Menopausa. Aumentato rischio di deficit cognitivo o demenza in donne sottoposte a ovariectomia mono o bilaterale prima della menopausa.



Documenti analoghi
MENOPAUSA. scomparsa delle mestruazioni per 12 mesi consecutivi.

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.

Bimbisani & Belli 01-GIU Dir. Resp.: Silvia Huen. da pag

FARE ATTENZIONE ALLA SALUTE DEI GENITORI PER PROTEGGERE QUELLA DEL BAMBINO.

La progressione clinica

ORMONI FEMMINILI E LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO: UN PROBLEMA REALE OPPURE UNA PAURA ESAGERATA? PL

Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

INCREMENTO DELLA VITA MEDIA NELL ULTIMO SECOLO

Ci sono rimedi per la sindrome premestruale?

Conoscere i volti della demenza. Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze

Tutta la verità su ormoni e menopausa

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

DIETA MEDITERRANEA. strategie alimentari per il benessere e la disabilità - Formia 15 ottobre Dieta Mediterranea

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati.

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA

(ovvero dell impotenza sessuale) Università degli Studi di Torino

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

2060. E IO COME SARO?

DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA. Informazioni per i giovani.

Rischio psicopatologico

TI STA A LA TUA SALUTE?

Archivio Corsi. Area clinica/medica/specialistica

Ministero della Salute

BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti

LO STATO DELLA RICERCA SANITARIA IN ITALIA

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

I disturbi della mente

irsutismo femminile ipertricosi femminile Oggi una bellezza femminile senza peli problemi di salute

sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore

OCT nello studio della papilla ottica

La Malattia di Alzheimer. Manuel Soldato

Lega Tumori. Prevenzione e Sensibilizzazione dei giovani nella Lotta ai Tumori, lo Screening della popolazione, la Ricerca. Presentazione della LILT 1

Menopausa e ormoni: l'uso prolungato di questi accelera l'invecchiamento del cervello

SALUTE EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI SALUTE

CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE

Prof. Antonio Benedetti. Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Politecnica delle Marche Ancona

Comunicato del 20/1/2016. Ictus Cerebrale, Parkinson e Alzheimer al centro Del Convegno SIN Sicilia.

01 L adolescenza L età adulta 28

Il diabete nell anziano e il rischio di. Claudio Marengo Marco Comoglio

Intendiamo qui fare il punto della situazione, in modo più discorsivo, tenendo ben presente che con il 01/01/2012 esistono ormai due mondi:

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno

Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete

LE CONOSCENZE E LA PREVENZIONE IN GRAVIDANZA

L'ESPERIENZA DEL PROGETTO EMILI: PREVENZIONE NELLE DONNE CON TUMORE MAMMARIO ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE ALIMENTARE E AL MOVIMENTO

Cos è Persona? Mano a mano che la vita cambia, anche le scelte in termini di contraccezione si evolvono di conseguenza.

meditel Centro Medico Polispecialistico

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.

DEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA. DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20%

Programma della Back School ed esercizi di ginnastica antalgica in acqua: risultati a confronto. Alessandro Sale

PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO IPOTIZZATI

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

GynecoNews Aggiornamenti dalla letteratura scientifica

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza

Un sistema per guadagnare salute

PROGETTO DI FORMAZIONE A DISTANZA

NUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M

ELEMENTI DI CARDIOTOCOGRAFIA CLINICA

Tu sei nel cuore di Fondo Est!

Obesità e disordini alimentari. Ecco tutti i modi in cui il cibo si ripercuote sul cervello

Quanta mortalità è evitabile e con quale tipo di intervento? I risultati dell analisi del registro di mortalità del Trentino

STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA PREVALENZA DELLE PIU COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE E DEL LORO IMPATTO SULLA QUALITA DI VITA IN PAZIENTI

Il mondo invecchia Il mondo invecchia

DONNA ED AUTOIMMUNITA : vecchie paure e nuove certezze.

La Ricerca sul Cervello: Le Risposte alle vostre Domande

COLESTEROLO. l insidioso killer del cuore. A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate

CAMPAGNA NAZIONALE PER LA SALUTE DELLA DONNA IN MENOPAUSA

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»

DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

HORMONAL PROFILES. Valutazione degli equilibri ormonali

La patologia Quali sono i sintomi?

Shift work and chronic disease: the epidemiological evidence

La minaccia nascosta. Smascherare i pericoli del diabete e del colesterolo alto

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora

DIRITTI E DELLE RESPONSABILITÀ

Salute Infanzia e Adolescenza

Le donne la luna e gli ormoni. Dott. Emanuela F. Russo Medico chirurgo Omeopata e agopuntore.

INDICE DI MASSA CORPOREA significato ed interpretazione

La seconda RUN FOR PARKINSON S A PARTENZA UNICA CRONOMETRATA CON PETTORALE di Km Ritrovo in Piazza Duomo a Crema: con partenza alla ore 9:30

HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo

IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE: IL CRUSCOTTO DEL CUORE

Le problematiche della donna nel terzo millennio. La medicina di genere

Stefano Miglior. Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico SMI

Menopausa e depressione: : come riconoscerla e cosa fare. Laura Musetti DPNFB Università di Pisa l.musetti@med.unipi.it

Neoplasie della mammella - 2

Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy

C A R D I O P A T I A I S C H E M I C A : R I D U R R E I L R I S C H I O. Riassunto

Diabete. Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina. Ridotta disponibilità alterazione della normale azione

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Menopausa e Terapie Ormonali Sostitutive

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma

Transcript:

Menopausa 2 Aumentato rischio di deficit cognitivo o demenza in donne sottoposte a ovariectomia mono o bilaterale prima della menopausa Rocca WA, Bower JH, Maraganore DM, Ahlskog JE, Grossardt BR, de Andrade M, Melton LJ 3rd [1]. Lo studio Gli Autori hanno studiato 813 donne sottoposte a ovariectomia unilaterale, e 676 donne che avevano avuto una ovariectomia bilaterale, e conseguente menopausa chirurgica per indicazioni non oncologiche, con 1472 donne di controllo, con menopausa fisiologica a 50 anni, con un follow-up di 25-30 anni dopo l intervento. Le donne sono state studiate mediante una combinazione di interviste dirette o telefoniche, visite neurologiche e test specifici, cartelle mediche e certificati di morte. Il risultato è inquietante: le donne sottoposte ad asportazione in età fertile di una o entrambe le ovaie presentano un aumento significativo di deterioramento cognitivo o di morbo di Alzheimer con un odd ratio [OR] = 1.46 ( 95% CI 1.13-1.90); aggiustato per livello educativo, tipo di metodo di indagine e storia di depressione. Il rischio era tanto maggiore quanto più era giovane l età dell ovariectomia (p < 0.0001), con un picco di vulnerabilità quando l intervento è effettuato prima dei 38 anni e una vulnerabilità che resta significativa fino ad una ovariectomia prima dei 45 anni. I punti chiave: aumento del 46% del rischio relativo di deterioramento cognitivo e demenza di Alzheimer in donne che abbiano subito l asportazione delle ovaie durante l età fertile, (indipendentemente dal livello di scolarità o di depressione), rispetto ai controlli con menopausa fisiologica; il rischio è tanto maggiore quanto più è giovane l età della donna al momento dell intervento; questo significa che la perdita di estrogeni e di testosterone (anche la riduzione del 50% della produzione ovarica del testosterone quando l ovariectomia è monolaterale): a) priva il cervello di ormoni essenziali per la salute dei neuroni, con conseguenze drammatiche sulle capacità cognitive della donna b) aumenta probabilmente la componente vascolare del deterioramento cognitivo (la cosiddetta demenza aterosclerotica ) [2] e/o dei deficit del sistema colinergico genericamente legati all età; dato che la malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza [3], il riconoscere un fattore significativo di rischio modificabile, qual è l ovariectomia mono o bilaterale per indicazioni NON oncologiche, è di grande rilevanza ai fini se non della prevenzione primaria, per lo meno del ritardo di inizio clinico della malattia; in base anche a queste evidenze, un atteggiamento più conservativo nei confronti dell ovaio dovrebbe far parte della buona pratica clinica; in caso di ovariectomia con conseguente menopausa precoce, se non ci sono controindicazioni, per minimizzare il rischio di deterioramento cognitivo, è opportuna una terapia sostitutiva con estrogeni e testosterone bioidentico; la terapia dovrebbe essere continuata almeno fino all età della menopausa fisiologica (51 anni) [4, 5], anche secondo le maggiori Società Scientifiche Internazionali (EMAS, European Menopause and Andropause Society; IMS, International Menopause Society, NAMS, North American Menopause Society); l efficacia protettiva della terapia sostitutiva nei confronti del deterioramento cerebrale è confer-

3 mata da tre meta-analisi precedenti che avevano già dimostrato, come il trattamento estrogenico postmenopausale determini una riduzione del 20-40% del rischio di malattia di Alzheimer, specie se la durata della terapia supera i 10 anni [6-8]; il dato negativo del WHI, che indicherebbe un effetto negativo della terapia sostitutiva sul rischio di Alzheimer è da attribuire sia all età media avanzata (63 anni) delle donne in studio [9], sia all effetto sommatorio del danno aterosclerotico sul cervello ( demenza aterosclerotica o demenza vascolare ), che spesso si somma alla demenza di Alzheimer propriamente detta [10, 2]. Il danno vascolare sul cervello può essere favorito da fattori quali l ipertensione, il diabete, l aterosclerosi, il fumo, e precipitato da un progestinico come il medrossiprogesterone acetato (MAP), che presenta il peggior profilo dal punto di vista dell attività mineralcorticoide. Il MAP è infatti il progestinico con la massima attività agonista per il recettore per gli ormoni mineralcorticoidi: ha quindi il profilo più sfavorevole dal punto di vista cardiovascolare, specie in età avanzata. Questi dati sottolineano il concetto di critical time window [9], di finestra temporale critica, anche quando si parli di terapie ormonali sostitutive: gli estrogeni subito dopo la menopausa, specie se precoce, sono molto protettivi per la salute del cervello, sia per un azione diretta sul neurone, sia per un azione protettiva indiretta sul sistema cardiovascolare. In caso di menopausa chirurgica, ancor meglio se in sinergia con il testosterone, che agisce sia aumentando le neurotrofine, tra cui il Nerve Growth Factor, NGF, e il Brain Derived Neurotrophic Factor, BDNF, sia stimolando le cellule staminali del cervello, come indicano alcuni studi preliminari. BOX 1. Menopausa precoce? Aumenta anche il rischio di parkinsonismo! [1] Non solo Alzheimer! Il gruppo di Walter Rocca della Mayo Clinic di Rochester (USA) sta documentando con una serie di lavori impressionanti l effetto sul cervello della ovariectomia, mono o bilaterale, e quindi in quest ultimo caso della menopausa precoce chirurgica per indicazioni non oncologiche, sulla salute dei diversi sistemi cerebrali. La carenza di estrogeni, progesterone e testosterone si ripercuote infatti sui neuroni colinergici (ed ecco l Alzheimer), serotoninergici (ed ecco la depressione), dopaminergici (ed ecco il Parkinson), noradrenergici (ed ecco la sregolazione neurovegetativa, con ipertensione, vampate, sudorazioni, alterazioni del ritmo del sonno). Nel loro ultimo lavoro [11], questi ricercatori hanno studiato 1.252 donne con ovariectomia monolaterale, 1.075 con ovariectomia bilaterale, effettuate tra il 1950 e il 1987, e 2.368 donne di controllo. Le donne sono state studiate mediante una combinazione di interviste dirette o telefoniche, visite neurologiche e test specifici, cartelle mediche e certificati di morte. Lo studio documenta specificamente come nelle donne sottoposte a questi interventi ci sia anche un aumentato rischio di parkinsonismo (OR=1.68; 95% CI 1.06 to 2.67; p = 0.03), proprio per un danno elettivo dei neuroni dopaminergici, responsabili del movimento muscolare, con una significatività borderline per il morbo di Parkinson vero e proprio, legato ad una lesione elettiva della sostanza nigro-striatale. Per noi ginecologi il dato è meritevole di grande riflessione: se vogliamo proteggere la salute del cervello delle nostre pazienti, dovremmo avere un atteggiamento molto conservativo nei confronti delle ovaie nelle situazioni non oncologiche. E, quando la rimozione fosse necessaria, per esempio in caso di endometriosi ovarica bilaterale, assicurare alla donna una appropriata terapia ormonale sostitutiva, fino ai 51 anni! La pandemia di malattie neurodegenerative ci impone infatti una grande attenzione per lo meno ai fattori di rischio modificabili, tra cui quelli iatrogeni. BOX 2. Le demenze di Alzheimer: come prevenirle [2] Una vera e propria pandemia è in corso nel mondo, non solo occidentale: la pandemia di deterioramenti cognitivi gravi, le cosiddette demenze, fino all Alzheimer. Questa malattia, caratterizzata da demenza progressiva, da perdita dei neuroni colinergici (la sindrome diventa evidente quando è già stato distrutto l 80% di tali neuroni) e da accumulo di amiloide nel cervello, è in aumento esponenziale anche tra i Paesi economicamente svantaggiati. Ora, la prevalenza della demenza raddoppia ogni 5 anni. Un ritardo nella comparsa dell Alzheimer di 5 anni equivarrebbe ad una riduzione della prevalenza del 50% in ogni gruppo di età. Diventa allora essenziale capire i fattori di rischio per rallentare la comparsa e la progressione della malattia.

4 Quali sono i fattori di rischio per le demenze? Sono molti ed eterogenei [Tab 1]. Alcuni sono immodificabili (età, sesso femminile, menopausa precoce spontanea), altri sono modificabili, specie se correlati agli stili di vita (fumo, dieta, livello scolastico, malattie sessualmente trasmesse, quali la sifilide o l HIV e, più in generale, stato di allenamento mentale, menopausa precoce chirurgica per condizioni non oncologiche, terapie ormonali sostitutive, funzione tiroidea, e tutti i fattori che predispongono alle malattie cardiovascolari). I fattori cardiovascolari sono di particolare importanza perché concorrono in modo sostanziale alla cosiddetta demenza aterosclerotica o demenza vascolare. Il danno cerebrale può essere: a) legato al ridotto flusso e alla ridotta ossigenazione tissutale, per la riduzione del diametro dei vasi ostruiti da placche di colesterolo; b) cardioembolico; c) emorragico. Spesso le demenze sono miste. L esame istologico post mortem evidenzia infatti come in molte pazienti (circa la metà) diagnosticate come Alzheimer, fossero in realtà copresenti danni cerebrali di tipo vascolare. Il miglioramento degli stili di vita modificabili, in particolare di quelli prognostici di rischio cardiovascolare, può rallentare la perdita neuronale legata all età e ai diversi fattori che agiscono negativamente sul cervello [Tab. 2]. Le terapie ormonali sostitutive, con estradiolo e testosterone bioidentico, specie ma non solo in caso di menopausa precoce, possono aggiungere nuove chances di longevità al cervello, rallentando la comparsa delle demenze di tipo neurodegenerativo e vascolare. Altri farmaci (quali la vitamina B12, e l acido folico) oppure la tiroxina, in caso di ipotiroidismo cronico, possono prevenire altre forme di demenza legate specificamente a questi fattori [Tab. 3]. Il messaggio forte è uno solo: un atteggiamento attivo, invece di una rassegnazione fatalistica, può cambiare il nostro futuro anche sul fronte della qualità dell invecchiamento cerebrale. Tabella 1. Fattori di rischio per le demenze Età sesso Femminile; bassa scolarità; dieta ricca di acidi grassi saturi e colesterolo; carenza di Vitamina B12 e acido folico; malattie sessualmente trasmesse (sifilide e HIV); ipotiroidismo; depressione; menopausa precoce; traumi cranici; fumo; diabete mellito; ipertensione; malattia coronaria; iperomocisteinemia. Modificata da [2]

5 Tabella 2. Ridurre il rischio delle demenze: ruolo degli stili di vita Smettere di fumare; ridurre il peso; fare attività fisica regolare; usare il cervello attivamente; seguire una dieta sana, ipocolesterolemica, ipocalorica; moderare l uso di alcool; dormire almeno 7 ore per notte. Modificata da [2] Tabella 3. Farmaci che possono ridurre la comparsa e la progressione della demenza Ipotensivi; ipocolesterolemizzanti; farmaci antinfiammatori non steroidei; acido folico/vit B12; antiossidanti; estrogeni; testosterone. Modificata da [2] Per saperne di più 1. Rocca WA, Bower JH, Maraganore DM, Ahlskog JE, Grossardt BR, de Andrade M, Melton LJ 3rd (2007) Increased risk of cognitive impairment or dementia in women who underwent oophorectomy before menopause. Neurology 11, 69(11):1074-1083 2. Korkczyn AD, Vakhapova V (2007) The prevention of the dementia epidemic. J. Neurol Sci 257(1-2):2-4 3. Blennow K, de Leon MJ, Zetterberg H (2006) Alzheimer s disease. Lancet 368 (9533):387-403 4. Graziottin A (2006) Hormonal therapy after menopause. In: Porst H, Buvat J, (Eds), ISSM (International Society of Sexual Medicine) Standard Committee Book, Standard practice in Sexual Medicine, Blackwell, Oxford, UK, pp 362-373 5. Graziottin A (2007) Effect of premature menopause on sexuality. Women s Health 3(4):455-474 6. Yaffe K, Sawaya G, Lieberburg I, Grady D ( 1998) Estrogen therapy in postme nopausal women: effects on cognitive function and dementia. Jama 4, 279(9): 688-695 7. Hogervorst E, Williams J, Budge M, Riedel W,Jolles J (2000) The nature of the effect of female gonadal hormone replacement therapy on cognitive function in post-menopausal women: a meta-analysis. Neuroscience 101(3):485-512 8. LeBlanc E, Janowsky J, Chan B, Nelson H (2001) Jama 285:1489-1499 9. Henderson VH (2006) Estrogen-containing hormone therapy and Alzheimer s disease risk: understanding discrepant inferences from observational and exper imental research. Neuroscience 138 (3):1031-1039 10.Azad NA, Al Bugami M. Loy-English I (2007) Gender differences in dementia risk factors. Gend Med 4(2):120-129 11.Rocca WA, Bower JH, Maraganore DM, Ahlskog JE, Grossardt BR, de Andrade M, Melton LJ 3rd. (2008) Increased risk of parkinsonism in women who under went oophorectomy before menopause. Neurology 15, 70(3):200-209

Giugno - 2008 Menopausa Contraccezione Interazioni con il pianeta donna

Menopausa Contraccezione Interazioni con il pianeta donna SOMMARIO Fascicolo 1-2008 MENOPAUSA Aumentato rischio di deficit cognitivo o demenza in donne sottoposte a ovariectomia mono o bilaterale prima della menopausa 2 Redazione articoli a cura di Alessandra Graziottin* Disturbi del sonno correlati alla menopausa 6 SINDROME PREMESTRUALE Quanto è sicura la fitoterapia? Focus sulla vitex agnus castus 11 Direttore Scientifico: Alessandra Graziottin Vice Direttore Scientifico: Rocco Gallicchio Direttore Responsabile: Anna Gallicchio Segreteria di Redazione: Beatrice d Imporzano Registrazione del Tribunale di Milano n. 17 del 11 gennaio 2000 ISSN: 1592-6389 smm - scientific multimedia 2006 www.smm-srl.it a.gallicchio@smm-srl.it Progetto grafico e impaginazione: Graphostudio srl, Milano OSTETRICIA Acido folico: quanto tempo prima della gravidanza è necessario prescriverlo? 15 Stampa: Vigrafica srl, Monza Realizzazione Web: smm srl - scientific multimedia /gyneconews gyneconews@theramex.it Stampato in Italia, Milano Edizione riservata Theramex SpA per i Sigg. Medici - Fuori Commercio Finito di stampare nel mese di Giugno 2008 * Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica - San Raffaele Resnati, Milano Questa pubblicazione è stata realizzata in collaborazione con