COMUNE DI MODENA RELAZIONE ILLUSTRATIVA DI CONTRODEDUZIONI. VARIANTE POC - RUE ART.30 co.4 L.R. 20/2000 - ZONA ELEMENTARE 280



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COMUNE DI MODENA 2 0 0 3 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DI CONTRODEDUZIONI VARIANTE POC - RUE ART.30 co.4 L.R. 20/2000 - ZONA ELEMENTARE 280 ADOTTATA CON DELIBERA DI C.C. n. 52 del 24/09/2012 APPROVATA CON DELIBERA DI C.C. n. 51 del 15/07/2013 ADOTTATO CON DELIBERA DI C. C. N del / /

Settore Pianificazione Territoriale ed Edilizia Privata RELAZIONE ILLUSTRATIVA DI CONTRODEDUZIONI alla Variante al POC-RUE con valore ed effetti di PUA - Art. 30 co 4 LR 20/00 - adottata con delibera di C.C. n. 52 del 24/09/2012 Zona Elementare 280 PUA Residenziale Giardini Zodiaco ZE 280 area 01- Via Giardini Responsabile del Settore: Arch. Marco Stancari Responsabile del Servizio Pianificazione Urbanistica, Mobilità e Politiche Abitative: Ing. Loris Benedetti Responsabile del Servizio Trasformazione Edilizia e Qualità dell Architettura: Ing. Stefano Savoia Responsabile del Servizio Procedure e Atti Amministrativi Urbanistica: Dr.ssa Claudia Giovanardi Progettisti: Arch. Morena Croci Geom. Nilva Bulgarelli Collaboratori: Geom. Barbara Ballestri A.p. Sonia Corradi A.p. Francesco D Alesio Istr. Dir. Clara Fiandri A.p. Katia Vallini Luglio 2013

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DI CONTRODEDUZIONI alla Variante al POC-RUE con valore ed effetti di PUA - Art. 30 co 4 LR 20/00 - adottata con delibera di C.C. n. 52 del 24/09/2012 Zona Elementare 280 PUA Residenziale Giardini Zodiaco ZE 280 area 01- Via Giardini Indice 1. Premessa ed osservazioni 2. Contenuti della Variante al POC RUE con valore ed effetti di PUA 3. Controdeduzione al parere ARPA 4. Controdeduzione al parere dell Azienda USL 5. Controdeduzione all osservazione della Provincia di Modena 6. Elementi generali riassuntivi/descrittivi della Variante al POC RUE con valore ed effetti di PUA: aggiornamento normativa degli ambiti (elaborato 2r Normativa degli ambiti ) 7. Elenco degli elaborati di Piano Regolatore e di Piano particolareggiato modificati a seguito della presente Variante al POC RUE con valore ed effetti di PUA 8. Modifica alla carta della Classificazione Acustica

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DI CONTRODEDUZIONI alla Variante al POC-RUE con valore ed effetti di PUA - Art. 30 co 4 LR 20/00 - adottata con delibera di C.C. n. 52 del 24/09/2012 Zona Elementare 280 PUA Residenziale Giardini Zodiaco ZE 280 area 01- Via Giardini 1. Premessa ed osservazioni La presente variante al POC-RUE con valore ed effetti di PUA, (Art. 30 co 4 LR 20/00) è stata adottata con delibera di Consiglio Comunale n. 52 del 24/09/2012 ed è stata pubblicata sul BUR Regione Emilia Romagna n. 222 del 24/10/2012. La documentazione della adozione della presente Variante, in formato digitale, è stata pubblicata all Albo Pretorio del Comune di Modena (Numero Registro: 622/2012), con le modalità previste dalla legislazione vigente, dal 22/10/2012 al 21/12/2012. Nel periodo della fase di deposito compreso tra il giorno 22/10/2012 ed il giorno 21/12/2012 (60 gg), non sono pervenute osservazione, nei termini di cui all art. 34 LR 20/2000 e smi.

2. Contenuti della Variante al POC RUE con valore ed effetti di PUA. La Variante al POC RUE in oggetto, ai sensi dell art. 30, co 4, della LR 20/00 assume il valore e gli effetti di PUA, in quanto, oltre ad individuare gli interventi di trasformazione sulle aree interessate, individua le previsioni urbanistiche da sottoporre a Pianificazione Attuativa, stabilendo indici, usi e parametri, nel rispetto dei contenuti dell accordo tra Privati e Comune, riguardante la Zona Elementare 280 area 01 area 06 parte, approvato con delibera di Giunta Comunale n. 399 del 12/07/2011. Nel Piano Regolatore vigente l area 01 Zona Elementare 280 è destinata a residenza (capacità insediativa pari a n. 30 abitazioni) e l assetto deve essere definito mediante Piano particolareggiato; l area 06 Zona Elementare 280 è destinata ad Attrezzature e Spazi Collettivi per Servizi di Interesse Collettivo (Zona G). Le destinazioni urbanistiche delle aree oggetto dell accordo (area 06 parte e area 01 ZE 280) sono state confermate. Nell accordo a fronte della cessione al Comune dell area 06 parte della Zona Elementare 280 (Zona G) di mq. 3.124, è stata rilocalizzata la relativa potenzialità nell adiacente area 01 ZE 280, della medesima proprietà, area destinata a residenza. L accordo, che ha ripianificato l assetto dell area 01 ZE 280, recepisce l aumento di capacità insediativa residenziale derivante dall applicazione dell art. 16.10 Modalità perequative Zone G del Testo Coordinato delle Norme di PSC-POC-RUE sulla parte dell area 06 ZE 280 oggetto dell accordo (n. 4 abitazioni) e dall art. 14.1 Assegnazione/Trasferimenti di potenzialità edificatoria o modifiche di destinazioni d uso del Testo Coordinato delle Norme di PSC-POC e RUE riferito all area 01 ZE 280 (n. 10 abitazioni). La sopraccitata delibera di approvazione dell accordo ha autorizzato la formazione e presentazione del Piano Particolareggiato di Iniziativa Privata esteso al Comparto residenziale, individuato nella presente variante al POC nell area 01 e nell area 08 (ex area 06 parte) ZE 280, sul quale verranno realizzati rispettivamente gli interventi di edilizia residenziale li bera e individuate le relative dotazioni territoriali. Con la presente Variante al POC-RUE si approva contestualmente il PUA Piano particolareggiato di iniziativa privata denominato Residenziale Giardini Zodiaco, Zona Elementare (ZE) 280 area 01, via Giardini, così come definito negli elaborati grafici ed illustrativi, costituenti parte integrante della presente variante urbanistica. Si precisa che gli elaborati denominati Valutazione preventiva del Clima Acustico e Rapporto preliminare Verifica di assoggettabilità alla procedura di V.A.S., che sono elementi costitutivi del Piano Particolareggiato di Iniziativa privata: Complesso Residenziale in Via Giardini Rapporto preliminare, valutano gli aspetti ambientali, per quanto di competenza, delle aree oggetto della presente Variante urbanistica.

L elaborato B Stralcio P.R.G è riferito alla sola Zona Elementare 280 ed è costituito, anche, dal Piano Regolatore vigente, dalla variante al POC adottata con delibera di Consiglio Comunale n. 1 del 09/01/2012 e dalla presente variante al POC/RUE. L accettazione della proposta della trasformazione del Comparto identificato nell area 01 ZE 280, avviene tramite l approvazione della presente Variante al POC-RUE ai sensi dell art. 30, co 4, della LR 20/00 che assume il valore e gli effetti di PUA (Piano Urbanistico Attuativo).

3. Controdeduzione all osservazione della ARPA In data 7.2.2013 Prot. 1880 (Ns Prot. 17149 del 08.02.2013) l ARPA, Servizio Provinciale di Modena, Servizio Territoriale, ha espresso parere ambientale ai sensi dell art. 41 LR 31/2002, relativo m alla variante adottata, formulando le seguenti osservazioni di cui di seguito si procede alla controdeduzione. Osservazione n. 1 Aspetti generali Viene segnalata la necessità di adeguare gli elaborati di POC e RUE e della classificazione acustica comunale relativi all area in questione con i nuovi corridoi infrastrutturali definitivi (adottati con D.C.C. 09/01/2012). Prima di approvare il presente PUA dovranno essere verificate le distanze tra gli edifici in previsione e la nuova viabilità, e relativa corrispondenza con il progetto infrastrutturale; ed in caso contrario sarà necessario rivedere lo studio di clima acustico, adeguando, se del caso, le opere di mitigazione del rumore stradale. Controdeduzione all osservazione n. 1 Con la Variante al POC-RUE approvata con delibera di C.C. n. 34 del 10/06/2013 è stata recepita la modifica del tracciato dell'opera pubblica 84 Adeguamento strada Saliceta San Giuliano - I stralcio (Tav. 3.4A elaborati di POC ed elaborato 4z Normativa coordinata di PSC-POC e RUE delle Zone Elementari ). Si procede, come richiesto da ARPA, ad adeguare la carta della Classificazione Acustica per recepire il nuovo tracciato dell opera pubblica. Con riferimento alla richiesta di ARPA che sia verificato se le distanze riportate nelle tavole di progetto tra gli edifici in previsione e la nuova viabilità corrispondono esattamente a quelle definite nel progetto infrastrutturale si precisa che sussiste la completa corrispondenza tra i due tracciati. Le distanze degli edifici in previsione dalla nuova viabilità in progetto risultano pertanto corrette, sia rispetto agli elaborati di PUA che a quelli della relazione previsionale di clima acustico e non è pertanto necessario richiedere l adeguamento dello studio acustico. Osservazione n. 2 Rumore Si suggerisce di prevedere in fase progettuale l inserzione di una barriera acustica al fine di garantire almeno a piano terra e ai piani più bassi, un miglior confort acustico corrispondente ai livelli di rumore della classe II, come previsto dalla zonizzazione acustica. Viene evidenziato che nelle Norme Tecniche di Attuazione del piano è già prevista la realizzazione di una recinzione in muratura con funzione di schermatura acustica (di altezza minima 1,5 m e inserimento di vetrata antirumore), sui lati più esposti al rumore. L altezza minima della recinzione dovrà essere definita in sede esecutiva e se dimensionata correttamente potrà avere le caratteristiche sufficienti per permettere di migliorare il confort acustico almeno ai piani più bassi. Controdeduzione all osservazione n. 2 L area ricade all interno della fascia stradale di 100 ml prevista dal DPR 142/04, in quanto la via Giardini è classificata come strada inter-quartiere di tipo Da. Risultano rispettati i

valori assoluti corrispondenti a 65dB(A) in periodo diurno e 55dB(A) in periodo notturno, per tutti gli edifici in progetto. Trattandosi di territorio urbano, al fine di evitare opere di impatto visivo; valutata anche la scarsa efficacia in relazione alla funzione abitativa posta principalmente ai piani superiori al primo, si ritiene di non accogliere il suggerimento di ARPA. L altezza minima della recinzione sarà definita in sede esecutiva nel rispetto delle normative di RUE e valutati gli aspetti compositivi dagli organi competenti. Osservazione n. 3 Acque sotterranee L area di comparto ricade completamente nel perimetro di protezione primaria (PA1) del pozzo acquedottistico n.24 di Via Panni, mentre rientra solo in parte all interno del perimetro di protezione statica (P236) dello stesso, come definiti e regolamentati dal Capo 7 del Testo Unico delle Norme di PSC-POC-RUE; il campo acquifero di Via Panni è definito dalle stesse norme come acquifero protetto. 3.1 Vengono richiamate le normative di riferimento di RUE art.7.1 e 7.3 del Testo Coordinato delle Norme di PSC-POC-RUE e relative prescrizioni; con alcune specifiche indicazioni sui sistemi fognari e di pre-trattamento (fosse biologiche) e sulle aree pavimentate (parcheggi e aree transitabili) in riferimento agli acquiferi protetti : 3.2 alla luce del divieto di apertura di pozzi, ad eccezione di quelli che estraggono acque destinate al consumo umano, viene chiesto di verificare se sia già presente un pozzo privato per l approvvigionamento idrico a servizio degli edifici preesistenti e nel caso si intenda mantenerlo in funzione, sia verificato il suo stato di protezione nei confronti di inquinamenti provenienti dalla superficie oltre a provvedere alla messa in sicurezza; preferibilmente si dovrà procedere alla sua chiusura definitiva. 3.3 viene richiamato l art. 7.3 e 7.5 RUE relativo alle caratteristiche geotecniche dell area d intervento che devono consentire la realizzazione di fondazioni superficiali, essendo tassativamente vietate le palificazioni, se in grado di esporre a rischio d inquinamento le falde utilizzate a fini idro-potabile; 3.4 si richiama l art. 7.1 RUE che prevede che a cura e spese dei soggetti attuatori debbano essere allestiti dispositivi di protezione dinamica a integrazione del sistema di monitoraggio delle captazioni idro-potabili; rimandando ad ATERSIR ed al competente Settore del Comune di Modena, sentito l Ente Gestore del Servizio Idrico Integrato, la conferma della necessità, della posizione e della profondità del piezometro previsto, in relazione al quadro complessivo del sistema di monitoraggio posto a protezione del pozzo. 3.5 Viene richiesta la perfetta tenuta idraulica di pozzetti, fosse biologiche ed opere per il collettamento delle acque nere o miste, rimandando alla conferma definitiva dei materiali e delle tecniche costruttive proposti nella relazione idraulica ad ATERSIR, competente in merito. 3.6 le canalizzazioni a cielo aperto di cui alla destinazione G/19 devono avere fondo e fianchi adeguatamente impermeabilizzati; si ritiene che tale prescrizione sia da applicarsi anche alle canalizzazioni chiuse (es.vasche di laminazione con acque di piazzale). Controdeduzione all osservazione n. 3 3.1 Il soggetto attuatore è obbligato al rispetto degli articoli richiamati trattandosi di normativa di PSC-POC-RUE e pertanto prescrittivi per qualsiasi attività che debba essere svolta all interno dei perimetri di rispetto. Inoltre, puntuali indicazioni in ordine alla corretta

esecuzione delle opere, in ottemperanza alle indicazioni di ARPA, sono fornite nel parere di Hera s.p.a recepito nella documentazione di progetto nella tav. E1 Relazione tecnica illustrativa delle opere di urbanizzazione. Per quanto concerne specifiche indicazioni vengono recepite mediante l integrazione delle Norme Tecniche di Piano all art. 18 - PRESCRIZIONI AMBIENTALI 3.2 Con comunicazione del soggetto attuatore in data 9.4.2013, è pervenuta conferma che sull area non sono presenti pozzi del tipo descritto da Arpa. 3.3 in merito ai piani interrati ed alle caratteristiche delle fondazioni, nella relazione geologica allegata (pag.21 e succ) viene precisato che è possibile adottare fondazioni dirette per le tipologie edilizie in previsione, escludendo quindi l utilizzo di fondazioni profonde su pali. Gli interrati saranno realizzati su platee a perfetta tenuta o con elementi di chiusura impermeabili a contatto con il suolo, impedendo concretamente eventuali infiltrazioni nel sottosuolo. Non si ritiene necessaria ulteriore specifica nella documentazione di progetto essendo già esaustiva rispetto ai temi trattati. 3.4 In data 19.9.2012 si è svolto un incontro con gli operatori di ATERSIR e di Hera s.p.a tesi ad accertare la necessità di realizzare opere a integrazione del sistema di monitoraggio delle captazioni idropotabili ai sensi dell art. 7.3 comma 5 lett.c. Nell ambito di tali incontri è emerso, che nel caso specifico, NON sono richieste le opere di cui sopra, in quanto sono già esistenti pozzi di monitoraggio a monte e a valle degli impianti e inoltre l area di comparto risulta troppo vicina agli impianti pozzi di adduzione idrica. In data 22.2.2013 prot. 23893 vista l espressa richiesta di ARPA, è stata inoltrata ad ATERSIR e p.c a Hera s.p.a richiesta tesa a formalizzare i contenuti degli incontri citati. 3.5 In fase di istruttoria del progetto delle infrastrutture per l'urbanizzazione dell' insediamento saranno verificate e concordate con ATER SIR le proposte progettuali in merito a materiali e tecniche costruttive dei sistemi fognari in progetto. Le indicazioni espresse da ARPA attengono alle fase attuativa del PUA. Le indicazioni di ARPA vengono recepite mediante l integrazione delle Norme Tecniche di Piano all art. 18 - PRESCRIZIONI AMBIENTALI Osservazione n. 4 Reti fognarie di comparto: 4.1 Nella predisposizione in esercizio delle condotte adibite all allontanamento delle acque reflue dovrà essere ottenuta la perfetta tenuta idraulica della rete nel suo complesso da testarsi a mezzo di prove di collaudo e tenuta certificate. Ciò a protezione del campo acquifero alimentante il pubblico acquedotto, sottostante l area di intervento. Gestione acque bianche di comparto 4.2 Non essendo stato trasmesso il parere dell Ente Gestore del corpo idrico ricettore delle reti fognarie di comparto (Cavo Cerca), si precisa che dovrà essere acquisito e trasmesso alla scrivente Agenzia, per gli atti d archivio; 4.3 La rete fognaria acque meteoriche provenienti da piazzali e strade dovrà essere comunque a tenuta idraulica; Al fine di limitare l apporto delle acque meteoriche di dilavamento delle superfici incontaminabili (es.tetti) alla rete scolante è opportuno predisporre le reti acque bianche dei lotti con riferimento ai criteri indicati al punto 3.5 della DGR 286/2005 prevedendo l adozione di sistemi di raccolta e riutilizzo delle stesse per usi non pregiati, (es. irrigazione, lavaggi piazzali, antincendio, etc); le parti eccedenti potranno essere avviate alla rete bianca di comparto.

Controdeduzione all osservazione n. 4 4.1 Puntuali indicazioni in ordine alla corretta esecuzione delle opere modalità di collaudo delle opere, in ottemperanza alle indicazioni di ARPA, sono fornite nel parere di Hera s.p.a recepito nella documentazione di progetto nella tav. E1 Relazione tecnica illustrativa delle opere di urbanizzazione. Inoltre la conferma definitiva dei materiali e delle tecniche costruttive proposti nella relazione idraulica verrà sottoposta ad ATERSIR competente in merito, nell ambito del procedimento di approvazione del progetto delle Opere di Urbanizzazione; Non si ritiene necessaria ulteriore specifica nella documentazione di progetto. 4.2 Si è proceduto a inoltrare richiesta di parere preventivo allo scarico delle acque nel Cavo Cerca alla Direzione Generale Ambiente e Difesa del suolo e della Costa Servizio tecnico dei bacini degli affluenti del Po che in data 28.5.2013 (prot. 68024 31.5.2013 ) ha espresso parere preventivo favorevole all ipotesi progettuale di recapito delle acque di comparto nel Cavo Cerca. Che tale parere è stato inviato ad ARPA in data 5.6.2013 con prot. 69424 4.3 Le indicazioni espresse attengono alle fase attuativa del PUA, di progettazione ed esecuzione delle opere di urbanizzazione e dei fabbricati. Le indicazioni vengono recepite mediante l integrazione delle Norme Tecniche di Piano all art. 18 - PRESCRIZIONI AMBIENTALI Osservazione n. 5 Rete tubazioni acquedotti Controdeduzione all osservazione n. 5 E necessario verificare se nell area in questione siano presenti tubazioni di mandata dei pozzi alla rete di alimentazione acquedottistica e nel caso si invita a: Controdeduzione all osservazione n. 5 Si è proceduto all inoltro di richiesta di verifica preventiva in ordine alla presenza di tubazioni di mandata dei pozzi alla rete di alimentazione acquedottistica nell'area di comparto ai soggetti interessati, ATERSIR ed Hera s.p.a. Dalla documentazione fornita da Hera s.p.a, si evince che nell area di edificazione NON sono presenti tubazioni di mandata dei pozzi alla rete di alimentazione acquedottistica; la tubazione esistente al pozzo B5, risulta esterna all'area di proprietà e di intervento. Osservazione n. 6 Relazione geologica e Relazione sulla qualità dei suoli Vengono riportate prescrizioni in ordine alla necessità di eseguire indagini conoscitive sulla qualità dei suoli e sottosuoli dell area oggetto di nuova urbanizzazione, che in relazione alla tipologia di attività svolta, verifichino il rispetto o meno delle concentrazioni soglia di contaminazione in relazione alla destinazione d uso residenziale; qualora risulti uno stato di contaminazione dovranno essere intraprese le azioni previste dal D.Lgs.152/06. (Piano di caratterizzazione dell area, piano di bonifica e/o di messa in sicurezza, etc.) oltre alla verifica dell eventuale presenza di rifiuti derivanti dalle pregresse attività, che, se presenti, dovranno essere correttamente smaltiti; dovrà essere verificata la presenza di cisterne interrate dismesse che, qualora presenti, dovranno essere rimosse, comprese tutte le attrezzature e manufatti costituenti l'impianto sopra e sottosuolo;

dovrà essere data comunicazione ad ARPA Distretto di Modena Viale Fontanelli, 23 Modena, Tel. 059/433611, almeno 7 gg. prima, del giorno di esecuzione delle indagini in sito e successivamente dovranno essere inviati i resoconti analitici; Controdeduzione all osservazione n. 6 Le osservazioni poste da ARPA attengono alla fase attuativa degli interventi. Sarà cura del soggetto attuatore garantire il rispetto delle norme vigenti in materia, sulle tematiche sollevate. L indicazione espressa da ARPA viene recepita mediante integrazione alle Norme Tecniche di Piano: art- 18 - PRESCRIZIONI AMBIENTALI. Osservazione n. 7 Demolizioni Prima della demolizione degli edifici esistenti dovranno essere rimossi tutti i materiali, eventualmente presenti, contenenti amianto nel rispetto delle modalità tecniche contenute nel D.M.06/09/94, presentando all ASL territorialmente competente piano di lavoro per la loro rimozione, in base all art.256 del D.Lgs.81/2008. Controdeduzione all osservazione n. 7 Le osservazioni poste da ARPA attengono alla fase attuativa degli interventi. Sarà cura del soggetto attuatore garantire il rispetto delle norme vigenti in materia, sulle tematiche sollevate. L indicazione espressa da ARPA viene recepita mediante integrazione alle Norme Tecniche di Piano: art- 18 - PRESCRIZIONI AMBIENTALI.

4. Controdeduzione al parere dell Azienda USL In data 3.aprile.2013 Prot.24894-2013 (Ns Prot. 41852 del 04.04.2013) l Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena Dipartimento Sanità Pubblica, Servizio Igiene Pubblica, ha espresso parere ambientale favorevole ai sensi dell art. 41 LR 31/2002, relativo alla variante adottata, formulando le seguenti osservazioni di cui di seguito si procede alla controdeduzione. Il parere favorevole recepisce appieno i contenuti e le osservazioni espresse nel parere di ARPA del 7.2.2013 Prot. 1880 (Ns Prot. 17149 del 08/02/2013),rimarcando alcune osservazioni in merito alle acque sotterranee,alle tubazioni acquedottistiche, al rumore confort acustico, già formulare nel parere di ARPA e di cui si confermano i contenuti delle controdeduzioni : In particolare viene osservato Osservazione n. 1 Acque sotterranee L area di comparto ricade completamente nel perimetro di protezione primaria (PA1) del pozzo acquedottistico n.24 di Via Panni, mentre rientra solo in parte all interno del perimetro di protezione statica (P236) dello stesso, come definiti e regolamentati dal Capo 7 del Testo Unico delle Norme di PSC-POC-RUE; il campo acquifero di Via Panni è definito dalle stesse norme come acquifero protetto. 1.1 Vengono richiamate le normative di riferimento di RUE art.7.1 e 7.3 del Testo Coordinato delle Norme di PSC-POC-RUE e relative prescrizioni; 1.2 le caratteristiche costruttive delle fognature per le acque nere, si rimanda ad ATERSIR la conferma definitiva in merito ai materiali e alle tecniche costruttive proposti nella relazione idraulica da acquisire in sede di opere di urbanizzazione. Controdeduzione all osservazione n. 1 1.1 Il soggetto attuatore è obbligato al rispetto degli articoli richiamati trattandosi di normativa di PSC-POC-RUE e pertanto prescrittivi per qualsiasi attività che debba essere svolta all interno dei perimetri di rispetto. Inoltre, puntuali indicazioni in ordine alla corretta esecuzione delle opere, in ottemperanza alle indicazioni di ARPA, sono fornite nel parere di Hera s.p.a recepito nella documentazione di progetto nella tav. E1 Relazione tecnica illustrativa delle opere di urbanizzazione. Per quanto concerne specifiche indicazioni vengono recepite mediante l integrazione delle Norme Tecniche di Piano all art. 18 - PRESCRIZIONI AMBIENTALI 1.2 In fase di istruttoria del progetto delle infrastrutture per l'urbanizzazione dell' insediamento saranno verificate e concordate con ATER SIR le proposte progettuali in merito a materiali e tecniche costruttive dei sistemi fognari in progetto. Le indicazioni espresse da ARPA attengono alle fase attuativa del PUA. Le indicazioni di ARPA vengono recepite mediante l integrazione delle Norme Tecniche di Piano all art. 18 - PRESCRIZIONI AMBIENTALI Osservazione n. 2 E necessario verificare se nell area in questione siano presenti tubazioni di mandata dei pozzi alla rete di alimentazione acquedottistica e nel caso,invitando alla segnalazione

nelle tavole di progetto, al rispetto delle distanze di rispetto alla verifica dello stato di tenuta, e posizionamento delle reti fognarie interferenti a quote inferiori alle stese Controdeduzione all osservazione n. 2 Si è proceduto all inoltro di richiesta di verifica preventiva in ordine alla presenza di tubazioni di mandata dei pozzi alla rete di alimentazione acquedottistica nell'area di comparto ai soggetti interessati, ATERSIR ed Hera s.p.a. Dalla documentazione fornita da Hera s.p.a, si evince che nell area di edificazione NON sono presenti tubazioni di mandata dei pozzi alla rete di alimentazione acquedottistica; la tubazione esistente al pozzo B5, risulta esterna all'area di proprietà e di intervento. Osservazione n. 3 Rumore: Si concorda con quanto suggerito da ARPA, di prevedere in fase progettuale l inserzione di una barriera acustica al fine di garantire almeno a piano terra e ai piani più bassi, un miglior confort acustico corrispondente ai livelli di rumore della classe II. Controdeduzione all osservazione n. 3 L area ricade all interno della fascia stradale di 100 ml prevista dal DPR 142/04, in quanto la via Giardini è classificata come strada inter-quartiere di tipo Da. Risultano rispettati i valori assoluti corrispondenti a 65dB(A) in periodo diurno e 55dB(A) in periodo notturno, per tutti gli edifici in progetto. Trattandosi di territorio urbano, al fine di evitare opere di impatto visivo; valutata anche la scarsa efficacia in relazione alla funzione abitativa posta principalmente ai piani superiori al primo, si ritiene di NON accogliere il suggerimento di ARPA. L altezza minima della recinzione sarà definita in sede esecutiva nel rispetto delle normative di RUE e valutati gli aspetti compositivi dagli organi competenti.

5. Controdeduzione all osservazione della Provincia di Modena Con Delibera di Giunta Provinciale n. 111 del 2/04/2013 (Ns Prot. 41713 del 04.04.2013) la Provincia di Modena ha deliberato l approvazione della Variante al POC RUE, che ai sensi dell art. 30, co 4, della LR 20/00 assume il valore e gli effetti di PUA, adottata con delibera di Consiglio Comunale n. 52 del 24/09/2012, comunicando di non sollevare riserve ai sensi del comma 6 art. 34 LR 20/2000 alla variante di POC e RUE del Comune di Modena e di recepire i contenuti e le raccomandazioni ed i pareri contenuti nell istruttoria tecnica allegata quali: 9. Parere favorevole del servizio geologico prot. 102962 del 7.11.2012. 10. Parere ARPA del 7.2.2013 Prot. 1880 Ha altresì approvato gli esiti della valutazione ambientale di cui alla LR 9/2008 e art-5 L.R 20/2000 e all art. 12 del Dlgs n. 152 del 2006; La deliberazione di cui sopra, fa propri i contenuti e le osservazioni espresse nel parere di ARPA del 7.2.2013 Prot. 1880, di cui si confermano i contenuti delle controdeduzioni.

6. Elementi generali riassuntivi/descrittivi della Variante al POC RUE con valore ed effetti di PUA: aggiornamento normativa degli ambiti (elaborato 2r Normativa degli ambiti ) Di seguito vengono riportati gli artt. 4.0 4.2 dell'elaborato n. 2r modificati in conseguenza dell'approvazione della proposta di variante con le modifiche ed integrazioni evidenziate con il colore rosso. ART. 4.0 - IL DIMENSIONAMENTO RESIDENZIALE 1. Il dimensionamento residenziale del PRG è stabilito in 106.000 abitazioni, di cui 85.500 esistenti e 20.500 di nuova previsione. Di queste ultime ne sono precisamente individuate sul territorio 10.000, mentre 10.500 non sono localizzate direttamente nelle aree elementari, ma solo negli ambiti e saranno da assegnare a seguito di nuovo POC (o di variante allo stesso) o RUE nel caso di recupero di edifici ex agricoli. Sono infatti previste 9.500 abitazioni in territorio urbano e 1.000 in territorio extraurbano. Poiché queste 9.500 abitazioni urbane sono state introdotte nel PRG con variante ai sensi dell art.14 LR 47/78 (delibera n. 143 del 3.12.2001) e sono aggiuntive rispetto al precedente dimensionamento, il 40% di tale quantità - pari a 3.800 abitazioni - sarà localizzato in area soggetta a PEEP, in conformità a quanto già previsto dalla prassi locale. Con delibera di Consiglio comunale n. 132 del 20/12/2004 è stata approvata la variante al POC che localizza ulteriori 218 abitazioni in territorio urbano e 3 abitazioni in territorio extraurbano, pertanto le abitazioni del territorio urbano ancora da localizzare sono 9.282 unità, mentre nel territorio extraurbano sono 997 unità. Con delibera di Consiglio comunale n. 94 del 15/12/2005 è stata approvata la variante al POC che localizza ulteriori 41 abitazioni in territorio urbano e 13 abitazioni in territorio extraurbano, pertanto le abitazioni del territorio urbano ancora da localizzare sono 9.241 unità, mentre nel territorio extraurbano sono 984 unità. Con delibera di Consiglio comunale n. 16 del 25/02/2008 è stata approvata la variante al POC che localizza ulteriori 1.384 abitazioni in territorio urbano e 320 abitazioni in territorio extraurbano. Pertanto le abitazioni del territorio urbano ancora da localizzare sono 7.857 unità, mentre nel territorio extraurbano sono 664 unità. Con delibera di Consiglio Comunale n. 34 del 24/05/2010 è stata approvata la Variante al POC che localizza ulteriori 1.154 abitazioni, di cui 1.093 in territorio urbano e 61 in territorio extraurbano. Pertanto le abitazioni del territorio urbano ancora da localizzare sono 6.764, mentre nel territorio extraurbano sono 603 unità Con delibera di Consiglio Comunale n. 39 del 14/06/2010 è stato approvato il Piano Particolareggiato d iniziativa pubblica Ex Mercato Bestiame in Variante al POC che localizza ulteriori 170 abitazioni. Pertanto le abitazioni del territorio urbano ancora da localizzare sono 6.594, mentre nel territorio extraurbano sono 603 unità. Con delibera di Consiglio Comunale n. 43 del 12/07/2010 è stato approvato il Piano Particolareggiato d iniziativa privata Santa Caterina in Variante al POC che localizza ulteriori

11 abitazioni. Pertanto le abitazioni del territorio urbano ancora da localizzare sono 6.583, mentre nel territorio extraurbano sono 603 unità. Con delibera di Consiglio Comunale n. 34 del 10/06/2013 è stata approvata la Variante al POC che localizza ulteriori 214 abitazioni, di cui 214 in territorio urbano e 45 in territorio extraurbano. Pertanto le abitazioni del territorio urbano ancora da localizzare sono 6.369, mentre nel territorio extraurbano sono 558 unità. Con delibera di Consiglio Comunale n. 50 del 15/07/2013 (Applicazione art. 16.7 bis del Testo Coordinato delle Norme di PSC-POC e RUE Perequazione Zone F ) è stata approvata la Variante al POC che localizza ulteriori 868 abitazioni. Pertanto le abitazioni del territorio urbano ancora da localizzare sono 5.501 (6.369-868), mentre nel territorio extraurbano sono 558 unità. Con delibera di Consiglio Comunale n. 51 del 15/07/2013 è stata approvata la Variante al POC con valore ed effetti di PUA che localizza ulteriori 14 abitazioni. Pertanto le abitazioni del territorio urbano ancora da localizzare sono 5.487 (5.501-14), mentre nel territorio extraurbano sono 558 unità. 2. L assegnazione alle singole aree elementari delle quote residenziali, ora assegnate solo agli ambiti, avverrà con variante POC, che provvederà anche all individuazione delle quote PEEP. Il dimensionamento è suddiviso negli ambiti urbani secondo il seguente schema: 8.200 abitazioni nei centri storici (di cui 8.000 nel centro cittadino e 200 nei centri frazionali) 91.200 abitazioni nel territorio urbano; 6.800 abitazioni nel territorio extraurbano; 106.000 totale abitazioni. 3. Ognuno degli ambiti individuati dal PRG è di seguito dimensionato. L ambito delle zone storiche è così dimensionato: I Centri Storici In totale Abitazioni 8.000, di cui 7.800 nel centro cittadino e n. 200 nei centri frazionali (a titolo di riferimento le abitazioni esistenti al 31/12/2007 sono n. 7.986) Il dimensionamento delle abitazioni nei centri storici è dato dalle trasformazioni possibili all'interno degli edifici e dei complessi a destinazione polifunzionale oltre che in relazione agli effetti del processo di diminuzione della dimensione media delle abitazioni nelle zone prevalentemente residenziali. Ognuno dei 5 ambiti individuati nel territorio urbano (comprensivi delle quote poste in territorio extraurbano) è così dimensionato: II Ambiti urbani consolidati = Abitazioni 55.500 (a titolo di riferimento le abitazioni esistenti al 31/12/2007 sono n. 50.824) abitazioni già individuate sul territorio al 22/12/2003 n. 52.500 (da localizzare con varianti di POC n. 3.000); abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 20/12/2004 n. 218; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 15/12/2005 n. 41; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 25/02/2008 n. 964; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 24/05/2010 n. 605; abitazioni localizzate con Piano Particolareggiato Santa Caterina in variante al POC approvato il 12/07/2010 n. 11; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 10/06/2013 n. 214;

abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 15/07/2013 (Applicazione art. 16.7 bis del Testo Coordinato delle Norme di PSC-POC e RUE Perequazione Zone F ) n. 125; abitazioni localizzate con variante di POC con valore ed effetti di PUA Zona Elementare n. 280 approvata il 15/07/2013 n. 14; localizzate abitazioni n. 2.192 (2.053+14), restano da localizzare con varianti di POC abitazioni n. 933 (947-14). III Ambiti da riqualificare = Abitazioni 25.200 (a titolo di riferimento le abitazioni esistenti al 31/12/2007 sono n. 23.166) abitazioni già individuate sul territorio al 22/12/2003 n. 23.700 (da localizzare con varianti di POC n. 1.500); abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 20/12/2004 n. 0; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 15/12/2005 n. 0; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 25/02/2008 n. 310; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 24/05/2010 n. 325; localizzate abitazioni n. 635, restano da localizzare con varianti di POC abitazioni n. 865. IV Ambiti per nuovi insediamenti = Abitazioni 7.500 (a titolo di riferimento le abitazioni esistenti al 31/12/2007 sono n. 1.415) abitazioni già individuate sul territorio al 22/12/2003 n. 3.000 (da localizzare con varianti di POC n. 4.500); abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 20/12/2004 n. 0; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 15/12/2005 n. 0; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 25/02/2008 n. 110; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 24/05/2010 n. 144; abitazioni localizzate con Piano particolareggiato ex Mercato Bestiame in variante al POC approvato il 14/06/2010 n. 170; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 15/07/2013 n. 743; localizzate abitazioni n. 1.167 (424+743), restano da localizzare con varianti di POC abitazioni n. 3.333 (4.076-743). V Ambiti specializzati per attività produttive = Abitazioni 2.400 (a titolo di riferimento le abitazioni esistenti al 31/12/2007 sono n. 1.609) abitazioni già individuate sul territorio al 22/12/2003 n. 2.000 (da localizzare con varianti di POC n. 400); abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 20/12/2004 n. 0; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 15/12/2005 n. 0; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 25/02/2008 n. 0; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 24/05/2010 n. 19; localizzate abitazioni n. 19, restano da localizzare con varianti di POC abitazioni n. 381. VI Poli funzionali = Abitazioni 600 (a titolo di riferimento le abitazioni esistenti al 31/12/2007 sono n. 574) abitazioni già individuate sul territorio al 22/12/2003 n. 500 (da localizzare con varianti di POC n. 100); abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 20/12/2004 n. 0; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 15/12/2005 n. 0; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 25/02/2008 n. 0; localizzate abitazioni n. 0, restano da localizzare con varianti di POC abitazioni n. 100. I tre Ambiti nel territorio extraurbano sono così dimensionati: VII Aree di valore naturale e ambientale VIII Ambiti ad alta vocazione produttiva agricola

IX Ambiti agricoli periurbani In totale Abitazioni 6.800 (a titolo di riferimento le abitazioni esistenti al 31/12/2007 sono n. 4.669) abitazioni già individuate sul territorio al 22/12/2003 n. 5.800 (da localizzare con varianti di POC n. 1.000); abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 20/12/2004 n. 3; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 15/12/2005 n. 13; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 25/02/2008 n. 320; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 24/05/2010 n. 61; abitazioni localizzate con variante di POC approvata il 10/06/2013 n. 45; localizzate abitazioni n. 442, restano da localizzare con varianti di POC abitazioni n. 558. ART. 4.2 - IL DIMENSIONAMENTO DELLE AREE PER SERVIZI 1. La dotazione di attrezzature e spazi collettivi, definiti nelle norme come servizi di interesse collettivo, corrisponde agli impianti, opere e spazi attrezzati pubblici, sia quando questi fanno parte del patrimonio di aree pubbliche, sia quando ne è prevista l acquisizione a seguito di intervento in convenzione. 2. Il dimensionamento complessivo delle aree destinate alla realizzazione di servizi di interesse collettivo, consolidato con la variante approvata dal Consiglio Comunale con delibera n. 94 del 15/12/2005, è pari a mq 12.106.391 suddivisi negli Ambiti. Al dimensionamento complessivo sono da aggiungersi aree eccedenti per mq 1.080.000 già individuate nella cartografia di PRG, la cui destinazione può essere modificata a seguito di nuovo POC (o di variante allo stesso). Con delibera di Consiglio Comunale n. 16 del 25/02/2008 è stata approvata la Variante al POC che modifica le aree eccedenti di mq 208.500. Con delibera di Consiglio Comunale n. 34 del 24/05/2010 è stata approvata la Variante al POC che modifica le aree eccedenti di mq 99.358. Con delibera di Consiglio Comunale n. 34 del 10/06/2013 è stata approvata la Variante al POC che modifica le aree eccedenti di mq - 22.471 (-19.771-2.700). Con delibera di Consiglio Comunale n. 50 del 15/07/2013 (Applicazione art. 16.7 bis del Testo Coordinato delle Norme di PSC-POC e RUE Perequazione Zone F ) è stata approvata la Variante al POC che modifica le aree eccedenti di mq 47.154 (71.658-24.504). Con delibera di Consiglio Comunale n. 51 del 15/07/2013 è stata approvata la Variante al POC con valore ed effetti di PUA che modifica le aree eccedenti di mq 46.929 (47.154 225). 3. Le quantità minime assegnate agli ambiti sono: I Centri storici = mq 488.770; Il dimensionamento delle aree per attrezzature e spazi collettivi nei centri storici può subire variazioni di modesta entità, in aumento o diminuzione, solamente per adeguamenti funzionali alle previsioni esistenti o attraverso progetti di iniziativa pubblica o per la realizzazione di opere pubbliche. II Ambiti urbani consolidati = mq 7.445.563, interamente individuati sul territorio; aree eccedenti la dotazione minima mq 570.000;

variazione in diminuzione con variante di POC approvata con delibera di Consiglio Comunale n. 16 del 25/02/2008 mq - 134.228; variazione in diminuzione con la presente variante al POC approvata il 24/05/2010 mq -74.422; variazione in diminuzione con la presente variante al POC approvata il 10/06/2013 mq -19.771; variazione in diminuzione con la presente variante al POC approvata il 15/07/2013 mq -24.504; disponibilità residua alla ulteriore diminuzione con varianti di POC mq 317.075 (341.579-24.504); III Ambiti da riqualificare = mq 587.695, interamente individuati sul territorio; aree eccedenti la dotazione minima mq 185.000; variazione in diminuzione con variante di POC approvata con delibera di Consiglio Comunale n. 16 del 25/02/2008 mq -13.836; variazione in aumento con la presente variante al POC approvata il 24/05/2010 mq +2.124; disponibilità residua all aumento con variante di POC mq 173.288; IV Ambiti per nuovi insediamenti = mq 625.018, interamente individuati sul territorio; aree eccedenti la dotazione minima mq 120.000; variazione in diminuzione con variante di POC approvata con delibera di Consiglio Comunale n. 16 del 25/02/2008 mq -9.820; variazione in diminuzione con la presente variante al POC approvata il 24/05/2010 mq -14.508; variazione in diminuzione con la presente variante al POC approvata il 10/06/2013 mq 2.700; variazione in aumento con la presente variante al POC approvata il 15/07/2013 mq 71.658; disponibilità residua alla ulteriore diminuzione con varianti di POC mq 164.630 (92.972 +71.658); V Ambiti specializzati per attività produttive = mq 967.644, interamente individuati sul territorio; aree eccedenti la dotazione minima mq 90.000; variazione in diminuzione con variante di POC approvata con delibera di Consiglio Comunale n. 16 del 25/02/2008 mq -25.674; variazione in diminuzione con la presente variante al POC approvata il 24/05/2010 mq 12.551 disponibilità residua alla ulteriore diminuzione con varianti di POC mq 51.775; VI Poli funzionali = mq 1.979.840, interamente individuati sul territorio; aree eccedenti la dotazione minima mq 115.000; variazione in diminuzione con variante di POC approvata con delibera di Consiglio Comunale n. 16 del 25/02/2008 mq - 24.942; disponibilità residua alla ulteriore diminuzione con varianti di POC mq 90.058; VII Aree di valore naturale e ambientale VIII Ambiti ad alta vocazione produttiva agricola IX Ambiti agricoli periurbani In totale = mq 11.861; Il dimensionamento delle aree per attrezzature e spazi collettivi negli ambiti extraurbani può subire variazioni di modesta entità, in aumento o diminuzione, per adeguamenti funzionali alle previsioni esistenti o attraverso progetti di iniziativa pubblica o per la realizzazione di opere pubbliche. 4. Aggiuntivamente alle quantità stabilite per i servizi di interesse collettivo, la consistenza delle Attrezzature generali varia da mq 6.466.710 a mq 6.474.813, che pur non costituendo vincolo al dimensionamento, concorre alla definizione qualitativa delle dotazioni territoriali. Pertanto la consistenza delle Attrezzature generali è di mq 6.474.813 a seguito dell approvazione della Variante approvata con delibera di Consiglio Comunale n. 34 del 24/05/2010.

Variazione in diminuzione con la presente variante al POC approvata il 15/07/2013 mq 198.499 Pertanto la consistenza delle Attrezzature generali varia da mq 6.474.813 a mq 6.276.314 (6.474.813-198.499).

7. Elenco degli elaborati di Piano Regolatore e di Piano particolareggiato modificati a seguito della presente Variante al POC RUE con valore ed effetti di PUA 1) Con la presente Variante al POC-RUE con valore ed effetti di PUA, sono stati adottati i seguenti elaborati di Piano Regolatore: PSC: Stralcio elaborato 2r Normativa degli ambiti : elaborato aggiornato in conseguenza alla presente proposta di variante urbanistica. RUE: Stralcio elaborato 4.z elaborato aa - Normativa coordinata di PSC, POC e RUE delle zone elementari, in scala 1:2000: Zona Elementare 280. In fase di controdeduzione, sono stati rettificati, a seguito di recepimento di aggiornamenti d ufficio, i seguenti elaborati di Piano Regolatore: PSC: Stralcio elaborato 2r Normativa degli ambiti : elaborato aggiornato in conseguenza alla presente proposta di variante urbanistica. L elaborato 2r è stato urbanisticamente aggiornato con i dati dimensionali approvati con la Variante al POC-RUE approvata con delibera di C.C. n. 50 del 15/07/2013: (Applicazione art. 16.7 bis del Testo Coordinato delle orme di PSC- POC e RUE Perequazione Zone F ). I dati dimensionali relativi alla ZE 280 area01, oggetto del presente procedimento di Variante al POC, sono confermati. RUE: Stralcio elaborato 4.z elaborato aa - Normativa coordinata di PSC, POC e RUE delle zone elementari, in scala 1:2000: Zona Elementare 280. Nella disciplina dell area 01 e dell area 11 (ex area 08) ZE 280, sono stati riportati i dati relativi sia alla delibera di G.C. n. 399 del 12.07.2011 di approvazione dell accordo sia agli estremi identificativi del repertorio dell'atto stipulato tra Privati e Comune di Modena (Rep. n. 84037/2011 del 10.10.2011). La cartografia di Piano Regolatore (rif. ZE 280) ha recepito la Variante al POC- RUE, approvata con delibera di C.C. n. 34 del 10/06/2013 e la Variante al POC-RUE approvata con delibera di C.C. n. 50 del 15/07/2013 (Applicazione art. 16.7 bis del Testo Coordinato delle orme di PSC-POC e RUE Perequazione Zone F ). 2) Con la presente Variante al POC-RUE con valore ed effetti di PUA, sono stati adottati i seguenti elaborati di PUA: Convenzione urbanistica; Dichiarazione del dirigente responsabile del Servizio Trasformazione Edilizia e Qualità dell Architettura, così come previsto dall art. 49 della legge regionale 47/78 e della propria deliberazione n. 260 del 16.7.1992; Tav. B Estratto di P.R.G. Tav. C Estratto Catastale Tav. D/E Rilievo Stato di Fatto Rilievo del Verde Relazione Tecnico-Illustrativa

Calcolo Sommario della spesa Tav. F Documentazione Fotografica Tav. G1 Progetto: Planovolumetria Tav.G1a Progetto: Planovolumetria inserimento del comparto nella viabilità esistente Tav. G2 Progetto: Planimetria Piano Interrato Tav. G3 Progetto: Planimetria Piano Terra Tav. G4 Progetto: Planimetria Piani Primo, Secondo, Terzo Tav. G5 Progetto: Planimetria Piani Attico Tav. G6 Progetto: Planimetria Aree da Cedere Tav. G7 Progetto: Tavola del Verde e delle Alberature Tav. H Progetto: Profili Tipologie Tav. 1.1 Planimetria delle opere stradali Tav. 2.1 Planimetria delle reti elettriche Tav. 3.1 Planimetria dell illuminazione pubblica Tav. 4.1 Planimetria delle rete telefonica e trasmissione dati Tav. 5.1 Planimetria della raccolta RSU Tav. 6.1 Planimetria profili longitudinali e particolari costruttivi tipologici delle reti di drenaggio acque meteoriche e smaltimento acque reflue Tav. 7.1 Planimetria delle reti acqua e gas Tav. L/N Relazione, Norme Tecniche di Attuazione, Visualizzazioni Valutazione previsionale del clima acustico ai sensi dell art. 8 comma 3 della Legge 447/95 Relazione Inerente l esecuzione di una indagine geognostica Relazione geologica, geotecnica e sismica Verifica preventiva interesse archeologico Rapporto preliminare - Verifica di assoggettabilità alla procedura VAS Scheda Idraulica In fase di controdeduzione, sono stati modificati i seguenti elaborati di PUA, a seguito del recepimento delle osservazioni e/o prescrizioni conseguenti a pareri USL/ARPA o Provincia di Modena : Scheda Idraulica: è stata completata/integrata la scheda idraulica per la parte attinente il Comune. Tav. L/N Relazione, Norme Tecniche di Attuazione, Visualizzazioni. L'Art 18 - PRESCRIZIONI AMBIENTALI è stato integrato con i seguenti art. : Art. 18.1 - Acque sotterranee Ai sensi dell art 7.1 RUE, è vietato l insediamento dei seguenti centri di pericolo e lo svolgimento delle seguenti attività: a) dispersione di fanghi ed acque reflue, anche se depurati; nel comparto dovranno pertanto essere realizzati sistemi fognari e di pre-trattamento (fosse biologiche) con caratteristiche idonee a garantire nel tempo la loro tenuta e a consentirne la verifica periodica; d) dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche provenienti da piazzali e strade; nel comparto tutti i parcheggi e le aree transitabili dovranno essere

impermeabilizzati e dotati di idoneo sistema di raccolta ed allontanamento delle acque meteoriche; g) pozzetti, fosse biologiche ed opere per il collettamento delle acque nere o miste, ivi compresi gli allacciamenti alla pubblica fognatura devono essere dotati di dispositivi di sicurezza atti a garantire le perfetta tenuta idraulica; j) le canalizzazioni a cielo aperto di cui alla destinazione G/19 devono avere fondo e fianchi adeguatamente impermeabilizzati; si ritiene che tale prescrizione sia da applicarsi anche alle canalizzazioni chiuse (es.vasche di laminazione con acque di piazzale). g) divieto di apertura di pozzi ad eccezione di quelli che estraggono acque destinate al consumo umano; In fase di istruttoria del progetto delle infrastrutture per l'urbanizzazione dell' insediamento dovranno essere verificate e concordate con ATER SIR le proposte progettuali in merito a materiali e tecniche costruttive dei sistemi fognari in progetto. Art. 18.2 - Reti fognarie di comparto: 1 Nell ambito della progettazione del progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione, dovrà essere acquisito il parere di ATERSIR in merito alla conferma definitiva dei materiali e delle tecniche costruttive delle infrastrutture fognarie dandosi atto che: - i pozzetti, fosse biologiche ed opere per il collettamento delle acque nere o miste, ivi compresi gli allacciamenti alla pubblica fognatura devono essere dotati di dispositivi di sicurezza atti a garantire le perfetta tenuta idraulica; - i punti di inserzione delle fognature di comparto con il collettore ricevente Cavo Cerca dovranno essere a perfetta tenuta. 2 La rete fognaria acque meteoriche provenienti da piazzali e strade dovrà essere comunque a tenuta idraulica; 3 Al fine di limitare l apporto delle acque meteoriche di dilavamento delle superfici incontaminabili (es. tetti) alla rete scolante è opportuno, predisporre le reti acque bianche dei lotti con riferimento ai criteri indicati al punto 3.5 della DGR 286/2005 prevedendo l adozione di sistemi di raccolta e riutilizzo delle stesse per usi non pregiati, (es. irrigazione, lavaggi piazzali, antincendio, etc); le parti eccedenti potranno essere avviate alla rete bianca di comparto. 4 I punti di inserzione delle fognature di comparto con il collettore ricevente Cavo Cerca dovranno essere a perfetta tenuta. Art. 18.3 - Relazione geologica e Relazione sulla qualità dei suoli 1. una volta demoliti gli edifici esistenti si dovrà procedere ad eseguire indagini conoscitive sulla qualità dei suoli e sottosuoli dell area oggetto di nuova urbanizzazione, che in relazione alla tipologia di attività svolta, verifichi il rispetto o meno delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) fissate dal D.Lgs.152/06, Tab.A allegato 5 parte IV, in relazione alla destinazione d uso residenziale; 2. qualora risulti uno stato di contaminazione dovranno essere intraprese le azioni previste dallo stesso D.Lgs.152/06. (Piano di caratterizzazione dell area, piano di bonifica e/o di messa in sicurezza, etc.); 3. dovrà inoltre essere verificata l eventuale presenza di rifiuti derivanti dalle pregresse attività, che, se presenti, dovranno essere correttamente smaltiti;