I N D I C E. - G l o s s a r i o F S C p a g. 2. - A U D I T p a g. 2. - C i r c o l i d i l e t t u r a p a g. 2



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I N D I C E - G l o s s a r i o F S C p a g. 2 - A U D I T p a g. 2 - C i r c o l i d i l e t t u r a p a g. 2 - I n t e r v e n t i d i m i g l i o r a m e n t o p a g. 3 - L i n e e G u i d a p a g. 3 - G r u p p i d i m i g l i o r a m e n t o p a g. 4 - A t t i v i t à d i r i c e r c a p a g. 4 - S t a g e / T i r o c i n i o p a g. 4 - T i p o l o g i a A p a g. 5 - T i p o l o g i a B p a g. 6 - T i p o l o g i a C p a g. 7

S A R E C M - G L O S S A R I O F S C La formazione sul campo è un attività di controllo, riflessione, supervisione e ricerca, a partire dalla propria pratica professionale e dai problemi posti nello specifico contesto di lavoro. Comporta un incremento innovativo di conoscenze e competenze. ai fini dell'accreditamento delle varie tipologie di FSC è necessario che siano evidenziate nell'ambito del progetto presentato, almeno 3 fasi di cui alla specifica scheda di accreditamento e che la durata minima sia di 15 ore. E' inoltre richiesta la partecipazione al 90% delle ore di attività previste AUDIT: è l'attività che va condotta secondo modalità sistematiche e standardizzate, finalizzata al miglioramento della qualità dell'assistenza, attraverso una revisione dei processi adottati e/o degli esiti clinici ottenuti in specifiche categorie di pazienti, attraverso il confronto rispetto a standard concordati ed esplicitati. Questa tipologia di attività prevede: a) l'identificazione delle aree cliniche e dei problemi assistenziali oggetto della valutazione, con conseguente identificazione del campione di paziente pertinente; b) l'identificazione del set di informazioni da raccogliere per ciascun caso secondo modalità standardizzate, rilevanti ai fini della valutazione; c) l'identificazione dei paramenti di riferimento (criteri, indicatori e relativi standard); d) l'analisi dei dati raccolti ai fini di un confronto tra i profili assistenziali e i loro esiti clinici documentati e gli standard di riferimento; e) la definizione delle opportune strategie di miglioramento laddove sia stata riscontrata una significativa differenza tra i profili assistenziali documentati e gli standard professionali di riferimento; f) la ripetizione del processo di valutazione e gli interventi attuati per ottenere e/o sostenere il miglioramento; CIRCOLI di LETTURA 1 0 JOURNAL CLUB sono reti di apprendimento dinamico, di scambio dei saperi tra partecipanti. I partecipanti vi aderiscono in ragione di una scelta volontaria e perché hanno qualcosa da porre in comune in termini di talento, tolleranza, tecnologie. Inoltre, ogni è lì per una specifica ragione ed è portatore di uno specifico interesse rispetto ai risultati del lavoro del circolo. È il benessere del gruppo che accompagna la volontà di condividere idee e conoscenze, di partecipare alle decisioni e di impegnarsi nella determinazione degli sviluppi del lavoro comune. Il di circolo di studio riassume in sé quattro ruoli fondamentali: membro del gruppo, leader, facilitatore e segretario. Essi rispondono ad un obiettivo comune: favorire i processi di apprendimento autogestito attraverso la socialità delle relazioni che si sviluppano nella rete di apprendimento dinamico. A questo fine, il deve possedere un bagaglio di competenze che gli consentono di gestire sia l organizzazione, che il gruppo, che la dimensione sociale del lavoro. 1 nelle LG SARECM non è dettagliato, questa definizione è tratta dalla letteratura internazionale

Interventi di miglioramento proposti da commissioni: negli interventi di miglioramento proposti da commissioni deve essere evidente l'impatto formativo e la non coincidenza con l'attività istituzionale della Commissione medesima. Le Commissioni che possono essere interessate sono: a) comitati aziendali permanenti (ad es. etico, controllo infezioni, buon uso degli antibiotici, buon uso del sangue, prontuario terapeutico, sicurezza ed emergenze sul lavoro; HACCP, ospedale senza dolore); b) commissioni studio (ad es. interaziendali, di ordini professionali, di università, ecc.). Linee guida: insieme di indicazioni procedurali suggerite, prodotte attraverso un processo sistematico, finalizzate ad assistere gli operatori a decidere quali siano le modalità assistenziali più adeguate in specifiche circostanze cliniche (atto di coordinamento ed indirizzo integrato con la definizione dell'institute of Medicine USA). Diffusione delle Linee Guida: tutte le attività che utilizzano i canali tradizionali (articoli su riviste scientifiche, libri di testo, documenti ed opuscoli ad hoc) per trasmettere le raccomandazioni. L'attività di diffusione non implica alcuno sforzo specifico per fare in modo che i destinatari delle Linee Guida ne vengano effettivamente a conoscenza. Disseminazione delle Linee Guida: si intende una iniziativa più mirata e specifica della precedente, basata non più sulla semplice comunicazione delle raccomandazioni, sui tradizionali canali di comunicazione, ma sul tentativo di portare direttamente all'attenzione dei destinatari delle Linee Guida, attraverso l'organizzazione di specifiche iniziative (conferenze, workshop, ecc.) nelle diverse realtà locali. Si tratta quindi di un approccio educativo finalizzato ad influenzare il grado di conoscenza dei medici e la loro consapevolezza ed attitudine rispetto al problema clinico oggetto delle raccomandazioni. Implementazione delle Linee Guida: tutte le attività volte a influenzare direttamente il comportamento clinico, agendo sull'ambiente (organizzativo, amministrativo, socio-culturale, economico, ecc.) in cui i sanitari operano. In questa definizione rientrano quindi tutti gli interventi che, agendo su uno o più degli aspetti sopra menzionati, mirano ad indurre un cambiamento nei comportamenti professionali in modo diretto.

Partecipazione a gruppi di miglioramento si intende: la partecipazione a gruppi di lavoro finalizzati al miglioramento della qualità, alla promozione della salute, all'accreditamento e alla certificazione di sistemi, dell'organizzazione di servizi, di prestazioni, della comunicazione con i cittadini. E' compresa in questa tipologia anche la partecipazione a: a) discussione su casi clinici, problemi assistenziali e cure primarie b) gestione delle criticità di programmi di prevenzione e di emergenze c) progetti di cooperazione con paesi in via di sviluppo d) la redazione, la presentazione e la discussione di elaborati Partecipazione attiva a ricerche finalizzate: si considerano accreditabili i progetti di ricerca finalizzata al miglioramento della qualità degli interventi e volta alla funzionalità della struttura nel suo insieme. Partecipare ad un progetto di ricerca può avere notevoli implicazioni formative, tra cui l'acquisizione delle capacità di: a) interrogarsi sui problemi b) tradurre i quesiti in rigorosi protocolli operativi di ricerca c) consultare banche dati e letteratura d) utilizzare strumenti strutturati e) misurarsi con il consenso dei soggetti arruolati f) discutere i risultati e le implicazioni g) produrre nuove conoscenze e diventare portatori del processo di cambiamento culturale e operativo. Ricerca intervento: per ricerca intervento si intende un percorso formativo coinvolgente, secondo metodologie collaudate, tutti i protagonisti della struttura sanitaria, che assieme individuano obiettivi di miglioramento in ambito sia clinico che organizzativo, programmi di sviluppo individuali, di team, di dipartimento ed insieme ne attuano le diverse fasi, valutandone in itinere ed ex-post i risultati raggiunti. La ricerca-azione, configurandosi come ricerca sul campo e realizzandosi anche con l'intervento di esperti esterni, può essere ritenuta un'attività di alta formazione. Stage/tirocinio: per stage/tirocinio si intende la frequenza presso una struttura assistenziale o formativa che permette di apprendere modalità di intervento e modelli relazionali e organizzativi che caratterizzano, concretamente, un contesto lavorativo. Lo stage può essere orientativo, conoscitivo, o di preinserimento. Stage o tirocini vengono spesso ritenuti significativi per modalità di apprendimento particolarmente complesse sostenute anche da attività di ato, supervisione, ecc. La semplice implementazione di nuovi sistemi o l'istruzione breve finalizzata all'uso di specifici strumenti non possono essere accreditate in quanto considerate normali attività di lavoro.

SARECM FSC- T ipologia A R I E P I L O G O a) Comitati Aziendali Permanenti b) Commissioni di Studio c) Gruppi di Studio Finalizzati al Miglioramento d) Circoli di Lettura e) Raccolta ed Elaborazione Dati f) Partecipazione ad Audit SARECM FSC- T ipologia A fasi di lavoro obiettivi formativi ruoli ore 1 fase di analisi e studio 2 3 4 5 6 individuazione dei correttivi o di strategie d'intervento costruzione di strumenti per applicare nuovi comportamenti messa in atto del cambiamento monitoraggio del cambiamento valutazione dell'impatto del cambiamento 7 raccolta dati

SARECM FSC- tipologia B STAGE e TIROCINI ruoli previsti: responsabile scientifico,, a) motivazione e obiettivi generali del progetto (massimo 300 caratteri) b) obiettivi di apprendimento-acquisizione e/o miglioramento di: a) abilità pratiche b) competenze organizzative c) competenze relazionali d) tecniche di apprendimento e) utilizzo di tecnologie e strumenti f) altro (specificare) g) tutti c) modalità operative Ore partecipanti 1 laboratori didattici 2 momenti strutturati di confronto sull andamento del tirocinio/stage 3 momenti strutturati di revisione della casistica clinica e organizzativa 4 studio materiale didattico / di approfondimento teorico 5 consultazione di banche dati on-line 6 esercitazione di attività sotto supervisione Totale ore tirocinio

SARECM FSC- tipologia C - a) Casi Clinici b) Aggiornamento Monotematico ruoli previsti: responsabile scientifico, referente didattico, esperto, descrizione riassuntiva del progetto o b i e t t i v i 1) metodologici 2) contenuto 3) diagnostici 4) terapeutici 5) riabilitazione 6) aggiornamenti/sistematizzazione 7) tematiche generaliste 8) tematiche specialistiche 9) altri obiettivi casi clinici / aggiornamento monotematico