Il D. Lgs. 254/2016 sull informativa non finanziaria obbligatoria: obblighi e opportunità del professionista

Documenti analoghi
a cura del Dott. Claudio Campetta

Il ruolo formale e sostanziale del Commercialista Pier Paolo Baldi

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Controllo e attestazione di conformità ai fini della compliance al D. Lgs. 254/2016:

INFORMAZIONI GENERALI SUL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO D.LGS. 231/2001

a cura del Dott. Pier Paolo Baldi

ESG: Dati + Rischi = VALORE

Il decreto legislativo 231 del 2001

Fiorenzuola Patrimonio S.r.l.

Le informazioni di carattere non finanziario

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

Matrice Unità Organizzative/Reati

LA RESPONSABILITA DELLE SOCIETA D. LGS. 231: COSTO OD OPPORTUNITA?

Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica.

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO E COMPLIANCE PROGRAM ANTI-CORRUZIONE DI ITALTEL

Reati considerati: Rif. D.Lgs. 231

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

D.Lgs. 231/2001. Corso di formazione 2014

La legge : Dlgs 231/01. Ing P. Aterno

1. Art. 1, comma 1, lett. g), Schema di Decreto

Gli attori dei controlli interni

Vigilanza sull Informativa finanziaria

MODELLO ORGANIZZATIVO

LA RESPONSABILITA AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI EX D.LGS. N. 231/2001

E X P O T R A I N I N G

1. INTRODUZIONE Definizioni Il regime di responsabilità amministrativa degli enti... 11

Modello Organizzativo

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e Compliance Program Riassunto

SOMMARIO. Parte I IL D.LGS. N. 231/2001. Prefazione... Presentazione... Profilo autori...

La responsabilità penale/amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni

L impatto della Direttiva «Non financial and diversity information»sui bilanci delle societàquotate

UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO LARGO A. GEMELLI 1

CONSOB LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETÀ E LA BORSA. VISTO il decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modificazioni;

UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO LARGO A. GEMELLI 1

IL COLLEGIO SINDACALE NELLE SOCIETA QUOTATE

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

LA RELAZIONE SULLA GESTIONE (art. 2428)

Norma d.lgs. 231/2001 Riferimento normativo Reato Sanzioni pecuniarie * Sanzioni interdittive. Malversazione a danno dello Stato

Quadro normativo generale e profili giuridici per il terzo settore

Responsabilità amministrativa dell Ente Decreto Legislativo 231/2001

PROSPETTO DEGLI INDICATORI

Focus Team Corporate Governance N. 2 Marzo 2018

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO. ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 PARTE SPECIALE

Certifico S.r.l. IT 2019

CONSORZIO DI VALORIZZAZIONE CULTURALE LA VENARIA REALE. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del d.lgs. 231/01 PARTE GENERALE

A12 91 QUADERNI DI DIRITTO ED ECONOMIA DELLE COMUNICAZIONI E DEI MEDIA

Realizzazione pratica del modello di organizzazione gestione e controllo

PROCEDURE DEMO WINPLE.IT

Workshop Il nuovo delitto di autoriciclaggio (Legge 186/2014) e gli impatti in tema di D.Lgs. 231/01

I presidi di controllo nella prevenzione dei reati ambientali

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO. ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231

Modello di organizzazione, gestione e controllo Parte speciale

Responsabilità amministrativa dell Ente Decreto Legislativo 231/2001

Dott. Roberto Grisenti

Il comitato di controllo interno, rapporti con il collegio sindacale

INDICE PER ARTICOLI. Art Presidenza del collegio...» 39

Appendice. La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge: Art.

XIII Prefazione, di Ferdinando Superti Furga. XV Premessa 1

L applicazione del d.lgs. 231/2001 nel comparto agricolo

Capitolo 8 TAVOLA DI CORRELAZIONE

Aspetti medotologici nella costruzione del Modello Organizzativo: un caso concreto

Mappa delle attività a rischio reato nel Laboratorio Chimico

Regolamento Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (che svolge anche la Funzione di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate)

RISK ASSESSMENT E FLUSSI INFORMATIVI

Tabella GRI. Standard Sustainable value report 2015 GENERAL STANDARD DISCLOSURES STRATEGIA E ANALISI PROFILO DELL ORGANIZZAZIONE

INDICE SOMMARIO. Parte Prima INTERESSE SOCIALE, INTERESSI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E FUNZIONI DI VIGILANZA

AVVOCATO ALESSANDRO PARROTTA

Compliance in Banks 2010 La sfida di integrazione dei controlli interni

Sistema di gestione Modello di organizzazione Codice etico Analisi dei rischi Procedure Modulistica

D.Lgs. 231/2001 Fattispecie di reato

Il ruolo del commercialista nell'ambito del Decreto legislativo 231 del 2001

IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO E LA RESPONSABILITA DELLE SOCIETA AI SENSI DEL D.LGS. 231/2001

Modello di Organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2001 n. 231 PARTE SPECIALE CASA DI CURA LATTERI

Dichiarazione 231 e prevenzione della corruzione

DISCLOSURE DI SOSTENIBILITÀ:

CORSO DI CORPORATE GOVERNANCE A.A

PROFILI GENERALI DEL D. LGS. 231/2001

PARTE I PARTE GENERALE

C.so Garibaldi, n Roma (RM) Tel Fax ai sensi del D.Lgs. n. 231 del 8 Giugno 2001

Il quadro dei controlli

ENZO DE ANGELIS Ottava lezione 6 maggio /05/ Enzo De Angelis 1

Regolamento sul numero degli incarichi di amministrazione, direzione e controllo in società non appartenenti al gruppo Gamenet.

Executive Summary della Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti proprietari (esercizio 2014) Milano, 12 marzo 2015

FIERA DIGITALE SRL FIERA DIGITALE SRL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO. ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n.

DISCLOSURE DI SOSTENIBILITÀ:

Tabella indicatori GRI

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE. All Assemblea degli Azionisti di Ansaldo STS SpA

La Vigilanza del Collegio Sindacale sull Adeguatezza del Sistema di Controllo Interno

CAPITOLO 1 - La responsabilità amministrativa degli enti: origine, natura, principi e criteri di imputazione

MODELLO ORGANIZZATIVO

D.LGS. 231/2001: ADEMPIMENTI NELL AMBITO DELLA COMPLIANCE AZIENDALE Torino, 1 dicembre 2011

Transcript:

Il D. Lgs. 254/2016 sull informativa non finanziaria obbligatoria: obblighi e opportunità del professionista Illustrazione del D. Lgs. 254/2016: soggetti obbligati, organi deputati al controllo e sanzioni Il Decreto Legislativo n. 254/2016 Il regolamento di Borsa Italiana ed il Modello 231/2001 Il Sistema di gestione dei rischi di sostenibilità nell Enterprice Risk Management Relatore: dott. Pier Paolo Baldi 1

Il ruolo dei Commercialisti Art. 1: Oggetto della prestazione 1. Agli iscritti nell'albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili è riconosciuta competenza specifica in economia aziendale e diritto d impresa e, comunque, nelle materie economiche, finanziarie, tributarie, societarie ed amministrative. 2. In particolare, formano oggetto della professione le seguenti attività: a) o) la redazione e la asseverazione delle informative ambientali, sociali e di sostenibilità delle imprese e degli enti pubblici e privati; p) la certificazione degli investimenti ambientali ai fini delle agevolazioni previste dalle normative vigenti; q) 2

Il D. Lgs. 254/2016 Art. 1) Definizioni Art. 2) Ambito di Applicazione Art. 3) Dichiarazione individuale di carattere non finanziario Art. 4) Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario Art. 5) Collocazione delle dichiarazioni e regime di pubblicità Art. 6) Esonero e casi di equivalenza Art. 7) Dichiarazioni volontarie di carattere non finanziario conformi Art. 8) Sanzioni Art. 9) Poteri e coordinamento tra le Autorità Art. 10) Modifiche al D.Lgs. 58/1998 (T.U.F.) Art. 11) Clausola di invarianza finanziaria Art. 12) Entrata in vigore 3

Art. 1) Definizioni a) «enti di interesse pubblico» b) «gruppo di grandi dimensioni» c) «società madre» d) «società figlia» e) «società madre europea» f) «standard di rendicontazione» g) «metodologia autonoma di rendicontazione»; 4

Art. 2) Ambito di applicazione A quali soggetti si applica: Quotate ed emittenti valori mobiliari Banche Imprese di Assicurazione e riassicurazione Con quali limiti dimensionali: 1) più di 500 dipendenti e che abbiano superato nell esercizio almeno uno dei parametri tra: 2a) Attivo dello Stato Patrimoniale Euro 20.000.000 2b) Ricavi vendite e prestazioni Euro 40.000.000 5

Art. 3) Dichiarazione individuale di carattere non finanziario Le tipologie di informazioni contenute nella dichiarazione attengono ai temi di temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva; Devono essere descritti: modello aziendale di gestione ed organizzazione delle attività dell impresa, ivi incluso il Modello 231/2001; le politiche praticate dall impresa, i principali rischi, generati o subiti, connessi ai suddetti temi incluse le catene di fornitura e subappalto; Devono essere fornite almeno informazioni relative a: utilizzo risorse energetiche e emissioni inquinanti, impatto e rischio a medio termine; politiche su parità di genere e rapporti con parti sociali Le informazioni devono essere fornite con il raffronto ed in continuità agli esercizi precedenti Esplicita menzione dello standard di rendicontazione adottato, coerente con l attività svolta e con indicatori di prestazione; Nessuna politica sui temi rilevanti => motivazioni in maniera chiara e articolata La responsabilità di garantire che la relazione sia redatta e pubblicata in conformità compete agli amministratori dell ente di interesse pubblico, che ne devono riferire all assemblea; 6

Art. 3) i controlli Art.3 comma 7 Quale Organo di Controllo (Collegio Sindacale), nell ambito dello svolgimento delle funzioni ad esso attribuite dall ordinamento, vigila sull osservanza delle disposizioni stabilite dal decreto 254/2016 e ne riferisce nella relazione annuale all assemblea. Art.3 comma 10 primo periodo Art. 3 comma 10 secondo periodo Quale Revisore legale al Bilancio di esercizio (Ordinario o Consolidato ex. D. Lgs. 39/2010) verifica l avvenuta predisposizione da parte degli amministratori della dichiarazione di carattere non finanziario. Quale Asseveratore (già revisore legale ex. 39/2010 o comunque soggetto abilitato appositamente designato), esprime con apposita relazione un attestazione di conformità della NFD rispetto a quanto previsto dal 254/2016 e rispetto ai principi, metodologie alle altre modalità previste dall art. 3. L asseverazione è espressa sulla base delle conoscenze e della comprensione dell ente e dell adeguatezza dei sistemi, dei processi e delle procedure utilizzate per la preparazione della NFD. 7

Art. 4) Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario La dichiarazione consolidata comprende i dati della società madre e figlie consolidate integralmente. Si applica l art. 3. Art. 5) Collocazione delle dichiarazioni e regime di pubblicità La dichiarazione (individuale o consolidata) di carattere non finanziario può: essere contenuta nella relazione sulla gestione; oppure costituire una relazione distinta (approvata insieme al bilancio). La dichiarazione è oggetto di pubblicazione: sul registro delle imprese; sul sito internet. 8

Art. 6) Esonero e casi di equivalenza Non soggetto alla dichiarazione individuale se redige la dichiarazione consolidata; Non soggetto se è una «figlia» ricompresa in una dichiarazione consolidata della «madre» italiana o europea; Analoghi esoneri per la dichiarazione consolidata Art. 7) Dichiarazioni volontarie di carattere non finanziario conformi Facoltà per i «non obbligati» di apporre la dicitura di conformità al decreto; Controlli limitati purché: Sia dichiarato il mancato assoggettamento al controllo; Siano soddisfatti almeno 2 dei seguenti 3 requisiti: Dipendenti < 250 Attivo < 20 milioni Ricavi < 40 milioni 9

Art. 8) Sanzioni Soggetti sanzionabili Amministratore Fatti sanzionabili omesso deposito presso il Registro delle imprese (sanzione 1/3 se depositata entro 30 gg.) omessa presentazione dell attestazione di conformità al decreto non conformità secondo gli art. 3 e 4 del decreto (sanzione + illecito amministrativo); Sanzione da 20.000 a 100.000 Amministratore di soggetti volontari che non derogano l attività di controllo (art.7 co.1) fatti materiali rilevanti non rispondenti al vero omissione di fatti materiali rilevanti secondo il D.Lgs (sanzione più reato) omessa presentazione dell attestazione di conformità alla dichiarazione di carattere non finanziario depositata presso il Registro delle imprese, affermandone la conformità. Attestata la conformità di dichiarazioni non redatta in conformità agli articoli 3 e 4 dello stesso. fatti materiali rilevanti non rispondenti al vero omissione di fatti materiali rilevanti secondo il D.Lgs (sanzione + reato) da 50.000 a 150.000 da 10.000 a 50.000 da 25.000 a 75.000 10

Soggetti sanzionabili Fatti sanzionabili Sanzione Componenti dell organo di controllo Per omessa comunicazione all assemblea della non conformità della dichiarazione di carattere non finanziario secondo quanto prescritto dagli art. 3 e 4 del d.lgs. n. 254/2016 (sanzione + illecito amministrativo) fatti materiali rilevanti non rispondenti al vero omissione di fatti materiali rilevanti secondo il D.Lgs (sanzione + reato) da 20.000 a 100.000 da 50.000 a 150.000 Componenti dell organo di controllo di soggetti volontari che non derogano l attività di controllo (art.7 co.1) non aver allegato l attestazione di conformità alla dichiarazione di carattere non finanziario depositata presso il Registro delle imprese, affermandone la conformità Attestata la conformità di dichiarazioni non redatta in conformità agli articoli 3 e 4 dello stesso (sanzione + illecito amministrativo) fatti materiali rilevanti non rispondenti al vero omissione di fatti materiali rilevanti secondo il D.Lgs (sanzione + reato) da 10.000 a 50.000 da 25.000 a 75.000 11

Soggetti sanzionabili Fatti sanzionabili Sanzione Per omessa verifica della predisposizione della dichiarazione di carattere non finanziario da 20.000 a 50.000 Revisore Per omessa attestazione di conformità da 20.000 a 100.000 Attestatore (revisore legale) Per attestazione di conformità ad una dichiarazione depositata in CCIAA non redatta in conformità da 20.000 a 100.000 I poteri per l accertamento e per l irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie sono in capo alla CONSOB. 12

Art. 9) Poteri e coordinamento tra le Autorità La CONSOB, senta Banca d Italia e IVASS disciplina: Modalità di presentazione alla CONSOB ed eventuali altre modalità di pubblicazione della NFI; Modalità e termini per il controllo; I principi di comportamento e le modalità di svolgimento dell incarico di verifica da parte dei revisori; Richiede modifiche o integrazione della NFI. Art. 10) Modifiche al D. Lgs. 58/1998 Viene adeguato al D. Lgs. 254/2016 Art. 11) Clausola di invarianza finanziaria Art. 12) Entrata in vigore La normativa si applica agli esercizi finanziari aventi inizio a partire dal 1 gennaio 2017. 13

Il regolamento di Borsa Italiana Le modifiche apportate nel Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana (2015), lette alla luce del D. Lgs. 254/2016 ridefiniscono e implementano l assetto organizzativo aziendale che assume sempre più importanza nel contesto dell informativa non finanziaria. Le principali innovazioni del Codice di Borsa sono: 1) Il CdA deve includere la valutazione di tutti i rischi che possono assumere rilievo nell ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell attività dell emittente; 2) Il CdA valuta l opportunità di costituire un apposito comitato dedicato alla supervisione delle questioni di sostenibilità connesse all esercizio dell attività dell impresa e alle sue dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder. I soggetti coinvolti nell ambito del presidio dei rischi nel medio e lungo periodo sono il CdA, il CEO, il Comitato controllo rischi, il Collegio sindacale e l Internal Audit. 14

La rappresentazione dei «rischi» ed il Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/2001 Il D.lgs. n. 231/2001 disciplina il regime della responsabilità amministrativa della società per atti illeciti legati anche ai temi soggetti ad informativa «obbligatoria» introdotti dal D. Lgs. 254/2016: Art. 24: Indebita percezione di erogazioni, truffa ai danni dello Stato Art. 25: Concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità e corruzione. Art. 25-ter: Reati societari (false comunicazioni sociali). Art. 25-quater: Pratiche di mutilazioni degli organi genitali femminili. Art. 25-quinquies: Delitti contro la personalità individuale. Art. 25-septies: Omicidio colposo o lesioni gravi in violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza del lavoro. Art. 25-octies: Ricettazione, riciclaggio Art. 25-undiecies: Reati ambientali. Art. 25-duodecies: Impiego di cittadini il cui soggiorno è irregolare. Con il D. Lgs. 254/2016 la gestione dei rischi non finanziari è stata elevata ad area da rendicontare nel «bilancio di sostenibilità». 15

Il sistema di gestione dei rischi di sostenibilità nell ERM Nell ambito del processo di Enterprice Risk Management, occorre tener conto: Del sistema di gestione dei rischi di sostenibilità con l indentificazione dei rischi e dei principali strumenti per mitigarli: identificazione, valutazione, risposte, controllo e monitoraggio. Del Life Cycle ponendo l attenzione sui rischi presenti nelle diverse fasi della catena del valore; Del ruolo degli organi aziendali sia con riferimento al codice di autodisciplina di Borsa Italiana che con riferimento ai rischi e responsabilità ex 231/2001; Del processo di Business Risk Appetite facendo interagire dinamicamente attività strategica e livello di rischio tollerabile. 16

Uno strumento operativo per l utilizzo del GRI: la «matrice dei rischi di sostenibilità» SEZIONE PREVISTA DAL GRI IMPLEMENTAZIONE DELLA MATRICE DI SOSTENIBILITA I II III IV XIV XV XVI Categoria Subcategoria Aspetti Indicatore Rilevanza 231/2001 e riferimento normativo Rischio oggetto di presidio nel MOGeC Procedure specifiche antirischio AMBIENT ALE Biodiversità G4-EN12: Descrizione dei maggiori impatti sulla bio-diversità in aree protette Art. 25-undiecies: Reati ambientali Si/no - dove SOCIALE Società Anticorruzione G4-SO5: Episodi di corruzione e azioni intraprese per risolverli Art. 25: Concussione, induzione indebita Si/no - dove Autore: Pier Paolo Baldi SOCIALE Responsabilità del prodotto Privacy del consumatore G4-PR8: Numero di reclami per violazione privacy e perdita dei dati Art. 24 bis: Delitti informatici e trattamento illecito dati Si/no - dove 17

Grazie per l attenzione Pier Paolo Baldi Dottore Commercialista e Revisore Legale Vice Presidente della Commissione Responsabilità Sociale d Impresa ODCEC Roma baldi@sdcassociati.com 18