Qualita quotidiana della ristorazione ospedaliera: monitoraggio degli scarti in 13 ospedali piemontesi



Documenti analoghi
Qualita quotidiana della ristorazione ospedaliera: monitoraggio degli scarti in 13 ospedali

POSITION PAPER: RUOLO DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA

Il Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica nella ristorazione ospedaliera

AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI TRAPANI

SERVIZIO DIRITTO ALLO STUDIO

PROGETTO DI VALUTAZIONE DEGLI SCARTI DEI PASTI NELLE STRUTTURE OSPEDALIERE DELLA REGIONE PIEMONTE

S.I.A.N. Servizi di Igiene Alimenti e Nutrizione delle Aziende U.L.S.S. del Veneto Ottobre 2013

Dr.ssa Lidia Maria Luisa Rovera

La cucina dietetica : ruolo e significato

Alimentazione negli ospedali e nelle RSA: come strutturare il servizio

La predisposizione e organizzazione di un Servizio i di Ristorazione, i soprattutto quando rivolto ad una utenza sensibile come

IL MODELLO PIEMONTE: LEGISLAZIONE E PUNTI DI FORZA F. D ANDREA

Attività di monitoraggio del servizio di ristorazione della casa di riposo di Castelfranco Veneto

1. VALUTAZIONE NUTRIZIONALE

PRONTUARIO DIETETICO ED IDENTIFICAZIONE NUTRIZIONALE DEGLI OSPITI

REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO ALLA SANITA RETE DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA

IL Piccolo Cronista Sportivo

LA PORZIONE E SERVITA SPUNTI PER SENSIBILIZZARE I GESTORI PUBBLICI E PRIVATI DELLA REFEZIONE SCOLASTICA, UTENTI E OPERATORI DELLE MENSE

La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione

da spreco a opportunità la gestione degli avanzi nelle ristorazione scolastica

La tecnologia mobile, le nuove applicazioni disponibili su smartphone e tablet, valenze scientifiche e futuri sviluppi

Il Servizio di Refezione Scolastica del Comune di Poggibonsi

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CAIVANO

LA FENIL CHETO NURIA O PKU. Malattie Rare. Informazioni per le scuole

Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale

LINEE GUIDA DELLA REGIONE VENETO PER LA PREVENZIONE NUTRIZIONALE NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA SCOLASTICA. Dott. Saverio Chilese

ALLERGIA ALIMENTARE: QUALI INTERVENTI DI PREVENZIONE E TERAPIA?

COMUNE DI SEZZE ISTITUZIONE COMITATO MENSA SCOLASTICA MODALITA DI CONTROLLO REFEZIONE SCOLASTICA

Il progetto Ma.Ri.Sa.

CUSTOMER SATISFACTION SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA DEL COMUNE DI BRESCIA

BILANCIO IDRICO E DIETA EQUILIBRATA : LA NOSTRA ESPERIENZA

Problematiche assistenziali durante il pasto. Referente Az. USL 2. RSA e Cure Intermedie Dott. S. Sensi

TABELLE DIETETICHE PER LA REFEZIONE SCOLASTICA

SPRECO ALIMENTARE e CONSERVAZIONE degli ALIMENTI. Buone pratiche per ridurre lo spreco alimentare a casa

Customer Satisfaction RISULTATI

Una sana alimentazione per una sana sanità:

L ESPERIENZA DI ASL BERGAMO

Qualità percepita dagli utenti dell Azienda Ospedaliera Guido Salvini nell anno 2013 AREA DEGENZA

Cure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012

Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo

Chiara Lorini. Dipartimento di Sanità Pubblica, Università degli Studi di di Firenze

L ALIMENTAZIONE. DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011

Il servizio di Cure Palliative

OBIETTIVI 2014 DELLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE BASILICATA. AO San Carlo

Questionario conoscitivo ALSO

PROGETTO INTERMINISTERIALE SCUOLA E SALUTE

AZIENDA USL VDA LA DIMISSIONE PROTETTA IN VDA: UN MODELLO DI INTEGRAZIONE TERRITORIO-OSPEDALE DIREZIONE STRATEGICA AREA TERRITORIALE DISTRETTUALE

Standard generali della qualità dei servizi. Attività assistenziale

L alimentazione. Erminia Ebner Dietista Specializzata Scienze della Nutrizione Umana Scuola dello Sport C.O.N.I. Roma. Centro Tecnico Federale FIB

Supporto Nutrizionale nel Bambino Cronico in Ospedale e a Domicilio. Diario Alimentare. Cinzia Baldo Dietista PO Buzzi. 21 febbraio 2013 PO BUZZI

REGOLAMENTO SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

INTEGRAZIONE della DGR del 19 novembre 2014 ALLEGATO 1

Le aziende sanitarie. Art. 32 Cost. D. Lgs. 502/1992 modificato dal D. Lgs. 229/1999. D. Lgs. 502/1992 modificato dal D. Lgs.

TABELLE DIETETICHE. Media Maschi/femmine (Kcal/gg) Fabbisogno Energetico. Nido d infanzia dell infanzia

Accessibilità, appropriatezza, equità: proposta per un modello regionale di governo dell assistenza ai pazien: complessi

Percorso Benessere Trento

TECNOLOGIE E MODELLI ORGANIZZATIVI OTTIMALI NEI SERVIZI DI RISTORAZIONE

Dieta sana = dieta costosa? No Consigli utili per mangiare sano senza spendere tanto

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

A N D I D associazione nazionale dietisti

22 Ottobre 2009 Manuela Colombari

La dieta speciale. Richiesta dieta /menu particolare da parte della famiglia. Dietista. Elaborazione dieta speciale

COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

Light Balance bilancia elettronica innovativa per misurare il peso del paziente allettato

CONFERENZA STAMPA 21 GENNAIO 2014 MANIFESTAZIONE. Mercoledì 22 gennaio 2014 alle ore 16:30. sotto la sede dell Aler di Milano di viale Romagna,26

RACCOLTA DEGLI EMENDAMENTI D AULA. PROPOSTE DI LEGGE N <<Interventi per garantire l accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore>>

ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N 082 DEL 23 FEBBRAIO 2015 CONVENZIONE TRA L AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA FEDERICO II,

MODALITA CORRETTE DI IGIENE NUTRIZIONALE. Dietista Boldrin Marina

Esperienze locali di promozione della salute per contrastare l obesità e i comportamenti a rischio nei bambini in Liguria

Bilancio di Mandato LE STRATEGIE Dr. Gianluigi Scannapieco Dr.ssa Marina Donadi. La salute, costruiamola insieme

Le cure palliative simultanee e la presa in carico precoce

L importanza importanza mportanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una g uida guida per per ilil p aziente paziente

SOLUZIONI ASSICURATIVE per la SALUTE, la PROTEZIONE e l ASSISTENZA

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

incontro al futuro soluzioni assicurative per la salute, la protezione e l assistenza

Priorità di Governo Clinico

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

CONSUMI ALIMENTARI: COSTI PRIVATI E SOCIALI

Franco Vimercati. Presidente FISM

LA SCUOLA IN OSPEDALE SECONDARIA DI I GRADO MAMELI SEZ. PEDIATRIA

Workshop: Telemedicina e Sanità elettronica: facciamo il punto!

Strategie educative: importanza del ruolo degli operatori del food. Dr. Rocco SCIARRONE

IO MANGIO A SCUOLA : IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO

SC GERIATRIA Direttore Dott. Paolo Bonino LA GESTIONE DELLA MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO

Customer satisfaction 2012

COMUNE DI VEDANO OLONA PROVINCIA DI VARESE QUESTIONARIO DI SODDISFAZIONE PER SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

ALIMENTAZIONE E PREVENZIONE: LA RISTORAZIONE SCOLASTICA

La gestione del pasto

Governance e Risk Management in Sanità Il punto di vista del Direttore Generale

IL LAZIO CAMBIA. RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA. Presentazione del Decreto 368/14. regione.lazio.it

INDICARE VOLUME ANNUO DELLA STRUTTURA Tra parentesi è riportato il volume annuo minimo *

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2012

L esperienza ligure del FSE: il Conto Corrente Salute

Stage 7. "Esorcizzare le Paure"

Da OKkio alla SALUTE risultati dell indagine 2010 ASL 9

LA PIETANZA NON AVANZA Gusta il giusto, dona il resto

A.O.San Giovanni Addolorata

«Risk Management in ospedale, tra governance e assicurazioni»

Transcript:

Qualita quotidiana della ristorazione ospedaliera: monitoraggio degli scarti in 13 ospedali piemontesi Rete delle Strutture di Dietetica e Nutrizione Clinica della Regione Piemonte Maria Luisa Amerio Direttore S.C. Dietetica e Nutrizione Clinica Ospedale Cardinal Massaia ASL AT

premessa RETI CLINICHE Rete delle Stru6ure di Diete8ca e Nutrizione Clinica Mission assicurare ai pazien, interven, nutrizionali adegua,, tempes,vi, efficaci, efficien, e sicuri. REFERENZA/ORGANIZZAZIONE DI SERVIZI RIGUARDANTI TUTTO L OSPEDALE: OSPEDALE Ø Ristorazione ospedaliera Ø vitto ordinario/dietetico ospedaliero Ø diete ad personam Ø capitolati e gare Ø Programmazione e indirizzo della nutrizione artificiale Ø protocolli di utilizzo di 1 livello Ø capitolati e gare Ø Screening di rischio nutrizionale al ricovero e intervento precoce

il progetto Regione Piemonte Assessorato Tutela della Salute e Sanità Repar8 Se?mane Pas8 valuta8 Rilevazioni eseguite 35 48 8.627 39.545

metodologia di rilevazione standardizzata ATLANTE FOTOGRAFICO

i reparti e le tipologie di pasti valutati 8627 pas8 39.545 rilevazioni eseguite personalizzata 92 Medicina 3992 Chirurgia 3060 46% 35% diete standard 4172 50 % 49% 49 % 18% 49 % vitto comune 4307 Aree di degenza Geriatria 1575 Tipologie di dieta

alcuni dati 35,0% 30,0% 30,6% 31,7% 25,0% 24,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% Chirurgico Geriatrico Medico Gli scar, risultano abbastanza equamente distribui, tra i Repar, di ricovero, anche se con una lieve prevalenza nei repar, di area medica e geriatrica:

scarto totale complessivo scarto = 31.2 % Pazien, vuo, pa@umiere piene!

gli scarti per tipologia di dieta Dieta personalizzata 22,90% personalizzata 92 Dieta standard 30,1% Vitto comune 27,60% diete standard 4172 0,00% 5,00% 10,00% 15,00% 20,00% 25,00% 30,00% 35,00% vitto comune 4307 Nelle varie,pologie di dieta considerate viene rilevato un valore medio dello scarto abbastanza sovrapponibile tra vi@o comune e diete standard (27.6 e 30.1 % rispekvamente) con qualche punto percentuale di incremento dello scarto nella dieta morbida e per disfagia (32,8 % e 32,2 % rispekvamente). Rido@o invece risulta lo scarto nella dieta personalizzata che, però, rappresenta l'1 % delle diete considerate.

la distribuzione degli scarti per tipologia di dieta e area di ricovero 40,00% 38,60% 35,00% 31,60% 31,80% 30,00% 29,70% 26,30% 30,90% 28,00% 25,00% 20,00% 15,00% 22,70% 19,70% Chirurgia Medicina Geriatria 10,00% 5,00% 0,00% vitto comune diete standard dieta personalizzata

lo scarto percentuale nelle portate secondo tipologia di ristorazione 60,0% ESTERNA CON PRENOTAZIONE 55,8% INTERNA CON PRENOTAZIONE 52,1% 50,0% ESTERNA SENZA PRENOTAZIONE 46,1% 42,3% 42,3% 40,0% 36,6% 38,1% 38,7% 35,0% 32,2% 30,6% 30,0% 27,0% 25,4% 20,0% 19,4% 13,8% 10,0% 0,0% Primo Secondo Dessert Pane Contorno si rileva un'impennata degli scar, quando non è possibile prenotare i pas,.

Motivazioni dello scarto 1621 pas, (18%) con scarto 50% organizzativo 147 gastronomico 498 clinico 976 q Clinici (C) scarso appe,to, dolore, nausea, vomito, dieta restrikva poco gradita, indicazione medica al digiuno, allergie q Organizza,vi (O) non è stato chiesto al Paziente cosa volesse mangiare, insufficiente aiuto al pasto, non corrispondenza con la prenotazione, temperatura inadeguata, assenza al momento del pasto, ambiente cao,co, mo,vo religioso q Gastronomici (G) alimen, cucina, male o non gradi,, porzione abbondante, monotonia dei piak, odore sgradevole, alimen, poco condi, o poco cok La ricerca della mo,vazione ha rilevato una importante prevalenza della mo,vazione clinica

La perdita nutrizionale 236 calorie non introdo6e per pasto 800 700 600 800 594 il valore calorico dello scarto/anno è pari a 427.122.106 kcal = Consumo /annuo di calorie di 643 abitan8 Africa centrale 500 400 300 200 100 da assumere assunte The dietary energy consump,on per person is the amount of food, in kcal per day, for each individual in the total popula,on. World: 2780 kcal/person/day Developed countries: 3420 kcal/person/day Developing World: 2630 kcal/person/day 0 da assumere assunte Sub- Saharan Africa: 2240 kcal/person/day Central Africa: 1820 kcal/person/day - 27.8%

la perdita nutrizionale 11,4 g di proteine perse - 11,4 g di proteine 60 g pe@o di pollo 40 35 30 25 40-28.5% 28,6 50 g carne rossa 60 g di sogliola 55 g prosciu@o co@o 1 uovo e mezzo 20 15 da assumere assunte 10 5 0 da assumere assunte lo scarto annuo di proteine derivante dalla ristorazione ospedaliera piemontese 20661091 g/p potrebbe coprire il fabbisogno proteico annuo di 928 ci@adini africani

il valore economico dello scarto il valore economico dello scarto prodo6o nella sola categoria del vi6o comune nell'anno considerato ammonta a 2.656.577. n pas, eroga, anno (da, singole asl) 3.675.863 % pas, vi@o comune 50,30% n pas, vi@o comune eroga, in un anno 1.848.959 valore dello scarto x ogni singolo pasto 1.44 Costo dello scarto annuo equivale : spesa annua di 480 famiglie italiane reddito annuo procapite di 3293 abitan, del Niger

riflessioni Ridurre i cos, derivan, dagli sprechi Ridurre del 5 % lo spreco potrebbe consen2re di inves2re maggiormente nella qualità Ridurre la malnutrizione ospedaliera conseguente all insufficiente apporto di calorie e proteine ETICA EFFICACIA CLINICA APPROPRIATEZZA Creare una task- force dedicata alla pianificazione ed organizzazione della ristorazione ospedaliera regionale in cui siano presen, tu@e le professionalità PRIORITA QUALITA PERCEPITA SPRECHI RISORSE ERRORE DEL RISPARMIO RELATIVO/ASSOLUTO Risparmiare i penni e sperperare le sterline!!!

Qualita'quotidiana della ristorazione ospedaliera: monitoraggio degli scarti in 13 ospedali piemontesi Un par,colare ringraziamento a Beppe Cornarino, a Barbara Pogliano ed a tuk i componen, della Rete delle Stru@ure di Diete,ca e Nutrizione Clinica Grazie per l a6enzione