La Carta Metropolitana sull elettromobilità e le sue Azioni a favore della Mobilità Elettrica

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La Carta Metropolitana sull elettromobilità e le sue Azioni a favore della Mobilità Elettrica II Conferenza Nazionale sulla Mobilità Elettrica Passaggio a Torino 17 settembre 2018 elaborato: Presentazione codifica: 180360058_00 data: 19/09/2018 elaborato: Adriano Loporcaro verificato: Roberta Righini approvato: Valentino Sevino Roberta Righini Valentino Sevino revisione: 00 Valentino Sevino AGENZIA MOBILITÀ AMBIENTE E TERRITORIO s.r.l. a socio unico direzione e coordinamento: Comune di Milano Sede legale: Via Tommaso Pini, 1 20134 Milano Capitale Sociale 10.400,00 Codice Fiscale e numero di iscrizione Registro Imprese di Milano: 12908910156 REA Milano 1597731

La Carta Metropolitana sull elettromobilità e le sue Azioni a favore della Mobilità Elettrica Arch. Valentino Sevino Direttore Area Pianificazione e Monitoraggio Mobilità Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio srl

1 Mobilità elettrica perchè crederci Se le aree metropolitane sono il motore dell economia e il cuore pulsante delle economie del mondo, è vero anche che sono i luoghi dove si concentrano i principali problemi che interessano l uomo contemporaneo. Tra cui traffico ed inquinamento. Quest ultimo fattore riguarda i gas serra, i gas climalteranti e i particolati che vengono emessi in aria dal settore dei trasporti. Vivere in città, spesso, significa condannarsi ad un aria poco salubre e per niente pulita. Una delle principali cause, in particolare nelle città, è il traffico. Un quarto delle emissioni mondiali di gas serra, infatti, è legato al settore dei trasporti e al miliardo di automobili che circolano sul pianeta (Silvestrini, 2013)

2 La carta metropolitana sulla elettromobilità CONTESTO DI RIFERIMENTO Il mercato italiano dell auto è caratterizzato da un alto tasso di motorizzazione, con 608 vetture ogni mille abitanti. Gli altri grandi Paesi europei, invece, presentano un tasso di motorizzazione di gran lunga più basso: Francia, Spagna e Gran Bretagna hanno una media che oscilla tra le 464 e le 539 vetture ogni mille abitanti. Di conseguenza il traffico rappresenta una componente non trascurabile negli spostamenti quotidiani e nelle grandi città le ore passate per andare e tornare dall ufficio, per un numero sempre crescente di persone, rappresentano un giorno lavorativo in più a settimana. Il Governo Italiano, le Regioni ed i Comuni hanno già messo in campo azioni volte a favorire la mobilità elettrica, ma il contesto nazionale appare del tutto disaggregato, generando discrepanze avvertite appieno dai consumatori.

3 La carta metropolitana sulla elettromobilità INFORMAZIONI CHIAVE Redatta dal Comitato Promotore e Scientifico della Conferenza Nazionale sulla Mobilità Elettrica; Promossa dai Comuni di Bologna, Firenze, Milano, Torino e Varese; Sottoscritta in occasione della I conferenza Nazionale sulla Mobilità Elettrica, tenutasi a Milano il 18 maggio 2017 dai Comuni Promotori; Inviata a tutti i Comuni con pop > 20.000 abitanti, chiedendone la sottoscrizione; Firmata, ad oggi da 85 comuni presenti sul territorio nazionale. UNICO OBIETTIVO: Creare un linguaggio unitario tra i vari stakeholder della mobilità elettrica.

4 Carta Metropolitana sulla Elettromobilità 5 punti chiave Offrire al consumatore valide motivazioni per il cambiamento culturale Accelerare lo sviluppo di una rete di ricarica accessibile al pubblico Ampliare la possibilità di ricarica negli immobili residenziali ed aziendali Dare un forte impulso al car sharing con mezzi elettrici Stimolare l introduzione di mezzi elettrici nei segmenti di mobilità con maggior efficacia e praticabilità

5 Carta Metropolitana sulla Elettromobilità GDL 3 AMAT ed il Comune di Torino hanno coordinato il tavolo tecnico del Gruppo di Lavoro 3 della Carta Metropolitana, avente ad oggetto il 4 ed il 5 punto della stessa. Il lavoro di sintesi denominato Azioni a favore della Mobilità Elettrica è confluito in nel Documento Unitario di azioni e indirizzi per la mobilità elettrica - E_mob 2018, sottoposto al vaglio dei comuni firmatari e che verrà ufficialmente presentato in occasione della II Conferenza Nazionale sulla Mobilità Elettrica. Dare un forte impulso al car sharing con mezzi elettrici Stimolare l introduzione di mezzi elettrici nei segmenti di mobilità con maggior efficacia e praticabilità

6 Dare un forte impulso allo Sharing con mezzi elettrici IL GRUPPO DI LAVORO PROPONE DI: valutare la possibilità di attivare uno o più servizi di sharing mobility elettrico sul territorio di loro competenza. Per i Comuni che hanno già attivato questi servizi, l attenzione dovrà essere rivolta a convertire l eventuale flotta endotermica verso mezzi sempre più ad emissioni zero. favorire o sviluppare servizi di Sharing di prossimità prendere in considerazione sia il modello Station Based che il Free Floating, in quanto questi servizi risultano complementari ed in grado di coprire le diverse esigenze di mobilità.

7 Mezzi elettrici nella mobilità quotidiana IL GRUPPO DI LAVORO PROPONE DI: definire le modalità di riconoscimento dei veicoli per poter correttamente attuare la correlazione tecnologia/incentivazione, prevedendo altresì misure sanzionatorie per eventuali inadempienze; chiedere in maniera congiunta alle autorità competenti risorse necessarie all acquisto di mezzi privati, tali da poter ridurre drasticamente il gap con le vetture endotermiche; interloquire con il Ministero per apportare al Codice della Strada quelle modifiche atte a facilitare il riconoscimento degli stalli di ricarica;

8 Mezzi elettrici nella mobilità quotidiana IL GRUPPO DI LAVORO PROPONE DI: stimolare un sistema di consegne a zero emissioni nei centri storici, per poi estendere questa misura nell intera città entro il 2025; Sviluppare di sistemi di Low Emission Zone; convocare le aziende sul proprio territorio ed in particolar modo i loro Mobility Manager, al fine di illustrarne i molteplici benefici della mobilità elettrica;

9 Mezzi elettrici nella mobilità quotidiana IL GRUPPO DI LAVORO PROPONE DI: procedere all introduzione di veicoli per il servizio di TPL che siano coerenti con la direttiva DAFI nel brevissimo periodo, al fine di ottenere nel medio periodo l avvio dell acquisto di veicoli elettrici; avviare specifici tavoli tecnici con i competenti ministeri per il costo dell energia per la ricarica dei veicoli elettrici per le aziende di trasporto pubblico; incentivare le flotte taxi a zero emissioni.