CENTRO EDUCATIVO per MINORI REGINA ELENA Una carezza per Carla Via Torino n. 6 Cuorgnè



Documenti analoghi
NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA

A. G. S. A. T. Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS

Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico. via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it

AREA AUTISMO Carta dei servizi

CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO

UNITA OPERATIVA DI RIABILITAZIONE GENERALE IN REGIME DIURNO CONTINUO PER ETA EVOLUTIVA

Stellapolare Centro diurno psichiatrico. Via Montecassino, Monza

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

TTAP TEACCH TRANSITION ASSESSMENT PROFILE

Funzionigramma Comunità Panta Rei

SERVIZI PER L AUTONOMIA DELLA PERSONA DISABILE

STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA

Nell anno duemilacinque del mese di nel giorno, nella sede della Direzione Sicurezza Sociale del Comune di Firenze sono presenti i Signori:

REGOLAMENTO REGIONALE ASSISTENZA RIABILITATIVA PSICHIATRICA DOMICILIARE E TERRITORIALE ASSICURATA DAL PRIVATO ISTITUZIONALMENTE ACCREDITATO

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

CARTA DEI SERVIZI CENTRO DI RIABILITAZIONE SAN VINCENZO CENTRO DIURNO IL VELIERO

PROGETTO D INCLUSIONE PER ALUNNI CON LO SPETTRO AUTISTICO

Progetto: Integrazione scolastica per bambini con disturbo autistico. Organizzazione: Habitat per l'autismo Onlus. Sede legale:

Albachiara comunità residenziale per minori adolescenti. Bozza. via Pacinotti, 3 Monza albachiara@novomillennio.it

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

Servizio Centro di Aggregazione Disabili GIODIS. Approfondimento. Il progetto: valori ed orientamento

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo

S.S.E.R. NUOVA EDUCATIVA TERRITORIALE

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

IL SERVIZIO SOCIO EDUCATIVO RIABILITATIVO

Corsi Ayala Calendario. Sede Palermo. ADOS -2, Integrativo. Sede Saronno. Sede Roma. Sede Palermo

CENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE

SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE

AFFRONTARE INSIEME L AUTISMO Percorso di parent training

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA SPECIALISTICA E REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DEGLI APPRENDIMENTI

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)*

So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Gli interventi educativi/abilitativi. Dott.ssa Silvia Chieregato Dott.ssa Emanuela Rocci

Sostegno e Accompagnamento Educativo

IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE DALLE DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLA PRATICA D AULA ATTRAVERSO IL PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA (PERCORSI PARALLELI E PROGETTI MIRATI DI TERRITORIO

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

Comune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino. Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica

CENTRO DIURNO A VALENZA SOCIORIABILITATIVA PER PERSONE CON DISABILITA IN SITUAZIONE DI GRAVITA

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

coinvolgimento di tutti gli educatori (insegnante di classe, di sostegno, assistenti educatori)

VILLAGGIO ESTIVO 2016

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

Regolamento Servizio Assistenza Domiciliare Minori Premessa

REGOLAMENTO DELLA CRM LE ORME

Fondazione OPERA SANTA RITA PRATO. CARTA DEI SERVIZI del. Centro Diurno di Riabilitazione Per Giovani Autistici Silvio Politano

QUESTIONARIO DI RILEVAZIONE SULL ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA A FAVORE DI DISABILI

MILANO 20 marzo 2010 MODELLI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI DEI SERVIZI DEDICATI ALL AUTISMO. Sindromi autistiche Intervento precoce, intensivo, integrato

Complesso edilizio Le Verginelle aula 6-23 febbaio 2016 ore 15. Approccio TEACCH

CARTA DEI SERVIZI. I valori etici di riferimento. Indice

Famiglie di soggetti autistici. Bisogni reali e azioni possibili

Comune di Montevecchia Provincia di Lecco REGOLAMENTO DELL ASILO NIDO DEL COMUNE DI MONTEVECCHIA

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

SERVIZIO DI PSICOLOGIA CLINICA E COUNSELING

Centri regionali di riferimento

POMERIGGIO IN CENTRO! Un ambiente familiare e sereno per formare bambini e i ragazzi allo studio, e non solo, con creatività...

La definizione dei ruoli e la condivisione di linguaggi nel progetto di aiuto per le persone con disturbi dello spettro autistico. A.

Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE

Progetto di collaborazione tra l IRCCS Associazione Oasi Maria SS di Troina (EN) e il CUAMJ Onlus (Centro Universo Autistismo Meridionale Jonico)

ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO

AUTISMO E ABA. Dott.ssa Lara Reale Scuolaba ONLUS

Stato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate

COMUNITA' FAMILIARE SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO 1 COMUNITA' FAMILIARE -REQUISITI FUNZIOANLI

CARTA DEL SERVIZIO 2014/15

PERCORSO TERAPEUTICO-RIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE

Piazza dei Martiri, 1/ Bologna

Resoconto della Giornata di Studio organizzata da AIRIPA sezione Lombardia

IL BAMBINO CON SINDROME DI DOWN:

Il progetto di vita: la funzione del docente

ACCORDI OPERATIVI MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DIPARTIMENTO GIUSTIZIA MINORILE. Dipartimento Dipendenze Patologiche Ser.T. Carceri S.s.

Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008

Autismo in età adulta: bisogni, interventi e servizi

CENTRO DIURNO PER PERSONE CON DISABILITA (C.D.D.)

LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE

CENTRO DIURNO A VALENZA SOCIORIABILITATIVA PER PERSONE CON DISABILITA IN SITUAZIONE DI GRAVITA

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi:

Le sfide della ricerca didattica sull autismo

I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO

Le professioni sanitarie e sociali nell ASL di Bergamo. L Educatore Professionale. Mologni Dr.ssa Graziella Bergamo 14/04/2014

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

Manuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO

PROGETTO GLOBALE SPERIMENTALE DISABILI PSICHICI E AUTISTICI. ~._._._._._._._. valutazione e diagnosi

ACCORDO DI PROGRAMMA. Dott.ssa Alessandra Martini

Pagina 1 di 7 CARTA DEL SERVIZIO CAD VIA PIO VII, 61 TORINO

CENTRO DIURNO LA SEMENTE

UN ANNO PER CRESCERE INSIEME

L intervento neuropsicomotorio nei bambini con autismo

Dalla formazione all inserimento professionale: sperimentazione di un percorso

Corso Argo Secondo Livello. Coadiutore dell animale. ULSS 4 Alto Vicentino

Diogene manca il sottotitolo. Via Brambilla 8/10, Milano progetto.diogene@casadellacarita.org

Approvato con deliberazione di G.C. n.66 del Regolamento di Spazio Autismo. Nascita. Soggetti coinvolti

Piano di Zona La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare

BENVENUTI da. Livorno, 19 ottobre 2010

Piano di Zona

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO

Transcript:

CENTRO EDUCATIVO per MINORI REGINA ELENA Una carezza per Carla Via Torino n. 6 Cuorgnè PREMESSA Il Centro nasce nel 2006, grazie al lavoro coordinato, iniziato nel 2004, tra l Associazione Onlus Una casa per gli amici di Francesco (Sig.ra F. Faletti), la Dott.ssa R. Faggioli, formatrice e supervisore, che lavora presso il CTR dell UONPIA dell Ospedale S.Paolo di Milano, l ASL 9 di Ivrea (Dott.ssa C. Crotta, neuropsichiatra infantile) e il Presidio Sanitario S. Camillo di Torino. UTENZA Esso si identifica come una struttura di riabilitazione per bambini e ragazzi (3-18 anni) con sindrome autistica e con disturbi generalizzati dello sviluppo (DSM-IV e ICD-10). Il Centro può lavorare con 4 bambini per volta. Il numero di trattamenti giornalieri dipende dal tipo di progetto educativo individuale previsto per ciascun soggetto L'orario di apertura è il seguente: 9.00 18.00 dal lunedì al venerdì. I soggetti sono assistiti da operatori esperti di diverse professionalità, tra cui: psicologo; psicomotricista educatore professionale Tutti i professionisti che operano all'interno delle varie strutture del Centro possiedono una specifica formazione professionale in tema di autismo e disturbi della comunicazione. La formazione del personale è continua e permanente ed è garantita dalla figura del supervisore. Sono assicurate prestazioni continuative, con la pausa estiva nel mese di agosto.

FINALITA È una struttura che si integra con i servizi forniti alla popolazione del territorio che si trova coinvolta in situazione di handicap autistico. Il Centro si propone di migliorare la qualità della vita della persona con autismo, attraverso interventi specifici che comprendono: adattamento dell'ambiente ai bisogni della persona identificazione degli obiettivi dell'intervento e individualizzazione della programmazione training all inserimento apprendimento funzionale dell autonomia intervento educativo individuale; intervento educativo in piccolo gruppo; lavoro sulle abilità sociali e comunicative lavoro sull intersoggettività supporto specialistico alle famiglie lavoro con la scuola lavoro con gli altri operatori della rete consulenza per progetti in altri ambiti educativi valutazione psicoeducativa in itinere L impostazione operativa si basa sulle linee guida del programma di orientamento cognitivo e comportamentale sviluppato nel dipartimento di psichiatria della Facoltà di medicina della North Carolina nel 1966 diretta dal Prof Eric Schopler denominato T.E.A.C.C.H. (Treatment and Education of Autistic and Related Communication Handicapped CHildren) Il trattamento educativo prevede la presa in carico globale della persona con autismo e tende al potenziamento della comunicazione e delle sue abilità sociali, ed al raggiungimento della massima indipendenza possibile. Segreteria del Centro Il Centro si trova in un alloggio, in Via Torino n. 6 a Cuorgnè (Torino), ospitato dall Associazione Una casa per gli amici di Francesco La segreteria si trova in Via Torino n. 4 a Cuorgnè ed effettua il seguente orario:giovedì e venerdì dalle 9.00 alle 18.00. Numero telefonico: 0124-650329 PROCESSI DI AMMISIONE E DIMISSIONE L'ammissione alle attività riabilitative del Centro diurno è consentito a soggetti affetti da sindrome autistica e da altri disturbi generalizzati dello sviluppo.

La richiesta di inserimento viene effettuata, in accordo con i familiari, dai Servizi Sociali di territorio e dal medico della NPI di riferimento. L'invio deve essere accompagnato dall'indicazione della diagnosi che dà luogo alla richiesta di intervento e dalla relazione relativa alla valutazione funzionale effettuata attraverso la somministrazione di test specifici:pep, AAPEP,CHECK LIST: VINELAND, WISC-R, LEITER, ecc. Se concordato, è possibile che la valutazione funzionale sia effettuata all interno del Centro. Le dimissioni sono definite a partire dai progetti individualizzati, concordati tra l equipe del centro e gli operatori dei servizi territoriali. CARATTERISTICHE STRUTTURALI La struttura è situata in un alloggio di 110 mq, al 1 piano, in palazzo munito di ascensore, al centro della città di Cuorgnè, in un contesto raggiungibile dai mezzi pubblici ( c è la stazione ferroviaria e un servizio di pullman per il collegamento con le città limitrofe, torino, Ivrea). Le risorse del territorio sono facilmente fruibili (negozi, posta, cinema, giardini, ecc.). Il Centro è costituito da: un ingresso una cucina laboratorio un locale per gli operatori un locale per le attività psicoeducative una stanza per le attività psicomotorie un locale per i colloqui terapeutici un servizio igienico attrezzato per la non autosufficienza un servizio igienico per il personale PRINCIPALI ATTIVITA PSICOEDUCATIVE SVOLTE DAL CENTRO Il modello di riferimento dell'intervento proposto dal servizio è, come detto in precedenza, il programma di Stato per le persone affette da autismo realizzato nella Carolina del Nord ad opera della Division TEACCH di Schopler, Per ogni bambino viene preparato un PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALE concordato dall'equipe del Centro insieme ai familiari e ai Servizi territoriali. I trattamenti effettuati sono specialistici e mirano a una presa in carico globale del bambino e della famiglia.

Si possono distinguere le seguenti attività specifiche: - Attività individuali In uno spazio apposito viene svolto un training di apprendimento specifico in un rapporto operatore : utente = 1 : 1. Questo momento è dedicato, a seconda dell età del minore, ad insegnare specifiche competenze riguardanti: Prerequisiti intersoggettività capacità comunicative capacità cognitive capacità di lavoro autonomo - Attività in piccolo gruppo In uno spazio apposito viene svolto un training di apprendimento specifico in un rapporto operatore : utente = 2 : 1 Per un lavoro su: abilità sociali, regole di base del comportamento sociale, prossimità sociale, partecipazione ad attività di gruppo in parallelo, di scambio e di compartecipazione nelle attività. Con attività esterne viene operata la generalizzazione delle abilità sociali acquisite nel Centro. - Apprendimento funzionale dell'autonomia Si prevedono sedute di lavoro autonomo organizzate in ambiente adattato (cioè strutturato nello spazio, nel tempo e nel materiale di lavoro) durante le quali il bambino svolge in situazione di autonomia e senza aiuto un lavoro acquisito durante le sedute di lavoro individuale. Lo scopo è di rendere il bambino il più indipendente possibile nella futura vita adulta e di dargli il momento attuale un senso di sicurezza e fiducia nelle proprie possibilità. - Attività in coppia Si tratta di lavorare su alcuni aspetti della socializzazione in modo graduale e maggiormente finalizzato al raggiungimento di obiettivi specifici con bambini che condividono, per quelle aree, lo stesso percorso egli stessi obiettivi - attività di psicomotricità Si tratta di lavorare sulle abilità grosso motorie e su alcuni aspetti della socializzazione. Il lavoro può essere fatto individualmente, in coppia, in piccolo gruppo.

- incontri individuali con i genitori - incontri di gruppo per genitori - incontri con insegnanti ed educatori - incontri d equipe L intervento con i bambini nasce dall utilizzo flessibile ed integrato delle varie offerte terapeutiche, che va a costituire il programma dell incontro e della settimana. Ciascun incontro può avere una durata variabile da 1 ora a più ore, gli incontri possono avere cadenza bisettimanale (due giorni consecutivi) o essere più frequenti, a seconda del progetto psicoeducativo individuale. PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALE Il progetto è ciò che guida i passi di ciascun operatore. Consta di alcuni elementi fondamentali, che sono valutati all inizio del percorso educativo, in itinere e alla fine, per la programmazione individualizzata delle attività, in accordo con gli operatori invianti. 1. prerequisiti: - stare fermi e/o seduti - guardare anche su richiesta - collaborare 2. abilità utili allo sviluppo: - abilità cognitive - coordinamento occhio-mano - imitazione - motricità fine 3. autonomia: - fare da solo - abilità domestiche - cura di sé 4. abilità sociali/comunicazione

5. tempo libero/sport/abilità grosso motorie 6. presenza di comportamenti problema 7. rapporti con la scuola/altri ambienti educativi 8. la famiglia A partire dalla definizione iniziale di questi aspetti e per ognuno di essi si stabiliscono gli obiettivi, i tempi, gli strumenti, gli spazi, gli operatori coinvolti per il loro raggiungimento. I progetti sono aggiornati ogni 6/9 mesi, attraverso momenti di verifica in cui è chiamata a confrontarsi l intera equipe multidisciplinare Attraverso il confronto costante e settimanale tra gli operatori del centro (riunione settimanale, preparazione del materiale, gestione delle consegne) si programma l attività specifica per ciascun bambino, in linea con ciò che viene stabilito nel progetto individuale. I famigliari sono costantemente informati sui progetti terapeutici. ORGANIGRAMMA Il gruppo operante nel centro è composto da: 1 coordinatore/psicologo 2 educatori professionali (di cui uno anche psicomotricista) L equipe interna collabora con il Servizio di NPI di dell ASL 9 di Ivrea. La formazione degli educatori prevede sia la partecipazione a corsi di aggiornamento, di formazione personale, a seminari esterni, sia incontri di supervisione psicologica E possibile la collaborazione con personale non dipendente: I Volontari ricoprono una funzione di tramite fra il Centro e il territorio, instaurando sani rapporti di amicizia e di collaborazione. Per accedere a tale servizio di volontariato vengono richieste la maggiore età e referenze specifiche in ambito di volontariato. RISPETTO DELLA PRIVACY

Viene garantito l'assoluto rispetto della privacy di ogni utente, in base alla normativa vigente. I progetti, insieme alla relazione d invio, alla relazione di valutazione iniziale e alle cartelle cliniche (comprensive di videoregistrazioni), sono conservati in appositi armadi chiusi a chiave. Viene richiesto il consenso per l'uso dei dati personali al momento dell'ingresso. VERIFICHE riunioni periodiche con i familiari degli utenti, sia individuali che di gruppo; somministrazione di test e griglie di valutazione per la verifica del grado di raggiungimento dei singoli obiettivi di lavoro; riunioni mensili di tutta l'équipe.