CHI E IL CICLISTA Il ciclista urbano a Firenze, l associazione a lui dedicata e l offerta di noleggio Esame in Città e politiche urbane a.a 2014/2015 Relazione di Elena Bellettati 1
INDICE 1. INTRODUZIONE... PAG 3 2. LA COMUNITA DEI CICLISTI... PAG 4 3. L ASSOCIAZIONE FIRENZE IN BICI PAG 6 4. COOPERATIVA ULISSE : IL NOLEGGIO DI BICICLETTE A FIRENZE...PAG 7 5. CONCLUSIONI...PAG 8 6. SITOGRAFIA...PAG 8 2
1. Introduzione Chi va in bicicletta. Questa è la prima definizione di ciclista che ci viene offerta dal dizionario online di Garzanti Linguistica, a seguire troviamo atleta che pratica lo sport della bicicletta, chi vende e ripara biciclette. In questa occasione però ci soffermeremo sulla prima definizione, prendendo in esame quello che viene definito ciclista urbano, cioè colui che usa abitualmente la bicicletta; per andare al lavoro o a scuola, per fare la spesa, per andare al cinema o a trovare un amico 1. L aggettivo urbano è stato inserito perché sono ciclisti che si muovono in città o nei piccoli centri abitati, ed è proprio in città che sono nati i primi movimenti che ne difendono i diritti, propagando un maggior uso della bicicletta e chiedendo alle amministrazioni un politica per tutelare e incentivare la mobilità ciclistica. Per fare questo utilizzerò alcuni dei dati raccolti da me e dalle mie colleghe tramite dei questionari somministrati ai cittadini di Firenze e interviste fatte all Associazione Firenze In Bici e alla Cooperativa Ulisse che si occupa anche del noleggio di biciclette. Lo scopo che ci siamo poste è quello di capire chi sono le persone che a Firenze usano la bicicletta, qual è la loro opinione riguardante i servizi offerti a chi usa la bicicletta e le politiche di incentivazione messe in atto dalle amministrazioni locali e anche quali sono queste politiche. Questa relazione è suddivisa in quattro parti: la prima prende in considerazione gli aspetti che descrivono i ciclisti intervistati, i motivi per cui utilizzano la bicicletta e se esiste una solidarietà tra di loro; la seconda parte riguarda la vita associativa dei ciclisti urbani facendo rifermento all associazione Firenze in Bici; la terza descrive un po l offerta di noleggio a Firenze e infine troviamo le conclusioni. 1 http://fiab-onlus.it/bici/bici-in-citta/ciclisti-urbani.html 3
2. La comunità dei ciclisti Dalle interviste fatte è emerso un aumento dell uso della bicicletta negli ultimi due anni, su un campione di 53 intervistati il 68% ha dichiarato di averne incrementato l uso, solo il 4% di averlo diminuito e il 28% afferma di non aver modificato le sue abitudini. motivi del cambiamento di abitudini 13% 5% 13% 3% 5% 18% 43% ha cambiato tragitti o cose, persone da trasportare sono cambiati i mezzi a disposizione cambiata la situazione delle piste ciclabili ha guardato ai costi ha guardato alla rapidità è stato spronato dagli amici non hanno risposto La maggior parte delle persone (43%) ha cambiato le proprie abitudini in quanto sono cambiati i tragitti o le cose, persone da trasportare, mentre nessuno ha menzionato l affidabilità dei tempi o la sicurezza e solo il 3% ha guardato ai costi. Il 71,6% delle persone intervistate usa la bici quotidianamente e tra queste troviamo anche una percentuale (il 47,16%) di quelle che ne ha incrementato l uso. La maggior parte usa la bicicletta per andare a lavorare o in università e questo è confermato anche dal fatto che difficilmente i tragitti compiuti superano i 5 kilometri e che l 81,13% di questi sono regolari. Il 41,5% degli intervistati ha tra i 21 e i 30 anni, il 9,43% ha meno di 20 anni, il 26,41% tra i 31 e i 50 anni e il 22,64% ha più di 50 anni. Sono per il 52,8% maschi, per la maggior parte sono nati a Firenze o in Toscana (45,28%) mentre il 34% è nato in Italia ma in regioni diverse dalla Toscana. Guardando alla professione è emerso che il 35,8% sono studenti e il 32% sono lavoratori dipendenti, i pensionati e i liberi professionisti sono il 15% mentre solo 1,8% fa il commerciante. Il motivo principale per cui si utilizza la bicicletta si rifà al controllo dei tempi (20,75%) seguito dalla rapidità con cui si raggiungono i luoghi (17%) e dal fatto che è l unico mezzo che si ha a disposizione (15%). Il 40% riunisce chi usa la bici o per motivi di costo, o di salute o per il semplice piacere di usarla. 4
Opinioni piste Frequenza Uso Estensione Comfort Sicurezza Segnaletica Media Totale Uso quotidiano 5,37 5,18 4,83 5,52 5,22 Uso settimanale 5,45 5,37 4,95 5,41 5,29 Uso mensile 6 5,57 4,96 6 5,63 Media Totale 5,6 5,37 4,91 5,64 Tab 1 Come possiamo vedere nella tabella 1 le opinioni che i ciclisti hanno a riguardo delle piste ciclabili non sono molto positive e le medie dei giudizi tra chi usa la bicicletta tutti i giorni e invece chi la usa più saltuariamente non si differenziano molto, lo stesso discorso lo possiamo fare per quanto riguarda i giudizi sui parcheggi (tabella 2). Opinione parcheggi Frequenza uso Estensione Collocazione Materiali Media Totale Uso quotidiano 4,88 5,35 4,98 5,07 Uso settimanale 5,04 5,45 5,18 5,22 Uso mensile 4,96 5,21 4,75 4,97 Media Totale 4,96 5,33 4,97 Tab 2 L insoddisfazione per lo stato delle piste ciclabili e dei parcheggi per le biciclette viene messo in luce anche dalle proposte per incentivare l uso della bicicletta che gli intervistati hanno fatto: il 42% ritiene che a questo fine sia necessario migliorare lo stato e l estensione delle piste ciclabili e dei parcheggi. L esistenza di rapporti solidali tra chi usa la bicicletta in città è sentita soprattutto da chi ne fa un utilizzo costante (65,8%) anche se tra questi quasi l 84%, vede nella bicicletta un mezzo per favorire la propria autonomia, che non crea situazioni di scambio come invece può accadere, ad esempio, sui mezzi pubblici. Si potrebbe ipotizzare che la solidarietà tra i ciclisti nasca dalla condivisione degli stessi spazi urbani che comporta l utilizzo delle stesse strade, delle stesse piste ciclabili, degli stessi parcheggi e degli stessi servizi che, come abbiamo visto, sono ritenuti abbastanza scadenti. Una solidarietà non basata sullo scambio o sulla relazione diretta, ma sull esperienza individuale che è condivisa dagli altri ciclisti di Firenze. In altre parole, questa solidarietà non si crea perché c è un incontro tra ciclisti dove si scambiano le proprie impressioni e le proprie idee, ma si costruisce grazie alla consapevolezza di ogni persona, che usa la bicicletta in città, di avere le stesse difficoltà di qualsiasi altro ciclista urbano. Chi utilizza la bicicletta quotidianamente la vede principalmente come un mezzo che permette di conoscere meglio i propri luoghi e che consente di transitare rapidamente. Il 66% degli intervistati ha subito almeno un furto negli ultimi tre anni ma nel corso dell intervista solo pochi hanno fatto riferimento a politiche per una maggiore sicurezza. Questo può essere spiegato dal fatto che, come ha detto il vice presidente dell associazione Firenze in Bici durante l intervista, il furto della bicicletta non viene considerato grave quanto, ad esempio, il furto della 5
macchina sia per motivi economici ma anche per motivi culturali. Se a un cittadino viene rubata la bicicletta questo gesto non risulta essere particolarmente grave, è più che altro una scocciatura. A incorniciare questa piccola fotografia della comunità dei ciclisti è emersa una forte sfiducia nei confronti dell impegno delle amministrazioni pubbliche nelle politiche per la mobilità sociale che, in media, da un 1 a 10 è stato valutato 4,41. 3. L associazione Firenze in Bici L associazione nasce nel 2005 dall iniziativa di un gruppo di persone attive sull omonimo forum che si trovava in internet, all inizio di questa avventura il numero di iscritti era pari a 100. Nel 2014 gli iscritti sono 650, un numero purtroppo irrisorio messo a confronto con il numero degli abitanti di Firenze (350mila circa). Questa scarsissima partecipazione è emersa anche dalle interviste, infatti solo una persona sulle 53 intervistate è iscritta ad una associazione per ciclisti, senza però esserne attivista e l 80% ha dichiarato di non aver mai partecipato ad un evento organizzato dalle associazioni per ciclisti. La scarsa partecipazione all aspetto politico dell utilizzo della bici può essere anch essa spiegata dalle parole usate, durante l intervista, dal vice presidente della associazione: lui ha notato come la scelta di usare la bicicletta non dipenda da motivi politici o culturali ma da motivazioni molto più pratiche e quindi nelle persone che usano la bicicletta non c è interesse alla partecipazione alla vita associativa. L associazione non riunisce solo gli attivisti convinti, ma vari tipi di cittadini come il pendolare, lo studente o i genitori che accompagnano i figli a scuola, semplicemente riunisce i cittadini che usano la bicicletta per muoversi in città. Si occupa principalmente di attività di stampo politico facendo pressione al comune di Firenze per una maggiore sensibilità nei confronti della mobilità ciclabile e facendosi anche portavoce, tramite la pagina su Facebook e Twitter, delle principali lamentele dei cittadini. L associazione è composta da un nucleo direttivo di 11 attivisti che organizza gli eventi e che nell implementazione di questi si fa aiutare da un numero variabile di soci che, per quell occasione, possono essere considerati attivisti anche loro, in genere sono 30 o 40 persone. Le principali iniziative sono: i banchetti promozionali, le grandi biciclettate, premiare i ciclisti per strada con dei cioccolatini, attività ludiche, escursioni, grandi manifestazioni. L associazione Firenze in Bici è confederata con la FIAB (Federazione Italiani Amici della Bicicletta Onlus) ed è in rete a livello nazionale con altre 200 associazioni simili. 6
FIAB porta avanti le iniziative che fa anche Firenze in Bici ma a livello nazionale, e si sta impegnando principalmente nella modifica di quelle parti che, all interno del codice della strada, riguardano il ciclista e che non sono più attuali e/o in linea con gli standard europei. A sua volta la FIAB è confederata con l European Cyclists Federation, un organismo transnazionale che fa pressione politica a livello europeo in favore della mobilità ciclabile. A livello locale Firenze in Bici, a seconda dei casi, collabora con altre associazioni come Lega Ambiente o con Sportello Coeso, il quale raccoglie cooperative e associazioni che ruotano attorno agli stili di vita alternativi e al commercio equosolidale. 4. Cooperativa Ulisse : il noleggio di biciclette a Firenze Ulisse è una cooperativa sociale di tipo B che nasce a Firenze nel 1998 grazie alla volontà di organizzazioni e persone del mondo del Terzo Settore, della cooperazione sociale, dell associazionismo e di Enti pubblici, volta all inserimento lavorativo di soggetti appartenenti alle categorie svantaggiate 2. La cooperativa ha anche delle aree commerciali di intervento, tra le quali il noleggio di biciclette in città con due postazioni, una alla stazione di Santa Maria Novella e l altra in via Ghiberti. Nei primi 9 mesi del 2014 il 55% delle bici è stato noleggiato dai turisti che vengono a visitare Firenze, mentre il restante 45% dai residenti. Con residenti sono intesi i nonturisti. Il vice presidente della cooperativa nell intervista dice che la maggior parte dei clienti residenti sono lavoratori che passano a Firenze uno o due giorni, a causa di un meeting o di una commissione, e che per muoversi in centro con più disinvoltura e rapidità noleggiano la bicicletta. Figura 1 Dati noleggio Mille e una bici al 04/09/2014 Il servizio di noleggio a Firenze 2 http://www.cooperativaulisse.it 7
non è conosciuto ai più degli intervistati i quali, avendo una bicicletta di proprietà, probabilmente non si sono interessati del servizio. Al contrario del vice presidente dell associazione Firenze in Bici, quello della cooperativa Ulisse ritiene che ci sia un cambiamento culturale alla base dell incremento dell uso la bicicletta. 5. Conclusioni Una delle prime cose che è emersa da questi dati è stato l aumento dell utilizzo della bicicletta, un aumento che ha coinvolto la maggior parte degli intervistati e che è stato influenzato da motivi strumentali. A parte un solo intervistato, che ha detto di usare la bici per contribuire alla salvaguardia dell ambiente, nessuno ha fatto riferimento a motivi di utilizzo che si rifanno a scelte politiche di stampo ecologico. Si usa perché c è stato un cambiamento di tragitto o perché si è più agili in mezzo al traffico. Forse è più realistica la visione del vice presidente dell associazione Firenze in Bici, siamo ancora culturalmente lontani ad un uso critico e di scelta politica della bicicletta e questo poi si ripercuote sulla quasi inesistente partecipazione alla vita associativa e agli eventi di sensibilizzazione. È chiaro che un cambiamento culturale, già di per se lungo e complicato per definizione, non può avvenire se in primis le istituzioni non promuovono l uso della bicicletta fornendo ai propri cittadini adeguate infrastrutture e adeguati servizi. Un tema che invece è emerso poco è quello che riguarda la sicurezza, intesa sia delle strade/piste ciclabili che dai furti; solo dove esplicitamente chiesto si ritiene che la sicurezza sia scarsa con una votazione media da 1 a 10 di 4,8 e sono pochi i cittadini (13,2%) che hanno posto il problema della sicurezza di loro spontanea volontà. Per quanto riguarda la mancanza di sicurezza dai furti essa potrebbe non essere percepita come un problema probabilmente perché, per il discorso che si faceva più su, il gesto del furto della bicicletta non è ritenuto grave. Invece la mancanza di sicurezza nelle strade non è emersa così tanto come mi aspettavo forse perché gli intervistati la sottintendevano quando esprimevano il bisogno di dover migliorare le piste ciclabili, infatti se la intendiamo in questo modo la percentuale è già più significativa, pari al 41%. 6. Sitografia - www.fiab-onlus.it - www.cooperativaulisse.it 8