UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA



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Transcript:

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E MANAGEMENT PROVA FINALE IMPRESA E DOCUMENTAZIONE: LA VISIONE STRATEGICA DI ANTEA RELATORE: CH.MO PROF. CORRADO PROVASI LAUREANDO: VASCO LAZZARIN MATRICOLA N. 608802 ANNO ACCADEMICO 2012 2013

2

IMPRESA E DOCUMENTAZIONE: LA VISIONE STRATEGICA DI ANTEA INDICE INTRODUZIONE...5 CAPITOLO I: GESTIONE DELLA CONOSCENZA..7 Knowledge management first generation...8 Knowledge management second generation..8 Ciclo di trasmissione dell informazione....9 Sistemi di gestione della conoscenza... 11 Strategie di condivisione e gestione della conoscenza. 13 Software di gestione della documentazione.....14 L importanza dell archiviazione..15 Problemi e possibili soluzioni..15 CAPITOLO II: STORIA E PRODOTTI ANTEA...17 Storia di Antea..17 Filosofia di Antea.....19 Prodotti e servizi Antea 19 Da INSPECTION MANAGER a PALLADIO....20 Servizi svolti da Antea.....21 Considerazioni sui prodotti Antea....23 CAPITOLO III: L IMPATTO ECONOMICO DI ANTEA 24 Mercato.....24 Analisi costi benefici.....25 Analisi della concorrenza.....31 Sostenibilità ambientale...31 Sostenibilità sociale..32 Clienti di Antea....32 3

CONCLUSIONI...33 BIBLIOGRAFIA..34 4

INTRODUZIONE Una delle necessità principali degli impianti del settore chimico e petrolchimico è quella di effettuare ispezioni periodiche di tutte le componenti presenti, per assicurare che il lavoro sia svolto in sicurezza. Va da sé che un attività di questo tipo preveda l utilizzo di una quantità ingente di strumenti e metodologie di differente natura, in particolare se si pensa che questi impianti sono operativi da decine d anni e che questo lavoro all epoca veniva gestito e documentato su documenti cartacei. In seguito alla compilazione, questi documenti venivano riposti in archivi che col passare degli anni finivano col diventare polverosi, lontani, e infine dimenticati. In un contesto di questo tipo, l information technology è una risorsa fondamentale che ha rivoluzionato la gestione non solo degli impianti chimici e petrolchimici, ma di tutte le aziende in generale. Tornando all ambito inizialmente descritto, è importante non dimenticare gli attori che hanno reso possibile questo cambiamento radicale nella gestione delle ispezioni. Arriviamo dunque all obiettivo di questo lavoro: lo studio di un azienda che opera da 23 anni con successo in questo settore, Antea S.r.l., prestando particolare attenzione alla sua storia e al suo impatto economico. L intera trattazione dello studio del caso di Antea sarà preceduta da un capitolo propedeutico incentrato sulla definizione della base teorica su cui poggia il suo operato: la gestione della documentazione. La documentazione rappresenta la conoscenza delle aziende, e in un contesto come quello in cui opera Antea, una sua corretta e intelligente gestione può significare per esse un grande vantaggio competitivo. Nel Capitolo I si descrive la nascita e lo sviluppo del knowledge management, prestando grande attenzione al ciclo di trasmissione dell informazione e ai sistemi di gestione della conoscenza, incluse le strategie di condivisione e gestione della conoscenza. In seguito ci si avvicinerà maggiormente al mondo software, spiegando alcuni dei vantaggi rappresentati dall investimento in un software di gestione documentale e l importanza dell archiviazione dei dati, analizzando alcuni problemi che ne derivano fornendo possibili soluzioni ad essi. 5

Nel Capitolo II si introduce l impresa protagonista del lavoro svolto, Antea, raccontando brevemente la sua storia e filosofia aziendale. In seguito ci si soffermerà sulle soluzioni software prospettate dall azienda per suoi clienti, presentando i prodotti e i servizi offerti. Nel Capitolo III si rivolge lo sguardo verso l impatto economico che Antea ha sul mercato, descrivendo lo stesso; svolgendo, con l ausilio del CEO e del direttore commerciale, un analisi dei costi-benefici dell investimento in prodotti Antea da parte dei clienti; analizzando la concorrenza e i clienti, senza dimenticare l aspetto della sostenibilità ambientale e sociale. Il lavoro si conclude con delle considerazioni fatte dal sottoscritto, cogliendo il fatto che in Antea si applica un modello di business orientato al mercato e al cliente, e che tale modello è vincente. 6

CAPITOLO I GESTIONE DELLA CONOSCENZA KNOWLEDGE MANAGEMENT Non esiste un unica e conclusiva definizione di gestione della conoscenza. In senso lato, il concetto può riferirsi alla preservazione e alla condivisione della conoscenza, avendo origine dall antichità ed evolvendosi nel tempo con lo sviluppo di biblioteche e l uso di strumenti di comunicazione. Nei tempi più recenti della rivoluzione digitale, è chiamato knowledge management quel filone di ricerca teorica e applicativa che sviluppa metodi per raccogliere, conservare e rendere accessibile la conoscenza a tutte le persone che fanno parte di una organizzazione, avvalendosi in genere di strumenti dell information technology. In un'azienda che produca un bene di consumo complesso, quale ad esempio un automobile od un elettrodomestico, con alto contenuto tecnologico, lo sviluppo del prodotto comporta la generazione di una grande quantità di informazioni fortemente correlate per descrivere le attività svolte ed i risultati conseguiti, per progettare ed organizzare la produzione e la logistica, supportare la rete commerciale e di assistenza post vendita, per indagini di mercato, redazione schede requisiti utente, specifiche tecniche, pianificazione attività, progettazione dei diversi sistemi e sotto sistemi meccanici, elettrici ed elettronici, progettazione ed allestimento degli impianti produttivi, rispetto di vincoli legislativi, organizzazione della logistica, report di sperimentazione e test, verbali di riunione, ecc. Tutti questi documenti insieme alle norme, ovvero la formalizzazione, sulla base dell esperienza, di criteri guida nello svolgimento di specifiche attività (dalla pianificazione di un nuovo sviluppo ai criteri per la progettazione delle singole componenti), rappresentano la conoscenza aziendale che, debitamente conservata ed organizzata (gestione della conoscenza o knowledge management in inglese), costituisce lo strumento più importante per migliorare l efficacia e l efficienza dei processi. L effettiva capitalizzazione dello sforzo profuso nella loro compilazione è assicurata solo se si garantisce il semplice e rapido reperimento delle informazioni d interesse per (ad esempio): 7

Modificare/aggiornare prodotti preesistenti Analizzare eventuali malfunzionamenti Confrontare diverse opzioni progettuali Fidelizzare la clientela Valutare i fornitori Programmare campagne pubblicitarie Conservare la memoria storica. KNOWLEDGE MANAGEMENT FIRST GENERATION: LA GESTIONE DELL INFORMAZIONE Karl Wiig, autore nel 1993 del libro Knowledge management foundations, enuncia i principi del knowledge management, termine da lui coniato. Molte aziende, soprattutto multinazionali, mostrano un forte interesse verso questa teoria. L obiettivo del knowledge management, infatti, è pragmatico: migliorare l efficienza dei gruppi collaborativi esplicitando e mettendo in comune la conoscenza che ogni membro ha maturato durante il suo percorso professionale. I primi investimenti si concentrano soprattutto sullo sviluppo dei mezzi per rendere veloce e semplice l archiviazione, la descrizione e la comunicazione di dati e informazioni. È una prima fase, la first generation, che tende a ridurre il knowledge mangement alla sua componente strumentale, l information technology, che è fondamentale ma non ne esaurisce le potenzialità. KNOWLEDGE MANAGEMENT SECOND GENERATION: LA CONDIVISIONE DELLA CONOSCENZA Il ciclo della conoscenza non può fermarsi alla trasmissione di dati e informazioni perché il loro rapporto è gerarchico e può essere schematizzato con la forma di una piramide. 8

Schema della gerarchia piramidale del knowledge management Alla base ci sono i dati, materiale grezzo e abbondante dell informazione. Su un gradino più in alto c è l informazione, cioè dati selezionati e organizzati per essere comunicati. Poi la conoscenza, cioè informazione rielaborata e applicata alla pratica. Al vertice troviamo la saggezza, conoscenza distillata dall intuizione e dall esperienza. La seconda fase del knowledge management si focalizza su come poter mettere al servizio di tutta l azienda le conoscenze professionali specifiche di ogni membro della stessa. Questa logica spinge il knowledge management a diventare una sorta di filosofia della collaborazione e della condivisione negli ambienti di lavoro. Può incontrare una certa resistenza da parte di esperti gelosi dell indispensabilità del proprio ruolo, spesso raggiunto dopo molti anni di lavoro. Questa visione riduce la conoscenza a una sorta di "bagaglio" personale che il proprietario può portare via quando lascia l'azienda, arrecando in tal modo un grave danno economico. Invece, quello della conoscenza è un ciclo che può portare alla produzione di nuova conoscenza solo tramite la condivisione e l'elaborazione di informazioni. CICLO DI TRASMISSIONE DELL INFORMAZIONE Creazione/Modificazione o o o Utilizzo applicato e ragionato dell'informazione per la creazione di nuova conoscenza Conversione della conoscenza in nuova informazione Edizione e pubblicazione 9

Organizzazione/Indicizzazione o o o Cattura e integrazione delle informazioni Descrizione dell informazione tramite metadati Indicizzazione Archiviazione/Recupero o o archiviazione di documenti fisici documenti digitali metadati dei documenti e dati ad essi correlati recupero tramite strumenti di ricerca Distribuzione/Networking o Trasmissione dell informazione Servizi di informazione Servizi di distribuzione Accesso/Filtro o o o Localizzazione delle informazioni Selezione dell informazione rilevante Recupero dell informazione Ciclo di trasmissione dell'informazione 10

SISTEMI DI GESTIONE DELLA CONOSCENZA (KNOWLEDGE MANAGEMENT SYSTEM) I knowledge management system sono sistemi software che supportano le fasi del ciclo dell'informazione e la comunicazione, supportando in particolare le seguenti funzioni: Cattura delle competenze collettive Controllo per realizzare obiettivi comuni Integrazione delle conoscenze frammentate Attualmente non è disponibile una unica tecnologia software per la Gestione della Conoscenza, ma solo soluzioni parziali con sistemi quali: E-learning, per l'apprendimento a distanza, e non necessariamente in simultanea, basati tipicamente su tecnologie web, con fruizione di video e corredati da software di collaborazione. Product Data Management (PDM), utilizzati nei dipartimenti di ingegneria e progettazione delle aziende manifatturiere per controllare il processo di sviluppo attraverso la gestione dei risultati prodotti (distinta base, controllo di versioni, ticket di modifica, dati CAD/CAM/CAE, gestione del workflow, specifiche, testing, ) al fine di centralizzare e potenziare la circolazione delle informazioni e abilitarne la tracciabilità. Supply Chain Management (SCM), utilizzati per organizzare e riconfigurare dinamicamente la rete dei rifornimenti agli stabilimenti produttivi in funzione della localizzazione, disponibilità, capacità e tempi d approvvigionamento dei singoli fornitori, della fluttuazione delle richieste del mercato, ecc.; per minimizzare i tempi d inattività a causa di mancanza di materiale o i costi di gestione di un magazzino (just in time production). Customer Relationship Management (CRM), utilizzati dalle grandi aziende per raccogliere tutti i dati ritenuti necessari per capire la propria clientela e anticiparne i bisogni così da poter programmare adeguati interventi sulla gamma dei prodotti offerti, sulle capacità di produzione, sul marketing e sulle attività di supporto alla vendita. 11

Enterprise Resource Planning (ERP), utilizzati dalle aziende (in special modo quelle manifatturiere) per meglio gestire e pianificare la produzione, l approvvigionamento, i magazzini, le relazioni con i fornitori e con i clienti, gli ordini. Computer Aided Software Engineering (CASE), utilizzati per la gestione del ciclo di vita di un prodotto software (specialmente della sua parte alta) attraverso l utilizzo di formalismi grafici (ad es. UML per l Object Oriented), integrati con tool per la gestione dei requisiti e del testing. Ai quali occorre ancora aggiungere la miriade di sistemi informativi più o meno grandi, normalmente sviluppati ad hoc o ottenuti con forti personalizzazioni di sistemi commerciali, che risolvono specifiche problematiche proprie delle risorse umane, della gestione della documentazione, della registrazione dei risultati di sperimentazione o di utilizzo di particolari apparati, ecc. Da quanto appena detto si può ben capire come la conoscenza aziendale risulti frammentata tra sistemi dissimili per tecnologie, linguaggi e piattaforme, oltre che poco accessibile e scarsamente integrata. In particolare, i problemi d integrazione non sono addebitabili solo a difficoltà tecniche (sempre superabili con opportuni investimenti), ma anche, e soprattutto, all adozione di modelli di rappresentazione dati specifici per i diversi domini: da record e relazioni dei sistemi anagrafici, tipici della gestione del personale, ai documenti classificati dei sistemi di document management, tipici dei PDM. In particolar modo l utilizzo del documento come unità minima elaborata appare particolarmente limitativo, soprattutto quando si ha a che fare con contenuti molto complessi e ricchi che richiederebbero, invece, una risoluzione più fine per semplificare il reperimento e la correlazione automatica delle informazioni. Questa situazione è particolarmente sentita soprattutto dove il progresso tecnologico induce lo sviluppo di apparati intelligenti (ovvero ricchi di contenuti e funzionalità). 12

STRATEGIE DI CONDIVISIONE E GESTIONE DELLA CONOSCENZA Si può accedere alla conoscenza in tre fasi: prima, durante o dopo attività connesse alla gestione della conoscenza. Diverse organizzazioni hanno tentato di utilizzare vari incentivi per la raccolta delle informazioni, anche rendendo obbligatoria la presentazione dei contenuti e incorporando i premi nei piani di misurazione delle performance. Una delle strategie di KM è quella che coinvolge attivamente nella gestione della conoscenza (strategia di tipo push). In tale caso, le persone si sforzano di codificare in modo esplicito le loro conoscenze in un archivio della conoscenza condivisa, ad esempio un database. Questo approccio è comunemente conosciuto come la codifica della conoscenza. Un'altra strategia di KM prevede la richiesta di conoscenza da parte di individui agli esperti di un particolare argomento (strategia di tipo pull). In tale caso, i singoli esperti sono in grado di fornire le loro conoscenze alle persone che ne fanno richiesta. Questo è anche comunemente noto come l'approccio della personalizzazione della conoscenza. Altre importanti strategie di gestione della conoscenza e strumenti per le aziende/istituzioni comprendono: Premi, come mezzo di stimolo per la condivisione delle conoscenze Storytelling (narrativa), come mezzo di trasferimento della conoscenza tacita Knowledge mapping, una mappa della conoscenza all'interno di una società accessibile a tutti Comunità di pratica Fiera della condivisione della conoscenza Gestione delle competenze, valutazione sistematica e pianificazione delle competenze dei singoli membri all'interno di un'organizzazione Software sociale "Archivi" della conoscenza (database) 13

SOFTWARE DI GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE Qualsiasi azienda che gestisce grandi quantità di documenti in forma cartacea dovrebbe considerare di richiedere i servizi di gestione documentale. Oggi le aziende sono alla continua ricerca di efficienza e risparmi sui costi. Con poco o nessun disturbo per il business, e un costo giustificabile di ingresso, un sistema elettronico di document management rappresenta una soluzione altamente efficiente che garantisce un ritorno impressionante di investimento e permette alle aziende di concentrarsi su ciò che per loro è importante. Alcuni dei vantaggi rappresentati dall investimento in un software di gestione documentale sono: - la riduzione delle problematiche ambientali (non si utilizza il support cartaceo per i documenti); - la riduzione dei costi (in particolare quelli non riconosciuti di esercizio per il mantenimento di un sistema cartaceo di archiviazione); - la diminuzione dell area di stoccaggio; - l efficienza del tempo (le informazioni vengono reperite molto più velocemente se sono ben organizzate in un archivio digitale); - la creazione di un ambiente collaborativo virtuale (le persone possono collaborare tra di loro, anche se dislocate a grande distanza, in qualsiasi parte del mondo per creare e modificare contemporaneamente i documenti); - l offerta di un migliore servizio alla clientele; - il rafforzamento della protezione sul lavoro d ufficio. Le Aziende possono in questo modo creare valore grazie all aumento della produttività ed al miglioramento delle relazioni con l esterno e, contemporaneamente, usufruire della riduzione dei costi di gestione. 14

L IMPORTANZA DELL ARCHIVIAZIONE L archiviazione e la conservazione dei documenti sono un importante problema da risolvere per la corretta ed efficiente gestione dei medesimi. I documenti devono essere conservati in maniera ottimale per soddisfare al meglio diverse esigenze, quali: - la gestione del business con successo (è necessario analizzare rapidamente e continuamente i risultati e le tendenze per prendere decisioni aziendali informate); - una migliore gestione dell azienda (specifiche dei prodotti e dei materiali, manuali operativi, tempi di produzione e manutenzione e manuali di garanzia della qualità); - archiviazione dei contratti stipulati e controllo del rispetto degli stessi; - aderenza ai requisiti delle norme aziendali (che richiedono di mantenere alcuni record e di conservarli per periodi specificati); - rispetto dei requisiti richiesti dalle leggi fiscali (che impongono di dimostrare i ricavi imponibili, proventi, ecc.). Sono questi i motivi che creano la necessità di adottare sistemi efficienti di gestione dei documenti. PROBLEMI E POSSIBILI SOLUZIONI I due problemi principali che possono sorgere in questo ambito sono la perdita dei dati e la loro protezione da occhi indiscreti. Per quanto riguarda il primo problema, i dati potrebbero essere danneggiati e diventare illeggibili, oppure si potrebbero perdere del tutto se il sistema va in crash. Attacchi di virus possono cancellare dati voluminosi che erano stati creati faticosamente nel corso degli anni. Questo è il problema più grave, e per risolverlo si sono sviluppate diverse soluzioni: dispositivi di backup, di recupero dei dati software, e servizi e pratiche come il mirroring dei dati. 15

Con l arrivo di Internet, è diventato possibile memorizzare i dati su server remoti. Questi server possono appartenere anche ai fornitori di servizi indipendenti, che si fanno pagare per la fornitura dei servizi di stoccaggio. Il costo è di gran lunga inferiore rispetto al mantenimento dei dati nella propria attrezzatura. Per quanto riguarda il secondo problema, questo deriva dalla tendenza attuale di business process outsourcing: gran parte della documentazione si muove al di fuori dell organizzazione di origine. Inoltre con un deposito immenso di dati vi è la necessità di trovare un modo per proteggerlo da fonti esterne indesiderate o manomissioni da parte di chiunque all interno. Per questo motivo i servizi di gestione dei documenti possono rendere l esposizione del materiale sensibile limitata, richiedendo l autorizzazione corretta per il recupero di questi documenti. 16

CAPITOLO II STORIA E PRODOTTI DI ANTEA L azienda in cui ho svolto il mio tirocinio è Antea S.r.l. Antea è specializzata nello sviluppo di soluzioni software e nella fornitura di servizi integrati per diversi settori industriali quali chimico, petrolchimico, energia e utility; tutto ciò è reso possibile grazie alla realizzazione ed implementazione di soluzioni altamente flessibili. Sin dagli esordi, Antea ha lavorato a fianco dei propri clienti sia per meglio rispondere alle loro richieste ed esigenze sia per sviluppare e costruire un software di facile utilizzo e di rapida comprensione per gli utenti finali. STORIA DI ANTEA Antea è stata fondata 1989 perché, a seguito di esperienze personali, i soci fondatori si sono resi conto che nel settore della gestione degli impianti chimici e petrolchimici c era una nicchia scoperta di mercato per quanto riguardava la raccolta, il coordinamento e la gestione delle informazioni relative alle ispezioni che vengono fatte negli impianti stessi. Il mondo delle ispezioni ha una storia di qualche decina d anni; nel 1989 le ispezioni erano gestite ancora manualmente in maniera non strutturata, con file cartacei che spesso finivano in contenitori lontani, poi dimenticati e comunque poco o nulla consultabili. I soci fondatori hanno dato vita ad Antea per cercare di porre rimedio a questa situazione. Il problema che subito hanno affrontato è stato quello della presa di coscienza della enorme quantità di informazioni che dovevano essere gestite. Gli impianti chimici e petrolchimici industriali in generale, sono composti da migliaia e migliaia di parti, e tutte queste parti sono, prima o dopo, suscettibili di una qualche forma di ispezione, di interventi di manutenzione, di taratura o di monitoraggio. Nonostante l esistenza di metodi per affrontare questa situazione, i soci fondatori ne hanno inventati di nuovi, poiché quelli esistenti non erano, a loro avviso, proponibili 17

ai clienti per la loro insostenibilità economica e/o tecnologica (a quei tempi l information technology era ancora allo stato embrionale). Fin da subito si è pensato ad un criterio che permettesse di poter censire le liste degli argomenti ai quali prestare attenzione, e si è andati alla ricerca dei documenti aziendali di proprietà del cliente che potessero dare un supporto a tale scopo; sono stati indivuati in un documento, sul quale a tutt oggi ci si basa, per questa funzione: il P&I (Piping & Instrument). I P&I sono i documenti che, per ogni unità di processo, sintetizzano le funzioni che l impianto andrà a fare e ne danno una rappresentazione logica. Di prassi nei P&I sono menzionati tutti gli argomenti di interesse dell operatore (apparecchiature, pompe, macchinari, linee, strumentazione, ecc.). Antea ha concentrato l attenzione su dei tools che potessero estrarre in automatico dai P&I queste liste e le presentassero a browser, e leggendo quindi il browser risultante come indice delle loro attenzioni. I P&I sono alcune centinaia per stabilimento, e nel fare questa estrazione ci si è resi conto della difficoltà di capire da dove provenivano gli argomenti messi a browser. Per questo motivo Antea ha realizzato una corrispondenza biunivoca fra i tag estratti e i disegni sorgente, così è nata la capacità bidirezionale di ricerca, che rende gli strumenti di Antea molto apprezzati. 23 anni fa i file informatizzati erano una percentuale molto bassa rispetto ai cartacei, e quindi Antea ha dovuto fare un opera di proselitismo per indurre i clienti a convertire i P&I da formato cartaceo a vettoriale (gestiti quindi da autocad o altri.cad disponibili sul mercato), questo per agevolare la funzione di estrazione. In qualche caso questo compito (detto porting) è stato affidato ad Antea, come servizio. Una volta estratta la lista degli argomenti, è sorta un altra problematica; questi argomenti sono a loro volta composti da altre parti che possono essere autonomamente oggetto di interesse a fini documentali (in ogni apparecchiatura ci sono altre componenti che devono a loro volta essere soggette a revisioni). Quindi non è stato sufficiente estrarre dai P&I le informazioni, ma si è reso necessario avere degli ulteriori dettagli, andando più in profondità (attività detta drill in). Antea ha realizzato allo scopo la possibilità di scomporre ulteriormente gli elementi di interesse attraverso la modellazione tridimensionale delle apparecchiature e delle linee; questo ha permesso di mettere a database come record ogni componente attribuito a queste parti. 18

Realizzata questa base di dati, Antea l ha utilizzata allo scopo di consentire il collegamento di dati (tutte le informazioni tipiche di ognuno di questi elementi possono essere messe a database), e di documenti esterni, come coordinamento documentale (es. report dopo un ispezione associata all elemento esaminato). FILOSOFIA DI ANTEA Il know-how acquisito da partnership di lunga durata con i key players del mercato e la profonda esperienza di un team di ingegneri chimici e informatici, spingono Antea a focalizzarsi sulla ricerca e sullo sviluppo costante di nuove soluzioni competitive. Il suo scopo è quello di supportare le attività di ispezione e manutenzione, quindi di migliorare l affidabilità e sicurezza dell impianto. PRODOTTI E SERVIZI ANTEA Quando in Antea hanno cominciato a scrivere il software, 23 anni fa, non c era ancora il concetto di suite multifunzionale. Il nome del primo software da loro sviluppato è INSPECTION MANAGER ed è per questo prodotto che l azienda è conosciuta tuttora. In seguito ad Antea si sono resi conto che la gestione delle ispezioni era solo una parte, seppur molto apprezzata, dei servizi che il software poteva svolgere, e soprattutto non era l unica per cui i clienti lo sceglievano: qualche cliente apprezzava maggiormente altre funzioni che non erano necessariamente da inquadrare come un gestore di ispezioni. Questo comportamento da parte dei clienti ha orientato l azienda nello scegliere un nome più corretto. A seguito di queste considerazioni è stato fatto un bando all università di Padova per la scelta di un nome nuovo, a cui hanno partecipato degli studenti di marketing; da questa esperienza è nata l idea di proporre i software sviluppati da Antea come suite che ha diverse funzionalità, e di chiamare la suite PALLADIO. 19

I clienti potevano così comprare le funzioni di cui necessitavano singolarmente, mentre con INSPECTION MANAGER non era possibile scegliere di comprarne una sola, essendo questo un software non spacchettabile. In PALLADIO sono presenti tutte le funzioni esistenti nella precedente versione del software INSPECTION MANAGER, che non è stato abbandonato, e altre che si sono a queste aggiunte. DA INSPECTION MANAGER A PALLADIO Il prodotto INSPECTION MANAGER essenzialmente gestisce le ispezioni degli impianti chimici e petrolchimici. Le ispezioni sono attività svolte per monitorare il livello di affidabilità dell oggetto ispezionato, per fare in modo che questo possa operare in sicurezza personale, ambientale, e di produttività. Qualora le parti vadano incontro ad usura, corrosione, e degradamento in generale, è importante poter pianificare gli interventi di manutenzione nei tempi canonici: le fermate di impianto. Ora è necessario in primis fare una distinzione tra gli interventi di manutenzione che si effettuano ad impianto in marcia e quelli che si effettuano ad impianto in fermata. I primi sono interventi che preoccupano di meno gli operativi, e sono svolti all occorrenza, naturalmente sempre prima che ci siano danni. Per effettuare i secondi, invece, è necessario fermare una parte o tutto l impianto, che deve quindi fermare la produzione, con tutte le conseguenza intuibili. Le componenti da sottoporre a ispezione in fermata devono garantire un efficienza tale da garantire la sicurezza entro la data della prossima fermata, e a quel punto si decide se si può attendere la fermata successiva, o se è necessario intervenire alla fermata stabilita. INSPECTION MANAGER memorizza i dati di tutte le ispezioni fatte su tutte le componenti dell impianto monitorato, e assiste i clienti nell analizzare tutte le parti di cui è composto, calcolando così la loro vita residua ed aiutando la pianificazione necessaria. Al fine di documentare al meglio le ispezioni si è resa necessaria una rappresentazione schematica, e ad Antea hanno pensato che il modo migliore per ottenerla fosse la costruzione del modello 3D di ogni singola componente 20

dell impianto. La modellazione 3D è uno strumento molto utile agli ispettori, ma anche molto apprezzato dai clienti di Antea: ad esempio per compiere interventi di manutenzione, per dare una visione dell impianto univoca e chiara agli enti esterni (ad esempio ad una compagnia assicurativa). Così facendo i clienti hanno aggiunto funzioni a quella originaria di gestore delle ispezioni, e con la suite PALLADIO queste sono state razionalizzate ed enfatizzate. È importante ricordare che quando Antea ha cominciato a sviluppare INSPECTION MANAGER, il sistema operativo in uso era DOS 3.0, nell anno 1989. La filosofia di Antea è stata in tutti questi anni quella di rendere il meno traumatico possibile per il cliente il passaggio da un sistema operativo ad un altro: pertanto Antea ha sempre seguito la portabilità dei suoi prodotti ogni volta che si verificava un cambio di sistema operativo, con il minor impatto possibile verso il cliente, al fine di garantire la sostenibilità del prodotto. Antea vuole essere ritenuta dal cliente come suo partner, che cura la sfera informatica (sempre nell ambito delle sue competenze). Aggiungendo sempre novità e conservando l esperienza acquisita, un prodotto, INSPECTION MANAGER, si è trasformato in una suite, PALLADIO. SERVIZI SVOLTI DA ANTEA Antea svolge in primis servizi di coordinamento documentale: il cliente mette a disposizione il suo archivio cartaceo, e Antea attraverso l uso di scanner ad alta velocità (fino a 60 pagine/minuto) trasforma le pagine in file complessi. In seguito dei dipendenti di Antea ripercorrono questi file complessi, dividendoli in tanti file con veste logica per poter poi essere allegati ai vari componenti messi a browser o a particolari di questi componenti. Si tratta di un attività immane, che comporta da parte di Antea un certo sforzo per capire la struttura dei dati che il cliente ha utilizzato per non stravolgerla, cui si aggiunge lo sforzo di razionalizzare le scelte di catalogazione che non sono state produttive nel tempo e che quindi non danno risultati in sede di ricerca. Il sistema di Antea è molto flessibile ed è in grado di gestire i rapporti tra i disegni degli elementi dell impianto che si vuole monitorare e i P&I messi ad elenco, creando 21