Progetto editoriale Continua...



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Sinnai, 21 Luglio 2010 Progetto editoriale Continua... - pag.1 di 6 Progetto editoriale Continua... Il progetto Continua... ho iniziato a progettarlo a Settembre 2009 e a diffonderlo il 27 Dicembre 2009, ancora non totalmente definito, quando ho contattato il primo gruppo di autori che avrei voluto coinvolgere nel progetto da subito. Proseguo, ora che si concretizza fisicamente, con l invito alla partecipazione ad altri autori di cui ho stima, mediante l invio di questo scritto in cui presento il progetto e la filosofia editoriale che lo caratterizza. Concetti originari e generali del progetto. Continua... è il nome una rivista a periodicità mensile con le caratteristiche della tipica rivista contenitore, ossia una miscela di fumetti e di articoli informativi. La rivista è però sostanzialmente un veicolo pubblicitario, la presentazione di quel che sarà il prodotto editoriale che consentirà di avere un guadagno economico dalle realizzazioni degli autori, ossia le raccolte in albo o in volume di quel che sulla rivista verrà presentato. Per portare avanti l introduzione del progetto espongo alcune considerazioni, riguardo all attuale mercato del Fumetto per le novità editoriali, nate dalla mia esperienza di questi anni. I lettori per la maggior parte cercano quel che conoscono, sia per gli autori che per i personaggi e i generi. Pochi sono quelli che provano cose nuove e che le cercano, nella maggior parte dei casi si aspetta che sia qualcosa di conosciuto. Le maggiori probabilità che un nuovo autore riesca a vendere è che sia conosciuto l editore, per cui c è già un piccolo bacino d utenza che potrebbe essere incuriosito. Ma io non sono certo un editore conosciuto, anzi mi vanto di avere la più piccola casa editrice del mondo. I lettori sono quindi difficili da attrarre nel breve tempo, ci vuole un passaparola del lungo periodo per vederli aumentare. Questo significa che un successo (inteso come vendere a sufficienza per avere un guadagno, non diventare famoso e ricco) immediato è difficilissimo. Bisognerebbe essere presenti con continuità in modo che i lettori abbiano il tempo di seguire il nuovo autore. La pubblicazione di una novità editoriale è quindi una spesa immediata e di difficile recupero. Questo vale sia, come ho detto, con un editore di media o piccola diffusione che nell autoproduzione. Inoltre con l autoproduzione c è il problema della quantità ridotta che si può realizzare. Lavorando a tempo pieno si possono preparare una trentina di pagine al mese, che consente di fare un albo mensile o un volume ogni tre mesi. A tempo pieno, quindi avendo soldi da parte o con un mecenate. La conseguenza è che se uno pubblica in auto-produzione un volume e non vende subito, molto difficilmente avrà i soldi per un secondo volume. Per essere leggibili per un lungo periodo ci vuole quindi una pubblicazione periodica e con più autori, in formato di rivista-contenitore, così come è progettata Continua..., che consenta nel lungo periodo di far affezionare il lettore alle storie e ai personaggi, di far rimanere nella memoria gli autori, di interessarlo a conoscere come si conclude la vicenda narrata, e di tenere vivo un palcoscenico in cui un autore può mostrare le proprie opere senza dover produrre quella trentina di pagine mensili che non gli consentirebbero di occuparsi di altro. E il vantaggio del gruppo. Ovvio che, se il successo editoriale arride all autore, questi potrebbe decidere di applicarsi solo al lavoro di fumettista (scrittore, disegnatore o autore completo che sia) e vivere del più bel mestiere del mondo.

Sinnai, 21 Luglio 2010 Progetto editoriale Continua... - pag.2 di 6 Caratteristiche della rivista. Chi conosce le riviste degli anni 40-60- 80 (L Avventuroso-Corriere dei Ragazzi-Eureka-AlterAlter-OrientExpress-ComicArt, tanto per fare qualche esempio) o quelle tuttora vive (Lanciostory-Skorpio) ha chiaro il concetto: una rivista eterogenea per stili e temi, in cui ognuna delle opere avrà a disposizione da 4 a 8 pagine a numero, e una periodicità mensile, per ottimizzare la divisione delle singole opere e la reperibilità del singolo numero. In questo modo un opera di 48 pagine, apparendo a 6 pagine a numero della rivista, comparirà per 7 mesi (il calcolo esatto darebbe 8 mesi, ma capirete dopo perché). È un tempo sufficientemente lungo per far appassionare un lettore e per farlo interessare all autore. C è da dire, inoltre, che questa struttura a puntate e col finale tronco sarà una ottima palestra per gli autori, che dovranno riuscire a mantenere alto l interesse ogni volta che ci sarà una interruzione. La rivista ha una distribuzione in formato digitale perché, date le difficoltà di vendita espresse in precedenza, e considerando le forti spese di distribuzione in fumetteria e in edicola, è l unica opzione possibile. E siccome in questo modo si annullano le spese di distribuzione ma non si aumentano le possibilità di vendita, l unica soluzione è trasformarla in un veicolo di promozione. La rivista sarebbe quindi il veicolo promozionale per i futuri volumi o albi, di cui i lettori dovranno indicare quali vorranno in stampa. Quel che verrà richiesta sarà una indicazioni di estrema precisione, praticamente una prenotazione, con un pagamento anticipato del prezzo di copertina, e in sostanza si pubblicherà in print-on-demand. Spero comunque, dal prossimo anno di realizzare una versione cartacea, da mettere in vendita in occasione di una manifestazione fumettistica a cui partecipare con uno stand. Queste edizioni però potrebbero essere degli speciali, dei numeri fuori-serie, che contengono materiali differenti da quelli della rivista gratuita, il che ritengo sarebbe molto più interessante per i lettori. Storie brevi, magari anche di personaggi diversi da quelli della rivista. Numeri speciali ma con la stessa filosofia, ossia anche in quegli speciali non ci devono essere storie complete, anche lì deve mancare il finale, che verrà presentato... chissà dove, forse nel volume che contiene anche l altra storia, oppure in un numero speciale futuro. Il rischio che i lettori non siano interessati al volume perché avranno la rivista gratuita viene annullato dalla scelta editoriale di NON pubblicare le ultime 6-8 pagine della storia. La mancanza della fine, riservata al volume, ci consentirà di avere la richiesta dai soli lettori veramente interessati, e servirà ad eliminare tutti quei lettori che vogliono solo la lettura gratuita. In questo modo le spese e il rischio editoriale saranno davvero ridotti al minimo. Un sotterfugio dichiarato, però, che è esposto nel redazionale del primo numero, e forse come nota in ogni numero, e che è essere dichiarato fin dal nome della rivista. Il nome a cui ho pensato, Continua..., rappresenta l essenza del contenitore di materiale a puntate riportando la scritta finale di ogni puntata. Le caratteristiche artistiche delle opere. Ogni autore è libero di scegliere il genere e il tema che più gli aggrada, e anche la quantità di storie che vuole presentare, per cui si possono anche sviluppare 3-4 progetti, con coautori differenti. I fumetti possono avere una struttura di tavole a piena pagina o strisce - basta che stiano in una pagina A4 - possono essere lunghi 2 o 200 pagine. Ovviamente la filosofia di Continua... - storie divise a puntate e col finale riservato alla pubblicazione singola -

Sinnai, 21 Luglio 2010 Progetto editoriale Continua... - pag. di 6 potrebbe venire modificata in situazioni di storie molto brevi, addirittura monopagina, che saranno comunque accettate. Nel caso di storie dalle 24 alle 79 pagine la storia verrà comunque suddivisa in puntate, ma costituite da un numero inferiore di pagine, da tre a quattro. Nel caso di storie inferiori alle 24 si sceglierà con il singolo autore se è preferibile la pubblicazione di storie intere, riservandosi per il volume altre storie inedite, o se pubblicarle tutte comunque a spezzoni. Per esempio io ho alcuni personaggi le cui storie sono lunghe 8 tavole, di cui realizzerò da 4 a 8 storie, e per cui sceglierò se pubblicare tutte le storie tronche da 4 o 6 tavole, riservando le ultime pagine per il volume, oppure pubblicando 3-4 storie complete e lasciando per il volume le altre 4-5 storie intere. Sui progetti io non farò controlli editoriali. L autore è totalmente responsabile di quello che pubblica. Al massimo li leggerò per rilevare eventuali errori di grammatica o delle incongruenze (che poi magari mi verrà spiegato che non sono incongruenze :-D ), ma nulla di più. Il motivo è doppio: non ritengo che un autore debba essere sottoposto a controllo, per me il redattore che dirige la storia è una figura negativa; gli autori devono essere coscienti che il proprio successo è legato alla propria capacità di attrarre l attenzione del lettore, per cui dovrà lui stesso definire le scelte narrative, variabili tra l autoriale e il commerciale, che lo potranno portare all obiettivo economico, se questo è quello che vuole. Quello in cui invece la mia scelta sarà applicata è definire quali autori possono essere pubblicati. Uno scrittore o un disegnatore che stimo e quindi verrà pubblicato dovrà, nel caso scelga un co-autore che io non conosco, dimostrarmi le capacità di chi mi propone, e nel caso io non lo ritenessi sufficientemente professionale o adeguato ai miei parametri non potrà collaborare e dovremo cercare una alternativa. Le caratteristiche editoriali delle pubblicazioni. Mentre per la questione contenuti e stili gli autori hanno la massima libertà, per quanto riguarda la parte grafico-editoriale ci sono delle limitazioni maggiori, in vario grado. Una abbastanza blanda riguarda il colore, che ripeto è a scelta degli autori ma deve essere una scelta cosciente dato che determina un incremento dei costi tipografici. Gli eventuali numeri speciali di Continua... che usciranno in cartaceo però verranno realizzati in b&n - almeno nei primi tempi - per cui di questo gli autori dovranno tenere conto. La versione cartonata dei volumi verrà data come opzione agli acquirenti, essendo ovviamente un incremento del valore dell oggetto-libro ma anche del prezzo. Più limitanti le questioni lunghezza della storia e formato della stampa. Le pubblicazioni della DTE esisteranno solo in formati che rientrano nella codifica UNI, per cui A5, A4, A3, sia in verticale che in orizzontale. Normalmente i volumi che riguarderanno le opere della rivista saranno quindi in formato A4, quindi gli autori dovranno lavorare su tavole proporzionate a questo formato finale. Nel caso di strip c è la possibilità di realizzare un A4 che contenga 4 strisce a pagina o un A5 orizzontale. Come detto, la lunghezza della storia è definita dall autore, così come il tema e lo stile di disegno e l uso del colore, che però deve anche ragionare sul fatto che per un volume dovrà quantomeno lavorare per un minimo di 80 pagine, altrimenti ci si orienterà su una rilegatura spillata, ad albo, sempre su un formato A4. Ne consegue che gli autori che vogliano fare storie brevi dovranno farne in quantità tale da occupare un tal numero di pagine, ad esempio 5 storie da 15 tavole per occupare 90 pagine di un volume - le rimanenti 6 saranno occupate da elementi editoriali come frontespizio con titolo, sommario, una illustrazione, una introduzione, etc. Se la quantità di storie sarà ridotta, ad esempio 4 storie da 8 pagine, come detto la pubblicazione avrà un aspetto di albo-rivista con rilegatura spillata.

Sinnai, 21 Luglio 2010 Progetto editoriale Continua... - pag. di 6 Consegna dei materiali per la pubblicazione sulla rivista. La storia non verrà inserita nella rivista se gli autori non avranno consegnato almeno il 90% delle tavole dell intera storia, ossia tutto quel che dovrà apparire su Continua... visto che la parte mancante, quel 10%, corrisponderà al finale da mettere nel volume. Questo per evitare che la storia venga troncata ben prima del finale perché l autore ha avuto un contrattempo di qualunque natura. Alla fine della pubblicazione sulla rivista gli autori mi consegneranno il finale per la realizzazione della pubblicazione completa. Nel caso delle storie brevi questo non vale per la singola storia ma vale per il gruppo di storie che comparirà in volume o in albo. Il momento della consegna, quindi, sarà una scelta di responsabilità, dato che gli autori saranno editor di loro stessi, e dovranno decidere quando la storia sarà pronta per essere proposta al pubblico. Il successo, ossia quanto sapranno realizzare qualcosa di interessante per i lettori, sarà quindi totale merito degli autori, e questa condizione sarà lo sprone per lavorare con la massima serietà e il massimo impegno. Materiali redazionali della rivista. Essendo una rivista contenitore ci sono delle parti redazionali, articoli sul Fumetto in relazione ad aspetti differenti. In questo caso non c è una consegna di una opera, però sarebbe bene avere una vantaggio di almeno 3-4 articoli. Ogni rubrica dovrà avere una filosofia, una tematica estremamente definita, con un discorso coerente, affinché anche questi materiali possano essere organizzati in un volume. Aspetti economici del progetto. Partiamo da un principio: questo progetto non rientra nella tipica forma di editoria delle grandi case editrici, dove l autore è pagato dall editore per un opera che poi l editore metterà in vendita per ricavarne degli introiti, e dopo un certo numero di copie vendute, eventualmente, l autore riceve anche una percentuale sugli incassi, e magari anche sulle ristampe. Il progetto Continua... è editoria classica solo in quanto è la casa editrice DTE che si occuperà di impaginazione, contatti con lo stampatore, distribuzione e vendita. Allo stesso tempo non è editoria a pagamento. Questa si realizza quando un autore da un opera a un editore, che gliela stampa in cambio dell acquisto, da parte dell autore, di una cospicua quantità di copie (che poi l autore rivenderà, se potrà). In questo modo l editore riceve dall autore (senza che questi lo sappia) i soldi necessari per coprire le spese tipografiche e avere un certo guadagno, e in tanti casi non provvederà ad attività di distribuzione dell opera. La situazione più simile è quella dell auto-produzione, ma modificata affinché per gli autori il costo diventi zero, mentre l introito sia il massimo possibile. Per la stampa delle pubblicazioni cartacee il costo sarà quasi totalmente a carico degli autori, ma dato che si stamperà solo su prenotazione e acquisto, il costo della stampa sarà totalmente ripagato dal prezzo di copertina, senza necessità di anticipo della quota di spesa, e la differenza - tolte le imposte - sarà un guadagno netto degli autori. Un guadagno prossimo al 100% del netto totale, sicuramente pari al 100% netto relativo alle spese di stampa sostenute. Questa differenza nasce dalla compartecipazione alle spese da parte della DTE, che pagherà le spese tipografiche del 5% della tiratura. Il guadagno derivante da questa percentuale è quella che permetterà alla DTE di ottenere un introito relativo alle varie attività di lavorazione di cui si occuperà.

Sinnai, 21 Luglio 2010 Progetto editoriale Continua... - pag. di 6 Ogni autore o gruppo di autori, quindi, avrà le spese di stampa a proprio carico per una quantità pari al 95%, da cui otterrà il 100% dei guadagni netti. Ritornando quindi alle definizioni iniziali del paragrafo: - - - non è editoria classica perché non c è un compenso immediato agli autori, ma ha in comune con questa che gli autori non si occupano di organizzazione, realizzazione e vendita della pubblicazione; non è editoria a pagamento perché non si richiede un pagamento da parte degli autori; è simile all auto-editoria perché gli autori hanno un guadagno netto che si avvicina al 100%, ma si differenzia da questa perché gli autori non anticipano alcuna cifra. Il costo della stampa, appena definito dalla DTE col tipografo, verrà reso noto da subito all autore, in modo da capire quale prezzo di copertina sia la miglior scelta, e quindi che egli possa calcolare il proprio guadagno. I preventivi e le fatture di stampa saranno condivisi con gli autori per chiarezza dei conteggi. Ci sono altre due voci di spesa tipografica, e speriamo di guadagno, in cui gli autori ancora non hanno alcuna voce di uscita ma avrebbe solo un ipotetico guadagno, in caso di vendita. La prima riguarda i numeri speciali cartacei, di cui già si è parlato; la seconda riguarda le copie delle pubblicazioni che la DTE stamperà in una quantità ipotetica di 20-25, copie che ovviamente non rientrano nel numero di prenotazioni ma che sono da considerarsi un investimento economico della casa editrice, ma che serve anche perché considero importante che le pubblicazioni comunque siano a disposizione fisicamente dei potenziali lettori. Entrambi i materiali suddetti saranno venduti solo direttamente alle manifestazioni fumettistiche a cui la DTE eventualmente parteciperà. Per entrambi gli introiti netti saranno suddivisi al 50%, tra autori e editore. Diritti d autore sui materiali. La DTE non ha alcun diritto sulle storie pubblicate, i diritti sono degli autori che realizzano i fumetti. Se in corso di pubblicazione o alla fine della comparsa su rivista un altro editore proponesse a degli autori di pubblicare il proprio fumetto, io non accamperei nessun diritto e non avrei alcuna obiezione. Gli autori sono proprietari totali di quel che uscirà sulla rivista, e se il nuovo editore richiedesse che il fumetto scompaia dai numeri on-line della rivista, questo verrà fatto. Come già detto, questa è una sorta di auto-editoria, anche se attraverso la DTE, quindi è logico che gli autori siano totali proprietari dell opera. Aspetti remunerativi per l editore. Come scritto poco sopra, la DTE si occuperà di lettering (quando richiesto dagli autori), impaginazione, stampa, diffusione, vendita, gestione degli aspetti economici, sia della rivista che delle pubblicazioni cartacee. E come già detto, per potere avere un compenso monetario da queste attività la DTE non tratterà denaro dai guadagni netti delle pubblicazioni cartacee se non da quel 5% di cui pagherà le spese di stampa, come se fosse un co-autore. Un altro compenso deriva dal 50% dei guadagni netti delle pubblicazioni cartacee stampati indipendentemente dalle prenotazioni e dei numeri speciali di Continua..., entrambi in vendita alle manifestazioni. Ci sono poi altri aspetti in positivo, per quanto mi riguarda: - per la DTE, l ampliamento del catalogo - ma continuerò a vantarmi di avere la più

Sinnai, 21 Luglio 2010 Progetto editoriale Continua... - pag.6 di 6 piccola casa editrice del mondo ^ ^ -, con la possibilità di poter citare la pubblicazione di ottimi autori, che consentirà anche di avere maggiore visibilità e dare maggiore attrattiva alle presenze in manifestazioni sul fumetto; - come autore, perché la vendita dei miei fumetti beneficerà del richiamo dato da Continua... e dalla sua offerta molteplice e variegata, cosa che se la rivista contenesse solo mie cose non avrebbe. E probabile, infatti, che guadagnerò più come autore che come editore, in questa avventura. Oltretutto per riempire una rivista da solo dovrei realizzare 4 pagine complete al giorno. Quest ultimo punto, come già scritto in precedenza, vale per tutti gli autori, ovviamente. Esemplificazione della fasi editoriali del singolo fumetto. In sostanza questo è quel che succede: - gli autori si accordano con l editore per le caratteristiche di formato e lunghezza di una o più storie a fumetti, e stabiliti questi parametri si stipula un contratto. Secondo la disponibilità dell editore può essere fornito un supporto alla realizzazione del lettering; - quando gli autori hanno realizzato almeno il 90% dell opera la consegnano alla DTE, che provvede alla impaginazione e suddivisione in porzioni che singolarmente saranno presentate sui numeri della rivista; - il fumetto degli autori X e Y compare su Continua... per X mesi - in funzione della lunghezza e suddivisione - durante i quali si raccolgono le prenotazioni e i pagamenti della pubblicazione con la storia completa. Gli ordini vengono chiusi - per una prima tiratura - dopo due mesi dall interruzione sulla rivista; - X e Y consegnano le pagine del finale (io non devo averlo prima, anzi NON VOGLIO averlo prima, neppure io devo sapere come finisce la storia raccontata), io impagino e consegno al tipografo scelto il file, che stamperà le copie. Sta a X e Y scegliere quante copie stampare, se giusto il numero delle richieste (a cui vanno aggiunte le copie che per legge vanno consegnate ad alcuni uffici pubblici che raccolgono tutte le pubblicazioni italiane, 2 che mi terrò io e che pagherò a X e Y, e il numero di copie che X e Y volessero conservarsi) oppure stamparne un po di più per future richieste, diciamo dei 6 mesi successivi. Le spese sono a carico degli autori al 95% e di DTE per il 5%; - alla tipografia vengono richieste 20-25 copie in più, totalmente a carico della DTE; - la DTE invia le copie agli acquirenti. La spesa è ovviamente a carico degli autori al 95% e di DTE al 5%; - DTE paga la tipografia. La differenza, detratte imposte e spese, relative al 95% della tiratura viene girata agli autori che fatturano il guadagno come compenso ricevuto dalla casa editrice per l opera. Ovviamente gli autori avranno accesso a tutte le fatture e le richieste di acquisto e conseguente vendita dei volumi. Accordi tra editore e autori. Dopo aver definito un accordo iniziale via e-mail, la DTE fornirà agli autori un contratto in cui saranno riportate le stesse voci e concetti che sono presenti in questo documento. La descrizione del progetto è ora completa, spero sia interessante per gli autori contattati, e sono disponibile a fornire chiarimenti per qualsiasi concetto non chiaramente espresso o magari non affrontato. A presto. Daniele Tomasi