COMUNE DI NOVA MILANESE Provincia di Monza e della Brianza P.I.I. Area ex serrature Meroni (art.87 L.R. 25 luglio 2006 n 12) oggetto: Richiesta di autorizzazione per apertura nuova media struttura di commercio al dettaglio di primo e secondo livello MA/settore alimentare - MN/settore non alimentare proprietà: SAN BERNARDO SOCIETA IMMOBILIARE SRL RELAZIONE TECNICO ECONOMICA E DI FATTIBILITA Ru.Ve.Engineering Slr Via Venezia n.2 20834 Nova Milanese tel - fax 0362.364650 amministrazione@ruve.it 1
1. PREMESSA INDICE 1. PREMESSA 2. RELAZIONE TECNICA 2.1 DESCRIZIONE DEL COMPARTO 2.1.1 CONSISTENZA DEL COMPARTO 2.1.2 ACCESSI 2.2 DESTINAZIONE URBANISTICA ATTUALE 2.3 FINALITA DEL PROGRAMMA 2.4 NUOVA DESTINAZIONE URBANISTICA E DIMOSTRAZIONE DEGLI STANDARD 2.4.1 DESTINAZIONE URBANISTICA PROPOSTA 2.4.2 SUPERFICI IN PROGETTO 2.4.3 SUPERFICI A SERVIZI 2.5 CARATTERI DELL INTERVENTO EDILIZIO 2.5.1 EDFICIO 2.5.2 AREA PERTINENZIALE 2.6 ANALISI DEGLI EFFETTI DELL INTERVENTO SULL AMBIENTE 2.6.1 ANALISI DEGLI EFFETTI DEGLI INTERVENTI SULLA MOBILITA E ACCESSIBILITA E SULLA RETE DEI SOTTOSERVIZI 2.6.2 IMPATTO ATMOSFERICO 2.6.3 IMPATTO ACUSTICO 2.7 VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITA GEOLOGICA 3. RELAZIONE ECONOMICA 3.1 CONCORSO DELLE RISOSRSE PRIVATE ALLA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI INTERESSE PUBBLICO 3.1.1 RIQUALIFICAZIONE DELL EDIFICIO INDUSTRIALE 3.1.2 REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA 3.1.3 REALIZZAZIONE DEL TRATTO STRADALE VIA VENEZIA VIA SETTEMBRINI 3.2 PROGRAMMA TEMPORALE DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI 3.3 RIEPILOGO DEGLI IMPORTI DOVUTI DALL OPERATORE 3.3.1 ONERI DI URBANIZZAZIONE 3.3.2 MONETIZZAZIONE STANDARD 3.3.3 CONTRIBUTO SPECIALE 3.3.4 REALIZZAZIONE DIRETTA OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA 2
1. PREMESSA L art. 87 della legge regionale 12/2005 prevede che i programmi integrati di intervento (P.I.I.) siano caratterizzati dalla presenza di almeno due dei seguenti elementi: a) Previsione di almeno una pluralità di destinazioni e di funzioni, comprese quelle inerenti infrastrutture pubbliche e di interesse pubblico, alla riqualificazione ambientale naturalistica e paesaggistica; b) Compresenza di tipologie e modalità di intervento integrate, anche con riferimento alla realizzazione e al potenziamento delle opere di realizzazione primaria e secondaria; c) Rilevanza territoriale tale da incidere sulla riorganizzazione dell ambito urbano; Nel Documento di inquadramento approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 66 del 02/12/2005 e modificato in data 07/06/2007, per quanto superato dalla successiva programmazione svolta con Piano di Gestione del Territorio di recente approvazione, il Comune di Nova Milanese definiva le linee di indirizzo per l applicazione dello strumento dato dalla Normativa Regionale, ed in particolare tra gli obiettivi strategici poneva i seguenti: - Dare risposta alle esigenze di rinnovo urbano sia a fini residenziali che delle destinazioni complementari, in linea con la polifunzionalità richiesta dalla normativa per i Programmi integrati di intervento. - Definire anche e non solo in attuazione alle previsioni del piano dei servizi, le opportunità di realizzazione di servizi urbani e di quartiere, a carattere cittadino e intercomunale. Questo obiettivo interessa sia destinazioni pubbliche e similari che servizi privati integrativi di quelli pubblici. E ancora, nella ulteriore specificazione degli obiettivi strategici definiti dal Documento di inquadramento, si faceva riferimento alla realizzazione delle previsioni del piano dei servizi e alla risoluzione di situazione di incompatibilità ambientale e al recupero di aree industriali dismesse soprattutto se in vicinanza al centro abitato. In particolare si prevedeva di operare in caso di: presenza sia di edifici industriali dismessi da tempi più o meno lunghi e di cui, in ragione della vicinanza di aree a destinazione residenziale, si ritiene opportuna una riconversione, sia di insediamenti produttivi obsoleti. Infine la legge regionale n.4 del 13 marzo 2012 art.7 incentiva il recupero delle aree industriali dismesse anche ai fini del contenimento dell uso del suolo. E sulla scorta di tale quadro di riferimento normativo, economico e dello stato di fatto, che viene fatta la seguente proposta di programma integrato di intervento volto alla riqualificazione di una significativa porzione di territorio comunale già sede storica di attività industriale manifatturiera per tutta la seconda metà del secolo scorso. La San Bernardo Società Immobiliare è proprietaria dell immobile industriale posto all incrocio tra le vie Diaz e Venezia, edificato in due riprese nella seconda metà del secolo scorso su un lotto di consistenza pari a circa un ettaro. Già sede storica della ditta Serrature Meroni S.p.A. l immobile 3
industriale risulta dismesso dall attività industriale dall anno 2008 in seguito al trasferimento della suddetta azienda in altra sede produttiva. Vista l attuale congiuntura economica, la collocazione del lotto in adiacenza al quartiere residenziale di San Bernardo e considerata la vetustà delle strutture e degli impianti ormai obsoleti, risulta difficile pensare ad una ricollocazione dell immobile come sede produttiva industriale. 2. RELAZIONE TECNICA 2.1 DESCRIZIONE DEL COMPARTO 2.1.1 CONSISTENZA DEL COMPARTO L immobile oggetto dell intervento è ubicato nel Comune in Via Diaz al civico 21. Trattasi di un lotto edificato compreso tra la strada provinciale SP 9 ad est (ora Via Diaz), la Via Venezia posta a Nord del lotto, la Via Palestro ad ovest ed infine, per un tratto, da Via privata traversa della citata Via Palestro. Il lotto, catastalmente identificato con il foglio 2, mappali 26 e 27, ha una superficie catastale complessiva pari a mq 10525 e una superficie fondiaria effettiva pari a mq 10340, compresa la superficie di parte della strada a fondo cieco traversa della via Palestro. La consistenza dell immobile comprende una palazzina uffici di due piani oltre al piano interrato ed un retrostante capannone di quattro campate con struttura in c.a. a volta oltre a fabbricato accessorio adibito a mensa e spogliatoio. Alla costruzione di questo edificio avvenuta nei primi anni cinquanta del secolo scorso è seguito l ampliamento avvenuto nei primi anni settanta mediante aggregazione all esistente una più moderna struttura prefabbricata in c.a. precompresso. La consistenza metrica dell immobile viene riassunta nella seguente tabella: DESTINAZIONE PIANO SUP. MQ Uffici terra 410.04 Uffici primo 451.36 Archivio interrato 385.15 opificio industriale/magazzino terra 1971.57 Mensa/spogliatoio/magazzino terra 380.15 Spogliatoio interrato 76.20 Opificio industriale terra 2069.09 Centrale termica/cabina trasformazione Interrato/terra 84.60 Guardiola terra 12.86 TOTALE 5841.02 Il mappale 27 è costituito da una cabina di trasformazione su cui è costituita una servitù a favore dell Enel. SLP immobile esistente: 5756.26 mq SUP COPERTA immobile esistente: 4905.79 mq SUP DRENANTE immobile esistente: 921.01 mq 4
2.1.2 ACCESSI Attualmente il lotto che come detto è prospiciente su tre vie pubbliche, ha l accesso carraio sulla Via Diaz al civico 21. Un ulteriore accesso, sempre carraio e pedonale è presente sulla Via Venezia. L originaria costruzione con accesso dalla Via Diaz e la diversa quota altimetrica delle vie comunali, comporta che il pavimento dei capannoni si trovi ad una quota inferiore rispetto alla Via Venezia (circa -60 cm) ed ad una quota superiore rispetto alla Via Palestro (- 80 cm). 3 DESTINAZIONE URBANISTICA ATTUALE Lo strumento urbanistico vigente nel Comune prevede per l area in questione una destinazione P2 PRODUTTIVA DI PIU ANTICA EDIFICAZIONE che conferma la destinazione produttiva e tendenzialmente non commerciale del lotto. Le previsioni di piano rendono possibile la seguente edificabilità: H: 12m per le destinazioni industriali e artigianali, fatte salve documentate esigenze legate al ciclo produttivo; Rc: 50% Rp: 15% Ds: ½ h e comunque non inferiore a 5 m Df: 1h e comunque non inferiore a 10 m Dc: ½ h e comunque non inferiore a 5 m If: 1,00 m2/m2 Dalla normativa di piano si evince comunque come la destinazione commerciale possa considerarsi compatibile e complementare con quella produttiva. Sempre dalla normativa commerciale vigente si riscontra come siano ammissibili lungo gli assi di attraversamento medi strutture di vendita di tipo 1 e 2. 2.2 DESTINAZIONE URBANISTICA ATTUALE 2.3 FINALITA DEL PROGRAMMA Oggetto della proposta è la riconversione del sito produttivo ormai dismesso attraverso un cambio di destinazione d uso e una riqualificazione con parziale demolizione e ricostruzione dell immobile esistente. La collocazione del lotto su una delle direttrici principali di attraversamento del comune, la strada provinciale n 9, lo rende particolarmente adatto per una riconversione ad una destinazione 5
commerciale ed in tal senso anche il PGT vigente individua come consentita la collocazione della destinazione commerciale sugli assi di attraversamento dei quali fa parte la SP 9. La riconversione dell immobile e la sua parziale demolizione consente l individuazione all interno del lotto di un area da adibire a standard per la formazione di un parcheggio da adibire all uso pubblico per un numero di posti pari a centocinque. Tale standard, il cui onere economico di esecuzione viene assunto in proprio dall operatore, oltre a servire per le esigenze delle attività da insediarsi nel nuovo complesso contribuirebbe a risolvere le esigenze di parcheggio della zona in cui sono presenti altre attività commerciali. La proposta prevede inoltre un contributo economico quale onere aggiuntivo nella misura precisata nella relazione economica seguente. 2.4 NUOVA DESTINAZIONE URBANISTICA E DIMOSTRAZIONE DEGLI STANDARD 2.4.1 DESTINAZIONE URBANISTICA PROPOSTA Sul piano urbanistico si propone di ricomprendere il comparto tra le aree di riqualificazione urbana (AR) e di consentire l insediamento di una struttura unitaria di vendita (MCU2), entro il limite dei 2500 m 2 oltre a superfici paracommerciali e/o direzionali nella misura più sotto definita. La nuova configurazione più articolata e polifunzionale verrà attuata mediante la demolizione di una porzione dell edificio esistente, con una diminuzione pari a circa mq 650 della superficie coperta e di circa mq 968 della superficie lorda di pavimento, oltre ad una sostanziale riduzione del peso urbanistico potenziale del lotto. 2.4.2 SUPERFICI IN PROGETTO Nel dettaglio le superfici previste in progetto sono le seguenti: LOTTO SUPERFICIE LORDA DI PAV. MQ SUPERFICIE VENDITA MQ TIPOLOGIA A 1249.44 0 Paracommercialesomministrazionedirezionale B 93.85 0 Paracommercialesomministrazionedirezionale C 1040.96 843.00 Media non alimentare M2N D 631.60 505.00 Media alimentare M1A (animali) E 1772.70 1151.00 Media Alimentare M2A TOT. 4788.55 2499.00 CATEGORIA MERCEOLOGICA SUP. LORDA DI PAVIMENTO in progetto: 4788,55 mq 6
SUP. COPERTA in progetto: 4256.10 mq e comunque non superiore all esistente SUP. DRENANTE in progetto: 1107.17 mq e comunque non inferiore all esistente SUP. PARCHEGGI PRIVATI in progetto: 1485.17 mq SUP. PARCHEGGI PUBBLICI in progetto: 2915.81 mq Viene inoltre individuata in aggiunta alla SLP sopra indicata una porzione di fabbricato esistente di superficie paria a 184 mq che nel progetto viene individuata come area di carico e scarico aperta su due lati. Tale porzione coperta costituisce la continuazione della struttura a volta del capannone industriale e una sua demolizione appare quantomeno problematica per la statica dell edificio in cui è compresa. Si ritiene quindi di utilizzarla per le necessità delle attività insediate (area di carico e scarico merci coperta) senza ricomprenderla tra le superfici commerciali. 2.4.3 SUPERFICI A SERVIZI Procedendo al calcolo della superficie a servizi da reperire in base alla normativa vigente risulta pari al 100% della SLP ovvero pari a mq 4788,55. La superficie minima a parcheggio pubblico o da adibire all uso pubblico deve essere pari o superiore al maggior valore tra la superficie di vendita (mq 2500) ed il 60% della SLP in progetto e quindi pari a mq 4788,55 x 60% = mq 2873,13. All interno del lotto di proprietà si è individuata una superficie a servizi comprendente il parcheggio e area verde di mitigazione per una superficie pari a mq 4255,93 inferiore a quella minima da reperire. Gli standard non reperiti nel lotto sono pari a mq 532,62. In base all art. 90 della L.R. 12/05, comma 5, la monetizzazione delle aree a standard F1 non reperibile, è stata calcolata secondo le modalità dell articolo 46, comma 1, lettera a): qualora l acquisizione di tali aree non risulti possibile. In relazione ai programmi comunali d intervento, la convenzione può prevedere, in alternativa totale o parziale alla cessione, che all atto della stipulazione i soggetti obbligati corrispondano al comune una somma commisurata all utilità economica conseguita per effetto della mancata cessione e comunque non inferiore al costo dell acquisizione di altre aree.. Per quanto sopra specificato, si procederà alla monetizzazione dell area a standard dovuta e per il quale non è previsto il reperimento mediante cessione o asservimento ad uso pubblico, pari a mq 532,62, considerando il valore di monetizzazione commisurato secondo il criterio di valutazione dell utilità economica conseguito per effetto della mancata cessione. Con riferimento ai contenuti della delibera di G.c. 31.8.2011 n. 129 in tema di monetizzazione alternativa alla cessione di aree a servizi pubblici per gli interventi soggetti a pianificazione attuativa che fissa in /mq 150,00 il valore relativo si calcola l importo dovuto a tale titolo. 7
Standard richiesti: mq di SLP 4.788,55 x 100% = mq 4.788,55 Standard reperiti nel lotto: mq 4255,93 Standard da monetizzare: mq 532,62 Importo monetizzazione: mq 532,62 x /mq 150,00 = 79.893,00 2.5 CARATTERI DELL INTERVENTO EDILIZIO Ai fini delle definizioni dell intervento edilizio ai sensi dell art.27 della L.R. 12/2005 gli interventi in progetto si possono qualificare come segue: Lotto A e B interventi di manutenzione straordinaria in quanto comprendono la sostituzione dei serramenti e delle finiture interne quali pavimenti e rivestimenti senza cambio di destinazione d uso; Lotto C, D, E intervento di parziale demolizione e nuova costruzione di porzione di capannone e ristrutturazione del capannone esistente in quanto finalizzato ad ottenere un organismo diverso dall esistente con cambio di destinazione d uso; Dal punto di vista strettamente edilizio l intervento sull edificio esistente e nell area di pertinenza comprende le seguente fasi: 2.5.1 EDIFICIO demolizione del corpo accessorio attualmente adibito a mensa e spogliatoio e del relativo interrato; demolizione della campata nord-est della struttura di più recente costruzione; ricostruzione di porzione di capannone il luogo della campata di nord-est demolita; smaltimento e sostituzione del manto di copertura in cemento amianto attualmente esistente e rimozione della rete impiantistica esistente; separazione delle porzioni immobiliari con modifica delle aperture di facciata e ridefinizione dei prospetti; adeguamento delle porzioni immobiliari alle norme igienico sanitarie e a quelle sul contenimento dei consumi energetici mediante interventi sulle pavimentazioni sulle coperture e sull involucro in generale; destinazione di una porzione di capannone a zona di carico e scarico coperta per le attività delle porzioni C e D 2.5.2 AREA PERTINENZIALE formazione di parcheggio per n 105 posti macchina da adibire all uso pubblico (di cui quattro per portatori di handicap) o da cedere all amministrazione comunale secondo le richieste della stessa; 8
apertura di n. 3 passi carrai di cui il primo Sulla Via Venezia per l ingresso dei mezzi di carico e scarico, e gli altri due lungo la Via Palestro a servire per il carico e scarico delle merci in area separata dai parcheggi per la clientela; ridefinizione del verde filtrante e dell illuminazione notturna degli spazi a parcheggio 2.6 ANALISI DEGLI EFFETTI DELL INTERVENTO SULL AMBIENTE 2.6.1 ANALISI DEGLI EFFETTI DEGLI INTERVENTI SULLA MOBILITA E ACCESSIBILITA E SULLA RETE DEI SOTTOSERVIZI Si riprende un estratto delle valutazioni conclusive dello studio del traffico eseguito da Centro Studi Traffico. Complessivamente sono state effettuate 8 simulazioni dinamiche: di 4 scenari per le 2 ore di massima punta del venerdì e del sabato: 1. Stato di fatto; 2. Scenario di breve termine, con PII attuato nell attuale assetto viabilistico; 3. Stato di fatto con metro tramvia, senza PII (come base di confronto dello scenario 4); 4. Scenario con metro tramvia, con PII attuato nell assetto viabilistico previsto dal progetto della metro tramvia.. Come già riscontrato nel rilievo dei flussi di traffico, non emergono allo stato di fatto particolari criticità o accodamenti.. Anche nella simulazione dinamica dello Senario di breve termine, non si riscontrano criticità o fenomeni di congestione, pur a fronte, per la punta della sera di un aumento del 16% del traffico complessivo e del 12% dei tempi medi di viaggio, che passano da 121 a 136 secondi/km e nella punta del sabato con un aumento del 32% del traffico complessivo e del 7% dei tempi medi di viaggio, che passano da 112 a 119 secondi/km. Anche le manovre di svolta a sinistra per l ingresso da sud da Via Diaz e l uscita in svolta a sinistra da Via Venezia non presentano problematiche specifiche di accodamento e congestione, la prima presenta accodamenti al massimo di tre veicoli che non interferiscono praticamente mai con i movimenti sudnord lungo Via Diaz, mentre la seconda risente della coda in Via Venezia attestamento al semaforo solo per pochi secondi su un ora di simulazione. Dallo studio effettuato non emergono particolari criticità sul traffico veicolare in conseguenza dell apertura delle attività commerciali. Per quanto concerne l accessibilità si è operata una divisione degli accessi tra il traffico dovuto a mezzi pesanti impiegati per il carico e scarico merci e le autovetture dei clienti delle superfici commerciali. Per i primi si tratta di pochi mezzi concentrati per lo più nelle prime ore del mattino in cui è presente un traffico ridotto. Per i secondi l accessibilità è garantita dai due accessi che consentono l entrata e l uscita agevole e distribuita. Con riguardo alla rete dei sottoservizi esistente sui marciapiedi, la stessa non verrà in alcun modo intaccata in quanto l intervento è circoscritto al lotto di proprietà. La manomissione dei 9
marciapiedi al fine dell apertura dei nuovi passi carrai interesserà uno strato superficiale senza interessare le reti dei sottoservizi. 2.6.2 IMPATTO ATMOSFERICO Si riprende un estratto delle valutazioni conclusive dello studio sull inquinamento atmosferico da traffico eseguito da Centro Studi Traffico. I risultati delle medie pesate portano ad una stima, per lo Scenario di breve termine, (Tabella 6.5a) dell incremento annuo percentuale di concentrazione, in un ipotetica centralina posta nell intorno dell area ex serrature Meroni, indotto dalle medie strutture di vendita, dello 1,6% di PM 10, dello 0,86% di NO 2, del 2,6% di CO e dello 3,3% di benzene. Mentre nello Scenario con metrotramvia si avrebbe un incremento annuo percentuale di concentrazione, in un ipotetica centralina posta nell intorno dell area, del 1,8% di PM 10, dello 0,98% di NO 2, del 2,98% di CO e del 3,7% di benzene (Tabella 6.5b). Premettendo che, vista l incidenza delle emissioni complessive indotte dall apertura della GSV, e la distanza delle più vicine centraline di monitoraggio esistenti (Monza e Limbiate), risultano strumentalmente non percepibili le variazioni indotte dalle nuove MSV dalla rete di centraline esistente della Regione Lombardia, sono state calcolate le variazioni in valore assoluto delle concentrazioni registrabili da un ipotetica centralina di rilevamento posta nell intorno dell area (Tabella 6.6), basate sulle concentrazioni rilevate nelle centraline di riferimento. Il confronto della stima delle concentrazioni rilevabili nella viabilità al contorno dell area, con l apertura delle MSV, e i limiti di legge, evidenzia che i contributi al superamento dei limiti della qualità dell aria per l NO 2, il CO e il Benzene sono tutti nulli, mantenendo sempre un ampio margine tra il dato medio e il limite di legge, fa eccezione il PM 10, che presenta già allo stato di fatto valori superiori ai limiti e per il quale il contributo delle MSV porterebbe da 77 a 78 il numero di giornate con il superamento del limite giornaliero. Dallo studio effettuato emerge come il peggioramento della qualità dell aria in conseguenza dell apertura delle medie strutture di vendita si possa considerare minimo, soprattutto se si considera attualmente le emissioni derivanti dal lotto oggetto dell intervento attualmente sono nulle, in quanto l attività nello stesso risulta cessata. 2.6.3 IMPATTO ACUSTICO Ai fini della valutazione del clima acustico si riprende un estratto delle valutazioni conclusive dello studio eseguito da Centro Studi Traffico. Il traffico generato dai nuovi insediamenti comporterà nelle ore di massima punta un incremento medio sulle tratte stradali nell intorno dell area con affacci residenziali compresi tra 0,1 e 0,4 db(a). L incremento di rumore corrispondente, tenendo conto che è riferito alla massima punta del traffico generato per il giorno feriale e si attenua decisamente spalmato sul totale diurno 6:00-22.00, non altererà quindi in modo significativo i livelli di rumore gli insediamenti limitrofi alla zona di intervento. Inoltre per il tipo di insediamenti la trasformazione urbanistica dell area ex serrature Meroni, non inciderà assolutamente sul rumore da traffico notturno. 10
Le manovre di carico e scarico, verosimilmente limitate a pochissimi mezzi al giorni (1-3 veicoli al giorno) non inciderano praticamente sui livelli di rumore diurni, e sono per altro in parte schermate; andrà però comunque posta attenzione sugli orari di effettuazione delle operazioni (non troppo presto la mattina) per non creare fenomeni puntuali di disturbo dei residenti. Dallo studio effettuato emerge come il peggioramento del clima acustico in conseguenza dell apertura delle medie strutture di vendita si possa considerare non significativo. Si consideri che i valori di base non tengono conto del rumore che sarebbe generato dalla cessata attività industriale per il momento cessata. 2.7 VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITA GEOLOGICA Con il presente P.I.I. è previsto esclusivamente il cambio di destinazione d uso di superfici già esistenti e l uso pubblico di aree esterne su cui è già presente da anni un parcheggio privato. Viene comunque allegato al piano la relazione geologica. In relazione alla sicurezza sismica, con riferimento al cap. 8, par. 3 delle Norme tecniche per le costruzioni, D.M. 14/01/2008 e circolare 02/02/2009, non è necessario sottoporre a valutazione della sicurezza sismica l edificio, non rientrando l intervento tra i casi previsti dal suddetto paragrafo. 3.RELAZIONE ECONOMICA 3.1 CONCORSO DELLE RISORSE PRIVATE ALLA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI INTERESSE PUBBLICO 3.1.1 RIQUALIFICAZIONE DELL EDIFICIO INDUSTRIALE L edificio industriale esistente verrà riqualificato dal punto di vista funzionale ed energetico per la trasformazione in struttura commerciale e paracommerciale. Si ravvisa nell intervento un interesse pubblico di carattere generale nella rinnovamento del patrimonio edilizio e dell ambiente urbano, nel contenimento dei consumi energetici, nella creazioni di posti di lavoro, nell incremento del gettito fiscale. Il tutto verrà realizzato con oneri a carico dell operatore privato. 3.1.2 REALIZZAZIONE DI OPERA DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA Il programma integrato di intervento prevede la realizzazione di un opera di interesse pubblico consistente nel parcheggio da n. 105 posti auto all angolo tra la via Venezia e la Via Diaz. Tale opera di urbanizzazione primaria viene realizzata in aggiunta alla corresponsione degli oneri di urbanizzazione dovuti per l intervento, e quindi con risorse private. 3.1.3 REALIZZAZIONE DEL TRATTO STRADALE VIA VENEZIA VIA SETTEMBRINI L operatore privato provvederà alla corresponsione al Comune di Nova Milanese di un contributo di importo pari a 150.000,00 a titolo di contributo speciale per la futura 11
realizzazione a carico dell Ente Comunale del tratto stradale di collegamento tra Via Venezia e Via Settembrini. 3.2 PROGRAMMA TEMPORALE DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI I tempi previsti per l esecuzione degli interventi si devono far decorrere dal rilascio dei titoli abilitativi relativi ed in successione tra loro: Rimozione e bonifica dei materiali contenenti amianto e delle cisterne interrate: 30gg Demolizione parziale dei fabbricati: 15gg Riqualificazione del fabbricato industriale lato est: 90gg Formazione del parcheggio pubblico e apertura dei passi carrai: 45gg Riqualificazione del fabbricato industriale lato sud: 60 gg Riqualificazione della palazzina uffici e degli spazi paracommerciali 180gg 3.3 RIEPILOGO DEGLI IMPORTI DOVUTI DALL OPERATORE 3.3.1 ONERI DI URBANIZZAZIONE Commerciale nuova costruzione oneri urb. Primarie 80,70 162,91 13.146,84 oneri urb. Secondarie 47,08 162,91 7.669,80 Differenza tra industriale e commerciale oneri urb. Primarie differenza industriale commerciale 56,49 3282,35 185.419,95 oneri urb. Secondarie differenza industriale commerciale 26,91 3282,35 88.328,04 Commerciale ristrutturazione con sup. virtuale oneri urbanizzazione R I 40,36 2539,23 102.483,32 oneri urbanizzazione R II 23,54 2539,23 59.773,47 Contributo al costo di costruzione (ipotizzato) 10,00% 1.000.000,00 100.000,00 Totale 556.821,42 3.3.2 MONETIZZAZIONE STANDARD Monetizzazione standard 150,00 532,62 79.893,00 3.3.3 CONTRIBUTI SPECIALE Contributo speciale 150.000,00 Totale corresponsione 786.714,42 3.3.4 REALIZZAZIONE DIRETTA OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA Realizzazione diretta opere di urbaniz. primaria 80,00 4255,93 340.474,40 12