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Transcript:

BRCA: non solo donne la visione dell urologo Paolo Gontero Chairmen Division of Urology San Giovanni Battista Hospital University of Studies of Torino Torino, Italy 8 maggio 2019

Ereditarietà e carcinoma della prostata (CP) Storia famigliare e alterazioni genetiche ereditarie sono tra i fattori riconosciuti nello sviluppo del carcinoma prostatico Ciò lo accomuna al carcinoma ovarico e mammario, dove esiste un chiaro beneficio clinico dello screening genetico Nel carcinoma prostatico l applicabilità clinica di questi concetti è ancora poco codificata. Resta ancora molto lavoro da fare per chiarire: chi necessiti di un test genetico quando iniziare lo screening in presenza di mutazioni ereditarie il reale impatto di tali mutazioni sulla prognosi della malattia e quindi sul suo trattamento

UN CASO CLINICO (non tipico) Paziente maschio di 76 anni PSA elevato: 7/2017 6.9 1/2018 7.6 10/2018 8.5 1/2019 9.34 ESPLORAZIONE RETTALE: nessun sospetto RISONANZA MAGNETICA: nodulo sospetto di 11 mm 1 anno prima la RMN era negativa BIOPSIA PROSTATICA: adenocarcinoma prostatico in 1/12 prelievi (esclusivamente sulla lesione target), punteggio di Gleason 3+4

terapia

DECISIONE CLINICA (IN BASE ALLE LINEE GUIDA EUROPEE) Paziente presenta i criteri clinici di una malattia a BASSO RISCHIO PSA < 10 Stadio clinico T1c GS 3+4 ma singolo prelievo (solo su lesione vista alla RMN) Soddisfa i criteri dello studio START (Regione Piemonte) OPZIONI: sorveglianza attiva (1 scelta) chirurgia radioterapia

ProtecT, 2016 (RP vs RT vs AS) - 1643 patients with localised disease (PSA <20, >75% T1c or GS 6) randomised to active monitoring (545), RP (553), RT (545) - Benefit for MFS and PFS (with both RP and RT), but neither CSS nor OS, was seen for RP compared to AS or RT THE DECISION TO OFFER RP IN LOW RISKS SHOULD BE BASED UPON THE PROBABILITIES OF CLINICAL PROGRESSION, SIDE-EFFECTS AND POTENTIAL BENEFITS TO SURVIVAL

ProtecT, 2016

Ma indagando bene la storia clinica del paziente ANAMNESI FAMILIARE Figlia operata di K mammario (<50 anni) Fratello deceduto per K prostata a 79 anni ANAMNESI PATOLOGICA: Carcinoma mammario pt3n1 nel 2006 Sottoposto a chirurgia + chemio-radioterapia Follow up sempre negativo Mutazione BRCA2

LA STORIA ONCOLOGICA, FAMIGLIARE E GENETICA CAMBIANO LA STRATEGIA OPERATIVA? sorveglianza attiva? chirurgia? radioterapia?

Rischio CP correlato a familiarità Uomini con storia familiare di CP hanno un rischio significativamente aumentato di CP (16% vs 10%) e di mortalità (0.56% vs 0.37%) Uomini con 1 parente di primo grado affetti hanno un rischio almeno doppio rispetto alla popolazione generale Rischio aumenta di 5-11 volte quando 2 o più parenti di primo grado sono affetti FAMIGLIARITA PER CP INFLUENZA IN MODO PESANTE IL RISCHIO DI CONTRARRE LA MALATTIA

Differenze CP ereditario e familiare EREDITARIO: 5-10% dei casi Insorgenza 6-7 anni prima Caratterizzato dalla identificazione di varianti genetiche ereditarie BRCA1/BRCA2: ritenuto più aggressivo Atri: Alterazioni geniche responsabili della S di Lynch, CHEK2, ATM.. FAMILIARE 10-20% dei casi include pazienti con una storia familiare suggestiva pur in assenza di mutazioni genetiche ereditarie il maggior rischio è probabilmente correlato alla presenza di varianti poligeniche (ad esempio polimorfismi di singoli nucleotidi, SNPs), con un impatto minore

Linee Guida per i test genetici nei maschi Considerare ricerca di mutazioni genetiche in uomini con: Uomini con diagnosi di CP con punteggio di Gleason 7 ed almeno un parente stretto (1, 2, 3 grado) con almeno una delle seguenti: carcinoma mammario diagnosticato < 50 anni carcinoma ovarico carcinoma pancreas CP metastatico a qualsiasi età 2 parenti con CP (qualsiasi grado), mammario o pancreatico Uomini con CP metastatico NCCN Genetic/Familial High-Risk Assessment: Breast and Ovarian Guideline

BRCA e CP BRCA 1 e BRCA 2: Proteine con ruolo critico nella riparazione del DNA Mutazioni aumentano il rischio di carcinoma ovarico e mammario Rischio CP? Mutazioni BRCA1 e BRCA 2 aumentano il rischio in modo significativo Età più giovane alla diagnosi, malattia più aggressiva Nei < 65 anni: BRCA1 mutato: rischio x 1.8 BRCA 2 mutato: rischio x 4.5 Per tutte le età BRCA 2 mutato: rischio x 8.6

Esiste uno screening per il CP?

BRCA e linee guida Europee sul carcinoma prostatico

Screening CP in soggetti BRCA +? Raccomandazioni linee guida NCCN 2017*: Solo nel 2017 hanno inserito le mutazioni BRCA1/2 in un algoritmo di screening uomini con mutazioni BRCA 1-2 o una storia familiare di carcinoma mammario/ovarico ereditario dovrebbero effettuare uno screening per CP a partire dai 45 anni dopo una discussione sui rischi/benefici Protocollo suggerito Biopsia prostatica se PSA > 3 o anomalie all esplorazione rettale Follow up basato sui livelli di PSA (per coloro con PSA < 3) *Carrol P et al, 2018

Impatto di mutazioni BRCA sul CP STUDIO IMPACT (risultati primo round): 62 centri 2481 arruolati, 40-69 anni, da ambulatori di genetica 791 BRCA1 mutati e 531 controlli 731 BRCA 2 mutati e 428 controlli Sottoposti a test per PSA Biopsia se PSA > 3 ng/ml Risultati 8% PSA > 3 ng/ml, 84% sottoposti a biopsia: CP identificato in: 2.3% in BRCA1 mutati vs 1.9 in controlli 3.3% in BRCA 2 mutati vs 1.6 in controlli *Bancroft E, Eur Urol 2014

E giustificato uno screening per CP nei maschi BRCA mutati? Il numero di pazienti con PSA oltre la soglia è risultato relativamente basso (8%) La % di CP diagnosticati non è elevata (inferiore allo studio di sreening europeo in soggetti senza storia famigliare, 4.5%) Esiste un trend di rischio maggiore nei BRCA mutati Gran parte dei CP diagnosticati sono a rischio intermedio/alto (senza marcate differenze indotte dalla mutazione) *Bancroft E, Eur Urol 2014

Proposta flow chart screening BRCA1/2 maschio Sanjay D, J Urol, in press

Ha senso un PSA soglia nei BRCA mutati? STUDIO PROFILE 62 centri 100 PAZIENTI CON STORIA FAMILIARE DI CP Sottoposti a biopsia prostatica (indipendentemente dal valore di PSA) 25% di diagnosi di CP 52% di diagnosi in pazienti con PSA < 3 ng/ml Integrazione con altri strumenti diagnostici meno invasivi (RISONANZA MAGNETICA)? *Castro E, 2016

CP BRCA 1 o 2 mutato: malattia più aggressiva? Sopravvivenza mediana CP BRCA2 mutato - 50% rispetto ai controlli (8.6 vs 15.7 anni) *Castro E, JCO 2013

BRCA + ha impatto sul trattamento? Malattia localizzata/basso rischio Le indicazioni al trattamento sono le stesse rispetto al CP sporadico? Sorveglianza attiva? Malattia metastatica Dati contrastanti sulla risposta delle terapie target per il recettore androgeni nella malattia resistente alla castrazione evidenza di efficacia degli inibitori PARP e della chemioterapia a base di platino

CONCLUSIONI Mutazioni BRCA 1 o 2 interessano il 2% dei CP Fortemente sospettate in soggetti con diagnosi di CP e storia familiare di CP, tumore ovarico e tumore mammario Condizionano un rischio maggiore di malattia più aggressiva Non vi sono evidenze sufficienti per delineare un protocollo di screening diagnostico specifico