SISTEMAZIONE DELL'ATTRAVERSAMENTO DEL RIO BADDE RISI IN AGRO DEL COMUNE DI USINI (SS)

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COMUNE DI USINI SISTEMAZIONE DELL'ATTRAVERSAMENTO DEL RIO BADDE RISI IN AGRO DEL COMUNE DI USINI (SS) RELAZIONE IDROLOGICA E IDRAULICA PREMESSA La presente relazione specialistica fa parte del progetto definitivo dei lavori per la Sistemazione dell'attraversamento del Rio Badde Risi in agro del Comune di Usini", all'interno del più generale "Intervento straordinario di manutenzione delle strade rurali dell'unione strumentale al potenziamento della funzione di protezione civile e all'azione di prevenzione degli incendi - lotto funzionale II". Tale attraversamento si trova lungo la strada vicinale Binza su Monte in loc. Corrau e risulta fortemente danneggiato nel corso di intense precipitazioni verificatesi nell'autunno del 2016, con il cedimento strutturale di parte della carreggiata derivato dall'insufficienza idraulica dell'attraversamento esistente costituito da un tubolare in cemento rotocompresso avente diametro interno di 80 cm. 1-L INTERVENTO 1.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE L'area oggetto di intervento ricade all'interno del territorio del Comune di Usini, a nord dell'abitato ad una distanza di circa 400 m. Nello specifico la strada comunale oggetto di intervento interseca un piccolo corso d'acqua che drena in buona parte dell'abitato che nel reticolo idrografico di riferimento di cui alla deliberazione n. 3 del 30/07/2015 del Comitato Istituzionale dell'autorità di Bacino è denominato FIUME_72868, localmente noto come "Rio Badde Risi". Cartograficamente tali aree sono così distinte: Carta d Italia scala 1:25000 FG.459 sez. II OSSI edita dall IGMI nel 1995; Carta Tecnica Regionale scala 1:10000 FG459110 USINI edita dalla R.A.S. Nell ambito della stesura del Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico il territorio sardo è stato suddiviso (deliberazione n. 45/57 del 30.10.1990 della Regione Sardegna) in sette sub-bacini; ciascun bacino è caratterizzato da un omogeneità in grande delle caratteristiche geomorfologiche, geografiche, idrologiche.

N Sub Bacino Superficie [Km 2 ] % 1 Sulcis 1646 6,8 2 Tirso 5327 22,2 3 Coghinas-Mannu-Temo 5402 22,5 4 Liscia 2253 9,4 5 Posada Cedrino 2423 10,1 6 Sud-Orientale 1035 4,3 7 Flumendosa-Campidano-Cixerri 5960 24,8 Totale 24 046 100 Fig. 1: Sub-bacini del territorio sardo. L'area in esame appartiene al sub-bacino del Coghinas-Mannu-Temo (fig.1), ricade nel settore sud ovest della Sardegna. Fig. 2: Sub bacini del territorio sardo. L idrografia principale del territorio è caratterizzata dalla presenza del Rio Mascari", ricadente nel bacino del Rio Mannu di Porto Torres, di cui il Rio Badde Risi risulta un affluente in sinistra idraulica. tale confluenza si trova circa 2,5 km a nord dell'area di intervento.

Fig. 3- IGM con evidenziato reticolo idrografico superficiale ed indicazione dell'area oggetto di intervento. L'area oggetto di studio non risulta perimetrata dal PAI vigente, in cui risulta studiato solo un tratto del Rio Mascari a nord e un tratto del Rio Mannu di Porto di Torres a ovest. Fig. 4- Ortofoto 2013 con aree PAI vigente. Il Piano Stralcio delle Fasce Fluviali ha studiato esclusivamente dal punto di vista geomorfologico il Rio Mascari a nord e dal punto di vista idraulico il Rio Mannu di Porto Torres a ovest.

Fig. 5 - Ortofoto 2013 con sovrapposizione delle fasce di pericolosità idraulica individuata dal PSFF I corsi d'acqua presenti all'interno del territorio di Usini sono stati studiati nell'ambito dell'adeguamento del PUC al PAI. Tale studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica ai sensi dell'art.8 comma 2 delle Norme di Attuazione del PAI, è stato adottato preliminarmente dal Comune di Usini ed è attualmente in fase di istruttoria presso l'agenzia di Distretto Idrografico della Sardegna. Si evidenzia comunque come tale studio, almeno nella fase attuale, non ha studiato il tratto del Rio Badde Risi oggetto di intervento. 1.2 DESCRIZIONE INTERVENTO IN PROGETTO L'intervento in progetto prevede la demolizione dell'attraversamento e di parte del rilevato stradale esistente e la ricostruzione di un nuovo ponte idraulicamente dimensionato per consentire il transito della portata di progetto avente un Tr di 200 anni, come da N.T.C. 2008, con un adeguato franco idraulico in conformità con le vigenti normative regionali e statali.

Fig. 7 - Stato attuale della strada comunale in corrispondenza dell'attraversamento sul Rio Badde Risi. Fig. 8 - Attraversamento visto da monte.

Fig. 9 - Attraversamento visto da valle con erosione di parte della strada comunale. Fig. 10 - Alveo del Rio Badde Risi a monte dell'attraversamento.

2-RELAZIONE IDROLOGICA E IDRAULICA 2.1 METODI DI VALUTAZIONE DELLE PORTATE DI PIENA Al fine di individuare le principali caratteristiche del bacino imbrifero dei compluvi che intersecano il tracciato della pista ciclopedonale (area, altezza media, pendenza) è stato creato un modello digitale del terreno (DTM) a partire dalla cartografia in scala 1:4000 integrata con un rilievo di dettaglio con strumentazione gps in prossimità dell'attraversamento sul Rio Badde Risi. Mediante l'utilizzo di strumenti gis sono stati conseguentemente tratte caratteristiche geomorfologiche del bacino riportate in tabella: Fig. 11 - Carta dell'altimetria del bacino del Rio Badde Risi.

Fig. 12 - Carta delle pendenze del bacino del Rio Badde Risi. USINI sub bacino Superficie (km 2 ) Altezza media rispetto alla sezione di chiusura (m) Pendenza media del bacino (%) Pendenza media asta fluviale (%) Rio Badde Risi 1,22 32 4 3 Sono state conseguentemente verificate le caratteristiche dell'uso del suolo e geologiche dei bacini imbriferi sottesi per la determinazione del Curve Number utile nel metodo SCS

Fig. 13 - Carta dell'uso del bacino del Rio Badde Risi. In base alla tipologia del terreno legata alla capacità di infiltrazione delle acque si è attribuita una classe ai suoli ricadenti all interno del bacino studiato, come da tabella sotto riportata. Nel caso specifico, sulla scorta anche delle informazioni dedotte dalla caratterizzazione geologica del bacino, si è attribuita allo stesso una classe di permeabilità D a favore di sicurezza.

Considerando, in base alle caratteristiche geologiche del terreno, classificato dal punto di vista della permeabilità di classe D, sono stati attribuiti i seguenti valori di CN II. Il valore medio ponderato del CN II è pari a 74.

Il valore medio ponderato del CN II è pari a 92. Fig. 14 - Carta del CN del bacino del Rio Badde Risi Utilizzando per il CN il valore per terreni saturi CN III, così ottenuto dal CN II ricavato in base alle caratteristiche del suolo. CN III = CN II /(0.43+0,0057*CN II )= 96,4 Una volta individuate le grandezze caratteristiche del bacino imbrifero del corso d'acqua si è proceduto alla scelta di adeguati metodi per la stima della portata di piena di assegnato tempo di ritorno.

Esistono due principali metodologie per la stima delle portate di piena: Metodi Diretti si basano sull analisi probabilistica di una o più serie storiche di misura delle portate di piena prescindendo dall esame dei fattori morfologici e climatici. Metodi Indiretti si basano su modelli di trasformazione afflussi-deflussi che forniscono l idrogramma di piena o equazioni che forniscono la sola portata al colmo. Avendo i bacini in oggetto una estensione inferiore al kmq lo stesso non rientra nei limiti di applicabilità dei metodi diretti per il calcolo delle portate di piena, infatti tale metodologia deriva dall analisi di serie storiche relative alle stazioni che sottendono bacini di estensione superiore a circa 60 km 2 di conseguenza fornisce risultati soddisfacenti se applicata a bacini di non piccole dimensioni. Si è pertanto optato per l utilizzo di metodi indiretti a fondamento razionale per la valutazione delle portate di piena, ossia utilizzando i dati relativi alle precipitazioni nell ipotesi che la frequenza dell accadimento di questa ultima caratterizzi quella della portata di colmo. Recenti studi hanno mostrato che il modello probabilistico TCEV, nel quale la possibilità di non superamento di una data portata è ricavata dalla miscellanea di due distribuzioni esponenziali, ben interpreta le caratteristiche di frequenza delle serie storiche della Sardegna. La portata di piena è espressa dalla Formula Razionale come prodotto tra una intensità di precipitazione, data dal rapporto di una altezza di pioggia h (funzione del tempo di ritorno dell evento e della sua durata) e la sua durata una altezza di pioggia h di assegnata durata Tc, il coefficiente di afflusso in alveo Ψ, la superficie del bacino S e il coefficiente di laminazione ε(tc): Qmax= 0,278*ε(Tc)*Ψ*h[Tr,r(Tc,S)]*S/Tc Con Tc viene indicato il valore della durata critica che assumeremo pari al tempo di corrivazione del bacino, a tal fine sono stati messi a confronto i risultati ottenuti con le formule di Ventura, Giandotti, Pasini, VAPI Sardegna e Kirpich. T c =0,127* (S/J m ) Formula di Ventura T c = (1,5*L+4* S)/(0,8 H m ) Formula di Giandotti T c = 0,108*(S*L) 1/3 / I m Formula di Pasini T c = 0,212*S 0,231 *(Hm/Jm) 0,289 Formula VAPI Sardegna T c =(0,000325*(L*1000) 0,77 )/ Jm 0,385 Formula di Kirpich Avendo indicato con: S= Area del bacino Jm= Pendenza media del bacino L= Lunghezza asta fluviale Hm= Altezza media del bacino rispetto alla sezione di verifica Im= Pendenza media asta principale Nel caso specifico data la piccola estensione dei bacini imbriferi sotteso non risultano applicabili le formule di

Giandotti e VAPI Sardegna. La curva di possibilità pluviometrica esprime la legge di variazione dei massimi annuali di pioggia in funzione della durata di precipitazione, che in questo caso poniamo pari a Tc, in base ad una assegnata frequenza di ritorno Tr. La metodologia TCEV fa riferimento alla variabile dimensionale μ=a 1 *T n1 detta pioggia indice di durata T. I valori dei parametri a e n risultano, secondo il metodo TCEV, tabellati a seconda della sottozona di riferimento in cui è suddivisa la Sardegna, che nel caso dell intero territorio del Comune di Usini corrisponde alla sottozona 2, e sono espressi in funzione della pioggia indice giornaliera hg. La pioggia indice giornaliera è la media dei massimi annui di precipitazione giornaliera e si può ricavare dalla carta delle isoiete, nel caso di tale area del territorio del Comune di Usini si è considerata una pioggia indice giornaliera h g = 55 mm.

L'altezza di pioggia h Tr (Tc) di durata Tc con un determinato tempo di ritorno Tr in anni si ottiene moltiplicando la pioggia indice per un coefficiente di crescita K=a 2 *T n2 in cui i parametri sono calcolati in base alla sottozona in cui è suddivisa la Sardegna e in base al tempo di corrivazione.

La pioggia lorda così ottenuta è stata quindi ragguagliata all area tramite il parametro r calcolato secondo le formule del VAPI che fa riferimento al FloodStudies Report. Si sottolinea infine che per tutti i sottobacini è stato considerato il coefficiente di afflusso in alveo è derivato parametricamente dal valore del CN III in base ai vari tempi di ritorno, nello specifico a fronte di un valore ricavato dal CN del Coefficiente di afflusso per un TR di 500 anni pari a 0,77, si è assunto cautelativamente per tutti i tempi di ritorno (50-100 - 200-500 anni) pari a 0,8. Negli allegati calcoli idrologici e idraulici si riportano le stime delle portate di massima piena effettuate per i tempi di ritorno di 50, 100, 200, 500 anni. Nelle tabelle successive vengono richiamate sinteticamente le portate (espresse in m 3 /s) stimate con il metodo TCEV in cui si è imposto in via cautelativa un coefficiente di afflusso pari a 0,8: USINI - METODO TCEV (Ψ=0.8) sub bacino Tr= 50 anni (m 3 /s) Tr= 100 anni (m 3 /s) Tr= 200 anni (m 3 /s) Tr= 500 anni (m 3 /s) Rio Badde Risi 15.26 17.23 19.20 21.82

2.2 ANALISI E MODELLAZIONE IDRAULICA Il modello idraulico utilizzato in questo studio, denominato HEC-RAS, è stato sviluppato dall US Army Corps Of Engineers; è in grado di effettuare simulazioni di tipo monodimensionale del fenomeno di propagazione dell onda di piena su corsi d acqua. Il modello presuppone che siano fornite tutte le informazioni necessarie, ed in particolare la geometria di un numero sufficiente di sezioni trasversali. Il programma consente di inserire sezioni trasversali fittizie, interpolando quelle rilevate, in modo da assicurare che il passo di discretizzazione spaziale non ecceda un assegnato valore limite. A tal fine è stato effettuato sia un dettagliato rilievo sul campo dei torrenti oggetto di studio sia una modellazione tridimensionale su gis per la realizzazione delle sezioni anche lateralmente al corso d acqua. Moto permanente Per l analisi in moto permanente HEC-RAS determina il profilo del pelo libero tra una sezione e la successiva mediante la procedura iterativa denominata standard step, risolvendo l equazione del bilancio energetico, Y 2 + (α 2 * V 2 2 )/2g = Y 1 + (α 1 * V 2 1 )/2g + h e dove: Y 1 e Y 2 sono le altezze d acqua riferite al fondo dell alveo; Z 1 e Z 2 sono le altezze del fondo rispetto ad una quota di riferimento; V 1 e V 2 sono le velocità medie della corrente nelle due sezioni estreme del tronco fluviale considerato; α 1 e α 2 sono coefficienti di ragguaglio delle potenze cinetiche; h e è la perdita di carico tra le due sezioni considerate.

Il termine h e dipende sia dalle perdite per attrito che da quelle per contrazione ed espansione. Si può valutare mediante la relazione: dove: L è la lunghezza del tronco considerato; S f è la cadente media tra le due sezioni; C è il coefficiente di perdita di carico per contrazione o espansione. Il primo termine rappresenta la perdita totale per attrito, prodotto tra la distanza tra le due sezioni e la cadente media. Il programma prevede diverse possibilità di calcolo della cadente, che viene determinata presupponendo una suddivisione dell alveo in sottosezioni all interno dei quali la velocità possa ritenersi con buona approssimazione costante. Il secondo termine della equazione per il calcolo delle perdite di carico rappresenta invece il contributo dovuto alla contrazione ed espansione dell area bagnata; tali perdite sorgono nel momento in cui si abbia un allargamento o restringimento della sezione che determini una situazione di corrente non lineare. Il coefficiente C varia in un intervallo compreso tra 0.1 e 1 per correnti subritiche, mentre in caso di correnti veloci generalmente si assumono valori inferiori. L altezza del pelo libero, in riferimento ad una assegnata sezione, viene determinato mediante una risoluzione iterativa delle equazioni (1) e (2). Il modello fornisce inoltre i valori dell altezza critica nelle diverse sezioni fluviali. Qualora si verifichino transizioni da corrente lenta e veloce o viceversa, in tali segmenti di asta fluviale l equazione di bilancio energetico è sostituita dall equazione globale di equilibrio dinamico. Il modello HEC-RAS consente di modellare l effetto indotto sulla corrente dalla presenza di attraversamenti fluviali, nel caso che il deflusso attraverso il ponte avvenga a pelo libero ma anche in pressione. La perdita di energia causata dal ponte è divisa in tre parti: in primo luogo le perdite che si hanno nella zona immediatamente a valle del ponte dove, generalmente, si ha un espansione della corrente. Sono poi considerate le perdite di energia che si verificano durante l attraversamento del ponte, nonché le perdite che si hanno immediatamente a monte, ove la corrente subisce una contrazione. Per lo studio del deflusso attraverso un ponte HEC-RAS fa riferimento a quattro sezioni fluviali trasversali: sezione a monte del ponte, sezione di ingresso al ponte, sezione in uscita al ponte e sezione a valle del ponte. Il calcolo può essere effettuato utilizzando diverse soluzioni. Il metodo del bilancio energetico (metodo standard step), che è stato utilizzato nell ambito del presente studio, tratta la sezione in cui è presente il ponte esattamente come le altre, ad eccezione del fatto che l area occupata dalla struttura viene sottratta dall area totale e che il perimetro bagnato risulta incrementato per via del

contributo dato dal ponte stesso. Poiché le perdite totali sono funzione delle perdite per attrito e delle perdite per contrazione ed espansione, occorre definire in questa fase i coefficienti necessari per il calcolo. In particolare, essendovi variazioni di velocità anche notevoli, il coefficiente di contrazione e soprattutto quello di espansione risulteranno sensibilmente maggiori dei valori assunti per i normali tronchi fluviali. Il metodo del bilancio della quantità di moto si basa invece sull applicazione dell omonima equazione tra le quattro sezioni fluviali in precedenza descritte. Il modello permette all utente di utilizzare, per lo studio di ogni ponte, ciascuno dei metodi sopra citati o eventualmente di selezionarli entrambi; il software provvede a restituire il profilo che prospetta la situazione caratterizzata da maggior criticità. Condizioni al contorno in moto permanente Come condizione al contorno di monte è stata imposta l altezza idrica critica calcolata per ogni tempo di ritorno in funzione della pendenza del fondo locale. La condizione al contorno di valle è stata assunta pari all'altezza di moto uniforme.

3.- RISULTATI DELLA MODELLAZIONE IDRAULICA Sono state effettuate le modellazioni idrauliche con le portate aventi tempo di ritorno di 50, 100, 200 e 500 anni che vengono riportate di seguito in allegato Sulla scorta delle verifiche effettuate si evidenzia come le dimensioni del nuovo attraversamento (larghezza netta pari a 6 m e altezza netta all'intradosso dell'impalcato pari a 2,80 m) risulta tale da contenere la portata di progetto avente tempo di ritorno di 200 anni rispettando il franco idraulico secondo la normativa vigente ed in particolare ai sensi dell'art. 21 delle Norme di Attuazione del PAI che prevede che il franco idraulico minimo sia individuato come il massimo derivato dal confronto delle seguenti formule: 1- f= 0,7*v 2 /2g 2- f=1 m 3- f= 0,87 y + αy' (dove y è la profondità media in metri, y' è l'altezza della corrente areata ed α un coefficiente che varia linearmente tra 0 e 1 quando la velocità varia tra 5 m/s e 15 m/s) Riportiamo di seguito la verifica del franco idraulico considerando sia la sezione di monte che la sezione di valle del ponte. Attraversamento Velocità (m/s) Tirante idrico y f= 0,7*v 2 /2g f= 0,87 y Franco effettivo (m) Ponte sul Rio Badde Risi (lato 2.76 1.46 0.27 1.05 1.34 monte) Ponte sul Rio Badde Risi (lato valle) 2.47 1.54 0.22 1.08 1.26 Si evidenzia come nell'individuazione del franco idraulico da rispettare si fa riferimento oltre che alle norme regionali citate anche alle NTC 2008 in quanto la progettazione definitiva del presente progetto di opera pubblica è stato affidato prima del 22 marzo 2018, data di entrata in vigore delle NTC 2018, in conformità con le norme transitorie previste nel decreto del ministero delle infrastrutture del 17 gennaio 2018.