2. Annotazioni dei quantitativi delle merci ricevute e dei consumi giornalieri



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SCHEDA TECNICA N. 5 INTEGRAZIONE DEL SERVIZIO DI REFEZIONE NEI NIDI DOVE, PER RAGIONI CONTINGENTI, DOVESSE ESSERE INTERROTTO IL SERVIZIO GESTITO IN ECONOMIA DALL AMMINISTRAZIONE COMUNALE 1

Il servizio deve svolgersi secondo le seguenti attività: 1. ricevimento merci e controllo visivo della qualità e quantità delle stesse; 2. annotazione dei quantitativi di merce ricevuta e dei consumi giornalieri; 3. stoccaggio dei prodotti; 4. preparazione dei pasti nel rispetto dei menù come previsto dalle tabelle dietetiche differenziate per la sezione piccoli (dai 3 mesi a 10 mesi), per la sezione medi (dai 10 mesi ai 22 mesi) e per la sezione grandi (dai 22 mesi ai 36 mesi): prima colazione in caso di richiesta del genitore dell utente con entrata antecedente le ore 8,00; spuntino alle ore 9 9,30 anche nella fase di inserimento dei bambini; pranzo; merenda, per gli utenti frequentanti il tempo prolungato); 5. preparazione delle diete speciali; 6. distribuzione dei pasti; 7. pulizia dei piani di lavoro, delle attrezzature e utensili di cucina, della dispensa; 8. manutenzione ordinaria e straordinaria attrezzature dei locali cucina e della dispensa. 1. Ricevimento merci L I.A., con il personale addetto, dovrà controllare le fasi del ricevimento delle derrate alimentari con il compito di non accettare prodotti che presentano parametri non idonei. Il controllo prevede: che le forniture corrispondano agli ordini impartiti in base alle presenze medie dei bambini, nel rispetto del menù e delle diete speciali; che il mezzo con cui vengono trasportati i prodotti sia in buono stato di pulizia e manutenzione, con le merci disposte in maniera ordinata all interno. verifica etichettatura che deve riportare le seguenti informazioni: il nome del prodotto; l elenco degli ingredienti; la quantità netta; 2

la data di scadenza o il termine minimo di conservazione; il nome e la sede del produttore o confezionatore; il lotto di appartenenza del prodotto; le modalità di conservazione e di utilizzazione, se necessario; Assenza di infestazioni, muffe, macchie o colorazioni anomale; Integrità, assenza di sbeccature, deformazioni ; Mantenimento del sottovuoto; Assenza di qualsiasi tipo di rigonfiamento; Assenza di segni di scongelamento; Rispetto della temperatura di arrivo come di seguito riportato: -18 C per surgelati. È consentito un rialzo termico di 3 C, tollerabile solo in fase di scarico; 0 - +3 C per la carne bianca ; +4 C per la carne rossa e gli insaccati affettati e preconfezionati; +1 - +4 C per latte e latticini freschi (per il latte fresco è consentito raggiungere i +6 C al momento dello scarico); fino a +9 C per il burro; fino a +10 C per insaccati interi, formaggi, prodotti ortofrutticoli. Temperature difformi da quanto sopra indicato e la non idoneità di qualche parametro devono indurre l I.A. al rifiuto della merce in consegna. È ammesso il trasporto di derrate di diversa tipologia, purché ben separate ed in confezioni sigillate, in maniera tale da evitare qualsiasi possibile forma di promiscuità. Il personale dell I.A., addetto al ricevimento merci, avrà cura di togliere l imballo primario che riveste il prodotto, generalmente costituito da cartone ondulato, a causa delle contaminazioni microbiche che ne possono derivare. 3

2. Annotazioni dei quantitativi delle merci ricevute e dei consumi giornalieri Il personale addetto dell I.A. deve annotare, su apposito registro le merci ricevute, specificando per ogni tipologia, la quantità consegnata e compilare giornalmente lo scarico di tutti gli alimenti utilizzati per la preparazione dei pasti, in base alle presenze dei bambini e nel rispetto delle grammature previste secondo le fasce di età. Le bolle di consegna devono essere conservate presso l asilo nido e rese disponibili ad ogni controllo. 3. Stoccaggio prodotti Prima di procedere allo stoccaggio delle derrate alimentari, l I.A. deve eseguire idonee operazioni di riordino e pulizia sia dei locali per i prodotti non deperibili, che delle attrezzature frigorifere per i deperibili, secondo una pianificazione che sarà specificata nel piano di autocontrollo di cui deve essere dotata la struttura. Conservazione delle derrate 1. Lo stoccaggio dei prodotti non deperibili deve avvenire in locali e ambienti freschi e asciutti (T. 12-18 ); 2. Le derrate devono essere suddivise per tipologie e per rotazione degli stocks (first in first out: prima entra e prima esce); 3. Tutti i prodotti devono essere sollevati da terra mediante pedane in materiale lavabile, o appoggiati su appositi ripiani o scaffali in modo tale da permettere una facile pulizia e l ispezione mirata alla prevenzione degli infestanti; 4. Le bottiglie di acqua minerale e di olio vanno conservate in luoghi idonei, al riparo da agenti atmosferici; in particolare si deve evitare l'esposizione alla luce diretta ; 5. I prodotti deperibili come le carni, il pesce, il latte ed i formaggi freschi devono essere trasferiti immediatamente in frigorifero o in cella al momento della consegna e mantenute nelle medesime per tutto il tempo di conservazione; 6. I prodotti iniziati (formaggio, insaccati) devono essere riconfezionati o richiusi ermeticamente utilizzando idonea carta o pellicola, posti in appositi contenitori e 4

stoccati immediatamente dopo la lavorazione nei frigoriferi mantenendo l'etichetta con la scadenza e aggiungendo la data di apertura del prodotto stesso; Il prodotto deve essere consumato entro 7 (sette) giorni dall apertura; 7. I prodotti ortofrutticoli devono essere conservati in un frigorifero specifico. Non devono essere conservati nei contenitori e/o imballaggi utilizzati durante il trasporto; 8. Il pesce surgelato deve essere tolto dal cartone e posto in ulteriori buste per alimenti che abbiano una consistenza tale da garantire il mantenimento del prodotto, avendo cura di apporvi l etichetta e la data di scadenza; 9. I gelati devono essere tolti dal cartone e posti in congelatore avendo cura di apporre l etichetta e la data di scadenza ritagliate dal cartone originale qualora queste non fossero riportate sull involucro dell alimento; 10. Le uova, dopo aver eliminato l imballaggio, devono essere conservate nella confezione originale ben chiusa e nel ripiano basso del frigorifero; 11. I prodotti a lunga conservazione come pasta, riso, farina, ecc. devono essere conservati in confezioni ben chiuse. Pertanto, una volta aperte bisogna richiudere la onfezione originale in modo accurato; 12. La conservazione delle derrate non deve avvenire in contenitori di materiali porosi, quali legno e cartone, ma privilegiando materiali inerti e facilmente sanificabili, quali la plastica; 13. E' necessario controllare quotidianamente l efficienza delle apparecchiature di refrigerazione e di conservazione dei surgelati, evitando, inoltre, la formazione di condense o ghiaccio sulle piastre refrigeranti e annotando su apposite schede le temperature rilevate due volte al giorno: la mattina ad inizio attività e a fine attività; 14. E vietato sovraccaricare eccessivamente i frigoriferi, per permettere la circolazione dell aria; 15. Le confezioni degli alimenti sotto vuoto devono essere visibilmente integre fino al momento dell utilizzo; 16. I prodotti non conformi devono essere custoditi, nella dispensa o nel frigorifero o nel congelatore, ben separati dalle altre derrate; sugli stessi deve essere apposto un cartello con la dicitura prodotto non conforme in attesa della resa ; 17. Le derrate scadute devono essere eliminate immediatamente; 18. I prodotti per la prima infanzia, come i biscottini da latte e le confezioni di latte in polvere integre, pur rientrando nella tipologia di prodotti non deperibili, necessitano di notevole attenzione da parte del personale di cucina, affinché sia assicurato un ambiente salubre e privo di umidità in eccesso e di condensa, oltre che una gestione delle scorte. Queste attenzioni sono naturalmente maggiori per le confezioni aperte, le quali devono essere correttamente richiuse e poste in contenitore ermetico ad ogni utilizzo, e mantenute a temperatura di frigo nel caso del latte in polvere. 5

4. Preparazione dei pasti Manipolazione E l'insieme delle operazioni che precedono la cottura e la somministrazione, e prevede le necessarie operazioni di cernita, mondatura, lavaggio, taglio delle verdure, taglio di formaggi, taglio della carne, fino ad ottenere le porzioni desiderate e previste dalle grammature dei piatti. È necessario allontanare dagli ambienti di lavorazione residui fortemente contaminanti (es. resti della mondatura della verdura, gusci di uova nella preparazione di polpette e polpettoni, ecc.). La preparazione di tutti gli alimenti deve avvenire in tempi non lontani dalla somministrazione. Durante la preparazione è necessario: usare forchette, pinze, cucchiai a manico lungo, palette ; far seguire agli alimenti sempre un percorso in avanti nel processo di lavorazione (dal più sporco al più pulito, dal crudo verso il cotto); evitare tempi di sosta prolungati a temperature inadeguate (soprattutto i cibi che hanno già subito un processo di cottura); avere cura di mantenere i contenitori per la raccolta dei rifiuti negli ambienti di lavorazione sempre ben chiusi e sanificati. 1. Per la preparazione di alimenti crudi e cotti, carni bianche e rosse, devono essere utilizzati piani, attrezzature, utensili distinti, oppure tali lavorazioni devono essere effettuate in tempi diversi facendo precedere, ad ogni avvicendamento, un' adeguata pulizia e sanificazione delle superfici e delle attrezzature; 2. II personale adibito alle preparazioni di piatti freddi dovrà fare uso di mascherine e guanti monouso; 3. Durante tutte le operazioni di produzione le finestre dovranno rimanere chiuse e l impianto di estrazione dell aria deve essere tenuto in funzione; 4. II personale non deve effettuare più operazioni contemporaneamente al fine di evitare rischi di contaminazioni crociate; 5. Lo scongelamento del pesce deve avvenire in condizioni di refrigerazione (max +4 C), in anticipo rispetto alla fase di cottura e posto in contenitore munito di coperchio e griglia sul fondo per impedire il contatto con il liquido di scongelamento che potrebbe contaminare l'alimento stesso. Una volta scongelato, il pesce non deve essere mai ricongelato; 6

Solo occasionalmente si potranno scongelare al momento piccole quantità di prodotto (non più di 2-3 porzioni ad esempio di pesce), anche sotto acqua corrente, nel più breve tempo possibile (massimo 15 minuti), onde evitare una proliferazione microbica incontrollata dovuta al protrarsi di condizioni di mantenimento inadeguate, mantenendo il prodotto nel suo involucro originario. 6. La lavorazione delle carni crude dovrà essere effettuata nella stessa giornata in cui sono consumate; 7. La carne, se macinata, deve essere tritata nella giornata di consumo e presso la cucina; 8. Il parmigiano reggiano deve essere grattugiato in giornata e presso la cucina; 9. La frutta deve essere attentamente lavata e sbucciata e poi tagliata. Le verdure devono essere accuratamente mondate, lavate (con un minimo di tre lavaggi) e poi tagliate; Tale operazione dovrà essere effettuata nelle ore immediatamente antecedenti al consumo. 10. Le porzionature di insaccati e di formaggio devono essere effettuale, nei 30 minuti antecedenti la distribuzione.; 11. Legumi secchi, ad eccezione delle lenticchie, devono essere messi in ammollo dal giorno precedente. Tutti i legumi devono essere lavati prima della cottura; 12. Il grasso da condimento deve essere solo olio extravergine di oliva, ad eccezione delle ricette che prevedono espressamente il burro; 13. Tutte le pietanze fredde devono essere poste fino alla distribuzione nei frigoriferi; 14. La manipolazione delle uova richiede le seguenti precauzioni: - lavare accuratamente le mani dopo la lavorazione oppure usare i guanti monouso; - detergere e disinfettare il piano di lavorazione utilizzato per rompere le uova. Cottura Le modalità di cottura utilizzate negli asili nido sono al forno, al vapore, la bollitura, con o senza l'aggiunta di ulteriori condimenti. 1. La cottura delle carni e del pesce richiede il raggiungimento della temperatura al cuore del prodotto di +75 C.; 2. I prodotti liquidi e semiliquidi necessitano di una temperatura di 95 C ; 3. Tutti gli alimenti devono essere cotti in giornata; 4. Le verdure, una volta tolte dal congelatore, devono essere cotte ancora surgelate; 5. Gli ortaggi devono essere cotti in poca acqua; 6. Gli alimenti dovranno essere cotti solo ed esclusivamente in recipienti dì acciaio inox; 7. Durante la cottura le pentole devono essere accuratamente coperte; 7

Preparazione del latte in polvere L eventuale operazione di miscelazione del latte in polvere è da considerare come una produzione di alimenti crudi, poiché il trattamento termico è in questo caso talmente blando (intorno +35-+38 C), da non avere le caratteristiche di risanamento proprie della fase di cottura, che differenzia il relativo flusso di produzione. Pasto test L I.A., tramite il personale addetto, deve effettuare giornalmente il prelievo di un campione di alimenti per il pasto test, per ciascuna tipologia di piatto preparato nel giorno. Il prelievo deve essere effettuato in quantità di circa 50g di prodotto che deve essere riposto in sacchetto sterile con indicata la data di confezionamento e conservato in congelatore per almeno 3-4 giorni. Tale procedura consente di effettuare le analisi di laboratorio al fine di individuare più celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari. Porzionamento E questa la fase che precede la somministrazione e che deve avvenire nel più breve tempo possibile. Il personale dell I.A. procede al porzionamento nel rispetto delle grammature. Durante questa fase è necessario: utilizzare i guanti monouso e mascherina; porzionare i piatti caldi e freddi in tempi il più rapidi possibile, in maniera tale da salvaguardare le temperature; in attesa del porzionamento, in caso di preparazione anticipata rispetto al servizio, avere cura di mantenere l alimento in forno caldo, oppure in frigo, protetti con apposita pellicola. 5. Preparazione diete speciali Le diete speciali sono menù che richiedono alcune modifiche al menù standard e devono essere preparate dal personale addetto dell I.A., che seguirà le indicazioni delle Dietiste Municipali. 8

Le diete speciali devono essere personalizzate in modo tale da essere inequivocabilmente riconducibile al destinatario. Per la preparazione dei pasti per i bambini celiaci si devono utilizzare flussi produttivi e attrezzature separate (per la conservazione,preparazione e distribuzione dei pasti). 6. Distribuzione dei pasti Il personale dell I.A. deve provvedere alla distribuzione dei pasti ponendo la massima attenzione affinché ogni bambino assuma il previsto e necessario apporto nutrizionale. In caso di diete speciali deve accertarsi che il pasto sia somministrato al bambino a cui è destinato. Il pasto da somministrare viene trasportato dalla cucina dell asilo nido al refettorio, su carrelli in acciaio, appositamente coperti. Il pane e la frutta devono essere posti in recipienti muniti di coperchio. Le brocche dell acqua devono essere provviste di coperchio. Al termine della consumazione del pasto il personale deve procedere alla eliminazione dei residui di alimenti dai tavoli e dall ambiente in generale, e successivamente sanificare i locali e le attrezzature adibite alla distribuzione. 7. Pulizia dei piani di lavoro, delle attrezzature, degli utensili di cucina, della dispensa Sanificazione delle attrezzature e degli ambienti La sanificazione rappresenta la fase conclusiva del ciclo produttivo e prevede 5 passaggi, mantenendo separate la fase della detersione e quella della disinfezione, allo scopo di rendere ancora più sicure le operazioni di sanificazione dal punto di vista dell abbattimento della carica microbica ambientale. La sanificazione che l I.A. deve effettuare, si distingue nelle seguenti fasi: 9

1. rimozione dei residui grossolani di sporco con acqua alla temperatura di 40-45 C o per aspirazione 2. detersione con detergente appropriato 3. risciacquo con acqua a 40-45 C 4. disinfezione con appropriato prodotto ad azione battericida ( è importante rispettare i tempi di contatto indicati dal produttore in etichetta) 5. risciacquo abbondante e accurato. In caso di presenza di incrostazioni, che possono derivare dall accumulo di materiale proteico, oppure dai Sali minerali (calcare), il personale addetto deve procedere alla disincrostazione attenendosi alle istruzioni descritte nella scheda tecnica del prodotto disincrostante impiegato. Tutte le operazioni sopra descritte devono essere precedute da: 1. allontanamento degli alimenti dai vari reparti/zone e riposti protetti nelle dotazioni frigorifere e/o nei magazzini; 2. scollegamento dalla rete delle apparecchiature elettriche da pulire e disinfettare. Il personale addetto dell I.A. che effettua le operazioni di sanificazione deve: 1. indossare indumenti, calzature e accessori esclusivamente riservati a questo scopo e di colore diverso dai restanti abiti da lavoro; 2. attuare un adeguato programma di sanificazione; 3. rispettare le indicazioni delle schede tecniche per la preparazione delle soluzioni detergenti e disinfettanti, quando siano da preparare manualmente (diluizioni, tempi di contatto, modalità di utilizzo, ecc.); 4. rispettare i tempi di contatto indicati dal produttore in etichetta per garantire un efficace azione detergente e disinfettante; 5. chiudere detergenti e disinfettanti al termine del loro uso e riporli in ambiente chiuso (magazzino o armadietto munito di chiusura); 6. mantenere sempre distinte le tre operazioni (pulizia, disinfezione e disincrostazione) non solo dal punto di vista operativo, ma anche per quello che riguarda i prodotti utilizzati; 7. far seguire sia le operazioni di detersione che quelle di disinfezione da risciacqui con abbondante acqua, per evitare la contaminazione degli alimenti con residui di composti chimici; 10

8. asciugare accuratamente le attrezzature sottoposte a sanificazione, ed accertarsi che non si creino ristagni di acqua sui pavimenti, onde evitare la proliferazione della flora microbica eventualmente residua negli ambienti sanificati; 9. l operazione di asciugatura è particolarmente importante per il materiale di cucina (vassoi, pentole, ecc.), e quello utilizzato per la somministrazione (piatti, posate, bicchieri, ecc.), prima di essere riposto in spazi e armadietti adeguati e chiusi. 8. Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature dei locali di cucina e della dispensa La manutenzione è indispensabile per garantire il mantenimento della funzionalità delle attrezzature e garantire l integrità degli ambienti di cucina e della dispensa. Le operazioni di manutenzione si distinguono in manutenzione ordinaria e straordinaria. Al verificarsi di guasti, di qualsiasi natura, l I.A. deve provvedere a segnalare la problematica agli Uffici competenti, per gli interventi tecnici necessari. Norme igieniche del personale addetto alla preparazione e distribuzione dei pasti L igiene del personale costituisce uno dei prerequisiti indispensabili per fornire ai bambini un pasto in condizioni di sicurezza igienico-sanitaria. Gli addetti alla preparazione devono in primo luogo essere idonei sotto il profilo igienicosanitario: non devono essere malati, né portatori di malattie trasmissibili con gli alimenti, non devono presentare infezioni della pelle, piaghe, o soffrire di diarrea, causata da agenti microbiologici. In tutti questi casi è opportuno anche sottoporsi ad una visita medica volta a verificare eventuali controindicazioni al contatto con gli alimenti. Una normativa della Regione Lazio del 30 maggio 2006 ha sospeso tutte le attività di rinnovo e rilascio dei libretti sanitari per il personale addetto alle lavorazioni di alimenti nel territorio regionale, proprio a favore di 11

interventi di formazione sistematici e mirati, molto più efficaci nel garantire la salubrità delle produzioni. Igiene del personale Una delle fasi fondamentali dell'igiene del personale è il lavaggio delle mani e delle parti scoperte delle braccia, che dovrà essere eseguita in tutti i seguenti casi: prima di iniziare il proprio turno di lavoro; dopo aver usato i servizi igienici; prima di riprendere il lavoro; dopo aver manipolato i rifiuti; dopo aver toccato imballaggi, superfici e utensili sporchi; dopo aver toccato alimenti crudi e ad ogni cambio di lavorazione di alimenti di genere diverso; dopo aver fumato, mangiato, tossito, starnutito portandosi la mano di fronte alla bocca; prima di toccare alimenti che non verranno trattati termicamente. In particolare è essenziale la cura dell igiene personale nel caso in cui si svolgano operazioni sporche, come la ricezione della merce, il riassetto alla fine del servizio, operazioni di sanificazione e simili: l operatore dovrà osservare una scrupolosa igiene delle mani, oltre che dell abbigliamento e di quanto riterrà opportuno per garantire la protezione degli alimenti dalle contaminazioni. Ulteriori obblighi del personale di cucina sono: usare guanti in plastica monouso e mascherina per manipolare alimenti cotti e crudi che vengono serviti come piatti freddi; mantenere i guanti integri, lavati, disinfettati, sostituendoli frequentemente; usare per asciugarsi le mani asciugamani monouso; indossare i copricapo durante la manipolazione, avendo cura di raccogliere tutta la capigliatura, eventualmente con retina per capelli; 12

togliere tutta la bigiotteria e, quando si manipola il prodotto con le mani, togliersi gli anelli; proteggere tramite idonee coperture e bendaggi impermeabili eventuali tagli e ferite; tenere la divisa pulita e in ordine; indossare abbigliamento apposito durante l'orario di lavoro; evitare di conservare l'abbigliamento da lavoro insieme a quello da esterno; evitare di assaggiare il cibo con le mani o con lo stesso utensile utilizzato per il rimescolamento del cibo; evitare di parlare, tossire o starnutire sopra gli alimenti; evitare di toccarsi la faccia, il naso, la bocca, le orecchie durante le lavorazioni; avvisare il Responsabile in caso di malattie potenzialmente infettive: disturbi gastroenterici, con o senza diarrea, nausea e vomito; presenza di pustole, foruncoli, ascessi o ogni altra malattia della pelle; disturbi respiratori: tosse insistente, forte raffreddore, starnuti frequenti, ecc.; malattie. Un attenzione particolare merita il vestiario che deve essere di colore chiaro, mantenuto sempre pulito ed in perfette condizioni, onde evitare qualsiasi forma di contaminazione crociata con gli alimenti in lavorazione. Pasto da preparare in caso l Amministrazione Comunale richieda all I.A. un intervento immediato In caso di interruzione del servizio per motivi contingenti è previsto un pasto di facile attuazione per garantire ai piccoli utenti un pasto completo nel rispetto delle tabelle dietetiche per ogni fascia di età, come di seguito riportato: Pasto bambini 5-7 mesi 30g pastina con 5g di olio extravergine di oliva (1 cucchiaino) e 5g di parmigiano (1 cucchiaino) 40 g di omogeneizzato di carne (agnello o coniglio) o di pesce o 5g di liofilizzato di carne (agnello o coniglio) o di pesce 80g di omogeneizzato di frutta (mela, pera, banana) Merenda bambini 5-7 mesi 13

Latte e biscotti o 1 vasetto di Yogurt bianco o di frutta da 125 g. o altro secondo prescrizione del pediatra Pasto bambini 8-12 mesi 35g pastina con 5g di olio extravergine di oliva e 5g di parmigiano ( 1 cucchiaino) 60g di omogeneizzato di carne (agnello o coniglio) o di pesce o ¾ di liofilizzato di carne o di pesce 80 g omogeneizzato di frutta (mela, pera, banana) Merenda bambini 8-13 mesi Latte e n.2 biscotti o 1 vasetto di Yogurt bianco o di frutta da 125 g. o secondo prescrizione del pediatra Pasto bambini 13-18 mesi 40g pasta con 5g di olio extravergine di oliva (1 cucchiaino) e 5g di parmigiano (1 cucchiaino) 1 uovo o 25g formaggio (stracchino, caprino) o 35g di ricotta fresca di pecora o 80 g omogeneizzato di carne o di pesce o ¾ confezione di liofilizzato di carne o di pesce 20g pane 40g verdura frutta fresca (n.1) Merenda bambini 13-18 mesi 200g di latte e n.2 biscotti o 1 vasetto di Yogurt bianco o di frutta da 125 g. Pasto bambini 19-24 mesi 45g pasta con 5g di olio extravergine di oliva (1 cucchiaino) e 5g di parmigiano (1 cucchiaino) 14

1 uovo o 30g di formaggio (stracchino, caprino) o 40g di ricotta fresca di pecora 20g pane 50g verdura frutta fresca (n.1) Merenda bambini 19-24 mesi 200g di latte e n.3 biscotti o 1 vasetto di Yogurt bianco o di frutta da 125 g. Pasto bambini 25-36 mesi 50g pasta con 5 g di olio extravergine di oliva (1 cucchiaino) e 10g di parmigiano (2 cucchiaini) 1 uovo o 35g formaggio (stracchino, caprino) o 40g di ricotta fresca di pecora 30g pane 70g verdura Merenda bambini 25-36 mesi 200g di latte e n.3 biscotti o 1 vasetto di Yogurt bianco o di frutta da 125 g. 15