Prova simulata d esame. Economia Aziendale

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Transcript:

Prova simulata d esame Economia Aziendale

1. b) Per determinare la quantità di prodotti che la società deve realizzare e vendere per essere in equilibrio economico è possibile applicare la formula del punto di pareggio, tenendo presente, tuttavia, che l utile desiderato, in questo caso deve essere pari agli oneri figurativi (condizione che garantisce l equilibrio economico). Si ha pertanto: Q = (cf + utile desiderato) / (p cvu) dove: Q= quantità, cf= costi fissi complessivi, p= prezzo di vendita, cvu = costo variabile unitario. Applicando la formula: Q = (660.000 + 50.000) / (135 75) = 710.000 / 60 = 11.833 2. c) Il costo pieno industriale è dato dalla somma di tutti i costi di natura industriale, vuoi speciali che comuni. Pertanto, considerando che il costo primo raccoglie tutti i costi speciali di natura industriale, sarà sufficiente aggiungere a questo la quota dei costi comuni di natura industriale. 3. b) La sottovalutazione delle scorte di magazzino porta ad una sotto-stima delle attività patrimoniali e, al contempo, ad una riduzione del risultato di esercizio (il conto Merci c/rimanenze finali corregge il costo sostenuto per l acquisto di merci). Parte della ricchezza generata viene, così, occultata, pur non venendo costituita alcuna riserva. 4. d) I costi variabili sono quei costi il cui ammontare varia in relazione al volume di produzione. Il costo associato alle materie prime varia in funzione del volume di produzione: tanti più prodotti si vuole realizzare, tanto maggiore sarà l ammontare di materie prime richieste per ottenere tali prodotti. 5. c) Gli oneri figurativi sono quei costi associati alla remunerazione del capitale investito e del rischio sostenuto dall imprenditore. Le condizioni di rischio, quindi, influenzano l ammontare di tali oneri. Un aumento della rigidità della struttura dei costi implica maggiore rischiosità operativa e, conseguentemente, un aumento degli oneri figurativi. 1

6. e) Per extra-profitto si intende la differenza (positiva) tra il risultato economico effettivo e quello atteso. Il costo del capitale esprime il rendimento minimo atteso, cioè il tasso al quale l investimento effettuato copre i costi effettivi della gestione e gli oneri figurativi. Se il rendimento del capitale supera il costo del capitale, l impresa consegue un extraprofitto. Tale extraprofitto può essere calcolato sia in termini percentuali che in termini assoluti. L impresa Alfa ha un costo del capitale del 7% e un capitale netto (capitale sociale e utili non distribuiti) di 20.000. Moltiplicando il capitale per il costo del capitale, si ottiene il rendimento atteso in termini assoluti, pari a 1.400. Rendimento atteso = Costo del capitale * Capitale netto = 7% * 20.000 = 1.400 Il risultato effettivo conseguito è pari a 2.000. Dividendo tale risultato per il capitale netto si ottiene un rendimento del 10%. Pertanto, l extraprofitto conseguito è del 3% in termini percentuali e di 600 in termini assoluti. Extraprofitto = Rendimento effettivo Rendimento atteso = 2.000 1.400 = 600 Dato che il rendimento del capitale supera il rendimento atteso, possiamo affermare che l impresa si trova in condizione di equilibrio economico. 7. b) Gli accantonamenti da poste correttive trattengono nell impresa la ricchezza necessaria a bilanciare gli effetti di eventi dannosi già accaduti che non si ricollegano a esborsi monetari. La loro rilevazione prevede l inserimento di un costo in Conto Economico e, in contropartita, l incremento di un fondo. Un tipico esempio è dato dagli ammortamenti, che consentono di imputare all esercizio la relativa quota del costo precedentemente sostenuto relativo all acquisizione di un fattore produttivo a fecondità ripetuta. 8. c) L avviamento esprime la capacità dell impresa di generare redditi superiori ai redditi attesi. Tale differenza è attribuibile a fattori il cui valore effettivo è difficilmente misurabile e che sono riconducibili alla dotazione di capitale intellettuale di un impresa. Nel caso in cui i redditi prospettici siano inferiori a quelli attesi, si è in presenza di avviamento negativo. 2

9. c) I costi variabili progressivi variano in maniera più che proporzionale al variare della produzione. Il lavoro straordinario viene pagato con una maggiorazione rispetto alle normali ore di lavoro. Questo fa sì che, quando si supera la soglia del lavoro straordinario, il costo relativo al lavoro aumenta più velocemente rispetto al lavoro ordinario. 10. a) In una società di capitali, il soggetto giuridico è rappresentato dalla società stessa. Il soggetto economico può essere rappresentato dal soggetto che detiene la maggioranza del capitale, laddove presente. Nel caso in cui non sia presente un soggetto che detiene la maggioranza del capitale, il soggetto economico è rappresentato dal soggetto che detiene il capitale di comando, cioè una quota di capitale che consente di prendere le decisioni di fondo e controllare, di fatto, l impresa. Nelle società di maggiori dimensioni, può accadere che nessun socio detenga una quota di capitale così significativa da garantire il controllo dell impresa. In tale caso, il soggetto economico è rappresentato dagli amministratori. Nelle società di capitali, quindi, il soggetto economico e quello giuridico non coincidono. Nella società Alfa, inoltre, è possibile individuare il soggetto economico nel signor Bianchi, il quale detiene il capitale di maggioranza. 11. a) Le società di capitali sono persone giuridiche, cioè insiemi di persone e beni organizzati per il conseguimento di obiettivi comuni. Le persone giuridiche sono soggetti di diritto, cioè soggetti dotati di capacità giuridica propria e distinte dalle persone che concorrono a formarle. Tali soggetti rispondono delle obbligazioni esclusivamente con il loro patrimonio. 12. b) I costi progressivi sono costi il cui ammontare varia in modo più che proporzionale rispetto al volume di produzione. In questo caso, mentre la produzione raddoppia, il volume dei costi aumenta in misura superiore al doppio. 13. c) Un costo deve essere attribuito a un esercizio se e nella misura in cui i servizi associati a tale costo sono stati sfruttati in quell esercizio. Ciò implica che non tutti i costi legati all acquisizione di fattori produttivi sostenuti durante un esercizio siano di competenza di quell esercizio. I servizi legati a fattori produttivi interamente sfruttati nell esercizio devono quindi essere attribuiti all esercizio. 3

14. b) Le forze competitive di un impresa sono quei fattori che determinano il livello di competizione che l impresa si trova ad affrontare nello svolgimento delle sue attività. Le principali forze competitive sono rappresentate da: concorrenti diretti, che operano nello stesso settore dell impresa; fornitori e clienti, in ragione del loro potere negoziale; potenziali nuovi concorrenti, che potrebbero entrare nel mercato in futuro; potenziali produttori di prodotti sostitutivi, che soddisfano lo stesso bisogno dei prodotti dell impresa. 15. b) Gli accantonamenti da utili lordi vengono costituiti al momento della determinazione del reddito di esercizio e danno vita a componenti passivi del patrimonio. Essi si suddividono in accantonamenti per poste correttive, che trattengono nell impresa la ricchezza necessaria a controbilanciare gli effetti di eventi dannosi già verificatisi, ma che non si ricollegano a esborsi monetari, e accantonamenti per riserve di provvisione, effettuati con lo scopo di rispondere a eventi di futura e incerta manifestazione che ridurranno la consistenza del capitale. 16. d) Le società di capitali sono persone giuridiche, cioè insiemi di persone e beni organizzati per il conseguimento di obiettivi comuni. Le persone giuridiche sono soggetti di diritto, cioè soggetti dotati di capacità giuridica propria e distinte dalle persone che concorrono a formarle. Tali soggetti rispondono delle obbligazioni esclusivamente con il loro patrimonio. La società come tale è titolare dell azienda e ne rappresenta il soggetto giuridico. 17. d) Il capitale di funzionamento è il complesso di beni, materiali e immateriali, nonché di diritti, a disposizione dell imprenditore per lo svolgimento della sua attività economica. È composto da capitale fisso e da capitale circolante. 18. c) I costi anticipati rappresentano spese relative a fattori produttivi non ancora utilizzati nei processi. Essi sono caratterizzati da una discrepanza tra aspetto finanziario e aspetto economico, in quanto la manifestazione finanziaria ha luogo in un esercizio precedente quello in cui il servizio o la quota di servizio associata al fattore produttivo viene utilizzata nel processo produttivo. 4

19. a) Ogni volta che il redimento operativo del capitale investito, espresso dal ROI, è maggiore del costo che l impresa dovrebbe sostenere per acquisire quel capitale da terzi, espresso dal ROD, è conveniente indebitarsi. 20. c) Il fabbisogno finanziario esprime l ammontare di risorse finanziarie necessarie per far fornte alle uscite derivanti dalla gestione. Il fabbisogno finanziario ntto è calcolato tenendo conto dell effetto della formazione di disponibilità monetarie al termine di ogni ciclo finanziario. Il fabbisogno torva espressione nell insieme degli investimenti e la sua copertura deve tenere conto della loro tipologia e durata. 21. c) Il ciclo finanziario-monetario si basa sul succedersi di movimenti monetari legati alle operazioni di gestione. Tipicamente, nelle aziende manufatturiere, il ciclo finanzirio si apre con le uscite connesse all acquisizione dei fattori produttivi funzionali alla realizzazione del prodotto e si conclude con l incasso delle somme derivanti dalla vendita del prodotto finito. 22. a) Il margine lordo di contribuzione è dato dalla differenza tra ricavi e costi variabili. Essso può essere calcolato per ciascuna linea di prodotto, e fornisce informazioni sulla economicità di ciascuna. Nel suo computo rientrano tutti i costi variabili (sia speciali che comuni) riferiti alla linea di prodotto. 23. b) Gli oneri figurativi sono quei costi associati alla remunerazione del capitale investito e del rischio sostenuto dall imprenditore. Tali costi includono il costo del capitale, derivante dalla scelta dell imprenditore di effettuare un investimento in un attività rischiosa, rinunciando al contempo a investire le stesse risorse in un investimento privo di rischio, con un ritorno pressoché certo. Oltre a tale tipo di costo, gli oneri figurativi possono includerne altri. Lo stipendio imprenditoriale deriva dal fatto che chi conferisce capitale nell azienda, qualora si impegni nella direzione della stessa, rinuncia alla possibilità di svolgere una diversa attività remunerata. Infine, i fitti figurativi sono i costi legati all utilizzo di immobili e locali di proprietà dei conferenti il capitale per lo svolgimento dell attività. In questo caso, i proprietari dei locali rinunciano ai potenziali ricavi derivanti dalla locazione degli stessi. 5

24. a) Il reddito di esercizio rappresenta il risultato della gestione, calcolato sulla base della differenza tra valori di ricavo e valori di costo pertinenti a cicli econmici che si sono svolti e conclsui all interno del periodo amministrativo di riferimento, ovvero dell esercizio. Il reddito è determinato sulla base dell individuazione dei costi e dei ricavi di competenza dell esercizio e riflette la capacità dell impresa di creare valore. 25. c) Le quote di ammortamento rappresentano le quote di costo relative all acquisizione di fattori produttivi a fecondità ripetuta che devono essere attribuite a ciasun esercizio secondo il principio di competenza economica. Sono costi non-monetari determinati sulla base del costo di acquisto del bene, della sua vita utile e dal criterio di ripartizione del valore adottato. Tali quote sono rilevate contabilmente in fase di assestamento. 26. c) Il rischio operativo esprime la volatilità del risultato dell attività d impresa relativamente a fattori di natura operativa, cioè fattori legati alle condizioni in cui l impresa opera. Tale rischio è influenzato prevalentemente dalla struttura produttiva dell impresa e dalle condizioni ambientali, quali l intensità della competizione nel settore. 27. b) In base al sistema dei valori, il costo associato all acquisto di fabbricati rappresenta un costo anticipato. I costi anticipati rappresentano spese relative a fattori produttivi non ancora utilizzati nei processi. in quanto i fabbricati, infatti, sono fattori produttivi a fecondità ripetuta, che vengono sfruttati in una pluralità di esercizi. 28. c) L acquisto di merci comporta la rilevazione di una variazione economica negativa, rilevata in dare dal conto merci c/acquisti. In contropartita si registra una variazione finanziaria negativa, rilevata in avere. In questo caso, dato che il pagamento è dilazionato, si accredita il conto debiti vs fornitori. 29. a) La vendita di prodotti comporta la rilevazione di una variazione economica positiva, rilevata in avere dal conto prodotti c/vendite. In contropartita si registra una variazione finanziaria positiva, rilevata in dare. In questo caso, dato che il pagamento è in parte alla consegna tramite banca e in parte dilazionato, saranno addebitati due conti: banca c/c e crediti vs clienti. 6

30. b) Il pagamento della rata del mutuo prevede la rilevazione dell uscita di moneta per 5.000 (quota comprensiva di quota capitale e interessi) tramite l accreditamento del conto banca c/c. Al contempo, si rileva la riduzione del debito verso la banca relativo al mutuo per la quota capitale (4.250) tramite addebitamento del conto mutui passivi. Infine, gli interessi passivi che gravano sul mutuo rappresentano una variazione economica negativa, che viene rilevata tramite l addebitamento per 750 del conto interessi passivi. 31. c) La rilevazione delle rimanenze di merci in magazzino comporta l addebitamento del conto merci, che esprime la quota del costo sostenuto per l acquisto di merci che viene sospesa, in quanto relativa a merci acquistate ma non utilizzate nel processo produttivo. In contropartita, viene accreditato il conto merci c/rimanenze finali, che ha la funzione di correggere il costo relativo all acquisto delle merci. 32. d) La scrittura esprime la rilevazione di un rateo passivo relativo a dei fitti passivi che avranno la loro manifestazione finanziaria nell esercizio successivo. Viene riportata in dare una variazione economica negativa legata alla quota di fitti passivi di competenza dell esercizio. In contropartita è accreditato il conto ratei passivi, assimilata a un debito di regolamento. 33. c) La scrittura esprime la rilevazione di un risconto passivo relativo a degli interessi attivi che hanno già avuto la loro manifestazione finanziaria nell esercizio, ma una cui quota è di competenza di esercizi successivi. Viene riportata in dare una variazione economica negativa legata alla quota di fitti passivi di competenza di esercizi futuri. L addebitamento del conto interessi attivi ha la funzione di ridurre il ricavo relativo agli interessi attivi per la parte che non è di competenza dell esercizio. In contropartita è accreditato il conto risconti passivi, espressione del ricavo anticipato. 7