Stato di salute d e i b a m b i n i adottati in Italia provenienti da Sud-Est Asia, Cina e Russia



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XXVII Congresso nazionale Società Italiana pediatria Preventiva e Sociale 15-18 Ottobre 2015 Stato di salute d e i b a m b i n i adottati in Italia provenienti da Sud-Est Asia, Cina e Russia Dott.ssa Ileana STELLA Clinica Pediatrica A.O.U Maggiore della Carità di Novara

Stato di salute dei bambini adottati in Italia provenienti da Sud-Est Asiatico I. Stella, M. Zaffaroni, P. Valentini, S. Garazzino, G. Ballardini, M. Ceccarelli, I. Raffaldi, L. Baroero, A. Guala, A. Pagani, N. Grasso, G. Bona I bambini provenienti dai Paesi del Sud-Est Asiatico adottati da famiglie italiane nel 2013 sono stati 114, pari al 4 % del totale delle adozioni internazionali. La Commissione Adozioni Internazionali segnala un aumento rispetto al 2012, quando si è registrato un notevole calo delle adozioni dal Sud-Est dell Asia (2,1 % del totale), rispetto agli anni precedenti (8,9 % nel 2010).

MATERIALI E METODI N 188 bambini Paesi di provenienza: Cambogia, Filippine, Thailandia e Vietnam 4 centri per l accoglienza sanitaria del bambino migrante Periodo di riferimento: gennaio 2008- maggio 2015 Protocollo GLNBM-SIP (Gruppo di Lavoro Nazionale del Bambino Migrante)

Protocollo GLNBM Anamnesi e valutazione documentazione sanitaria Esame obiettivo Indagini di laboratorio: esame emocromocitometrico, glicemia, creatininemia, FA, GOT, GPT, protidogramma, ferritinemia, VES, TPHA, markers epatite B e C, Ab antihiv, esame parassitologico delle feci, esame urine Intradermoreazione di Mantoux In relazione alla provenienza: TSH, FT4 (Bielorussia, Ucraina); Ab anticisticerco (America Latina, Asia, Africa); Ab antitoxocara (Europa dell Est, America Latina, Asia, Africa) Indagini di approfodimento: Rx torace se Mantoux +, Hbforesi o dosaggio del G6PDH Consulenze specialistiche, secondo necessità Programma vaccinale

RISULTATI Non differenze riguardo il sesso (49,5% maschi, 50,5% femmine) Età: < 4 anni 72,9 % 4-8 anni 23,9 % > 8 anni 3,2 % I fratelli adottati insieme dalle famiglie italiane erano 18: 6 coppie e 2 gruppi di tre.

RISULTATI

Paesi di provenienza ed età di 188 bambini adottati 100% 80% 60% 40% 20% n 32 126 5 25 bambini adottati > 8 ANNI 4-8 ANNI < 4 ANNI 0% VIETNAM CAMBOGIA FILIPPINE THAILANDIA

RISULTATI Parassitosi intestinale 30,3 %: Giardia, Entamoeba 7,4 % Cisticercosi Stati carenziali 21,3 % sideropenia (ferritinemia < 20 ng/ml) 24,5 % ipovitaminosi D (< 30 ng/ml) Malattie infettive Malattie dermatologiche 9,6 %: dermatite, micosi 3 casi (1,6 %) di scabbia 8 % (15 casi): 7 Quantiferon pos 6 HbsAg pos Stato vaccinale: il 71,8 % risultava non immune!!

Stato di salute dei bambini adottati in Italia provenienti dalla Cina I. Stella, M. Zaffaroni, A. Pagani, N. Grasso, A. Ficcadenti, S. Garazzino, P. Valentini, G. Ballardini, C. Cionna,, I. Raffaldi, L. Baroero, F. Speranza, M. Gasparri, M. Ceccarelli, A. Guala, G. Bona Le adozioni internazionali in Italia di bambini provenienti dalla Cina sono iniziate nel 2009 con l adozione di 23 bambini (0,58% del totale). Sono aumentate progressivamente negli anni, raggiungendo il 5,7 % (161 bambini) nel 2013.

MATERIALI E METODI N 89 bambini cinesi 6 centri per l accoglienza sanitaria del bambino migrante Periodo di riferimento: gennaio 2008- giugno 2015 Protocollo GLNBM-SIP (Gruppo di Lavoro Nazionale del Bambino Migrante)

RISULTATI Prevalenza di sesso maschile (76,4 %) Età compresa tra 20 mesi e 13 anni: < 4 anni 47,2 % 4-8 anni 41,6 % > 8 anni 11,2 %

RISULTATI Patologie malformative Stati carenziali Labiopalatoschisi nel 23,5 % dei casi, di cui il 70 % necessitava di ulteriori interventi correttivi Agenesia orecchio in 2 casi (2,2 %) Atresia intestinale in 1 caso (1,1 %) Anemia sideropenica (ferritina < 20ng/ml) nel 15,7% dei casi Ipovitaminosi D (Vitamina D <30 ng/ml) nel 34,8% Parassitosi intestinale Nel 20,2 % dei casi, prevalenza di Giardia lamblia ed Entamoeba intestinalis

RISULTATI Disturbi Cognitivi (16,8 %) Patologie Ortopediche (11,2 %) Stato vaccinale il 52,8% dei bambini presentava livelli non protettivi nei confronti delle malattie infettive, quali epatite B, tetano e difterite.

Stato di salute dei bambini adottati in Italia provenienti dalla Russia I. Stella, M. Zaffaroni, P. Valentini, S. Garazzino, G. Ballardini, M. Ceccarelli, I. Raffaldi, L. Baroero, A. Guala, A. Pagani, N. Grasso, G. Bona I bambini provenienti dalla Russia rappresentano la maggior parte delle adozioni internazionali in Italia. La percentuale dei minori adottati provenienti dalla Russia è salito dal 17,7 % nel 2009 al 25,8 % nel 2013.

MATERIALI E METODI N 166 bambini russi 4 centri per l accoglienza sanitaria del bambino migrante Periodo di riferimento: gennaio 2008- giugno 2015 Protocollo GLNBM-SIP (Gruppo di Lavoro Nazionale del Bambino Migrante)

RISULTATI Lieve prevalenza di sesso maschile (59 %) Età: 4-8 anni 57,2 % < 4 anni 35,5 % > 8 anni 8,4 % I fratelli adottati insieme dalle famiglie italiane erano 39: 18 coppie e un gruppo di tre.

RISULTATI Parassitosi intestinale Patologie endocrinologiche 37,3% Soprattutto Giardia Iamblia, Blastocystis hominis, Toxocara canis 21,1% scarso accrescimento in 23 bambini (13,8%) ipotiroidismo in 11 casi (6,6%) Malattie infettive 13,8% 9 bambini (5,4%) con Quantiferon + 4 casi (2,4%) di epatite C 4 (2,4%) con lue congenita.

RISULTATI Stati carenziali Disturbi neuropsichiatrici Deficit di vitamina D (<30 ng/ml) nel 54,2% e anemia sideropenia (ferritina <20 mg/ml) nel 33,1% 16,9% nella metà dei casi da infezioni congenite da CMV Cardiopatie (4,8 %) Sindrome Feto-alcolica 3,6 %

RISULTATI COPERTURA VACCINALE mancanza di titoli anticorpali protettivi nel 58,4% dei bambini, in particolare nei confronti di pertosse, tetano, difterite ed epatite B

CONCLUSIONI Gli adottati dai Paesi del Sud-Est dell Asia, della Cina e della Russia sono più spesso bambini nei primi anni di vita, frequentemente portatori di bisogni speciali per condizioni carenziali, parassitosi intestinali, malattie infettive e disturbi cognitivi o endocrinologici che talvolta necessitano di trattamento. Va attentamente valutata la protezione vaccinale, al fine di programmare la profilassi adeguata per ogni singolo caso.