Corso di Statistica. Corso di Laurea in Ingegneria Edile. Ingegneria Tessile. Docente: Orietta Nicolis



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Corso di Statistica Corso di Laurea in Ingegneria Edile ed Ingegneria Tessile Docente: Orietta Nicolis

Orario del corso: Martedì: dalle 16.00 alle 18.00 Giovedì: dalle 9.30 alle 11.30 Ricevimento: Mercoledì: dalle 14.00 alle 16.00 e-mail: orietta.nicolis@unibg.it

Programma del corso 28/09 Presentazione, assiomi probabilità 30/09 Indipendenza e formula di Bayes 05/10 Esercitazione 1 - Probabilità 07/10 Campionamento, distribuzioni di frequenza e rappresentazioni gra che 12/10 Moda, mediana, media, box-plot 14/10 Varianza e scarto quadratico medio 19/10 Esercitazione 2 - Gra ci, Media, Varianza 21/10 Analisi di regressione 26/10 Laboratorio 28/10 Esercitazione 3 - Analisi di regressione 02/11 Variabili casuali discrete, valore atteso 09/11 Variabili casuali continue, valore atteso 11/11 Esercitazione 4 - Variabili Casuali 16/11 Trasformazione di media e varianza 18/11 Prima prova parziale 23/11 Inferenza, media e varianza campionarie 25/11 Analisi dati sperimentali 30/11 Laboratorio 02/12 Esercitazione 5 - Inferenza 07/12 Intervalli di con denza 09/12 Veri ca di ipotesi statistiche 14/12 Laboratorio 16/12 Esercitazione 6 - Intervalli conf. e test d ipotesi

Modalità d esame: I prova parziale: - esercizi (1 ora) - domande teoria (15 minuti) II Prova parziale: - esercizi (1 ora) - domande teoria (15 minuti) Esame completo: - esercizi (2 ore) - domande di teoria (30 minuti) Si accede alla seconda prova parziale con un voto superiore o uguale a 15 nella prima prova parziale. Se la media delle due prove parziali è superiore o uguale a 18 si registra il voto. La prima prova è valida un anno accademico ( no a settembre 2005). Nell esame completo chi ha superato solo la prima prova può decidere di svolgere solo la seconda metà degli esercizi e la seconda parte delle domande di teoria. Non è permesso consultare testi e appunti durante le prove d esame.

Libri di Testo: S.M. Iacus: Statistica: 15 lezioni facili, ed. cusl Milano Appunti della docente per le parti del programma non comprese nel testo. Altre letture: Gonick e Woollcott: The Cartoon guide to Statistics. Sheldon, Ross M.: Probabilità e statistica per l ingegneria e le scienze, Edito da APOGEO. D.C. Montgomery, G.C. Runger & N.F. Hubele: Statistica per l Ingegneria, ed. EGEA. Ilia Negri: Esercizi per il corso di Calcolo delle Probabilità e Statistica, ed. Cusl Milano.

Cosa è la Statistica?... quello che rende la Statistica unica è la capacità di quanti care l incertezza;... essa mette gli statistici in grado di fare a ermazioni categoriche, cioè in completa sicurezza, circa il loro grado di incertezza Alcune de nizioni: Fenomeno statistico: l oggetto della nostra indagine Popolazione (statistica): l insieme degli individui portatori della caratteristica di interesse Campione: sottogruppo della popolazione oggetto dello studio Modello: oggetto teorico che descrive le caratteristiche salienti del fenomeno

Ambiti della statistica e loro interazioni: Statistica Descrittiva: descrive i il fenomeno sulla base dei risultati contenuti nel campione. Non si vuole estendere i risultati a tutta una popolazione. Strumenti: sintesi, indici, metodi gra ci Statistica Inferenziale: cerca di estendere i risultati ottenuti sul campione all intera popolazione. Per poter estendere i risultati occorre che il campione sia scelto con criterio (casuale). Strumenti: stimatori, veri che di ipotesi, intervalli di con - denza. Probabilità: tecniche connesse al trattamento della casualità e alla descrizione dei modelli teorici. Statistica Descrittiva Probabilità + Statistica inferenziale

Esempio 1 Dobbiamo veri care la resistenza del calcestruzzo da utilizzare per la costruzione di un edi cio. La normativa prevede che sopra una certa metratura siano e ettuati n provini sui quali valuteremo la resistenza. Fenomeno statistico: resistenza del calcestruzzo Popolazione: tutti i possibili campioni di calcestruzzo Campione: gli n provini Si calcolano alcune quantità sui provini (media, varianza, percentili) Si sceglie un modello probabilistico in grado di descrivere il fenomeno (modello gaussiano) Si e ettuano dei test per poter essere in grado di inferire sulla qualità globale del calcestruzzo

Esempio 2 Abbiamo due macchine che e ettuano la tessitura di un tessuto pregiato. Alla ne della giornata contiamo i difetti prodotti dalle due macchine e sono in numero diverso. Dobbiamo provvedere al controllo della macchina che produce più difetti? Fenomeno statistico: numero dei difetti sulla sto a prodotta in una giornata Popolazione: le sto e prodotte alla ne di ogni giornata Campione: per ogni macchina la rilevazione del numero di difetti alla ne di n giornate lavorative Si calcolano alcune quantità sulle sto e prodotte dalle due macchine (media, varianza, percentili) Si sceglie un modello probabilistico in grado di descrivere il fenomeno (modello gaussiano) Si e ettuano dei test per poter essere in grado di inferire sul funzionamento delle due macchine

Probabilità Studio delle leggi del caso. Esempio: lancio di un dado Eventi: entità per i quali è possibile calcolare le probabilità. Si indicano con le lettere E, A,... E = fesce un numero parig L insieme di tutti i risultati dell esperimento: detto evento certo o spazio campionario = f1; 2; 3; 4; 5; 6g Ad ogni evento A vogliamo assegnare una probabilità P (A). Come? Sia A l evento "esce il numero 7" Sia A l evento "non esce nessun numero" Sia A l evento "esce un pari"

Sia A l evento "esce un numero tra -1 e 8" Sia A l evento "esce almeno un numero"

Alcune regole fondamentali: P (A) = 0 A evento quasi impossibile P (;) = 0 ; evento impossibile P (A) 0 per ogni A P (A) 1 per ogni A P (A) = 1 A evento quasi certo P () = 1 evento certo

Se due eventi A e B non possono veri carsi contemporaneamente diremo che sono incompatibili A \ B = ; eventi incompatibili A \ B = ;, P (A \ B) = 0 Se A e B sono incompatibili è lecito assumere che P (A [ B) = P (A) + P (B) Assiomi del calcolo delle probabilità (Kolmogorov 1933) Assiomi della probabilità 1. 8 A, P (A) 0 2. P () = 1 3. Se A \ B = ; allora P (A [ B) = P (A) + P (B)

Proprietà della probabilità A è l evento complementare di A P ( A) = 1 P (A) Se A B P (A) P (B) per ogni A 0 P (A) 1 Se A e B sono eventi compatibili P (A [ B) = P (A) + P (B) P (A \ B) Se A 1 ; A 2 ; : : : A n sono tali che A i \ A j = ;, i 6= j ovvero P (A 1 [ : : : [ A n ) = P (A 1 ) + : : : P (A n ) P 0 1 n[ nx @ A i A = i=1 i=1 P (A i )

Il caso degli eventi equiprobabili In genere è descritto dagli eventi elementari = f! 1 ;! 2 ; : : : ;! n g n 2 N Se P (f! 1 g) = P (f! 2 g) = : : : = P (f! n g) allora la probabilità di A, composto da più eventi elementari, è data da eventi elementari equiprobabili P (A) = jaj jj = # casi favorevoli (all evento) # casi possibili (dell esperimento) Esempio: lancio di due dadi = f(i; j) : 1 i; j; 6g jj = 36 A = f(i; j) : (i; j) = (6; 6)g jaj = 1 P (A) = 1 36

Eventi indipendenti Due eventi sono indipendenti se il veri carsi dell uno non in- uenza il veri carsi dell altro e viceversa Se la probabilità A varia sapendo che si è veri cato B vuol dire che A dipende da B La probabilità di A in questo caso diventa P (AjB) Probabilità condizionata P (A \ B) P (AjB) = con P (B) > 0 P (B) Abbiamo quindi Indipendenza tra eventi A e B sono indipendenti se e solo se P (AjB) = P (A) e P (BjA) = P (B)

A={2,3}, B= esce numero pari P (A) = 1 3 ; P (AjB) = 1 3 ; P (B) = 1 2 ; P (A \ B) = 1 6 Poiché si ha che, se A e B sono indipendenti P (A \ B) P (AjB) = = P (A), P (A\B) = P (A)P (B) P (B) allora un altra de nizione di indipendenza è la seguente: Indipendenza tra eventi (de nizione alternativa) A e B sono indipendenti se e solo se P (A \ B) = P (A) P (B) Dalla de nizione di probabilità condizionata segue P (A \ B) = P (AjB) P (B) P (A \ B) = P (BjA) P (A)

In sintesi,

Soluzione del problema di Chevalier De Mere Siano E = un 6 su 4 lanci di un dado F = un doppio 6 su 24 lanci di due dadi A = un 6 in un lancio B = un doppio 6 in un lancio di due dadi Abbiamo P (A) = 1=6 e P (B) = 1=36 Calcoliamo P ( E) e P ( F ) al posto di P (E) e P (F ). P ( E) = P ( A) P ( A) P ( A) (per 4 volte) = 5 4 6 P (E) = 1 P ( E) = 1 5 6 4 = 0:518 P ( F ) = P ( B) P ( B) P ( B) (per 24 volte) = 35 36 24 P (F ) = 1 P ( F ) = 1 Quindi P (F ) < P (E) 35 24 = 0:491 36