Retrogenesi e Montessori 21 MARZO 2019 RSA ZUCCHI FALCINA SORESINA (CR) Dr.ssa Anita Avoncelli Formatore organizzazione socio sanitaria autrice di : Intuizioni montessoriane per la demenza. Una nuova visione di cura
Terapie non farmacologiche Negli ultimi anni, diversi ricercatori hanno evidenziato le correlazioni positive tra l utilizzo di terapie non farmacologiche e il miglioramento dei sintomi della demenza, nonché della qualità della vita per gli individui affetti da demenza ed i loro caregivers, anche perché risulta spesso evidente come alcuni sintomi comportamentali rispondano solo parzialmente ai farmaci.
Cultura, formazione e nuove strategie: Uno sguardo al Metodo Montessori Avoncelli Intuizioni montessoriane per la demenza Una nuova visione di cura (Ed. Dapero 2018) Il senso di una pubblicazione ispirata al pensiero di Maria Montessori e rivolta ai professionisti del settore sociosanitario
Maria Montessori Barry Reisberg Retrogenesi
Perché Montessori? Più di un metodo si tratta di una filosofia di vita, di una visione del mondo e del rapporto di ciascuno con i suoi simili. Il giusto equilibrio è tra medicina e pedagogia Alla base di tutti i suoi materiali c erano esclusivamente i sensi
Se ad un area corrisponde un età cronologica definita Che cosa possiamo fare rispetto a quella fase specifica?
La retrogenesi di Reisberg si rivela un utile teoria per identificare lo stadio in cui la persona con demenza si trova, ma personalmente ritengo si possa avere utili informazioni su: 1. Che bambino è stato; 2. In quale famiglia è vissuto Percorso montessoriano di cura PEDAGOGIA E MEDICINA DEVONO COLLABORARE
Il metodo-non-metodo Montessori Montessori stessa specificava che: non si tratta di un metodo [ ] va visto prima di tutto come un approccio che aiuta il soggetto affinché possa essere indipendente. (Intuizioni Montessoriane, p. 36) Un metodo si insegna, ma compito dell educatore è aiutare lo sviluppo della persona (e questo non si può insegnare)
Ore 10.00 Un nucleo funziona. Un nucleo funziona sufficientemente bene nella misura in cui ogni anziano ha la possibilità di dedicarsi a ciò che lo fa stare bene. (Avoncelli Anita, Intuizioni montessoriane per la demenza)
Disciplina VS Libertà Non è detto che sia disciplinato solo un individuo che sia stato reso artificialmente silenzioso come un muto e immobile come un paralitico. Quello è un individuo annientato, non disciplinato (Educare alla libertà, p. 22) Disciplinato è un individuo padrone di sé stesso
L ambiente montessoriano deve rispondere a: LIBERTA AUTONOMIA INDIVIDUALITA
L importanza dell ambiente Nell ambiente c è un potere educativo diffuso tutto intorno e le persone, i bambini e la maestra vengono a farne parte (Educare alla libertà, p. 49) Nella Casa dei Bambini si svolge una vita vera e pratica? Sì I nostri ambienti sono davvero CASE, a misura di anziano?
Ricreare un contesto adatto all anziano Facendo attenzione a tutti quei meccanismi che se sono nocivi per un bambino lo sono anche per una persona affetta da demenza Tutto ciò che ruota intorno all anziano deve essere pensato per sostenerlo, non per sostituirsi, per compensare senza neutralizzare. Tratto da: Intuizioni montessoriane per la demenza
Se la teoria della retrogenesi affianca periodi specifici delle demenza ad età cronologiche dell infanzia, allora dobbiamo affrontare tutto l aspetto relazionale ed ambientale con una diversa sensibilità, molto più vicina al mondo dell infanzia piuttosto che all età adulta, che non significa infantilizzare.
Risposte di tipo trasversale Terapie occupazionali che rispondono alla biografia della persona; Studio specifico della persona
In questo ci viene in aiuto Montessori che forniva ai bambini materiali sensoriali, per creare ordine all interno di un contesto, così da permettere di fare da soli. Se faccio, capisco
Intuizioni montessoriane per la demenza Se c è una relazione le persone restano Se c è contenzione NON c è relazione Il pensiero montessoriano, assieme a quello di molti altri autori, vuole essere una proposta di visione su forti valori relazionali, riassunti in tre parole: rispetto, dignità, uguaglianza.
Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu Per Maria Montessori non è possibile immaginare cose che non abbiano una base sensoriale. Un ambiente che favorisce esperienze di contatto con la realtà permette la creazione di pensieri nuovi.
Importanza dei sensi Fino ai 5 anni il bambino è particolarmente interessato a sperimentare in prima persona AZIONI REALI Attività concrete (affettare, impastare, ritagliare, colorare, )
Sviluppo motorio del bambino e abilità mantenute nell anziano con demenza
accudimento
Maria Montessori da un ruolo fondamentale al tema del lavoro, al riuscire ad occupare i bambini, addirittura arriva ad affermare che effettuando dei lavori manuali, in cui la mano è lo strumento della personalità, l organo dell intelligenza e della volontà individuale, che edifica la propria esistenza di fronte all ambiente. La mano dipende dallo sviluppo dell intelligenza, per tanto ritengo che la possibilità dell utilizzo delle mani, abbia una rilevanza fondamentale come nel bambino dello sviluppo delle abilità linguistiche ed intellettive, anche nell anziano nel mantenimento delle abilità conquistate. Come il bambino che non può fare uso delle mani, il suo carattere rimane ad un livello basso, restando incapace di ubbidire, di iniziativa, pigro e triste. (tratto da Intuizioni montessoriane per la demenza. Una nuova visione di cura )
Pitagora sosteneva che l uomo è in grado pensare perché ha una mano, da cui se ne comprende il legame che ne scaturisce tra la mente e il movimento della mano, base della pedagogia montessoriana.
Dr.ssa Anita Avoncelli Tel. +39 347 9028522 Mail: anita_avo@yahoo.it