CORRIAS SIMONETTA CLASSE F2 IMMAGINI DIGITALI IV SETTIMANA "Le immagini possono restituire una visuale diversa rispetto al testo. Utilizzare non solo testo, ma anche immagini, grafici o animazioni consente di offrire rappresentazioni molteplici di uno stesso fenomeno, evento, concetto, processo. Per alcuni studenti può essere più significativa un'immagine che un testo esplicativo: si pensi ai diversi stili di apprendimento, alle intelligenze multiple di cui parla Gardner (1983). Le immagini hanno un potere fortissimo e vanno di conseguenza selezionate con cura e attenzione. Una scelta casuale o inconsapevole ne svilirebbe le potenzialità e potrebbe addirittura determinare effetti controproducenti, rendendole fuorvianti. Non sarebbe meno dannosa un'immagine utilizzata esclusivamente in funzione decorativa, che potrebbe addirittura distrarre o distogliere l'attenzione" (Maria Ranieri, E-learning: modelli e strategie didattiche, Erickson, 2005). A partire da queste considerazioni, riflettere sulle possibili relazioni tra comunicazione testuale e comunicazione visiva, individuando quali possano essere i principali utilizzi e funzioni delle immagini nell'esposizione di contenuti di apprendimento. Arricchire il proprio lavoro con esempi concreti a sostegno delle tesi proposte PREMESSA Il mondo delle immagini e la comunicazione visiva hanno ormai preso il sopravvento, entrando a far parte, in vari modi, dei diversi aspetti della nostra vita. Le immagini ci parlano, o meglio noi leggiamo/interpretiamo le immagini con una predisposizione (attenzione? interesse?) che supera di gran lunga quella relativa al linguaggio verbale/testuale. Riflettendo sulle caratteristiche della società odierna saremmo portati a dire che l abbondanza di stimoli ci impone di non soffermarci troppo su ciascuno di essi.e quindi di cercare anche il modo più veloce, non sempre il più efficace, per acquisire/ sintetizzare/memorizzare informazioni. Ovviamente quella appena esposta è solo una, e la più immediata, delle tante motivazioni a sostegno dell uso sempre più generalizzato, non solo delle immagini (rappresentazioni di vario tipo e fotografie) ma anche di tutto ciò che, attraverso segni, frecce, colori, grafici, tabelle, elenchi, può contribuire ad attirare l attenzione di colui che deve recepire il messaggio e/o a facilitare la comprensione e la memorizzazione dello stesso. FONDAMENTI TEORICI Diverse teorie psicologiche hanno ormai assodato: che l individuo apprende secondo stili cognitivi diversi, tra cui lo stile VISUALE, tipico di chi predilige l uso del codice visuo-spaziale, ossia di immagini, statiche e in movimento, schemi riassuntivi, diagrammi, tabelle, che aiutano a capire meglio quanto spiegato nel testo l esistenza di più forme di intelligenza: teoria delle intelligenze multiple (Gardner); teoria sulla triarchia dell intelligenza (Sternberg) l importanza dell uso di diversi mediatori nella didattica (Bruner) Quindi, tenendo conto: del fatto che ciascuno di noi apprende secondo modalità differenti, date dalla predisposizione all utilizzo di certe abilità cognitive, indicate con delle dicotomie nel diagramma sottostante;
Impulsivo/ Riflessivo Globale/ Analitico Dipendente/ Indipendente dal campo Sistematico/ Intuitivo Stili cognitivi Verbale/ Visuale Risolutore/ Assimilatore Convergente/ Divergente del fatto che la vecchia concezione di intelligenza come fattore unitario misurabile è ormai naufragata dietro la convinzione dell esistenza, in ciascuno di noi, di un numero variabile di facoltà relativamente indipendenti tra loro (da 7 a 9 per Gardner, 3 per Sternberg) ma variamente combinabili nel loro utilizzo; INTELLGENZE MULTIPLE (Gardner) Linguistico - Verbale La capacità di usare la lingua per esprimersi e per capire Logico - Matematica La capacità di capire i principi sottesi ai sistemi Visivo - Spaziale La capacità di rappresentare internamente il mondo in termini di relazioni spaziali Musicale - Ritmica L abilità di pensare in musica, di distinguere e di ripetere ritmi Cinestetica La capacità di usare l intero corpo o parti di esso per risolvere problemi o fare qualcosa. Interpersonale o sociale L abilità di rapportarsi e capire altre persone Intrapersonale o creativa La capacità di capire se stessi, di sapere cosa si sa fare l insegnante non può esimersi dal prevedere attività che favoriscano l apprendimento e la ricostruzione delle esperienze attraverso l uso di più canali comunicativo-espressivi, adottando una molteplicità di strategie costruite a misura atte a stimolare tutti i tipi di intelligenza e svilupparne le differenti potenzialità cognitive:
ATTIVI ICONICI ANALOGICI SIMBOLICI Esperienza diretta Manipolazione Azione Immagini Gioco drammatico (Potrebbero essere inseriti in questa categoria tutti gli strumenti tecnologici che consentono di ricreare la realtà in forma simulata) Astrazioni Concetti Regole Codici In questo, anche grazie agli Orientamenti del 91, la Scuola dell Infanzia è particolarmente attenta, in quanto tutto il suo impianto è legato alla teoria di Gardner: i 6 campi di esperienza previsti allora, oggi ridotti a 5, ricalcano le aree delle intelligenze multiple sopra descritte: I discorsi e le parole; Lo spazio, l ordine e la misura; Le cose, il tempo e la natura, Il corpo e il movimento; Messaggi, forme e media; Il sé e l altro. Ecco perché, solitamente, un argomento viene sviscerato sotto l aspetto verbale, corporeo, grafico-pittorico-costruttivo, mimico-gestuale, sonoro-musicale, simbolico e multimediale. Nella scuola dell Infanzia, l uso delle immagini è fondamentale. L alunno non sa leggere, quindi sia l organizzazione che l apprendimento passano necessariamente attraverso il canale visuo-verbale-orale. Il testo, comunque, non deve mai mancare, perché con il tempo il bambino vi si avvicinerà spontaneamente, cominciando ad imitarne i caratteri e fingendo di leggerli. Sono le immagini che indicano al bambino: dove deve riporre le sue cose (ogni bambino ha un suo contrassegno) Contrassegno ciliegie, nel casellario (il bambino ripone l astuccio e disegni liberi) Contrassegno melone, nello spazio destinato all esposizione dei lavori
chi sarà l aiutante della maestra come si sta comportando (bollino verde = comportamento corretto) (bollino rosso = comportamento scorretto) Sono le immagini che consentono di: contestualizzare una realtà non sempre a portata di mano visualizzare concetti astratti: i mesi
È il modo in cui il bambino colora o crea le immagini, che permette agli insegnanti di verificare la sua maturazione a livello percettivo: lavori di bambini di 3 anni Nei libri per bambini in età pre-scolare, il rapporto tra testo e immagini è ovviamente impari, in favore di queste ultime, e va capovolgendosi man mano che l alunno cresce (mi riferisco soprattutto alle letture extrascolastiche). Libro per bambini di 3 anni circa Libro realizzato da un insegnante della scuola Primaria (Lella Fadda) e illustrato dai suoi alunni
Canne al vento (G. Deledda) Lettura consigliata in una classe seconda della Secondaria di I grado Il linguaggio multimediale, ormai entrato di forza anche nel mondo scuola, risponde sicuramente in maniera più esauriente alle esigenze psico-pedagogico-didattiche dell alunno odierno. Il rischio di trovarsi di fronte alle pagine fotografate immediatamente sopra non esiste, ma può verificarsi quello opposto, ossia quello del rumore cognitivo, intendendo con questo termine la prevalenza o semplicemente presenza di segni, disegni, suoni, colori non necessari o privi di significato, che hanno il puro scopo di riempire degli spazi e decorare. Nell organizzare o esporre dei contenuti occorre prestare una particolare attenzione alla scelta delle immagini, nelle quali a volte ci perdiamo L osservazione di una fotografia può essere un punto di partenza per stimolare la curiosità riguardo ad un argomento, la voglia di conoscere o cercare un significato. Però è necessario che la raffigurazione di oggetti, forme, colori, persone, ambienti, sfondi sia intelligibile e che sappia veramente offrire lo spunto per iniziare una conversazione. Quindi le immagini devono essere significative ma non necessariamente completamente esplicative e consentire una crescita attraverso il completamento personale della scena. Potendo disporre, in una situazione ideale, di un laboratorio multimediale, o meglio ancora disponendo di una LIM in classe, la prima cosa da fare sarebbe quella di creare un archivio di fotografie, dipinti, disegni, animazioni e brevi filmati, per favorire l uso sistematico di più linguaggi e l interazione tra diversi modelli di comunicazione: quella interpersonale e quella mediata dalle Nuove Tecnologie. Ogni immagine possiede proprie caratteristiche comunicative, per cui, a seconda degli obiettivi, si potrebbe proporre una fotografia a colori o in bianco e nero, un disegno, un quadro o un immagine stilizzata, un immagine da ritagliare e ricomporre, una in movimento, o ancora di piccola e grande dimensione, da fruire individualmente, nel piccolo o nel grande gruppo. Queste dovrebbero avere la funzione di: 1) stimolare la percezione 2) favorire la memorizzazione o il recupero, non solo di dati, ma anche di sensazioni ed esperienze 3) proporre informazioni
1) Per stimolare la percezione è necessario che le immagini siano di dimensioni adeguate, che figura e sfondo siano ben delineati e che gli oggetti siano ben riconoscibili: Lo sfondo di questa immagine, ad esempio, è troppo cupo inoltre si fonde con alcune delle figure in rilievo 2) Rivivere attraverso un archivio fotografico un esperienza significante, non solo è utile dal punto di vista socio-affettivo, ma anche sotto il profilo cognitivo, perché attiva processi di ricostruzione del proprio vissuto e di riflessione sul significato di un attività. Festa di fine anno (gioco dei pescatori) Passeggiata in bici al termine del percorso di educazione stradale Lavoro di gruppo per la costruzione di un libro
3)Attraverso le immagini si può introdurre un argomento, (qui si porta l esempio del continente africano), stimolando la curiosità e le domande su Differenze tra tipi di abitazioni Stili di vita Peculiarità della cultura locale Grandi opere Ambienti Un immagine di questo tipo, tipica di un tramonto africano, invece, non potrebbe essere utilizzata con i bambini della scuola dell Infanzia, perché non è particolarmente caratterizzata e riconoscibile, come lo sono, ad esempio Il leone e la giraffa
Pensando invece alla presentazione di un argomento ad alunni più grandi, fermo restando che quanto già affermato continua a valere, non solo le immagini, ma anche altri elementi visivi rivestono una grossa importanza, se collegati e uniti al testo: In questa antologia della Secondaria di I grado mi sembra sia stata data particolare importanza all uso del colore per mettere in evidenza i contenuti rilevanti. Come in una pagina web, dove chi cerca informazioni non incapperà quasi mai, direttamente, in pagine scritte fittamente su sfondo bianco, una presentazione deve avere piacevoli facciate dagli sfondi di colori tenui, contenenti disegni o immagini che possono essere animate oppure no, impaginate attraverso dei layout adeguati, che consentono dei corretti allineamenti e facilitano la lettura. Gli argomenti dovrebbero essere impostati secondo una gerarchia e collegati in maniera ipertestuale, cercando di mantenere una coerenza dal punto di vista visivo in tutte le pagine. Utilissimo anche l uso di box colorati per evidenziare le parti del testo più importanti e di tabelle, elenchi puntati, diagrammi per focalizzare ulteriormente i contenuti. Vietato l uso del maiuscolo su tutto il testo o di caratteri poco leggibili anche se esteticamente accattivanti!!!!!! La presenza di ogni elemento deve essere motivata e ragionata, delicata e raffinata, come le illustrazioni di certi libri... capaci di arricchire e muovere il testo scritto stimolando la fantasia anche con pochi tratti di colore. Bruno Molinari CORRIAS SIMONETTA CLASSE F2 IMMAGINI DIGITALI IV SETTIMANA