COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE



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COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE SEC( 2006 ) 829 DEFINITIVO BILANCIO GENERALE - ESERCIZIO 2006 SEZIONE III - COMMISSIONE TITOLI 23, 31 BRUXELLES, 28.06.2006 STORNO DI STANZIAMENTI N. DEC 27/2006 Aiuti umanitari alla CISGIORDANIA e alla STRISCIA DI GAZA SPESE NON OBBLIGATORIE IN EURO ORIGINE DEGLI STANZIAMENTI DAL CAPITOLO - 31 02 RISERVE PER INTERVENTI FINANZIARI ARTICOLO 31 02 42 Riserva per aiuti d urgenza SI - 50 000 000 SP - 25 000 000 DESTINAZIONE DEGLI STANZIAMENTI AL CAPITOLO 23 02 Aiuti umanitari ARTICOLO - 23 02 01 Aiuto alle popolazioni e aiuto alimentare d urgenza ai paesi in via di sviluppo e ad altri paesi terzi vittime di calamità o di gravi crisi SI 50 000 000 SP 25 000 000 IT IT

I. RAFFORZAMENTO a) Denominazione della linea 23 02 01 - Aiuto alle popolazioni e aiuto alimentare d urgenza ai paesi in via di sviluppo e ad altri paesi terzi vittime di calamità o di gravi crisi b) Dati in cifre al 16/6/2006 SI SP 1A. Stanziamenti dell'esercizio (bilancio iniziale + AB) 470 429 000 470 429 000 1B. Stanziamenti dell'esercizio (EFTA) 0 0 2. Storni 0 0 3. Stanziamenti definitivi dell'esercizio (1A+1B+2) 470 429 000 470 429 000 4. Esecuzione degli stanziamenti definitivi dell'esercizio 363 009 425 218 515 730 5. Stanziamenti non utilizzati/disponibili (3-4) 107 419 575 251 913 270 6. Fabbisogno fino a fine esercizio 157 419 575 276 913 270 7. Rafforzamento richiesto 50 000 000 25 000 000 8. Percentuale del rafforzamento rispetto agli stanziamenti dell'esercizio (7/1A) 10,63% 5,31% c) Motivazione dettagliata del rafforzamento In seguito al successo del Partito del cambiamento e della riforma nelle elezioni del Consiglio legislativo palestinese, il governo di Israele ha interrotto il trasferimento delle imposte sul valore aggiunto e delle imposte doganali palestinesi che è tenuto a consegnare (circa il 50% del bilancio dell Autorità palestinese) e ciò ha provocato una crisi fiscale. Allo stesso tempo, i principali donatori hanno ridotto varie categorie dell assistenza proveniente dall estero, soprattutto il sostegno al bilancio dell Autorità palestinese. La politica di chiusura di Israele e la diminuzione degli scambi commerciali hanno inoltre indebolito la posizione fiscale e l attività economica, provocando diffuse carestie e aumenti dei prezzi con un effetto pesante sulla popolazione vulnerabile. Il numero dei posti di controllo è aumentato: dai 376 prima del disimpegno di Israele da Gaza si è passati a 515 a metà maggio del 2006, il che ha bloccato i movimenti dei palestinesi in Cisgiordania. Circa 60 000 palestinesi attraversano ogni giorno i posti di controllo. La barriera di separazione, che già influenzava profondamente la vita dei palestinesi, specialmente per quanto riguarda l accesso all istruzione, ai servizi sanitari e ai collegamenti economici, è stata quasi completata all interno e intorno a Gerusalemme est, diminuendo ulteriormente l ingresso in città dei palestinesi della Cisgiordania. Questi ostacoli hanno ridotto ancora di più l accesso alle terre, ai mercati e ai servizi e ha peggiorato la situazione umanitaria. Nel mese di giugno dovrebbe essere adottata una decisione della Commissione relativa agli aiuti umanitari. Essa prevede 34 milioni di euro per le fasce di popolazione più in difficoltà nell ambito dell attuale crisi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza (30 milioni di euro) e per i rifugiati palestinesi in Libano (4 milioni di euro), con un assistenza umanitaria che consisterà nella distribuzione di razioni di cibo e provviste di fattori di produzione agricoli; nella creazione di lavori di emergenza, che garantiscano l accesso a servizi sanitari di base; nell offerta di sostegno psicologico a bambini e adolescenti nell ambito della comunità; nella riapertura dell accesso all acqua per usi domestici e agricoli; nella protezione e nel coordinamento. Di questi 34 milioni di euro, circa 28 milioni sono stati destinati al proseguimento di operazioni in corso che rispondono a esigenze individuate in precedenza, mentre altri 6 milioni saranno destinati a rispondere a nuove necessità, specialmente nel settore dell'aiuto alimentare e dei lavori di emergenza. Comunque, i 29,6 milioni di euro destinati alla Cisgiordania e alla Striscia di Gaza non potranno in alcun modo coprire le esigenze che la DG ECHO ha identificato come più urgenti. IT 2 IT

La Commissione è molto preoccupata del netto peggioramento della situazione umanitaria e dell aumento delle difficoltà che colpiscono la popolazione in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, e ritiene che ciò richieda una maggiore reazione a livello internazionale. Varie agenzie delle Nazioni Unite hanno richiamato l attenzione sulla crisi umanitaria in cui è caduta la popolazione palestinese in seguito alla decisione di Israele di trattenere le entrate fiscali palestinesi, alla chiusura politica di cui sopra e ai tagli degli aiuti internazionali destinati all Autorità palestinese. Secondo la Banca Mondiale, quasi la metà degli abitanti della Cisgiordania e quasi 70% della Striscia di Gaza vive al di sotto della soglia di povertà. Attualmente circa il 40% della popolazione della Cisgiordania non può approvvigionarsi regolarmente di acqua e cibo e, secondo il Programma alimentare mondiale (PAM), il numero di persone che necessitano di aiuti alimentari aumenterà del 25% entro la fine di questo mese. Il 9 maggio 2006 il Quartetto ha espresso serie preoccupazioni circa il peggioramento delle condizioni dei palestinesi, l assistenza umanitaria fornita, la vita economica, la coesione sociale e la situazione istituzionale, invitando la comunità internazionale a reagire alle crescenti esigenze umanitarie. Sia l Alto commissario dell ONU per i diritti umani, sia il Sottosegretario generale e coordinatore dei soccorsi di emergenza dell'ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha) hanno recentemente avvertito che in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza la comunità internazionale è di fronte a una crisi umanitaria e di sicurezza. Esigenze individuate Si indicano qui di seguito le esigenze e le possibili risposte all'attuale situazione. I progetti previsti nel settore degli aiuti umanitari contribuiranno ad attenuare gli effetti della crisi sulla popolazione palestinese, favorendo in particolare l accesso alle prime forme di assistenza sanitaria, la fornitura di provviste alimentari di base, la creazione di lavori di emergenza, l approvvigionamento di acqua potabile e il potenziamento delle attività di protezione. Aiuto alimentare La Commissione prevede di sostenere un'operazione di aiuto alimentare in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza per un importo di 9 milioni di euro, destinata ad assistere le popolazioni non rifugiate per un periodo di 6 mesi. La nuova situazione di emergenza nelle zone in questione richiede un totale di 20,8 milioni di euro. La DG ECHO concentrerà il suo sostegno sui casi di difficoltà sociali e sulle istituzioni sociali in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. La Commissione intende sostenere le distribuzioni di aiuti alimentari svolte dalla UNRWA in Cisgiordania e una distribuzione nella Striscia di Gaza, per un totale di 8,98 milioni di euro. Prevede inoltre di sostenere l acquisto del 30% dei quantitativi sfusi di ortofrutticoli presso le associazioni di agricoltori, utilizzando logistiche e strutture già esistenti, e di distribuire questi prodotti alimentari alle istituzioni e/o alle famiglie in difficoltà, per un importo di 3,3 milioni di euro. Sanità Il Ministero della sanità palestinese sta esaurendo le scorte strategiche di presidi medicosanitari. Se l'attuale situazione prosegue, il sistema sanitario non potrà continuare a funzionare e l intera popolazione palestinese non avrà più accesso ai servizi sanitari. Conformemente al suo mandato, la DG ECHO della Commissione intende sostenere il Ministero della sanità per la fornitura di attrezzature mediche, affinché istituisca un sistema di coordinamento e sorveglianza delle situazioni di emergenza e sviluppi la sua capacità di reazione rapida. Allo stesso tempo si dovrebbe fornire al Ministero un minimo di risorse perché possa mantenere in funzione la struttura embrionale di assistenza per i problemi di salute mentale. La DG ECHO aumenterà il suo sostegno per garantire l accesso all assistenza sanitaria di base, con un estensione geografica delle attuali operazioni sanitarie di base destinata a coprire altri 150 000 beneficiari diretti. La Commissione si concentrerà sulle suddette nicchie del settore sanitario, fornendo aiuti tramite ONG partner di ECHO (MERLIN, CARE) e la OMS, per un importo di 11,72 milioni di euro in 6 mesi. Creazione di lavori di emergenza IT 3 IT

La Commissione prevede di reagire alla perdita di entrate di 21 825 famiglie bisognose (pari a 130 950 persone) sostenendo operazioni di creazione temporanea di lavori di emergenza svolte soprattutto tramite la UNRWA e due ONG partner (Mercy Corps e COOPI) per un importo di 11 milioni di euro in 6 mesi. Acqua Nell ambito della situazione di emergenza, la Commissione prevede di concentrare il suo sostegno sulla fornitura di acqua in autocisterne, che aiuterebbe soprattutto le famiglie più in difficoltà a sopportare gli effetti della crisi, e di favorire lo sviluppo di capacità di reazione rapida. Le operazioni sarebbero svolte dal CICR e da due ONG partner di ECHO (ACH e OXFAM) per un importo stimato di 3 milioni in un periodo di 6 mesi. Protezione È evidente che il peggioramento della situazione umanitaria e di sicurezza richiede il potenziamento delle attività di protezione. La DG ECHO intende aumentare il suo sostegno nei confronti del mandato di protezione del CICR (3 milioni di euro). SINTESI La seguente tabella fornisce una sintesi indicativa dei settori d intervento e dei partner responsabili dell attuazione delle azioni. SETTORE IMPORTO PARTNER RESPONSABILE Aiuto alimentare 21,28 milioni di PAM, UNWRA Sanità 11,72 milioni di OMS, MERLIN, CARE Creazione di lavori di emergenza 11 milioni di UNWRA, COOPI, Mercy Corps Rete idrica e fognaria 3 milioni di ACH, OXFAM Protezione 3 milioni di CICR TOTALE 50 milioni di IT 4 IT

II. PRELIEVO a) Denominazione della linea 31 02 RISERVE PER INTERVENTI FINANZIARI Articolo 31 02 42 Riserva per aiuti d urgenza b) Dati in cifre al 16/6/2006 SI SP 1A. Stanziamenti dell'esercizio (bilancio iniziale + AB) 0 0 1B. Stanziamenti dell'esercizio (EFTA) 0 0 2. Storni 0 0 3. Stanziamenti definitivi dell'esercizio (1A+1B+2) 0 0 4. Esecuzione degli stanziamenti definitivi dell'esercizio 0 0 5. Stanziamenti non utilizzati/disponibili (3-4) 0 0 6. Fabbisogno fino a fine esercizio(*) 0 0 7. Prelievo proposto 50 000 000 25 000 000 8. Percentuale del prelievo rispetto agli stanziamenti dell'esercizio (7/1A) (*) Senza oggetto per una linea di stanziamenti accantonati o delle riserve c) Motivazione dettagliata del prelievo n.d. n.d. Impiego della riserva per aiuti d urgenza in risposta alla crisi umanitaria in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. IT 5 IT