10.00 Saluto introduttivo Ferdinando di Orio, Rettore dell Università dell Aquila Massimo Cialente, Sindaco dell Aquila Intervento di apertura del Ministro per le Riforme Costituzionali Gaetano Quagliariello Biotech: una risorsa per la salute e per la crescita del Paese Eugenio Aringhieri, Presidente Gruppo Biotecnologie Farmindustria 11.00 Tavola Rotonda - MOdERAtORE Andrea Pancani Mauro Angelucci, Presidente Confindustria Abruzzo Cinzia Caporale, Componente Comitato Nazionale di Bioetica Giovanni Chiodi, Presidente Regione Abruzzo Franco Cuccurullo, Presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze per la Vita Stefania Pezzopane, Senato della Repubblica Massimo Scaccabarozzi, Presidente Farmindustria termine dei lavori h. 12.30
L Aquila, 11 giugno 2013 COMUNICATO STAMPA Mille addetti cui se ne aggiungono 300 nell indotto, una produzione che ammonta a 1 miliardo di euro, un export che pesa per il 32% sul totale manifatturiero e per il 48% sul totale hi tech. È la fotografia dell industria farmaceutica a L Aquila, tra i poli più importanti in Italia. Una realtà manifatturiera e di Ricerca di assoluto rilievo che ospiterà una due giorni sul biotech l 11 e il 12 giugno. Evento che arriva nel capoluogo abruzzese, dopo aver toccato nei mesi scorsi Reggio Emilia e Bari. Al convegno dell 11 giugno, dal titolo Biotech e farmaco: nuove possibilità di cura, un opportunità per il Paese presso la tensostruttura dell Università, donata da Farmindustria subito dopo il terremoto del 2009 partecipano, tra gli altri, il Ministro per le Riforme Costituzionali Gaetano Quagliariello, il Presidente della Regione Giovanni Chiodi, la Senatrice Stefania Pezzopane, il Sindaco Massimo Cialente, il Presidente Confindustria Abruzzo, Mauro Angelucci, il Rettore Ferdinando di Orio, il Presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi e il Presidente del Gruppo Biotecnologie di Farmindustria Eugenio Aringhieri. Di biotech si parlerà anche nel corso Biotecnologie e Medicina in programma il 12 giugno presso la stessa Università a partire dalle 8.30. Il settore del farmaco biotech in Italia afferma Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria è dinamico, altamente tecnologico e innovativo. Con 175 imprese, 1.410 milioni di investimenti annui, 4.864 addetti in R&S, grandezze per il 75% determinate dall industria farmaceutica, rappresenta un valore per i singoli territori e una leva di crescita per l intero Paese da valorizzare nel migliore dei modi. È importante eliminare tutti gli ostacoli che impediscono l accesso rapido ai medicinali innovativi, che in Italia possono arrivare fino a 2 anni dopo rispetto ai principali Paesi UE. Con conseguenze negative sia per i cittadini che per le imprese. Sono quindi necessari un quadro normativo stabile, condizioni competitive rispetto ai big Ue e tempi più brevi per l accesso all innovazione e il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione. Senza poi dimenticare la tutela della proprietà intellettuale. Il futuro è biotech. E l Italia precisa Eugenio Aringhieri, Presidente del Gruppo Biotecnologie di Farmindustria ha una grande chance. I farmaci biotecnologici sono già oggi il 20% di quelli in commercio e il 50% di quelli in sviluppo. In molti casi rappresentano l unica possibilità di cura per patologie rilevanti e diffuse come anemia, fibrosi cistica e alcune forme di tumore. E sono tra le principali risposte alle malattie rare, perlopiù di origine genetica. Il nostro Paese ha tutti i presupposti per rivestire un ruolo da protagonista nel biotech: in primis con le competenze, per poi proseguire con i 109 farmaci disponibili, i 67 progetti discovery e i 359 prodotti in sviluppo. Le imprese del farmaco biotech che operano nel
nostro Paese rappresentano il 43% del totale e incidono per l 85% sul fatturato complessivo dell intero comparto biotech. La due giorni vuole quindi contribuire alla presentazione del biotech, settore dalle grandi capacità innovative, nel quale, a livello nazionale, emergono le tre imprese del farmaco con sede a L Aquila (Dompé, Menarini, Sanofi). Aziende che, proprio a L Aquila, nel 2012, a fronte di 80 milioni di spesa pubblica, ne hanno generati 115, dei quali 100 direttamente (25 milioni di investimenti, 60 per stipendi e contributi, 15 di tasse) e 15 con l indotto, con un tasso di rendimento del 45%. Risultati di primo piano per una Regione che può contare anche su altre realtà importanti come l Angelini a Pescara e a Chieti e l Alfa Wassermann a Pescara che pongono Abruzzo e industria farmaceutica in un rapporto di continua simbiosi. 2
AZIENDE A L AQUILA DOMPÉ Dompé è una delle principali aziende biofarmaceutiche in Italia, focalizzata sullo sviluppo di soluzioni terapeutiche innovative per malattie rare, spesso orfane di cura. Con sede in Italia, ha il quartier generale a Milano e occupa oltre 600 dipendenti sul territorio nazionale. Il suo polo industriale ha sede a L Aquila, conta sul contributo di 230 persone, di cui 70 dedicate alla R&S, e ospita un centro di produzione che opera secondo i più elevati standard qualitativi e tecnologici del settore e sviluppa farmaci che sono commercializzati a livello internazionale. Il programma di potenziamento del Polo aquilano prevede, nel solo 2013, 11 milioni di euro di investimenti industriali e 7,5 milioni di euro di investimenti in ricerca. Nel 2012 il Gruppo ha raggiunto un volume d affari complessivo di 400 milioni di euro - incluse le società collegate - con oltre il 10% del fatturato reinvestito in R&S concentrando il proprio impegno in aree con bisogni terapeutici ancora insoddisfatti, quali il diabete, l oftalmologia, e l oncologia. Nel 2009 entra in Philogen e dal 2011 ne diviene azionista di riferimento. Nel 2012 acquisisce Anabasis e sempre nel 2012, diventa primo azionista di AAA - Advanced Accelerator Applications. MENARINI Nel territorio aquilano Menarini possiede uno degli stabilimenti più importanti del Gruppo, dotato delle più moderne tecnologie nella produzione di solidi orali (compresse, capsule, confetti ), che produce per il mercato italiano e per tutto il resto del mondo. Il sito di Menarini L'Aquila si trova in località Campo di Pile, occupa oltre 100 lavoratori, e ha una capacità produttiva di 64 milioni di confezioni l'anno. È specializzato sia nella produzione del bulk farmaceutico che nel confezionamento di farmaci quali: cardiovascolari, antidiabetici, ace inibitori, antistaminici. Il Gruppo Menarini è presente in oltre 100 paesi, con più di 16.000 dipendenti e un fatturato che supera i 3,2 miliardi di euro. Ha 6 centri di ricerca e 14 stabilimenti produttivi. Dal 1986 l azienda si trova in prima linea nel processo di crescita delle biotecnologie in Italia con Menarini Biotech a Pomezia (RM), che oggi sviluppa e produce farmaci biotecnologici come gli anticorpi monoclonali per il trattamento del cancro. Nell'ambito del recente accordo da 800 milioni di euro che Menarini ha stipulato con OxfordBioTherapeutics per lo sviluppo di 5 Anticorpi Monoclonali in campo oncologico, Menarini Biotech svilupperà e produrrà tali farmaci nel proprio sito. SANOFI Lo stabilimento Sanofi a Scoppito (AQ), attivo da oltre quarant anni, è uno dei sei siti produttivi di Sanofi in Italia, tra i quali è presente anche un sito Merial per la salute animale. Con 315 collaboratori e 78,1 milioni di euro di fatturato nel 2012, lo stabilimento di Scoppito rappresenta oggi un importante realtà economica del territorio abruzzese e un sito strategico per il Gruppo. Grazie al suo elevato livello di automazione, viene definito Fully Integrated Factory, con sistemi di gestione e processi integrati a livello operativo. I suoi prodotti di punta sono un ACE-inibitore, un antidiabetico e un antibiotico. Nel nostro Paese, Sanofi è presente anche con un articolata attività di R&S, che va dallo sviluppo
clinico della molecola, attuato presso il quartier generale di Milano, fino alla ricerca biotecnologica svolta nei cinque laboratori multidisciplinari dello stabilimento di Brindisi. Prima realtà industriale del settore farmaceutico in Italia con circa 2.500 collaboratori, di cui oltre 1.300 nei siti produttivi, Sanofi continua ad investire sul territorio nazionale: 52,6 milioni di euro gli investimenti pianificati fra comparto industriale e ricerca clinica nell anno in corso, cifra in crescita rispetto al 2012. AZIENDE IN ABRUZZO ALFA WASSERMANN Dall anno di fondazione nel 1948, Alfa Wassermann SpA è una realtà ben radicata nel mercato farmaceutico italiano, attraverso la ricerca, la produzione e la messa in commercio di specialità su prescrizione medica e prodotti di automedicazione. La sede storica e il centro direzionale sono a Bologna, mentre Alanno (Pescara) è il cuore produttivo del Gruppo grazie ad uno stabilimento di produzione efficiente e tecnologicamente avanzato. A Milano opera la Divisione Internazionale. L aver creduto ed investito nella ricerca ha fatto sì che oltre il 60% del fatturato del gruppo sia generato da prodotti propri. Tra questi vi sono farmaci leader nelle seguenti aree: gastroenterologia, ortopedia e vascolare. Tra i prodotti leader della divisione Automedicazione vi sono marchi storici per la cura del mal di gola e nell analgesia. Per rispondere alle sfide del mercato globale e per meglio sfruttare il potenziale dei propri prodotti, Alfa Wassermann sta progressivamente ampliando la propria presenza internazionale. Sono già 13 le consociate presenti in diversi paesi europei (Spagna, Francia, Polonia, Portogallo ed altri) ed extra europei (Russia, Cina, Messico e altri). In altri 60 paesi i prodotti di Alfa Wassermann sono presenti tramite qualificati distributori locali. Infine Alfa Wassermann è presente anche negli Stati Uniti con una società che opera nel biomedicale. Il gruppo Alfa Wassermann nel mondo impiega oltre 1400 dipendenti ed ha chiuso l anno 2012 con un fatturato di 362 milioni di euro di cui il 56% realizzato dalle vendite sul mercato estero. ANGELINI Gruppo internazionale leader nell'area salute e benessere nei settori farmaceutico e largo consumo. Nato in Italia all'inizio del 20 secolo, ha sedi in 20 Paesi e impiega 3.800 persone. Il turnover 2012 è pari a circa 1.350 mln di euro. Nel Pharma, Angelini è focalizzata soprattutto in analgesia, infiammazione, sistema nerevoso centrale, pediatria, patologie influenzali e del cavo orale, ginecologia, disinfezione. In Italia è tra le prime quattro aziende per volumi ed è leader in automedicazione. Il gruppo Angelini è fortemente radicato in Abruzzo dove opera principalmente nel settore dei prodotti igienici. Nel Personal Care è leader di mercato in Italia nel settore dei prodotti assorbenti per la cura della persona con Fater, joint-venture paritetica con Procter&Gamble. Fater ha sede a Pescara dove è presente anche uno stabilimento di produzione. Sempre in joint-venture con Procter&Gamble, Angelini è leader mondiale nella progettazione e realizzazione di linee di produzione integrate per l industria dei prodotti igienici con la società Fameccanica. Lo stabilimento di produzione Fameccanica ha sede a Sambuceto di S. Giovanni Teatino (CH). 2
SINTESI RAPPORTO SULLE BIOTECNOLOGIE DEL SETTORE FARMACEUTICO IN ITALIA 2013 La seconda edizione del Rapporto sulle biotecnologie del settore farmaceutico in Italia ha l obiettivo di fotografare l evoluzione del settore, i principali trend intervenuti e le nuove sfide oltre a fornire approfondimenti su alcune tematiche rilevanti. Il settore biotech è una forte leva di crescita, trainato dal red biotech Il red biotech è il più importante ambito di intervento del settore delle biotecnologie e contribuisce per il 58% al numero di imprese (235), con risultati importanti in termini di fatturato (95%), investimenti (92%), addetti in R&S (81%). I trend sono in crescita per quanto riguarda fatturato e investimenti, mentre si registra una diminuzione del numero di imprese (circa -4%). Il settore del farmaco biotech: una risorsa per il Paese Nell ambito del red biotech, il settore del farmaco biotech è il comparto principale e, in Italia, è composto da 175 tra imprese del farmaco e altre biotech del farmaco (tra cui, ad esempio, aziende che si dedicano in modo esclusivo alle biotecnologie). Per le sue caratteristiche si configura come una risorsa per il Paese in termini di investimenti, fatturato ed occupazione, ma soprattutto per la rilevanza della ricerca e dell innovazione rispetto agli altri settori. Si assiste ad un trend pressoché stabile del numero di addetti in R&S (4.846), con un numero di imprese in diminuzione (-4,9%), ma investimenti in R&S (pari a 1.410 milioni) e fatturato (6.052 milioni) in crescita rispetto allo scorso anno, rispettivamente del 3,1% e del 5%. Una pipeline di farmaci ricca e in fase avanzata di sviluppo I prodotti farmaceutici in sviluppo in Italia sono 359: il 59% è in fase avanzata di sperimentazione. Le imprese del farmaco hanno il 60% dei progetti in sviluppo mentre è in capo alle altre biotech del farmaco il restante 40%. La fase di preclinica (27% del totale) è l attività principale di altre biotech del farmaco (58%), mentre le imprese del farmaco si concentrano sulle fasi di sviluppo più avanzate (44% in Fase III, 35% in Fase II). L oncologia continua ad essere l area terapeutica con il maggior numero di progetti di R&S (44%), con gran parte dei prodotti in fasi conclusive di sviluppo. 1
I farmaci biotech una realtà, non solo futuro Sono 109 i farmaci biotecnologici disponibili (80% dei quali coperto da brevetto), relativi a 11 aree terapeutiche e commercializzati da 18 imprese. L area più rilevante è l infettivologia con 37 farmaci, seguita dall area cardiovascolare ed ematologia (22) e dalle malattie metaboliche, epatiche ed endocrine (20). Si evidenza una prevalenza di vaccini (34) e di proteine ricombinanti (31). Dei 109 farmaci disponibili, 20 hanno ottenuto la designazione di farmaco orfano e riguardano prevalentemente patologie connesse a malattie metaboliche, epatiche ed endocrine (7) e malattie infettive (7). Le 175 imprese del settore: diverse e tutte importanti sul territorio Le micro e piccole imprese (114) sono soggetti importanti perché tendono alla specializzazione in Fase di discovery e in aree terapeutiche di nicchia. In termini di attività industriale, si registra un aumento del fatturato complessivo del 5,6% (283 milioni) ed una contrazione (-2,7%) del numero di addetti in R&S (712 unità). Gli investimenti in R&S sono cresciuti del 3,2% attestandosi a 287 milioni (pari al 20,4% del totale). La strategia di impresa più adottata si conferma essere quella orientata alla pipeline e la partnership la forma di accordo preferita. L autofinanziamento e i finanziamenti pubblici rappresentano invece le principali fonti utilizzate per il sostentamento delle relative attività. Le medie imprese (29) hanno assistito ad una riduzione degli investimenti in R&S fino a 213 milioni (-1,4%) con un fatturato pari a 479 milioni in Italia e 900 dipendenti occupati in R&S. In prevalenza orientate alla pipeline (45%) e alle competenze (37%), utilizzano soprattutto partnership quali strategie di accordo, mentre a livello fonti di finanziamento le scelte risultano eterogenee. Le grandi imprese (32) confermano il proprio ruolo di traino: la fotografia della loro pipeline, complessivamente composta da 186 progetti, evidenzia la presenza di 79 progetti in Fase III e 59 in Fase II. Tali imprese, che generalmente autofinanziano le proprie attività e sono interessate ad accordi di in-licensing e co-licensing, sono rilevanti in tutte le dimensioni di analisi: in termini di fatturato (5.290 milioni), di investimenti in R&S (910 milioni) e di addetti impiegati in R&S (3.234 unità). 2