SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA



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SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto Nella Regione Abruzzo sono presenti circa 240.000 anziani ultrasessantacinquenni (20% della popolazione) e può essere stimato che il numero dei soggetti affetti da Alzheimer sia pari a circa 15000-17000 unità di cui oltre 2.500 gravi (1-2%) con un incidenza di circa 3000 nuovi casi l anno (dati del 2011). I dati epidemiologici (studio ILSA - Studio italiano longitudinale sull invecchiamento 2011 del CNR) evidenziano: ABRUZZO ITALIA Popolazione over 65 255.233 11.128.481 Stima dei casi prevalenti 17.866 (7%) 778.893 (7%) Stima dei casi incidenti per anno (persone che sviluppano la patologia in un anno) 3.573 (1,4%) 155.798 (1,4%) La prevalenza della demenza di Alzheimer cresce progressivamente con l età: al di sotto dei 65 anni meno del 1% della popolazione è affetto da Demenza mentre al di sopra di quest età ne è colpito il 5,3% dei maschi e il 7,2% delle femmine; la prevalenza supera il 20% al di sopra degli 80 anni. Anche l incidenza è correlata all età, passando da 4,1 casi per 1000 abitanti fra i 65 e i 69 anni a 29,9 per la fascia di età fra gli 80 e 84 anni di età. Stando a questi dati è stimabile nella nostra Regione un numero di ultrasessantacinquenni affetti da Alzheimer pari a circa 20.000 unità (dei quali circa 9.000 nell area metropolitana di Chieti-Pescara) e un incidenza di circa 2600 nuovi casi l anno. Attualmente il maggior peso assistenziale nella gestione del paziente demente, grava sull assistenza domestica delle famiglie.

Nonostante l Alzheimer sia una malattia cronica, è possibile fare molto per prendersi cura del malato, attivando interventi diversi, non esclusivamente sanitari, che possono rallentare la progressione della malattia, migliorare la gestione e la qualità della vita del paziente e dei familiari. L istituzionalizzazione peggiora drammaticamente i disturbi cognitivi e comportamentali del paziente demente, accelerando l evoluzione della malattia. E fondamentale dunque che il malato rimanga il più a lungo possibile nel suo ambiente supportando direttamente e indirettamente la famiglia nel compito gravoso dell assistenza. Secondo i ricercatori dell Università di Cambridge che hanno condotto uno studio sulla malattia un caso su tre di Alzheimer è addebitabile a cattive abitudini e non esiste un singolo modo per combattere la malattia, ma comportamenti che contribuiscono a ridurne il rischio. Il progetto si propone di intervenire per favorire la trasformazione dell atteggiamento culturale nei confronti di questa patologia, al fine di offrire l opportunità di utilizzare risorse e strutture presenti nel territorio in grado di operare in modo preventivo, quali in particolare: - Centro di Riabilitazione Cognitiva della Demenza e Demenze di Alzheimer del Presidio Ospedaliero di San Valentino dell AUSL 06 Pescara con sede in San Valentino in Abruzzo Citeriore; - Laboratorio di Terapia Occupazionale della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università G. D Annunzio Chieti-Pescara, con sede in Chieti. Sono previste due categorie di destinatari: - persone affette da Alzheimer, ai quali sono indirizzati interventi tesi a mantenere le capacità residue, al fine di rallentare l evoluzione della malattia stessa attraverso la stimolazione alla vita di relazione ed al contatto con gli altri; - loro famiglie, alle quali sono indirizzate azioni di informazione e sostegno nelle diverse fasi della malattia. I beneficiari indiretti sono: - le strutture pubbliche coinvolte, che potranno contare su risorse umane a sostegno di quelle già presenti; - l AMAA, in quanto rappresentante delle famiglie dei malati, le quali avranno come punto di riferimento ulteriore i volontari impiegati nel progetto; - la popolazione locale, verso la quale verrà indirizzata un azione di sensibilizzazione alle tematiche della malattia di Alzheimer; - i volontari che verranno impiegati nel progetto, i quali acquisiranno conoscenze e competenze relative ad un settore che ancora oggi riscontra il maggior numero di possibilità di lavoro in Italia, legate all aumento dell incidenza della malattia e, dunque, alla necessità di attuare interventi sul piano preventivo e riabilitativo attraverso competenze specifiche.

Obiettivi del progetto: Obiettivi generali: Il progetto si propone di creare un servizio di volontariato a sostegno dell utilizzo delle attività e dei servizi assistenziali indirizzati alle persone malate di Alzheimer. L obiettivo generale si snoda su due livelli: - per il volontario: acquisizione di conoscenze e competenze e strumenti preprofessionali per l inserimento lavorativo nel settore dei servizi alla persona; crescita personale attraverso la costruzione di relazioni significative con persone che affrontano la malattia. Dal punto di vista lavorativo, il volontario avrà la possibilità di acquisire strumenti pre-professionali utili all inserimento nello specifico settore di interesse. - per i malati e i loro nuclei familiari: favorire l utilizzo di servizi assistenziali del territorio, contribuire all erogazione di servizi tesi a mitigare le condizioni proprie della malattia. Obiettivi per i volontari: Ai volontari si offre l opportunità di apprendere conoscenze e capacità di gestione della relazione con una persona malata di Alzheimer. In particolare, i volontari acquisiranno conoscenze relative a: - Caratteristiche della demenza ed evoluzione della malattia; - Disturbi cognitivi e comportamentali e gestione degli stessi disturbi; - Cura dell ambiente di vita del malato e rapporto con i suoi familiari; - Affiancamento nelle attività svolte per le terapie occupazionali e nei laboratori manuali; - Strutture socio-assistenziali presenti sul territorio e potenziale gestione integrata dei loro servizi. I volontari potranno utilizzare tali conoscenze per: -Interagire in modo professionale con i malati; Favorire la socializzazione, il recupero ed il mantenimento di capacità cognitive e manuali; Proporre ed organizzare momenti di socializzazione, stimolando la partecipazione degli assistiti; - Orientarsi nei servizi destinati alle persone malate di Alzheimer, anche in riferimento alle istituzioni, al Servizio Sanitario e alle altre figure che operano in questo settore; - Apprendere le finalità, le modalità e gli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato all acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; Obiettivi per i destinatari e i beneficiari: -Promuovere l utilizzo dei servizi assistenziali del territorio; -Informazione e sensibilizzazione verso la malattia di Alzheimer. -Favorire il mantenimento delle capacità cognitive residue; -Prevenire l esclusione sociale attraverso attività di socializzazione; -Garantire il sostegno alla famiglia.

Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Accoglienza volontari Ai volontari selezionati verrà presentato l ente che gestirà il servizio, gli enti partner impegnati e verrà loro illustrato il progetto generale da realizzare. Sarà necessario promuovere una conoscenza adeguata dei bisogni, delle difficoltà, dei vincoli caratterizzanti la condizione dei destinatari del progetto e le strutture in cui il servizio verrà erogato. Progettazione esecutiva del servizio I volontari e il personale dell Ente avvieranno la fase di progettazione esecutiva che consisterà nella realizzazione di una vera e propria tabella di marcia finalizzata all individuazione degli obiettivi da raggiungere e all individuazione delle azioni da intraprendere per il raggiungimenti degli stessi. A tal proposito, verrà programmato un incontro di verifica ed eventuale ricalibrazione del progetto, durante il quale verranno ridefinite le risorse umane e strutturali relative al progetto e riarticolata una microprogrammazione calendarizzata delle attività, concertando la formazione generale e quella specifica. Definizione delle mansioni dei volontari Le varie attività saranno distribuite temporalmente in maniera differente in relazione al raggiungimento degli obiettivi o comunque modulate in maniera tale che i giovani volontari sviluppino un percorso di crescita umana e professionale confrontandosi con mansioni dapprima più semplici e via via più complesse. Sensibilizzazione, promozione pubblicizzazione del progetto Queste attività saranno realizzate per tutto il corso del progetto secondo le modalità descritte nel capitolo 17. Ai volontari sarà dato il compito di curare inoltre la sezione del sito web dell ente appositamente creata per la promozione dell attività di servizio civile e saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione. Attività rivolte ai destinatari del progetto I volontari collaboreranno alla realizzazione di: 1) Attività di terapia occupazionale; 2) Assistenza alle famiglie: Formazione generale rivolta ai volontari È prevista la realizzazione di un attività formativa della durata di 30 ore che verrà svolta entro i primi 6 mesi mediante la realizzazione di n. 13 incontri della durata di 2/3 ore ciascuno da realizzarsi presso la sede dell Asfor c. I contenuti e gli obiettivi dell attività formativa sono descritti al capitolo 33. Formazione specifica rivolta ai volontari È prevista la realizzazione di un attività formativa della durata di 90 ore che verrà svolta entro i primi 3 mesi mediante la realizzazione di n. 18 incontri della durata di 5 ore ciascuno da realizzarsi presso la sede dei servizi partner. I contenuti e gli obiettivi dell attività formativa sono descritti al capitolo 40. Certificazione delle competenze acquisite dai volontari Al termine dell esperienza ai due volontari di servizio civile verranno rilasciati: - una certificazione da parte dell Asfor c. attestante tutte le attività seguite e le conoscenze e competenze acquisite. Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto I volontari saranno coinvolti in tutte le fasi previste dal progetto attraverso percorsi strutturati in funzione della loro integrazione. Ciò permetterà di affiancare sempre il

volontario a personale specifico attento e dedicato a seconda delle funzioni di volta in volta agite. In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 8.1 i volontari in SCN saranno impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto: L attività dei volontari prevede un iniziale fase di osservazione e di conoscenza dei centri e dei sevizi erogati ai malati e alle famiglie; successivamente dovranno supportare le seguenti attività: 1)Realizzazione e distribuzione del materiale divulgativo: i volontari dovranno elaborare il materiale promozionale sui servizi e sul progetto, produrre documenti informativi sulle attività svolte, realizzare e distribuire materiale informativo; 2)Incontri con i familiari: i volontari parteciperanno alle riunioni con i familiari come momento di formazione e di comprensione delle reali difficoltà che possono incontrare i familiari nel confronto giornaliero con il malato; 3) Realizzazione di attività di socializzazione e attività individuali: i volontari avranno la funzione di facilitatori nei rapporti fra la struttura, l utente, la sua famiglia nell azione quotidiana di risposta ai bisogni specifici; 4) Organizzazione di attività di tipo occupazionale e ludico: i volontari potranno ideare, programmare e coordinare attività di aggregazione; 5) Individuazione e gestione di disturbi cognitivi e comportamentali, svolgimento di compiti semplici e reali: i volontari svolgeranno attività di supporto alle terapie occupazionali e parteciperanno alle riunioni in itinere di verifica di efficacia del programma individuale di ogni utente; 6) Organizzazione di attività di tipo occupazionale e ludico: i volontari potranno ideare, programmare e coordinare attività di aggregazione; 7)Partecipazione ad attività organizzate da utenti terzi del territorio: i volontari dovranno promuovere scambi, supportare l organizzazione di eventi, partecipare agli incontri con i partner e con i soggetti attivi nel campo; 8)Gestione e aggiornamento della sezione del sito web dell ente dedicata al progetto: i volontari dovranno imparare ad aggiornare il sito dell ente con il materiale riguardante il progetto; 9) Lavoro di ricerca di notizie e dati utili per la conoscenza della malattia e la legislatura: i volontari dovranno ricercare notizie utili su servizi offerti dal territorio per i malati e per le loro famiglie, su date di seminari, incontri, e campagne di sensibilizzazione sulla malattia. Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 2 Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1400 Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) 5

Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: In ragione del servizio svolto si richiede: rispetto della privacy disponibilità alla flessibilità di orario partecipazioni a manifestazioni ed eventi disponibilità a servizio fuori sede disponibilità e attitudine al lavoro di gruppo.