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Transcript:

organizza un corso di formazione I Piani Assistenziali e Riabilitativi Individualizzati: come tradurli in pratica? Data: 8 febbraio 2013 Sede: Sala meeting ASL Milano, Corso Italia 19, Milano (MI) Edizione n.: 1 Orario: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 Crediti ECM: 10,8 Professioni: Infermieri, Fisioterapisti, Educatori professionali, Psicologi e Medici (discipline: Geriatria, Oncologia, Medicina fisica e riabilitazione, Continuità assistenziale, Medicina Generale, Organizzazione dei servizi sanitari di base, Psichiatria) Fabbisogni formativi alla base del progetto Superare la convinzione che il PAI sia solo un documento da compilare e archiviare e diffondere una visione del PAI quale strumento di riferimento quotidiano per tutte le figure professionali, per massimizzare l'efficacia degli interventi in un'ottica di integrazione. Obiettivo formativo ECM INTEGRAZIONE INTERPROFESSIONALE E MULTIPROFESSIONALE, INTERISTITUZIONALE Obiettivi del programma I Piani Assistenziali e Riabilitativi Individuali fanno ormai parte delle prassi organizzative e documentali delle organizzazioni che erogano servizi alla Persona. Il PAI è entrato nel gergo comune degli addetti ai lavori e ha sicuramente favorito una maggiore attenzione ai bisogni del singolo ed un approccio multidimensionale. Tuttavia, il Piano assistenziale e riabilitativo individualizzato non è solo un documento, in cui vengono Rev.000 del 08/02/2012 Pag. 1 di 10

riportate le decisioni e le attività che si dovrebbero svolgere con la persona; deve costituire il punto di riferimento quotidiano per tutte le figure professionali per ritrovare gli interventi da svolgere sulla Persona, che devono quindi essere concretamente attuati. Eppure, in molti casi, i Piani Individualizzati restano un riferimento di massima, magari letti da ogni operatore al momento della stesura ma difficilmente applicati in maniera sistematica ed aggiornati effettivamente al variare dei bisogni della persona. Come fare allora a tradurre realmente in pratica i Piani Individualizzati? Come renderli veri strumenti di lavoro? Occorre, prima di tutto, utilizzare strumenti per la valutazione globale degli utenti, che coinvolgano tutti gli operatori del servizio e che favoriscano l individuazione del suo potenziale residuo in relazione all ambiente di vita. Occorre imparare a definire obiettivi specifici coerenti con le risorse disponibili e a verificarli in maniera oggettiva, misurando effettivamente i risultati ottenuti, senza cadere nell autoreferenzialità. Occorre usare strumenti e modalità di comunicazione snelli, dinamici, sintetici, facilmente consultabili dagli operatori e facilmente aggiornabili in caso di variazioni. Occorre, in altre parole, fare in modo che la somma dei Piani Individualizzati determini i piani di lavoro di nucleo e non il contrario. Ciò che proponiamo con questo corso non è tanto la modalità per costruire o definire un PAI, bensì le modalità e gli strumenti per metterlo veramente in pratica nella quotidianità. La finalità del corso sarà, pertanto, fornire ai partecipanti delle chiavi di lettura per analizzare il proprio contesto di lavoro e per capire in quali dimensioni ed in che modo far sì che il piano individualizzato diventi uno strumento dell équipe del servizio ed una guida verso gli obiettivi da raggiungere. Saranno presentati a questo scopo esperienze ed esempi provenienti da realtà in cui il lavoro per obiettivi è diventato una modalità operativa, per attivare un confronto diretto e delineare proposte da mettere in pratica da subito. Destinatari La proposta formativa è rivolta a tutte le figure che operano nell ambito dei servizi alla Persona sia a livello residenziale che domiciliare: Operatori di Assistenza, Infermieri, Fisioterapisti, Educatori, Logopedisti, Terapisti Occupazionali, Medici Geriatri, Medici di Medicina Generale, Psicologi e altri Professionals. Il progetto formativo è aperto ad un massimo di 25 partecipanti, per favorire l interazione e lo scambio di esperienze. Contenuti I temi fondamentali trattati all interno del corso saranno i seguenti: Rev.000 del 08/02/2012 Pag. 2 di 10

La personalizzazione degli interventi attraverso il lavoro per progetti Gli elementi che influenzano la traduzione operativa dei Piani Individualizzati I requisiti e le fasi di sviluppo di un Piano Individualizzato Il coinvolgimento dell equipe ed il processo valutativo Elementi essenziali di un progetto Analisi e stesura da parte dei partecipanti di alcuni progetti a titolo esemplificativo La comunicazione efficace nei Piani Individualizzati La gestione operativa ed il monitoraggio dei Piani Individualizzati La verifica quali quantitativa dei risultati raggiunti Tipologia formativa Corso di formazione RES. L incontro si svilupperà attraverso momenti teorici, presentazione ed analisi di esempi operativi. Metodi di insegnamento previsti In merito alla metodologia viene privilegiata la formazione sul saper fare e sul saper essere, con partecipazione diretta dei corsisti. Ove possibile si farà diretto riferimento alla realtà attraverso la trasposizione in aula dei diversi contesti di provenienza dei partecipanti. In merito agli strumenti formativi si prevedono lezioni teoriche, simulate, analisi dei casi e lavori di gruppo. Metodi di verifica dell apprendimento e della qualità percepita La valutazione dell apprendimento viene effettuata come previsto dall art. 4, paragrafo 4.3 delle Linee Guida per i manuali di accreditamento dei provider nazionali e regionali/province autonome, Allegato 1, Accordo Stato-Regioni del 19.04.2012. Lo strumento utilizzato sarà un questionario a domande chiuse, costituito da 3 domande per ogni credito erogato, dunque da un totale di 33 domande. Ad evento concluso, al fine di verificare l avvenuto raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, verrà effettuato un confronto tra le competenze rilevate in ingresso (attraverso una selezione delle domande del questionario, somministrata prima dell evento a tutti gli iscritti) e gli esiti della valutazione di apprendimento effettuata in aula. L apprendimento verrà verificato alla fine di ogni sessione, suddividendo e somministrando il questionario in diversi momenti, per favorire e stabilizzare i concetti appresi. I partecipanti saranno messi a conoscenza del fatto che per acquisire i crediti ECM previsti dovranno raggiungere una soglia minima di risposte esatte pari al 75%. A fine evento verrà somministrato a ciascun partecipante anche un questionario anonimo per la valutazione della qualità percepita dell evento. Rev.000 del 08/02/2012 Pag. 3 di 10

Gli esiti di apprendimento, così come quelli relativi alla valutazione della qualità dell evento, saranno poi diffusi ai docenti e ai partecipanti entro due settimane dalla conclusione dell evento. Costi e modalità di prenotazione Il costo per la partecipazione al presente progetto formativo è di 210,00. A tale quota deve aggiungersi l IVA del 21% (se dovuta). Per le iscrizioni effettuate entro il 08/01/2013 è prevista una riduzione della quota: 195,00 (+ IVA 21%, se dovuta). La quota è comprensiva del pranzo presso la sede del corso e dei materiali didattici. Le prenotazioni possono essere effettuate entrando nell area Proposte formative del nostro sito www.studiovega.it oppure telefonando ai nostri uffici (0438 401630). La priorità verrà assegnata in funzione dell ordine di arrivo delle prenotazioni, effettuabili anche via fax, attraverso la scheda scaricabile dal sito, con riscontro di avvenuto pagamento. Agli iscritti saranno inviati i dettagli per raggiungere la sede del corso. La segreteria organizzativa è a vostra disposizione per informazioni: Studio VEGA S.r.l. Responsabile Area Formazione dott.ssa Valentina Chies Tel. 0438.401630 Fax 0438.403895 info@studiovega.it www.studiovega.it Coordinamento Dott.ssa Diletta BASSO Docente Consulente e Formatore Senior Studio VEGA S.r.l. Dott.ssa Valentina CHIES Tutor Responsabile Area Formazione Studio VEGA S.r.l. Dott.ssa Roberta MINOTTI Responsabile scientifico Infermiera Professionale presso l ULSS 16 di Padova, nel Servizio di Assistenza Domiciliare, con esperienza di coordinamento di nucleo in strutture residenziali per anziani. Rev.000 del 08/02/2012 Pag. 4 di 10

Eventuale docente sostituto (i CV completi dei docenti sostituti, firmati in originale dagli stessi non vengono allegati al presente programma per non superare le dimensioni consentite dell allegato, ma sono conservati e disponibili in azienda): Dott.ssa Anesa BRESSAN Docente sostituto Consulente e Formatore Senior Studio VEGA S.r.l. Tipo di materiale didattico consegnato ai partecipanti A tutti i partecipanti verrà rilasciata una dispensa contenente le slide utilizzate dai docenti, eventuali esercitazioni e lavori di gruppo che verranno svolti durante l evento ed una relazione da loro predisposta con i contenuti sviluppati durante l evento formativo. CV docenti Rev.000 del 08/02/2012 Pag. 5 di 10

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