i suoi bisogni. E consentito portare con sé ciò che è ritenuto utile per personalizzare la camera di degenza. La collaborazione tra il personale dell Hospice ed i familiari dei ricoverati rappresenta un riferimento fondamentale per garantire le migliori condizioni assistenziali alle persone. 16
Gli operatori sono sempre disponibili a ricevere ed a fornire, nel rispetto della privacy, tutte le indicazioni più opportune sulla vita e le esigenze degli Ospiti. DIMISSIONE La dimissione protetta sarà concordata con l interessato, i familiari, il medico di medicina generale ed i servizi territoriali. Per favorire il rientro a domicilio, durante la degenza, in particolare nei giorni che precedono la dimissione, i familiari saranno coinvolti dagli operatori della struttura nello svolgimento delle attività di vita dell Ospite. Verrà consegnata una lettera di dimissione riportante le condizioni generali, le informazioni cliniche ed assistenziali utili alla gestione domiciliare. 17
CHI SIAMO Il Medico Oncologo Palliativista è presente tutti i giorni feriali e prefestivi. Nei giorni festivi e nelle ore notturne è prevista la reperibilità medica. Il Personale infermieristico e gli Operatori socio-sanitari (OSS) garantiscono la loro presenza ventiquattr ore su ventiquattro, con un potenziamento nella mattinata per quanto riguarda l attività degli OSS ; si occupano delle attività assistenziali per l espletamento delle funzioni quotidiane rivolte alla persona, attività alberghiere e cure sanitarie. Lo Psicologo svolge le seguenti attività: formazione al personale di assistenza, presa in carico dei pazienti ricoverati in hospice e delle loro famiglie, partecipazione delle riunioni di equipe, sostegno psicologico ai pazienti e delle loro famiglie in base al piano individuale di assistenza, sostegno psicologico all equipe, supervisione dei volontari. Il Tecnico della riabilitazione svolge la sua attività sulla base del piano assistenziale individuale. Le differenti figure professionali che compongono l equipe dell Hospice hanno una formazione specifica. Ogni figura professionale è facilmente identificabile dal colore della divisa: - Infermieri bordeaux - Operatore Socio-Sanitario blu - Medico turchese - Coordinatore Infermieristico bordeaux con taschino rosa 18
I componenti dell equipe sono: medico, coordinatore infermieristico e tecnico, infermiere case manager, infermiere, operatore socio-sanitario, psicologo, tecnico della riabilitazione e volontari. COME CONTATTARCI - Accettazione/Front Office 0545/214660 - Coordinatore Infermieristico 0545/214662 - Postazione Infermieristica 0545/214656 19
COME RAGGIUNGERCI Viale Masi, 10 - Lugo Ravenna stazione Faenza Hospice 20
DOCUMENTI NECESSARI PER IL RICOVERO - Tessera Sanitaria - Documento d identità - Esami ed accertamenti diagnostici recenti e copia di cartelle cliniche di precedenti ricoveri. INFORMAZIONI UTILI AI DEGENTI E FAMILIARI Si consiglia di portare da casa gli effetti personali necessari per la toilette, sapone liquido, shampoo, balsamo e latte detergente se di marche particolari, crema idratante, schiuma da barba, lamette monouso o rasoio elettrico, spazzolino da denti, dentifricio, protesi dentaria, pastiglie e contenitori per la protesi, spazzola, pettine e bigodini se usati, biancheria personale, pigiami, vestaglia, pantofole. Il degente può comunque scegliere se mantenere un abbigliamento di uso quotidiano ad esempio abiti comodi, tute da ginnastica e scarpe comode. E inoltre consentito portare oggetti, se si ritiene utile o caro, per personalizzare la camera di degenza: foto,quadri, piccoli oggetti ecc.. 21
LE 20091130 N. 214 (O) Stampa a cura del Centro Stampa dell'azienda USL di Ravenna