Breve relazione idrogeologica nell area di Castelvecchio Subequo Realizzazione di un Impianto di autodemolizioni per il Sig Antonio Di Beraradino In questa breve relazione verranno messi in evidenza rispettivamente: 1) Bacino idrografico di riferimento della conca subequana 2) Tipologia di falda acquifera presente nella piana di Castelvecchio S. 3) Andamento delle linee di flusso della falda acquifera. INDIVIDUAZIONE CATASTALE: Foglio n 9. part.lle n. 384, 383, 382, 381 nel Comune di Castelvecchio Subequo (AQ) Il terreno oggetto di studio è posto all interno della valle Subequana, al confine comunale tra Castelvecchio Subequo e Gagliano Aterno. Sorge su depositi alluvionali fluvio-lacustri e la composizione litologica rilevata attraverso 2 sondaggi a 20 mt. rientra all interno della tipologia litlogica dei materiali coesivi (limi argillosi e argille limose). La morfologia è riconducibile ad una superficie poco acclive con direzione SW-NE. La conoscenza dello schema idrogeologico della zona proviene dalla presenza di uno studio accurato e pubblicato del Dott. Celico e da successivi indagini. Inoltre le osservazioni dirette dello scrivente si riferiscono ai dati rilevati su di una serie di pozzi di emungimento realizzati da privati ed enti disseminati in più zone della superficie alluvionale a valle del paese. 1
La conca intermontana subequana, di origine tettonica, ha il suo asse maggiore lungo la direzione appenninica (NW-SE) e viene circondata da rilievi calcarei di origine marina. Due dorsali ne delimitano i confini; quella del Sirente che arriva fino a Monte Prezza a Ovest e quella della valle dell Aterno che va da Monte Mentino fino a San Demetrio ad Est. Il bacino idrografico di riferimento è quello del massiccio del Monte Sirente Monte Velino. Da questi dati si evince che la provenienza delle acque (linee di flusso) profonde è da Sud e Sud- Ovest in corrispondenza dei bacini idrografici del Sirente. La superficie piezometrica della piana alta presenta variazioni di distanza dal piano campagna in virtù della distanza dalla zona di ingresso delle acque profonde, delle linee di flusso e dell aspetto morfologico della pianura La superficie piezometrica della falda più superficiale ha una profondità che va dai circa 4 metri e fino ai circa 20 metri. 2 Schema n 1 Per tale superficie piezometrica si può affermare che ha mediamente una distanza dal piano campagna di circa 15/20 metri. La stessa è interessata da una escursione stagionale di circa 2/3 metri. Il bacino idrografico di riferimento del punto dove dovrà realizzarsi l intervento in oggetto è quello che comprende il massiccio del Monte Sirente a Ovest-SW, il M. Urano-Le Spugne a N-NE. La valle subequana non ha corsi d acqua perenni ma si raccorda a Nord (bacino idrografico dell Aterno) attraverso la vallecola posta a ridosso del centro storico di Castelvecchio S. L unica sorgete perenne esistente è quella di sant Agata posta a valle e a circa 800 metri dal sito. Il sito costeggia una piccola linea di impluvio che raccoglie le acque meteoriche e le scarica a valle in direzione del centro abitato. Sempre disseminati nella zona a Est del sito sono presenti piccoli laghetti stagionali che raccolgono le acque meteoriche. Il terreno argilloso dell area determina una scarsa permeazione e quindi un maggiore ruscellamento superficiale.
Nel punto in oggetto dello studio, uno dei due sondaggi è stato attrezzato con un piezometro. Esso è stato realizzato a regola d arte con la porzione che va dai 15 ai 20 metri dotata di filtri in ghiaietto calibrato e fessure per il drenaggio delle acque di falda. La porzione superiore chiusa dalle argille che compongono la stratigrafia. In questo modo si impedisce alle acque di superficie e di infiltrazione di penetrare attraverso il foro stesso. Una volta realizzato e spurgato dalle acque di trivellazione si è potuta effettuare la prima misurazione della piezometrica e si è visto che all interno dei primi 20 metri di terreno esiste una piccola falda in pressione. Infatti il livello è risalito fino a 4 metri dal p.c.. Tale misurazione è stata effettuata durante il mese di febbraio/marzo. Successivamente è stata effettuata dallo scrivente una nuova misurazione (aprile) per mezzo di un freatimetro che ha rilevato come il livello della piezometrica era sceso di circa 0,50 mt, attestandosi a circa.4,5 mt dal p.c.. Da questi dati si nota come in soli 30 giorni la falda si è ritirata dando la sensazione che sui tratti in realtà di una falda stagionale, è per questo che il livello piezometrico va misurato più volte nell arco di un intero anno al fine di confermare o meno questa ipotesi. D altronde il pozzo produttivo più vicino è posto a valle dal sito ad una distanza di circa 200 mt. Ed esso pesca ad una profondità di circa 100 metri dal p.c.. 3
SCHEMA IDROGEOLOGICO DELLA PIANA SIBEQUANA (Regione Abruzzo) Schema idrogeologico dell area con le linee di flusso, la sorgente più vicina e area di intervento Sorgente S. Agata Linee di flusso 4 sito oggetto di intervento
Conclusioni: Come si evince dalla carta idrogeologica della conca subequana (schema n 1) e come già detto in testa a questo capitolo, l area (cerchio bianco) in oggetto è posta all interno della zona blu con righe rosse che corrisponde alla zona alluvionale (ghiaie, sabbie e limi argillosi) di origine continentale. Le linee di flusso (blu) ci danno le direzioni principali di movimento delle acque profonde. Esse convergono tutte verso la conca subequana. Esse ci danno l idea del bacino idrografico che interessa il nostro sito. In verde sono rappresentate le zone in roccia litoide di origine marina (calcari). Come si può notare sempre dalla carta, le sorgenti censite sono quella più importanti, e la più vicina è quella posta all interno della valle dell Aterno (Sant Antonio 1 e 2) nel territorio di Molina Aterno, in un altro bacino idrografico. La sorgente fisicamente più vicina è quella di Sant Agata a circa 800 mt. Che è si minore, ma comunque perenne. L acquifero di riferimento del nostro sito è a Bassa Permeabilità a causa della sua natura litologica (terreni semicoesivi e coesivi). La falda basale importante è posta ad una profondità superiore ai venti metri dal p.c.. Mentre all interno dei 20 metri è presente una piccola falda sospesa probabilmente stagionale. Essa oggi ha una risalità che porta la piezometrica a circa 4/-5 mt dal p.c.. Dott Geologo Paolo Di Giulio 5