gg Sanità/Checosacambia Il S.Croce meritatrebollinirosa Premiato con il punteggio massimo per prevenzione, diagnosi e cura delle patologie di interesse femminile g CAMILLA PALLAVICINO CUNEO Con tre«bollini rosa», il massimo del punteggio, l Organizzazione nazionale sulla salute della donna(«onda») ha inserito l ospedale«s. Croce e Carle» dicuneonellalistadei65nosocomi italiani più attenti alla prevenzione, diagnosi e cura delle patologie di interesse femminile. In Piemonte il riconoscimento è andato anche agli ospedali di Alessandria, Novara e ai torinesi«sant Anna»,«Maria Vittoria» e«città della Salute». Sono dieci le unità operative dell ospedale che hanno ricevuto un premio per l appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici«di genere»: per ognuna di queste è stato individuato un fiore all occhiello, quel servizio aggiuntivo che ha contribuito a rendere il«santa Croce» un ospedale attento alle donne. Nel capoluogo le donne possonotrovarerisposteperlacuradeldiabeteingravidanza,unpercorsodidiagnosiecuradelsovrappeso e dell obesità, dell osteoporosi così come delle patologie uro-ginecologiche benigne, monitoraggio gravidanze complicate da patologie cardiologiche, terapia neonatale intensiva e ancora diagnosi della sclerosi multipla, l ambulatorio di oncologia ginecologica, un centro di cura dei disturbi psichici nei cicli vitali della donna, il centro reumatologico, accoglienza per le donne vittime di violenza, oltre ai tanti servizi di mediazione culturale e di assistenza sociale. L organizzazione «Onda» ha inserito proprio quest anno i servizi di AslCn2vicinaall obiettivo nessunreclamo Positivi i dati dell indagine su organizzazione e prestazioni CRISTINA BORGOGNO ALBA Il benessere organizzativo all interno delle Aziende sanitarie può restituire risultati molto positivi in termini di condizioni lavorative degli operatori e, di conseguenza, di ricadute sulle prestazioni reseaicittadiniesulgradodi soddisfazione degli utenti. «Raccogliendo tutti i dati attraverso un indagine sofisticata,siamoingradodiaffermare che registriamo nella nostra Asl numeri di assenteismotraipiùbassiinitaliaspiega Daniele Saglietti, direttore Soc Psicologia della Cure di genere Una sala del servizio di radio diagnostica in cui vengono eseguite le mammografie Tra i progetti per il futuro l apertura di una chirurgia dedicata alle donne neonatologia e neurologia fra quelli considerati tra i parametri di valutazione e il«santa Croce» in questo senso rappresenta un eccellenza, con il trasporto di emergenza neonatale, il Centro di ipotermia terapeutica nel neonato e ciò che viene fatto per il supporto psicologico ai pazienti neurooncologici ambulatoriali. L ingresso al Pronto soccorso dell ospedale di Alba [FOTO MURIALDO] Asl Cn2-. La riorganizzazione del benessere aziendale genera inoltre un miglioramento del 30% delle prestazioni individuali e l allineamento del personale al 100% degli obiettivi: meno errori quindi e migliori relazioni con l utenza, tanto che registriamo un tasso di reclami pari a zero nell 80% delle strutture aziendali di tutto il territorio. Un altro dato interessante, molto basso, è quello legato agli infortuni, parametro efficace per definire buone condizioni di lavoro». Una realtà virtuosa «Siamo molto contenti di questo riconoscimento- spiega Giovanna Baraldi direttrice dell ospedale-, ma il nostro servizio alle donne può ancora migliorare e il prossimo obiettivo sarà l attivazione di una chirurgia di genere, un settore di ricovero interamente dedicato alle donne operate». Francesco Morabito È direttore generale dell Asl Cn2 Gianfranco Cassissa Direttore amministrativo pur in un momento difficile per la sanità pubblica, con continui tagli di risorse e personale. Aggiunge Gianfranco Cassissa, direttore amministrativo perl AslCn2dapocomenodi un anno:«quando sono arrivato, ho riscontrato un impegno in fase molto avanzata rispetto a questi temi. Un azione opportuna, specie a seguito delle difficoltà degli ultimi tempi che possono portare a stress da lavoro: mi riferisco in particolare al problema e l impossibilità di sostituire, con un potenziale aumento di elementi di difficoltà sul lavoro». Inattesadivederesecisaranno novità proprio sul fronte del tetto del personale nell anno nuovo, il direttore generale dell Asl Cn2, Francesco Morabito, si dice«molto soddisfatto del lavoro di tutti i collaboratori, medici, infermieri, tecnici e amministrativi, che vivono l azienda come fosse loro». Il primario Un reparto da far conoscere oltre la provincia Eugenio Oreste Volpi È il primario di ostetricia e ginecologia da cinque mesi Torinese, 53 anni, proveniente dal presidio ospedaliero «SanAnna di La Spezia dove dirigeva il dipartimento materno-infantile, Eugenio Oreste Volpi è primario di ostetricia e ginecologia al Santa CrocediCuneodacinquemesi. Dirige ostetricia e ginecologiainunodei65ospedaliitaliani più attento alle donne. «Hotrovatounrepartocheè davvero un eccellenza assolutadilivellonazionaleeicuneesi vanno giustamente fieridelloroospedale;dalmio puntodivistapensosiaun dovere cercare di farlo conoscereilpiùpossibilealdifuoridiquesticonfiniperchéla comunità nazionale questo nonlosa». Parliamo dei percorsi di cura per le donne. «Il Santa Croce ha grande attenzioneperledonneele loroesigenze;losivededall approccio verso il parto naturale, ma anche da tantissime altre cose. Per migliorare ancora questa attenzione abbiamo costituito l unità senologica in cui agiscono di concerto la chirurgia e la ginecologia. Abbiamo cominciato effettuando tutti gli interventi di un certo tipo sulle donne nello stesso giorno e accogliendole in una sezione riservata del reparto di ginecologia. Nella più ampia riorganizzazione dell ospedale in base all intensitàdicuraèprevistounrepartodichirurgiadidonnechesuperiilconcettodellediverse specializzazioni, creando un luogo dedicato interamente alle donne». Quali sono i vostri punti deboli? «Purtroppo la mancanza di medici; se consideriamo che ogni medico dovrebbe fare circa 100/110partil anno,datochesiamo13dovremmo essere a circa 1400/1500 parti, mentrel annoscorsonesonostatifatti1970.questi numeri la dicono lunga sulle nostre esigenze come reparto. Tutti qui lavorano con una dedizione una convinzione enormi, ma i turni di notte qui in ospedale sono difficili davveroeallafinesifannoperforzaiconti con la stanchezza». [C. P. ]