PIANO DI FORMAZIONE DELL'AMBITO SA24 1.1. PREMESSA In data 03 novembre 2016 la conferenza dei servizi dei Dirigenti Scolastici dell Ambito SA24, in riferimento alla Nota prot. n. AOODRCA/15345 del 27/10/2016 dell USR per la Campania, ha individuato il Liceo Don Carlo La Mura di Angri come capofila d Ambito per la formazione. Le funzioni della polo per la formazione nella rete di ambito si situano sui fondamenti giuridici delineati dalla legge 107/2005, che richiama una nuova struttura organizzativa: ha come obiettivo il rafforzamento dell autonomia delle istituzioni scolastiche, grazie allo sviluppo di sinergie e collaborazioni e attraverso la costituzioni di reti (commi 70-72), finalizzate alla realizzazione dei piani di formazione per il personale scolastico, "alla valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione comune di funzioni e di attività amministrative". La -polo, in coerenza con le modalità specifiche definite dalla rete di ambito per la concreta gestione delle proposte formative e delle risorse, è assegnataria per il triennio 2016-2019 delle risorse finanziarie provenienti da fondi nazionali. Nello specifico, la polo: 1) coordina la progettazione e l organizzazione delle attività formative destinate alle scuole della rete, anche su azioni trasversali di formazione per più gradi scolastici, ferma restando la possibilità di costituire reti di scopo. 2) si raccorda con l'ufficio scolastico regionale, per armonizzare le azioni formative in coerenza con le priorità indicate nel Piano Nazionale per la Formazione. 3) ricerca e sviluppa accordi di partenariato con i diversi enti e soggetti del territorio, al fine di garantire un costante incremento della qualità delle iniziative formative realizzate per i docenti dell ambito territoriale. 4) garantisce una corretta gestione amministrativo-contabile delle iniziative di formazione realizzate dalla/e rete/i di istituzioni scolastiche presenti nell ambito e si interfaccia con l'usr per le attività di co-progettazione, monitoraggio e rendicontazione. 1.2 Riferimenti Normativi L. 107/2015 COMMA 12: formazione in servizio obbligatoria, permanente e strutturale. Nota MIUR.AOODPIT. Reg.Uff.(U).0002915, 15/09/2016: prime indicazioni per la formazione. Piano Per la formazione dei docenti 2016-2019, 03/10/2016. 1.3 STRUMENTI La formazione dei docenti si realizza attraverso due canali: Il Piano Nazionale di Formazione: azioni pertinenti ed utili ai vari livelli del sistema educativo, organizzate da parte delle singole scuole o loro reti di scopo e/o di ambito, USR, MIUR. La Carta elettronica, autonomamente gestita dal singolo docente. L'attività formativa è, inoltre, documentata a cura del singolo docente attraverso la compilazione di un proprio Portfolio Professionale, grazie ad un applicazione informatica specifica, fornita dal MIUR su apposita piattaforma. 1.4 STRUTTURA La gestione dei percorsi formativi prevede l'intervento di: MIUR: Cabina di Regia, che definisce il Piano Nazionale e gli Standard di qualità; sovrintende, inoltre, al Monitoraggio complessivo. USR: Task Force Regionale, che offre Sostegno Agli Ambiti e sovrintende al Monitoraggio Territoriale. Ambito Territoriale: progetta in rete con tutte le scuole, si coordina con altri poli formativi, redige il piano di formazione di Ambito. Singola : rileva i bisogni formativi dei docenti, si coordina con l Ambito territoriale, redige il piano di formazione d Istituto.
Docenti: esprimono i propri bisogni individualmente e collettivamente, partecipano alla formazione proposta dall Ambito Territoriale, dalle Reti di Scopo, dal proprio istituto. Attraverso la carta elettronica, possono partecipare ad altri percorsi di formazione, se in linea con le priorità individuate dall istituto di appartenenza. 1.5 FINALITÀ Elevare le competenze professionali di ogni docente, in sintonia con le trasformazioni sociali, culturali, tecnologiche, scientifiche, in atto a libello globale. Superare la frammentarietà, la ripetitività e la genericità delle scelte contingenti, per realizzare azioni il più possibile personalizzate e strutturali. Formare per migliorare la propria. La formazione in servizio si collega direttamente con il contesto di lavoro in aula del docente e si qualifica come riflessione alta e attenta sullo stile di insegnamento, sulla relazione educativa, sulle scelte metodologiche, attraverso un rapporto costante con le trasformazioni culturali e le conoscenze sulle dinamiche di apprendimento. 2. PIANO DI FORMAZIONE NAZIONALE: PRIORITÀ PER IL TRIENNIO 2016-2019 COMPETENZE DI SISTEMA Autonomia didattica e organizzativa Valutazione e miglioramento Didattica per competenze e innovazione metodologica COMPETENZE PER IL 21MO SECOLO Lingue straniere Competenze digitali e nuovi ambienti per l apprendimento Scuola e lavoro COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale Inclusione e disabilità Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile 3. ARTICOLAZIONE DELLA FORMAZIONE 3.1 DESTINATARI Le azioni formative, sia a livello locale sia a livello nazionale, sono rivolte a tutto il personale in maniera diversificata, in linea con la specificità del proprio ruolo: docenti in grado di accompagnare i colleghi nei processi di ricerca didattica, formazione sul campo, innovazione in aula; docenti con funzioni strategiche (animatori digitali, referenti per l inclusione ecc.); docenti neoassunti; gruppi di miglioramento; docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica; consigli di classe, team docenti, persone coinvolte nei processi di inclusione e integrazione; insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative; figure sensibili impegnante nei temi di sicurezza, prevenzione, primo soccorso etc. 3.2 METODOLOGIA E STRUTTURA DELL UNITÀ FORMATIVA Le indicazioni del Piano Nazionali incoraggiano : a privilegiare l impiego di metodologie innovative (laboratori, social networking, workshop, ricercaazione, peer review, comunità di pratiche, mappatura delle competenze), che dovranno entrare a far parte degli strumenti operativi di ogni docente.
ad usufruire di tutte le fonti di finanziamento possibili (con particolare riferimento ai PON-FSE e ad altri finanziamenti MIUR, come quelli previsti dalla ex-legge 440). La singola unità formativa è articolata in 25 ore, che corrispondono ad 1 CFU. Le attività, che costituiscono, in tutto o in parte, ciascuna unità formativa, sono le seguenti: Tipologia Il corsista: Incontri in presenza con - si orienta sulle tematiche dell unità formativa; formatore - consulta i materiali proposti; - confronta la propria prassi didattica con le innovazioni presentate; - effettua un autoanalisi per definire i propri bisogni formativi. Studio e ricerca individuale - individua una o più attività da sperimentare in classe con i propri alunni; - progetta un percorso di studio e lavoro condiviso con la sua classe. Attività a distanza attraverso - entra a far parte di una classe virtuale che condivide gli stessi interessi; piattaforma di e-learning - si confronta con colleghi e formatore/tutor. Sperimentazione in classe (anche col supporto del formatore) - sperimenta in classe con i suoi allievi le proposte scelte; - osserva e registra i cambiamenti prodotti sugli allievi e su se stesso; - si confronta con il formatore e con i pari nella classe virtuale. Report finale - analizza i risultati della sperimentazione; - effettua un autovalutazione rispetto alle competenze professionali apprese; - fa un ipotesi su come proseguire il lavoro con i propri alunni. 3.3 QUALE FORMAZIONE Le azioni formative ritenute pertinenti sono quelle: scaturite dall analisi dei bisogni degli insegnanti e delle esigenze dell istituto; congruenti con le risultanze del RAV e del PDM; in linea con le proposte di innovazione che si intendono realizzare. 4. RILEVAMENTO DEI -FASI 4.1 Primo step: Singola 1. La rileva i bisogni formativi (individuali e collegiali) dei docenti. 2. Il Dirigente Scolastico si fa garante della coerenza tra i diversi strumenti dell azione progettuale della attraverso uno specifico atto di indirizzo per il Collegio docenti. 3. Il Collegio dei docenti predispone, sulla base dell atto di indirizzo del Dirigente Scolastico, il Piano per la formazione del personale docente per il triennio, che contiene le azioni formative rivolte al personale della, contestualizza le azioni formative promosse dal MIUR e dall USR, contiene le azioni formative promosse a livello territoriale. Il piano, inoltre, può includere iniziative di formazione liberamente scelte dai docenti, purché coerenti con il Piano di formazione dell'istituto 4. Inserisce il Piano di Formazione d Istituto all interno del PTOF. 4.2 Secondo step: Rete di ambito La rete di Ambito progetta e organizzati i percorsi formativi, tenendo conto delle esigenze delle singole scuole. Essa: Funzioni 1. Rileva le priorità dei piani di formazione delle singole scuole dell ambito 2. Individua le Unità formative da inserire nel Piano di Ambito 3. Evita la sovrapposizione con le azioni nazionali Piano Nazionale di Formazione 4. Sceglie le metodologie formative 5. Promuove la costruzione di reti di scopo su priorità condivise, senza escludere reti più piccole per rispondere a specificità ordinamentali 6. Può prevedere assegnazioni di risorse a singole scuole per attività molto specifiche Strumenti Sintesi dei piani di formazione delle scuole della rete Piano Nazionale di Formazione Verifica delle azioni in corso e dei fondi disponibili Proposte delle scuole della rete Priorità condivise Specificità ordinamentali Bisogni rilevati
7. Verifica le azioni formative realizzate Indicatori proposti dall U.S.R. Checklist per la qualità della formazione predisposta dal M.I.U.R. La rete dell Ambito SA24 ha costituito una Commissione Tecnica d ambito, quale organo preposto a: RACCOGLIERE le informazioni e i bisogni delle scuole della rete PREDISPORRE strumenti e piani operativi MONITORARE le azioni formative del Piano. 4.3 RILEVAMENTO DEI AMBITO SA24 Di seguito, una griglia riassuntiva dei dati pervenuti dalle singole scuole: PRIORITA PRIMARIA IC E SECONDARIA I GRADO SECONDARIA II GRADO TOTALE AMBITO Autonomia organizzativa e didattica 10 13 18 41 Didattica per competenze, innovazione 73 157 54 284 metodologica e competenze di base Competenze digitali e nuovi ambienti per 57 179 80 316 l apprendimento Competenze di lingua straniera 0 21 51 72 Inclusione e disabilità 59 115 30 204 Coesione sociale e prevenzione del disagio 0 51 30 81 giovanile globale Integrazione, competenze di cittadinanza e 0 12 12 24 cittadinanza globale Scuola e lavoro 0 3 39 42 Valutazione e miglioramento 25 77 21 123 TOTALE 224 628 335 1187 SCHEMA DI SINTESI DEL PIANO DI FORMAZIONE DI AMBITO In base alle esigenze formative espresse dalle singole scuole, l Ambito SA 24 propone il seguente piano di formazione: ESIGENZE FORMATIVE Priorità 1 Priorità 2 AREA TEMATICA Competenze digitali e nuovi ambienti per l apprendimen to Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base ISTITUZIONI DESTINATARI SCOLASTICHE COINVOLTE 16 Docenti impegnati in attività di innovazione didattiche; Animatori digitali e team per l innovazione. 14 Docenti in grado di accompagnare i colleghi nei processi di ricerca didattica, LIVELLO DI FORMAZIONE MIUR / USR Ambito SA24 RISULTATI ATTESI Promuovere il legame tra innovazione didattica e metodologica e tecnologie digitali; Rafforzare la formazione all innovazione didattica a tutti i livelli (iniziale, in ingresso, in servizio); Valorizzare l azione dell animatore digitale e del team per l innovazione; Rafforzare il rapporto tra competenze didattiche e nuovi ambienti per l apprendimento, fisici e digitali. Favorire la capacità delle scuole di progettare il curricolo per competenze, in ottica verticale e di integrazione degli apprendimenti disciplinari; Spostare l attenzione dalla programmazione dei contenuti alla
Priorità 3 Priorità 4 CONDISVISI 1 Inclusione e disabilità Valutazione e miglioramento Lingua straniera formazione sul campo, innovazione in aula; Insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative. 14 Consigli di classe; Team docenti, coinvolti nei processi di inclusione e integrazione. 12 Docenti impegnati in attività di innovazione didattiche; Gruppi di miglioramento impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PDM. 8 Curricolo secondaria I e II grado. Ambito SA24 Ambito SA24 MIUR / USR didattica per competenze ; Fornire ai docenti esempi e modelli significativi, immediatamente applicabili, favorendo la correlazione tra attività curricolari e situazioni di realtà; Rafforzare le competenze di base attraverso l utilizzo di metodologie didattiche innovative; Promuovere la diffusione di strumenti idonei all osservazione, documentazione e valutazione delle competenze; Sostenere lo sviluppo di una cultura della valutazione, capace di apprezzare le competenze promosse negli allievi e non solo di verificare le conoscenze; Rafforzare la capacità di ogni di realizzare elevati standard di qualità nell inclusione; Promuovere metodologie e didattiche inclusive; Rafforzare le capacità inclusive di tutti i docenti curricolari, attraverso l applicazione di metodologie e tecniche per favorire l inclusione e la sperimentazione di modelli di collaborazione e cooperazione dei team docenti; Assicurare a team di docenti e consigli di classe le capacità di progettazione, realizzazione, valutazione di percorsi didattici appropriati e integrati. Promuovere la connessione tra progettazione dei curricoli, azione didattica in classe, valutazione formativa e certificazione degli apprendimenti; Formare in ogni un gruppo di docenti con adeguate competenze tecniche e affinare le competenze valutative degli insegnanti, in relazione alla funzione formativa e di sostegno ai processi di apprendimento degli allievi. Rafforzare il livello medio di padronanza della lingua inglese dei docenti; Stimolare l utilizzo di contenuti in lingua, anche attraverso approfondimenti tematici; Eventuale certificazione, da parte di enti terzi, dei livelli di competenze linguistiche raggiunti.
CONDISVISI 2 NON CONDIVISI NON CONDIVISI Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile globale Studi Umanistici e TIC TIC e ricerca 8 Curricolo secondaria I grado Curricolo secondaria II grado Curricolo secondaria II grado MIUR / USR Liceo Don Carlo La Mura Liceo Don Carlo La Mura Promuovere la centralità dello studente e della persona con i suoi bisogni e le sue aspettative, attivando percorsi di formazione a partire da bisogni concreti e dalla realtà quotidiana; Rafforzare la capacità di ogni di realizzare elevati standard di qualità per il benessere degli studenti e il recupero del disagio sociale; Sostenere lo sviluppo di una cultura delle pari opportunità e del rispetto dell altro; Favorire l integrazione tra attività curricolari e attività extracurriculari con obiettivo di lotta alla dispersione scolastica. Promuovere processi innovativi nelle metodologie e strategie didattiche delle discipline umanistiche; Potenziare l'utilizzo delle TIC nella didattica; Favorire la produzione in team di learning object flessibili e riusabili. Promuovere processi innovativi nelle metodologie e strategie didattiche attraverso la realizzazione di una piattaforma e- learning; Potenziare la capacità di lavorare in team e condividere buone pratiche; Promuovere la ricerca didattica, sia disciplinare sia interdisciplinare. LE RETI DI SCOPO All interno dell Ambito Territoriale è possibile formare delle reti di scopo, finalizzate al perseguimento di specifici obiettivi formativi. La rete di scopo: E il luogo della condivisione di priorità e obiettivi. Stimola il confronto culturale e di pratiche formative. E il contesto in cui promuovere soluzioni di successo, realizzare iniziative mirate a specifici bisogni. Consente economie di scala. Consente di svolgere attività formative rivolte a particolari categorie di docenti (neoassunti, figure intermedie e di coordinamento, tutor) o mirate a specifici bisogni (priorità socio-culturali, tematiche di settori disciplinari, ecc.).