Caratterizzazione Analitica dell Abbamele

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Transcript:

Caratterizzazione Analitica dell Dott.ssa Nadia Spano Gruppo Ricerche Analitiche Dipartimento di Chimica Università degli Studi di Sassari

L abbamele è un prodotto caratteristico dell apicoltura sarda ottenuto con modalità e tempi di lavorazione basati sull esperienza e le tradizioni locali che, in parte, sono stati adattati anche alle esigenze di una fiorente produzione a carattere aziendale. In breve: Smielatura dei favi Immersione dei favi in acqua (40-50 C) e conseguente sospensione e solubilizzazione del miele e del polline residui Allontanamento della cera affiorante Concentrazione della miscela di acqua, miele e polline a temperature elevate (sino a 100 C) fino al raggiungimento di una consistenza assimilabile a quella del miele. o abbattu, abbathu, sapa di miele

e da un punto di vista chimico? La caratterizzazione chimico-analitica dell abbamele è stata oggetto di un indagine [1] nata allo scopo di approfondire le conoscenze in merito alla sua composizione e alle differenze tra l abbamele e il miele, che ne rappresenta la principale materia prima. A questo scopo sono stati indagati i seguenti parametri, tipici della caratterizzazione chimico-fisica a cui viene sottoposto abitualmente il miele Parametro Informazioni % Acqua Conservabilità (rischio fermentazione) Conducibilità elettrica Acidità libera e ph Attività dell invertasi Contenuto di HMF Contenuto di polifenoli Profilo degli amminoacidi Componente minerale solubile, origine Freschezza, fermentazione, sofisticazioni, origine botanica Freschezza, trattamenti termici Freschezza, trattamenti termici Composizione minoritaria, origine Composizione minoritaria, origine [1] Spano N., Ciulu M., Floris I., Panzanelli A., Pilo M. I., Piu P. C., Scanu R., Sanna G., Chemical characterization of a traditional honey-based Sardinian product: abbamele Food Chem., 108, (2008), 81-85

Fasi del lavoro Rappresentatività dei campioni Sono stati campionati prodotti ottenuti con i metodi tradizionali e prodotti commercializzati nei market locali Preservazione della composizione e delle caratteristiche I campioni sono stati conservati al riparo dalla luce e a 4 C fino al momento delle analisi Sono stati omogeneizzati prima di ogni prelievo Rappresentatività di tutte le componenti Metodiche di analisi Metodiche ufficiali per i mieli [1,2] : % acqua, conducibilità elettrica, ph e acidità libera, attività dell invertasi. Metodiche originali validate: contenuto totale di polifenoli [3], contenuto di HMF [4], profilo degli amminoacidi [5]. Risultati Confronto con il miele e valutazione dell effetto delle procedure di preparazione dell abbamele [1] Bogdanov S. Harmonized Methods of the International Honey Commission (2002) [2] Decreto 25 luglio 2003 Approvazione dei metodi ufficiali di analisi da applicarsi per la valutazione delle caratteristiche di composizione del miele [3] Floris I., Vacca V., Franco M. A., Del Caro A., Marras P. M., Reniero F., Apicoltura, 9, (1994), 119 133 [4] Spano N., Casula L., Panzanelli A., Pilo M. I., Piu P. C., Scanu R., et al., Talanta, 68, (2006), 1390 1395 [5] Spano N., Piras I., Ciulu M., Panzanelli A., Pilo M. I., Piu P. C., et al., J. Assoc. Off. Agric. Chem., 92(4), (2009), 1145-1156

ph, acidità libera e conducibilità elettrica ph Miele Min = 3.50 Max = 5.50 Media = 3.6±0.2 Min = 3.21±0.02 Max = 3.92±0.04 Acidità libera (meq/kg) Miele Min = 10 Max = 60 Media = 40±20 Min = 26±2 Max = 88±4 Miele Conducibilità elettrica (ms/cm) Min = 0.1 Max = 2 Media = 0.5±0.1 Min = 0.19±0.01 Max = 0.81±0.03 I componenti termostabili del miele non subiscono alterazioni durante le fasi di preparazione dell abbamele!

Polifenoli totali Contenuto totale di polifenoli (mg/kg) Miele acacia Miele lavanda Miele castagno Miele corbezzolo Media = 58 [1] Media = 94 [1] Media = 276 [1] Media = 960 [1] Media = 400±200 Min = 188±9 Max = 980±10 1. Il contenuto totale di polifenoli non sembra risentire delle elevate temperature (dato confermato in altri studi [2] ) 2. L estrema variabilità va sicuramente attribuita all origine delle materie prime, caratterizzate da contenuti tipici 3. La termostabilità di questa classe di composti garantisce la permanenza delle proprietà antiossidanti ad essi attribuibili [1] Amiot M. J., Aubert S., Gonnet M., Tacchini M., Apidologie, 20(2), (1989), 115-125 [2] Larrauri J. E., Rupèrez P., Saura-Calixto F., J. Agric. Food Chem., 45, (1997), 1390-1393

% Acqua % Acqua Miele 20 Media = 22±3 Min = 17.4±0.2 Max = 27.7±0.3 Fattori che influenzano la % di acqua nell abbamele: 1. Contenuto d acqua del miele d origine 2. Umidità residua nei favi 3. Quantità d acqua usata per l immersione dei favi 4. Temperature e durate dei processi atti all affioramento della cera e alla concentrazione della miscela acqua, miele e polline 69% dei campioni analizzati mostra % acqua >20% 30% dei campioni analizzati mostra % acqua>25% ma le elevate temperature raggiunte durante la produzione dell abbamele inattivano i lieviti osmofili e ne causano la morte, impedendo così l instaurarsi di processi di fermentazione!

H O H H H HO Invertasi HO H O O H HO H H HO O H O H H + H HO H H HO H H Saccarosio Glucosio Fruttosio Attività dell invertasi Si tratta di un enzima termolabile la cui attività viene soppressa dalle elevate temperature! Attività dell invertasi (U/kg) Miele cardo Min = 47.7 Max = 120.8 [1] Miele eucalipto Min = 99.5 Max = 208.2 [1] Miele castagno Miele corbezzolo Min = 4.0 Min = 0 Min = 108.4 Max = 214.5 [1] Max = 65.8 [1] Max = 1.02±0.06 [1] Persano Oddo L., Piazza M. G., Pulcini P., Apidologie, 30(1), (1999),57-65

Amminoacidi R O NH 2 Come l invertasi, anche gli amminoacidi liberi sono risultati praticamente assenti nei campioni di abbamele! In alcuni studi [1,2,3] è stato verificato che trattamenti termici, anche blandi, del miele causano un netto decremento del contenuto di amminoacidi liberi a causa dell insorgenza di reazioni, favorite dal calore, che coinvolgono anche gli zuccheri (reazione di Maillard). Responso cromatografico di un campione di miele di corbezzolo Responso cromatografico di un campione di abbamele [1] Pawloska M., Armstrong D. W., Chirality, 6, (1994), 270 276 [2] Pätzold R., Brückner H., European Food Research and Technology, 223, (2006), 347 354 [3] Von der Ohe W., Dustmann J. H., Von der Ohe K., Deutsche Lebensmittel-Rundschau, 87(12), (1991), 383 386

Lavorazione, cottura, conservazione degli alimenti: IMBRUNIMENTI NON ENZIMATICI HMF Caramellizzazione degli zuccheri Miele tropicale Reazione di Maillard O O H Contenuto di HMF (mg/kg) Max = 80 Degradazione dell acido ascorbico (vitamina C) Miele Min = 880±20 Max = 40 Media = 2000±1000 Max = 4776±6 Aceto balsamico Caffè istantaneo Caramello Max = 3420 [1] Max = 6200 [2] Max = 9500 [3] [1] Masino F., Chinnici F., Franchini G. C., Ulrici A., Antonelli A., Food Chemistry, 92, (2005), 673-679 [2] Schultheiss J., Jensen D., Galensa R., Lebensmit Telchemie, 53, (1999), 159 [3] Bachmann S., Meier M., Känzig A., Lebensmit Telchemie, 51, (1997), 49-50

Conclusioni La caratterizzazione analitica dell abbamele ha evidenziato che tra i parametri indagati alcuni, ph, acidità libera, conducibilità elettrica, contenuto totale di polifenoli, COME ATTESO, non si differenziano dai valori tipici della principale materia prima, il MIELE, in virtù della loro termostabilità altri, % di acqua, attività dell invertasi, contenuto di amminoacidi liberi e HMF, COME ATTESO, non possono essere confrontati con i corrispondenti componenti del miele a causa delle modalità di produzione dell abbamele!

Conclusioni IN PARTICOLARE: Tra i vari microcomponenti tipici del miele, una classe molto importante per le sue proprietà antiossidanti, come quella dei polifenoli, non sembra risentire del trattamento termico adottato nelle fasi di preparazione dell abbamele. Il contenuto di acqua non può rispecchiare quello tipico del miele, ma bensì dipenderà dalle quantità usate nel procedimento, dalla durata, dalle temperature e dai tempi di riscaldamento. La percentuale d acqua non rappresenta del resto la stessa criticità che ha nel miele, in cui è determinante per la proliferazione e l attività dei lieviti osmofili responsabili della fermentazione, in quanto le elevate temperature uccidono e rendono inattivi tali lieviti! Tanto l assenza di amminoacidi liberi, quanto, soprattutto, l elevato tenore di HMF derivano da trasformazioni dei nutrienti, presenti nel miele, naturali alle alte temperature e riscontrabili pertanto in altri alimenti. I risultati relativi all attività dell invertasi e al contenuto di HMF vanno interpretati considerando che la loro natura e origine hanno reso comune il loro impiego come indici di freschezza per il miele.

Grazie per l attenzione! A nome di Prof. Angelo Panzanelli Prof.ssa Paola Piu Prof. Gavino Sanna Dott.ssa Maria Pilo Dott.ssa Nadia Spano Dott.ssa Severyn Salis Dott. Marco Ciulu Dott.ssa Paola Manca Gruppo Ricerche Analitiche Dipartimento di Chimica Università degli Studi di Sassari Via Vienna 2, Sassari