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eum

Maurizio Morini Trascendentalismo e immanentismo nelle tre edizioni del Mondo come volontà e rappresentazione di Arthur Schopenhauer eum

Isbn 978-88-6056-531-0 Prima edizione: settembre 2017 2017 eum edizioni università di macerata Centro Direzionale, via Carducci snc 62100 Macerata info.ceum@unimc.it http://eum.unimc.it Impaginazione: Roberta Salvucci Il presente volume è stato sottoposto a peer review secondo i criteri di scientificità previsti dal Regolamento delle eum (art. 8) e dal Protocollo UPI (Coordinamento delle University Press Italiane).

Indice 7 Avvertenze 9 Introduzione Parte prima La ricezione dell opera Capitolo primo 19 Le recensioni 19 1.1. Le recensioni alla prima edizione 28 1.2. Le recensioni alla seconda edizione 32 1.3. I riconoscimenti dal mondo accademico 41 1.4. Le recensioni alla terza edizione 43 1.5. Un giudizio oscillante verso l immanentismo Capitolo secondo 45 Edizioni e varianti 45 2.1. Le principali edizioni 57 2.2. I documenti 61 2.3. Il confronto tra il primo e il secondo volume 62 2.4. Le varianti e le loro tipologie 67 2.5. Ragioni che giustificano un edizione critica Parte seconda La transizione dalla dottrina della conoscenza alla metafisica Capitolo terzo 75 L evoluzione della Critica della filosofia kantiana 75 3.1. I presupposti metodologici 76 3.2. I meriti di Kant

6 INDICE 80 3.3. Gli errori di Kant 116 3.4. La terza via di Schopenhauer Capitolo quarto 119 La dottrina della conoscenza 119 4.1. La conoscenza come rappresentazione 127 4.2. Il ruolo dell intelletto 137 4.3. Il ruolo della ragione 148 4.4. La superiorità delle rappresentazioni intuitive 152 4.5. Il bisogno metafisico dell uomo 156 4.6. Metodo e idealismo nella filosofia di Schopenhauer Capitolo quinto 159 Il tentativo di una filosofia della natura 159 5.1. La dottrina del corpo e l oggettivazione del Wille 168 5.2. Il primato della volontà sull intelletto 170 5.3. Polarità e conflitto della volontà 175 5.4. Dalla Stufenfolge alla teleologia 181 5.5. I limiti delle scienze naturali e il compito della filosofia 187 5.6. I sentieri interrotti di Schopenhauer e l approdo empirista Capitolo sesto 195 La materia 196 6.1. Le tesi sull essenza della materia 213 6.2. La polemica contro il materialismo 219 6.3. Il dibattito sulla tendenza materialistica 231 6.4. Schopenauer e il principio indeterminato 2 3 5 Conclusioni 2 39 Bibliografia 239 1. Edizioni del Mondo come volontà e rappresentazione e altre opere 240 2. Letteratura critica 249 3. Raccolte di saggi 250 4. Lessici e dizionari 251 5. Opere generali 2 53 Indice dei nomi principali 2 55 Ringraziamenti 2 5 7 Allegati

Introduzione Il presente studio ha come oggetto l opera principale di Arthur Schopenhauer, Il Mondo come volontà e rappresentazione, di cui ne segue lo sviluppo storico, filologico e filosofico avvenuto in tre tappe: dalla prima pubblicazione in quattro libri del 1819 (con un appendice intitolata Critica della filosofia kantiana), alla seconda edizione del 1844 (alla quale viene aggiunto un secondo volume di Supplementi in cinquanta capitoli), fino a giungere alla terza e ultima edizione in due volumi del 1859. Si tratta di un periodo di quaranta anni nel quale l autore sottopone a continua revisione la propria opera fondamentale, da una parte arricchendola con nuove prospettive e informazioni, dall altra modificandola in alcuni suoi aspetti, spesso tutt altro che marginali. Al fine di offrire uno sguardo dettagliato su alcune questioni particolarmente rilevanti, si è deciso di concentrare l analisi sui primi due libri dell opera, che si occupano della dottrina della conoscenza e della fondazione della metafisica, e sull appendice, la Critica della filosofia kantiana. La ragione principale che ha stimolato la presente ricerca è la mancanza, nella tradizione degli studi su Schopenhauer, di un analisi sistematica delle relazioni tra i due volumi dell opera, Il mondo come volontà e rappresentazione e i Supplementi. Al di là di un pur interessante confronto tra i contenuti, quello che è mancato, per una valutazione sistematica delle relazioni tra i due testi e del significato complessivo dell opera, è stato il riconoscimento delle trasformazioni del pensiero di Schopenhauer nel corso degli anni. Se molti sono i lavori che hanno fatto luce sulla genesi del suo pensiero, rari sono quelli che si sono cimentati

10 INTRODUZIONE nello studio della sua evoluzione 1. Si tratta di una lacuna spiegabile forse sulla base di almeno due ragioni: la prima riguarda l idea più volte espressa da Schopenhauer secondo la quale il suo sistema sviluppa un «einziger Gedanke» 2 ; la seconda ragione potrebbe avere a che fare con la scarsa presenza del filosofo come oggetto di studio accademico, quasi l autore abbia dovuto scontare una sorta di ostracismo a causa delle accuse lanciate contro quel mondo. Riguardo a quest ultima poco si può fare, se non sperare che prima o poi i filosofi delle università perdonino gli strali di Schopenhauer contro la Universitäts-Philosophie; ma è opportuno ricordare la grande popolarità di questo autore e il suo peso culturale anche in altri ambiti oltre la filosofia, come quello artistico e letterario, che non giustificano il suo accantonamento scientifico. Riguardo alla prima, invece, non mancano elementi di ambivalenza di cui lo stesso filosofo è responsabile: se da una parte Schopenhauer denomina semplicemente come supplementi i contenuti del secondo volume, dall altra egli sostiene che i due volumi hanno un rapporto tra di loro complementare trovandosi nell uno ciò che manca nell altro 3. Vale la pena ricordare a questo proposito che, nel dare alle stampe la seconda edizione, egli affermava chiaramente non solo di avere introdotto alcuni mutamenti significativi ma soprattutto annunciava la revisione sostanziale dell appendice sulla Critica della filosofia kantiana. Essa venne infatti riscritta in molte sue parti perché, dopo il 1819, Schopenhauer modificò in modo profondo alcune sue valutazioni su Kant, prima riferite alla seconda edizione della Critica della ragion pura, in seguito alla lettura della prima edizione della stessa opera. Trascurare questo significa, tra l altro, precludersi la possibilità di comprendere la rile- 1 Cfr. M. Segala, Schopenhauer, la filosofia, le scienze, Pisa, Edizioni della Normale, 2009 il quale ha mostrato importanti cambiamenti nella speculazione sulla filosofia della natura. 2 W I, Vorrede zur ersten Auflage, p. VII. 3 Cfr. W I, Vorrede zur zweiten Auflage, pp. XXII-XIII. Schopenhauer utilizza poi la metafora dell obiettivo acromatico: grazie ad esso, come sanno coloro che si interessano di ottica, viene ridotta la distorsione dell immagine dovuta ai diversi valori di rifrazione della luce. Fuor di metafora dunque, la seconda edizione funziona come uno strumento in grado di precisare meglio i concetti utilizzati nella prima in modo da avere un quadro d insieme più fedele.

INTRODUZIONE 11 vante presenza di Schopenhauer nel mondo filosofico tedesco del secondo Ottocento, in relazione al cosiddetto ritorno a Kant e alla conseguente nascita del neokantismo. Ciò che preme rilevare, al di là di queste annotazioni, è che la nozione di pensiero unico con la quale Schopenhauer qualifica il suo sistema non significa pensiero immodificabile e non è pertanto giustificabile il disinteresse per l analisi delle trasformazioni che Schopenhauer ha introdotto nella sua opera principale nel corso di quarant anni. Un ulteriore ragione che ha guidato la presente ricerca discende direttamente dalla prima: verificare l evoluzione del pensiero di Schopenhauer contenuto nella sua opera principale per stabilirne una più precisa collocazione filosofica. Da questo punto di vista la letteratura ha sviluppato due principali interpretazioni. Da una parte quella di Rudolf Malter il quale, ponendo l accento sulla posizione idealistica fondamentale, ha inserito Schopenhauer, sebbene corretto in molti aspetti, nell ambito del filone del trascendentalismo. Dall altra quella di Alfred Schmidt il quale, leggendo la sua filosofia secondo una linea di sviluppo contrassegnata dal concetto di materia, ha letto il pensiero di Schopenhauer secondo una interpretazione materialistica ed immanentistica. Questa opposizione, sebbene rappresentata nelle sue posizioni estreme, costituisce un problema per lo stato attuale della ricerca alla cui soluzione il presente lavoro vuole offrire un contributo centrato sull analisi dell opera principale la cui autentica cifra sembra essere la costruzione di un articolato immanentismo, nei suoi aspetti ontologici, cognitivi e morali. A questo proposito un altra ragione che ha guidato la presente ricerca è stata la mancanza di un edizione critica che riguarda non solo l opera omnia ma persino lo stesso capolavoro del Mondo come volontà e rappresentazione. Con questa ricerca si vuole portare anche un contributo sugli aspetti della composizione dell opera e sull ampio apparato di fonti di cui si è servito Schopenhauer nel corso degli anni, punto di partenza imprescindibile per la progettazione di un edizione critica. La tesi si suddivide in due parti. Nella prima parte il primo capitolo consiste nell analisi delle recensioni e dei giudizi forniti dai contemporanei dopo l uscita di ogni edizione dell opera

12 INTRODUZIONE fino alla morte del filosofo avvenuta nel 1860. Anche in questo caso, se si eccettuano alcuni contributi a carattere generale, non esistono in letteratura lavori che abbiano sistematicamente analizzato le recensioni, molte delle quali provenienti proprio dall ambito accademico. Nel secondo capitolo sono prese in esame le principali edizioni dell opera pubblicate dal 1871 ad oggi con l indicazione dei loro criteri redazionali. Particolare rilievo è stato dato all edizione di Otto Weiß apparsa nel 1919 4 in quanto è stata l unica a fare uso degli Handexemplare, i testi inviati dall editore al filosofo, sui quali Schopenhauer ha elaborato, con appunti, note, ampliamenti e osservazioni di vario genere, il passaggio tra le varie edizioni. Un esame approfondito è poi stato condotto sul materiale a disposizione per la ricerca, in modo particolare sulle varianti (intese in senso lato) di cui se ne dà una nuova classificazione al fine di sostituire quella ormai obsoleta, e fonte di confusione, presente in letteratura. La seconda parte della tesi è composta da quattro capitoli nei quali sono prese in esame le differenze di carattere filosofico tra le varie edizioni dell opera: il rapporto con Kant (così come contenuto nell Appendice), la dottrina della rappresentazione, la filosofia della natura e la concezione della materia. Quella che Schopenhauer ha mantenuto ferma è la suddivisione dell opera in quattro libri, corrispondente a quella dei più classici trattati di filosofia in epistemologia, metafisica, estetica ed etica 5. Si tratta di aspetti determinanti che, se non mettono in discussione l importanza delle opere successive al Mondo come volontà e rappresentazione, giustificano tuttavia la restrizione del nostro punto di vista secondo quanto spiegato all inizio. La mancanza di un indice, la suddivisione dei paragrafi con un semplice salto di linea (nella prima edizione mancavano anche i numeri dei paragrafi, che saranno inseriti soltanto nella seconda edizione) riflette lo stile argomentativo di Schopenhauer, la struttura 4 A. Schopenhauer, Sämtliche Werke, O. Weiß (Hrsg.), Leipzig, Hesse & Becker, 1919. 5 Cfr. G. Piana, Commenti a Schopenhauer, II, Intuizione-intelletto-ragione, in <http://www.filosofia.unimi.it/piana/index.php> il quale sostiene che le ragioni per le quali la suddivisione dell opera sia stata occultata risalgono alla volontà dell autore di porre meglio in risalto il pensiero unico che ne è alla base.

INTRODUZIONE 13 unitaria, definita dallo stesso autore un pensiero organico e non architettonico 6, e in quanto tale di tipo concentrico, che spesso ripete in forme diverse concetti già espressi altrove. Se da una parte questo gli rende possibile una certa facilità di scrittura e lo spaziare in ambiti non strettamente attinenti all oggetto trattato, dall altra è causa di una non lieve difficoltà nella loro ricostruzione. Anche la terminologia non è sempre univoca e di conseguenza non è mai sicuro affidarsi all uso di singole parole ma è necessaria l individuazione del loro significato nel contesto in cui sono adoperate. Ad esempio, un problema della dottrina di Schopenhauer è costituito dall utilizzo di termini che il pensatore a cui egli fa riferimento (si pensi in particolare a Schelling) ha impiegato in modo differente. Nell organizzazione del lavoro si è proceduto innanzitutto al confronto tra il primo e il secondo volume, finalizzato ad una ricognizione dei temi che, dalla comparazione sinottica dell edizione A del 1819 con l edizione B del 1844, appaiono oggetto di maggiore ampliamento e rielaborazione. È opportuno ricordare che dei cinquanta capitoli del secondo volume dell edizione B, trentotto fanno riferimento a sessanta dei settantuno paragrafi dell edizione A (senza contare la lunga Critica della filosofia kantiana aggiunta come appendice), mentre i restanti dodici introducono nuove tematiche (ad eccezione del capitolo 40 che costituisce una sintesi). Riguardo ai temi contenuti nel secondo volume dell edizione del 1844, che riprendono direttamente quelli discussi nei relativi paragrafi dell edizione del 1819, numerosi sono quelli che subiscono un ampliamento pari o superiore rispetto all estensione che l autore vi aveva dedicato nella precedente edizione. Oltre al confronto tra i due volumi, sono state analizzate le varianti e le differenze tra le tre edizioni del primo volume (A: 1819, B: 1844 e C: 1859) e tra le due edizioni del secondo volume (1844 e 1859). Per questo lavoro ci si è affidati al lavoro di Arthur Hübscher, la cui edizione delle opere di Schopenhauer 7 6 W I, Vorrede zur ersten Auflage, pp. VII-VIII. 7 Sämtliche Werke, A. Hübscher (Hrsg.), Wiesbaden, Brockhaus, 1972 (edizione rivista da Angelika Hübscher, Mannheim, Brockhaus, 1988).

14 INTRODUZIONE contiene, nel settimo volume, due appendici di notevole rilevanza per il nostro lavoro: le varianti introdotte nel testo di ultima mano (1859) rispetto alle edizioni precedenti e i gestrichene Stellen, ovvero i brani cancellati da Schopenhauer nel passaggio da un edizione a quella successiva. Inoltre, e questo è un elemento di novità nello stato attuale della ricerca, sono stati presi in considerazione gli Handexemplare, i quali contengono annotazioni, varianti e fonti spesso non inserite nel testo finale. È importante sottolineare come tali quaderni non siano mai stati oggetto di studio sistematico, se non per la redazione dell edizione Weiß del Mondo come volontà e rappresentazione: anche su questo materiale il presente lavoro vuole colmare una grave lacuna scientifica. In questo quadro i manoscritti (il Nachlass composto da 29 quaderni nei quali Schopenhauer annotava quotidianamente il proprio pensiero) sono stati presi in esame per la parte relativa alla formazione del testo finale così come indicato negli stessi Handexemplare. Ulteriori fonti di studio sono state le lettere e le annotazioni ai libri della biblioteca conservata all archivio di Francoforte. Da questo punto di vista è necessario anche dare conto dei luoghi della ricerca. Non solo l Archivio Schopenhauer, nel quale sono conservati i documenti fondamentali, ma anche l Università di Mainz dove risiede il centro di ricerca in cui è possibile il confronto con la vastissima letteratura critica sull autore. Per gli Handexemplare invece si è resa necessaria la visita e il soggiorno presso la Fondation Bodmer a Cologny, un sobborgo nei pressi di Ginevra in Svizzera, finalizzata alla ricognizione delle copie originali. Come si vedrà, nella discussione dei vari argomenti di carattere storico filosofico presentati nella seconda parte, ci si è attenuti al testo nelle sue varie dimensioni. L obiettivo dello studio è quello di presentare Il Mondo come volontà e rappresentazione in modo da comprenderne la sua partizione, i suoi scopi effettivi, il modo in cui l autore ha percepito il suo rapporto con i pensatori con i quali si è confrontato. Il lavoro intende presentare una mappa dettagliata utile anche a chi voglia orientarsi per la prima volta nell opera: per questo motivo abbiamo inserito alcuni allegati in modo da facilitare il lavoro di consultazione.

INTRODUZIONE 15 La ricerca si propone altresì come contributo per una futura edizione critica, di cui da tempo si auspica la realizzazione. Si tratta certamente di un programma ambizioso nei confronti del quale però vogliamo esprimere fiducia nella sua realizzazione.

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