Fauna ittica e continuità fluviale nel reticolo idrografico della Città Metropolitana di Torino

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Transcript:

Fauna ittica e continuità fluviale nel reticolo idrografico della Città Metropolitana di Torino

Continuità fluviale = Un corso d acqua può essere considerato una successione di ecosistemi che sfumano gradualmente l uno nell altro e sono interconnessi con gli ecosistemi terrestri: dalla sorgente alla foce variano i parametri morfologici, idrodinamici, fisici e chimici e, in relazione ad essi, i popolamenti biologici. negli ecosistemi fluviali, caratterizzati da marcate variazioni fisiche, soprattutto di portata, il mantenimento della stabilità richiede una elevata diversità biologica, condizionata dalla presenza di un elevata diversità ambientale e dalla sua continuità. La concezione del continuum fluviale mette in evidenza come le comunità acquatiche e il metabolismo fluviale siano condizionate non solo dalle condizioni, ma anche dai processi che si verificano nei tratti a monte.

Per numerosi organismi acquatici la continuità fluviale rappresenta un elemento imprescindibile per il proprio ciclo vitale che prevede l effettuazione di spostamenti longitudinali e laterali lungo il corso d acqua anche per notevoli distanze (ad es. specie diadrome) a fini trofici, riproduttivi, di svernamento, etc. e pertanto garantire il mantenimento o il ripristino della continuità fluviale è un fondamentale obiettivo di tutela da perseguire. Tratto da = CIRF Documento preliminare Reggio Calabria Ottobre 2015

Quindi Da questa definizione emerge che le principali provengono da : - riduzione delle portate; - frammentazione dell asta fluviale; - scomparsa di microhabitat. criticità

Riduzione delle portate Cause = - sovrasfruttamento dei corsi d acqua per fini idroelettrici, intesa come proliferazione di centrali idroelettriche; - inadeguato rilascio del DMV a valle delle captazioni.

Sovrasfruttamento dei corsi d acqua per fini idroelettrici Rimedi = per ora pochi, in quanto: - incentivi all idroelettrico senza distinzione sulla reale produttività dei singoli impianti; - mancanza di un piano di sfruttamento energetico su scala di bacino e qualora esista richiesta continua di deroghe (Vedi PTA Regione Piemonte situazione del Chiusella e Sesia).

Inadeguato rilascio del DMV a valle delle captazioni idroelettriche Rimedi = - posizionamento di una tabella con i dati della captazione; - misuratore di portata e DMV; - scala di risalita per l ittiofauna.

Tabella con i dati della captazione

Misuratore del DMV

Scala di risalita per l ittiofauna

Inadeguato rilascio del DMV a valle delle captazioni irrigue Savanella in pietrame senza scala di risalita per l ittiofauna e con ridotto rilascio idrico

Principali tratti di corsi d acqua soggetti ad asciutta T. Chisone; T. Pellice; T. Sangone; T. Lemina.

Inadeguato rilascio del DMV a valle delle captazioni irrigue Azioni intraprese = - recupero della fauna ittica; - compilazione verbale di accertamento di crisi idrica e avvio procedimento di diffida ad opera del Servizio competente.

Recupero della fauna ittica

idrica

Scomparsa di microhabitat Cause = Lavori in alveo per regimazione corsi d acqua Precauzioni = - periodi in cui evitare lavori o interventi in alveo; - recupero e spostamento fauna ittica; - modalità di esecuzione.

Periodi in cui evitare lavori o interventi in alveo Disciplina delle modalità e procedure per la realizzazione di lavori in alveo, programmi, opere e interventi sugli ambienti acquatici ai sensi dell art. 12 della L.R. n. 37/2006 Approvata con D.G.R. n. 72-13725 del 29 marzo 2010 e modificata con D.G.R. n. 75-2074 del 17 maggio 2011. Zone Periodo di riproduzione Salmonicole Da ottobre a febbraio Ciprinicole Da aprile a giugno

Recupero e spostamento fauna ittica

Modalità di esecuzione Disciplina delle modalità e procedure per la realizzazione di lavori in alveo, programmi, opere e interventi sugli ambienti acquatici ai sensi dell art. 12 della L.R. n. 37/2006 Approvata con D.G.R. n. 72-13725 del 29 marzo 2010 e modificata con D.G.R. n. 75-2074 del 17 maggio 2011. Al termine dei lavori si devono ripristinare le caratteristiche morfologiche di naturalità dell alveo.

Intervento appena realizzato

Intervento parzialmente rinaturalizzato

In alcuni casi purtroppo

GRAZIE PER L ATTENZIONE

Il recupero e la salvaguardia della popolazioni ittiche

INCUBATOI DI VALLE - Nascita e sviluppo del progetto Nati alla fine degli anni 80 con lo scopo di permettere la schiusa delle uova embrionate acquistate dagli allevatori, si sono successivamente trasformati in strutture adibite al potenziamento delle popolazioni di Salmonidi autoctoni, basandosi sulla cattura e conseguente riproduzione artificiale di pesci autoctoni. Si ottengono così avannotti che, fatti crescere in ambiente protetto, si rivelano decisamente più idonei a sopravvivere nei nostri corsi d acqua.

INCUBATOI DI VALLE - Nascita e sviluppo del progetto Le operazioni di spremitura e fecondazione artificiale dei riproduttori autoctoni, definite con il termine tecnico di attività ittiogenica, sono materialmente effettuate dai pescatori volontari, riuniti in unioni di associazioni (Consiglio di Valle). Dette attività sono state inizialmente condotte sotto la supervisione scientifica dell Università ed ora sotto il controllo della Città Metropolitana di Torino.

INCUBATOI DI VALLE Distribuzione territoriale

Fase di cattura riproduttori con elettrostorditore

Stabulazione dei riproduttori

Fase di spremitura riproduttore femmina di trota marmorata

Fase di spremitura riproduttore maschio di trota marmorata e successiva fecondazione artificiale

Fase di sistemazione delle uova nei truogoli

Le uova fecondate

Schiusa delle uova

Crescita degli avannotti

Semina trotelle autoctone

Rappresentazione grafica variazione produzione incubatoi ittici 5.834.700 6.000.000 5.500.000 numero esemplari 5.000.000 4.500.000 4.000.000 3.500.000 3.000.000 2.500.000 1.800.000 2.000.000 1.423.000 1.500.000 1.000.000 500.000 126.200 0 Anno 1995 Anno 2005 materiale ittico autoctono prodotto uova acquistate

Temolo

Luccio