L INTERVENTO SUI SOGGETTI TOSSICODIPENDENTI E ALCOLDIPENDENTI



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Transcript:

L INTERVENTO SUI SOGGETTI TOSSICODIPENDENTI E ALCOLDIPENDENTI Definizione farmacologica di droga Una sostanza chimica, naturale o artificiale, che modifica la psicologia o l attività mentale degli esseri umani e che può indurre uno stato di dipendenza Organizzazione Mondiale Sanità 1

Droga è un termine che indica in senso generale sostanze di origine naturale o sintetizzate in laboratorio aventi proprietà non comuni (principio attivo). Sono dette droghe: - sostanze utilizzate nella preparazione di cibi per dare un sapore particolare (SPEZIE); - sostanze che provocano alterazioni dello stato di coscienza (STUPEFACENTi) e che spesso inducono forme di dipendenza fisica o psicologica; - sostanze con proprietà terapeutiche (farmaci). LA TOSSICODIPENDENZA NON E SOLO UN PROBLEMA MEDICO MA ANCHE SOCIALE E LEGALE E UN MALE CHE COLPISCE L INDIVIDUO MA ANCHE LA FAMIGLIA E LA SOCIETÀ E UNA MALATTIA CRONICA, INDOTTA DA MOTIVI PSICOLOGICI DI ORIGINE SOCIALE ED ECONOMICA, MA ANCHE DAGLI EFFETTI BIOLOGICI DELLA DROGA 2

LA BIOLOGIA DELLA TOSSICODIPENDENZA COME AGISCONO SUL CERVELLO? 3

I NEUROTRASMETTITORI I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche rilasciate dalle cellule nervose per comunicare tra loro LA VIA DEL PIACERE Le droghe alterano le aree cerebrali che mediano le sensazioni di motivazione e di piacere 4

LA DOPAMINA Cocaina, eroina,marijuana e nicotina aumentano in modo anormale i livelli di dopamina CLASSI DI DROGHE ESISTONO DIVERSE FORME DI CLASSIFICAZIONE DELLE DROGHE (LECITE E NON LECITE) MA QUELLA PIU DIFFUSA E LA CLASSIFICAZIONE BASATA SUGLI EFFETTI FARMACOLOGICI SEDATIVI-EUFORIZZANTI PSICOSTIMOLANTI PSICHEDELICI O ALLUCINOGENI 5

DROGHE CHE RIDUCONO IL DOLORE OPPIOIDI OPPIO MORFINA CODEINA METADONE DROGHE CHE DEPRIMONO IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE SEDATIVI-IPNOTICI BARBITURICI: BENZODIAZEPINE: SOLVENTI ALCOL 6

AMFETAMINE AMFETAMINA (SPEED) MDA (LOVE DRUG) METAMFETAMINA (ICE, PERVITIN) ECSTASY E PARTY DRUGS ECSTASY COCAINICI COCA FOGLIE COCAINA CLORIDRATO (NEVE) COCAINA BASE (CRACK) PSICOSTIMOLANTI (I) NICOTINA PSICOSTIMOLANTI (II) ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI CAFFEINA 7

LSD CANAPA PSICHEDELICI O ALLUCINOGENI MARJUANA HASHISH TETRAIDROCANNABINOLO (THC) FUNGHI PSILOCIBINA PSILOCINA CACTUS MESCALINA PEYOTE SOLANACEE DATURA FENCICLIDINA (POLVERE DEGLI ANGELI) DISTURBI INDOTTI DA SOSTANZE INTOSSICAZIONE ASTINENZA 8

INTOSSICAZIONE STATO PATOLOGICO DOVUTO ALL ASSUNZIONE DI UNA DOSE ECCESSIVA DI UNA CERTA SOSTANZA, NELLE FORME PIÙ SEVERE SI PARLA DI OVERDOSE ASTINENZA INSIEME DI SINTOMI CHE SI MANIFESTANO QUANDO SI RIDUCE O SI SOSPENDE L ASSUNZIONE PIÙ O MENO ABITUALE DI UNA CERTA SOSTANZA 9

DISTURBI DA USO DI SOSTANZE DIPENDENZA DIPENDENZA PSICOLOGICA: BISOGNO DEGLI EFFETTI POSITIVI DELLA SOSTANZA. SI MANIFESTA CON SENSAZIONI DI INSTABILITÀ PSICHICA E INSICUREZZA CHE RENDONO DIFFICILE IL DISTACCO COMPLETO DEL PAZIENTE DALLA SOSTANZA D'ABUSO. LA DIPENDENZA FISICA CONSISTE NELLA NECESSITÀ ASSOLUTA DI ASSUMERE LA DROGA NEL MOMENTO IN CUI, A CAUSA DI UNA BRUSCA SOSPENSIONE, LA SUA ASSENZA DETERMINA NELL ORGANISMO UNO STATO DI MALESSERE FISICO-PSICHICO: LA SINDROME DI ASTINENZA. DISTURBI DA USO DI SOSTANZE ABUSO MODALITÀ PATOLOGICA DI ASSUNZIONE DI SOSTANZA CHE COMPORTA UN PROFONDO DISAGIO PER L INDIVIDUO, 10

TERMINOLOGIA LA TOLLERANZA :È IL FENOMENO PER CUI SI HA LA PROGRESSIVA RIDUZIONE DELL EFFETTO CHIMICO-CLINICO DELLA SOSTANZA DOPO SOMMINISTRAZIONE RIPETUTA DI UNA STESSA DOSE; DI CONSEGUENZA IL PAZIENTE È SPINTO AD AUMENTARE LA DOSE PER MANTENERE GLI STESSI EFFETTI. PER TOLLERANZA INVERSA O SENSIBILIZZAZIONE SI INTENDE L AUMENTO DELLA RISPOSTA CONSEGUENTE ALLA SOMMINISTRAZIONE RIPETUTA DELLA STESSA DOSE: QUESTA SI VERIFICA CON LA COCAINA, CHE INDUCE UN RILASCIO DI DOPAMINA MAGGIORE AD OGNI NUOVA ASSUNZIONE GIORNALIERA LA SINDROME DI ASTINENZA : NECESSITÀ IMPELLENTE CHE INDUCE NEL PAZIENTE IL CRAVING (TERMINE INGLESE CHE INDICA DESIDERIO SPASMODICO): UNA RICERCA COMPULSIVA E INCESSANTE DELLA DOSE CHE STRAVOLGE L ESISTENZA DEL SOGGETTO, PROVOCANDO DISAGI PERSONALI E FAMILIARI, NONCHÈ SOCIALI. 11

ADOLESCENTI E CONDOTTE A RISCHIO IL COMPORTAMENTO A RISCHIO È UN AZIONE INTENZIONALE DAGLI ESITI INCERTI CHE IMPLICA LA POSSIBILITÀ DI CONSEGUENZE NEGATIVE PER IL SOGGETTO ADOLESCENTI E CONDOTTE A RISCHIO GLI ELEMENTI COSTITUTIVI SONO : - L INTENZIONE E QUINDI LA CONSAPEVOLEZZA - LA SIGNIFICATIVITÀ PERSONALE DELL EVENTUALE PERDITA 12

ADOLESCENTI E CONDOTTE A RISCHIO DINAMICHE PSICOLOGICHE DEL RISCHIO: - PROVARE PAURA - ESPORSI VOLONTARIAMENTE - SPERANZA DI SUPERARE IL PERICOLO - DIMOSTRAZIONE DI TOLLERARE IL TIMORE - SENTIMENTO DI ONNIPOTENZA - ALIMENTAZIONE NARCISISTICA ADOLESCENTI E CONDOTTE A RISCHIO EMERGE COL TEMPO UNA QUOTA DI ILLUSIONE DEL CONTROLLO CHE È DATA DA: 1. SCELTA DEI MATERIALI UTILI ALL ATTIVITÀ 2. FAMILIARITÀ CON I COMPORTAMENTI RICHIESTI 3. COINVOLGIMENTO IPER-ATTIVO 4. LA COMPETIZIONE 13

ADOLESCENTI E CONDOTTE A RISCHIO LE MOTIVAZIONI DEL RISCHIO: GUADAGNO PSICOLOGICO (SCARICA TENSIONI DEPRESSIVE E PERSECUTORIE) RICERCA DI UN IDENTITÀ FORTE SENSATION SEEKER ADOLESCENTI E CONDOTTE A RISCHIO QUALI I FATTORI PROTETTIVI PIÙ EFFICACI? SELF-EFFICACY STILE COGNITIVO OTTIMISTICO LOCUS OF CONTROL INTERNO E CONTROLLABILE RELAZIONI SIGNIFICATIVE E PROFONDE 14

CLASSIFICAZIONE DELLA TOSSICOMANIA IN BASE ALLE CARATTERISTICHE PSICODINAMICHE (CANCRINI): TOSSICOMANIE TRAUMATICHE TOSSICOMANIE SOSTITUTIVE DI NEVROSI ATTUALE TOSSICOMANIE DI COPERTURA (DISTURBI DI PERSONALITÀ, PSICOSI) TOSSICOMANIE APPARTENENTI ALL AREA DEI DISTURBI SOCIOPATICI DI PERSONALITÀ RELAPSE PREVENTION THERAPY TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE 15

Alcoldipendenza La condizione di alcoldipendenza non è una diagnosi laboratoristica ma è una diagnosi specialistica (psichiatrica). Per porre il dubbio di alcoldipendenza il medico competente deve disporre di un ampio ventaglio di strumenti tecnici che permettano di valutare e raccogliere informazioni quanto più dettagliate possibile: visita medica, anamnesi e colloquio clinico rilievi obiettivi e analisi di laboratorio informazioni provenienti dall organizzazione aziendale ricerche di tipo epidemiologico questionari DEFINIZIONE DI ALCOL DIPENDENZA DSM-IV-TR Manuale Statistico Diagnostico delle malattie mentali IV ed. almeno tre dei seguenti criteri diagnostici 1. presenza di tolleranza ovvero necessità di aumentare il consumo per raggiungere gli stessi effetti psichici oppure effetti clinici ridotti mantenendo costante il consumo; 2. Sindrome di astinenza 3. Assunzione della sostanza per periodi prolungati o in quantità maggiori di quelle previste dal soggetto; 4. Persistente desiderio di smettere o di ridurre il consumo alcolico con ripetuti insuccessi; 5. Una grande quantità di tempo spesa in attività necessarie a procurarsi alcol ad assumerlo o a riprendersi dagli effetti; 6. Interruzione o riduzione di importanti attività sociali, lavorative o ricreative a causa dell alcol; 7. Uso continuativo dell alcol nonostante la consapevolezza di avere un problema persistente o ricorrente, di natura fisica o psicologica causato o esacerbato dall uso di alcol. 16

Problema Riepilogo dei dati rilevati Benessere sociale Danni volontari e involontari Conseguenze sociali negative Diminuzione del rendimento professionale Violenza Guida in stato di ebbrezza Lesioni Suicidio Per quanto riguarda i contrasti,il danno alla vita familiare,al matrimonio, al lavoro,agli studi,alle amicizie o alla vita sociale, il rischio di danno aumenta in modo proporzionale alla quantità di alcol ingerita, senza alcun effetto soglia evidente Un elevato consumo di alcol si riflette sulla riduzione dell impegno lavorativo e aumenta la disoccupazione e l assenteismo Esiste una relazione pressocchè lineare tra il consumo di alcole il rischio di essere coinvolti in episodi di violenza Il rischio connesso alla guida in stato di ebbrezza aumenta sia con la quantità di alcol ingerita che con la frequenza delle occasioni di bere in quantità eccessiva. Il rischio di incidenti stradali aumenta del 38% con un tasso di alcol nel sangue di 0.5 g/l. Esiste una relazione tra il consumo di alcol e il rischio di incidenti e lesioni letali e non. Chi beve usualmente piccole quantità di alcol ma ha talora un consumo eccessivo episodico è particolarmente a rischio. L alcol, in maniera proporzionale alla dose ingerita, aumenta il rischio di ricorrere al servizio di pronto soccorso ospedaliero e di subire operazioni e complicazioni chirurgiche. Esiste una relazione diretta tra il consumo di alcol e il rischio di suicidio o tentato suicidio, maggiore per l intossicazione che per le altre modalità di consumo. ALCOL E SALUTE http://www.epicentro.iss.it/temi/alcol/linee/fascicolo2.pdf Problemi neuropsichiatrici Problema Ansia e disturbi del sonno Depressione Alcoldipendenza Danni al sistema nervoso Danni cerebrali Deficit cognitivo e demenza Problemi di assuefazione Riepilogo dei dati rilevati Più di un individuo su otto con problemi di ansia ha problemi alcolcorrelati. L alcol aggrava i disturbi del sonno Il consumo di alcol è un fattore di rischio per i problemi di depressione in misura proporzionale alla dose di alcol ingerita, spesso precede la depressione, e l astinenza dall alcol produce un miglioramento della depressione. Il rischio di sviluppare alcoldipendenza inizia a bassi livelli di consumo e cresce direttamente sia con il volume di alcol ingerito che con l abitudine di bere grandi quantità in un unica occasione. Nel tempo, in misura proporzionale alla dose ingerita, l alcol aumenta il rischio di danni al sistema nervoso periferico Un elevato consumo di alcol accelera l atrofia cerebrale che conduce successivamente ad un deterioramento cognitivo. Negli individui con alcoldipendenza di lunga data è stata evidenziata una prograssione dei danni cerebrali. Un elevato consumo di alcol aumenta il rischio di deficit cognitivi in misura proporzionale alla dose inferita Il consumo di alcol e di tabacco sono abitudini strettamente connesse tra loro Schizofrenia ALCOL E SALUTE http://www.epicentro.iss.it/temi/alcol/linee/fascicolo2.pdf Il consumo rischioso di alcol è più comune tra persone con diagnosi di schizofrenia. Livelli anche bassi di consumo di alcol possono peggiorare i sintomi e interferire con l efficacia dei trattamenti 17

Problema Riepilogo dei dati rilevati Patologie gastrointestinali Cirrosi epatica Pancreatite Diabete tipo II L alcol aumenta il rischio di cirrosi epatica in misura proporzionale alla dose ingerita. Ad ogni livello di consumo alcolico le donne hanno una probabilità più alta di sviluppare la cirrosi epatica rispetto agli uomini. L alcol aumenta il rischio di pancreatite acuta e cronica in misura proporzionale alla dose ingerita. Sebbene al confronto con soggetti astemi piccole quantità diminuiscano il rischio, quantità più elevate lo aumentano. Tumori Tratto gastrointestinale L alcol aumenta il rischio di tumori alla bocca, all esofago e alla laringe e, in misura minore, allo stomaco, al colon e al retto. Patologie cardiovascolari Fegato Seno Ipertensione Ictus ALCOL E SALUTE http://www.epicentro.iss.it/temi/alcol/linee/fascicolo2.pdf L alcol aumenta il rischio di tumore al fegato in maniera esponenziale. Esistono prove dirette di un aumento del rischio di tumori alla mammella dovuti all alcol. L alcol aumenta il rischio di ipertensione in gran parte in maniera proporzionale alla dose ingerita. L alcol può aumentare il rischio di ictus sia ischemico che emorragico, con una risposta più elevata. Nonostante singoli studi rilevino che un leggero consumo di alcol riduce il rischio di ischemia, dalla revisione sistemica di tutti gli studi condotti non è risultata alcuna prova definitiva di un effetto protettivo del consumo leggero o moderato di alcol nei confronti del rischio di ictus ischemico e di altra natura. L intossicazione da alcol è particolarmente importante come causa di ictus negli adolescenti e nei giovani USO (CONSUMO) dell ALCOL ASTEMIO: chi NON BEVE e NON ha MAI BEVUTO ALCOL ASTINENTE: chi NON BEVE PIÙ ALCOL ALCOL FREE in TOTALE circa il 15 20 % della POPOLAZIONE CONSUMATORE: chi BEVE ALCOL INDIPENDENTEMENTE dalla QUANTITÀ circa il 80 85 % della POPOLAZIONE 18

BEVITORE MODERATO ( COMUNEMENTE INTESO ) CHI BEVE 1 BICCHIERE di VINO o BIRRA ai PASTI e SALTUARIAMENTE SUPERALCOLICI ( Caffé corretto, liquore ) TUTTI gli ALCOLISTI sono stati BEVITORI MODERATI RISCHIO BEVITORE PROBLEMATICO CHI BEVE QUANTITÀ di ALCOL SIGNIFICATIVE, TALI da PROVOCARE ALTERAZIONI del COMPORTAMENTO e DANNI FISICI RISCHIO GRAVE 19

BEVITORE PROBLEMATICO La PRECOCITÀ con cui INEVITABILMENTE COMPAIONO i DANNI da USO di ALCOL DIPENDE: dall ETÀ di INIZIO del CONSUMO, dallo STATO FISICO, dalla QUANTITÀ, dal SESSO, dall ATTIVITÀ SVOLTA ALCOLISTA CHI NON CONTROLLA più il PROPRIO CONSUMO di ALCOL ESSENDONE DIPENDENTE L ALCOLISMO NON è una MALATTIA, è uno STILE di VITA RISCHIO GRAVISSIMO PERICOLO di MORTE Ogni ANNO in ITALIA 35.000 MORTI ALCOL - CORRELATE 20

CONSUMATORI di ALCOL CONSUMATORI PROBLEMATICI 5 % CONSUMATORI MODERATI 75 % ASTEMI e ASTINENTI 20 % ALCOLISTA NON ESISTE UN ALCOLISTA ESISTONO TANTI ALCOLISTI ALCOLISTI si DIVENTA attraverso PERCORSI DIVERSI SOLO l INIZIO è UGUALE per TUTTI COMINCIARE a BERE 21

INTERVENTI SUI TOSSICODIPENDENTI E SUGLI ALCOLDIPENDENTI SERT TRATTAMENTI FARMACOLOGICI STRUTTURE RESIDENZIALI: LE COMUNITÀ TERAPEUTICHE (ESPLICITAMENTE TERAPEUTICHE IMPLICITAMENTE TERAPEUTICHE) ALCOLISTI ANONIMI AA AL-ANON CLUB ALCOLISTI IN TRATTAMENTO 22