Introduzione alle scienze della comunicazione sociale

Documenti analoghi
Roberto Farnè Università di Bologna

Le Medical Humanities

La ricerca empirica in educazione

Esempio di sceneggiatura: spot di 30 Trova l errore. Bobbio 2.0

Cartoni animati: alleati educativi?

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca (Alta Formazione Artistica e Musicale) Conservatorio di Musica L. Refice Frosinone A.A.

A scuola di valori: legalità, cittadinanza ed economia

Sociologia della comunicazione

CINEAMANDO LO SVILUPPO DELLA PERSONA ATTRAVERSO IL CINEMA

LIFE SPAN PSYCHOLOGY Prof Anna Pelama7 AA

Master in marketing e comunicazione

Capitolo 3. La messa in scena: costruire il sogno

qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd

Pareto ( ) Si oppone alla teoria positivista di Comte per essere andato al di là dei limiti della scienza empirica

Archivio WebQuest I Grafi e le Reti

IL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Università di Bologna Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea DAMS, Indirizzo Cinema

Identità e filosofia di un ambiente

Milano, 9 novembre Vincenzo Saturni

Insegnare con il blog. Materiale tratto da:

METODI, TECNICHE, REGOLE

Corso di approfondimento per tutor del programma Teen STAR Programma di Educazione Affettiva e Sessuale

YouLove Educazione sessuale 2.0

Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XII. La mobilità sociale. La mobilità sociale

Identità e filosofia di un ambiente

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

Come masterizzare dischi con Nero 11

Cortomania. un viaggio alla scoperta della magia del cinema

LABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia

Lampade per illuminazione esterna: Lampade a Induzione Lampade al Sodio Alta Pressione Lampade a Led

PICENTINI IN LUCE Antica Ramiera,

La Convenzione sui diritti dell infanzia

Il gruppo nella ricerca-azione. azione. Cantù, 24 maggio 2011

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

ASSOCIAZIONE ANFFAS ONLUS UDINE. presenta LA NOSTRA VISION. Questo documento è in versione facile da leggere

mantova tra illuminismo e positivismo un percorso inedito tra arti, scienze, luoghi e collezioni

Profilo delle scuole universitarie di teatro (SUT)

La Responsabilità Sociale e i suoi strumenti Una introduzione

Economia e Gestione delle imprese e dei servizi. Domenico Barricelli Sociologo del Lavoro Esperto di politiche e interventi nei sistemi di PMI

Perché parlare di territorio nella scuola? Importanza della conoscenza del proprio territorio, identità e legame affettivo.

Tavola rotonda Le competenze e la didattica laboratoriale dalla Scuola di base all Università: esempi di orientamento formativo.

SOCIAL MEDIA MARKETING PER LE PMI

Relazione finale del docente

il Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte

Semiotica Lumsa a.a. 2012/2013 Piero Polidoro. 3-4 aprile lezioni 8-9 introduzione al pensiero di umberto eco

Stress lavoro correlato: potenzialità e limiti nei risultati del monitoraggio Uil sulle modalità applicative dell obbligo di valutazione

Torino, 8 Maggio2013

Introduzione. L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in. tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi

COMPRENDERE l importanza della partecipazione responsabile. CONSOLIDARE la cultura della legalità come strumento del vivere civile

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising

Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento

Indice. Il profilo potenziato. Sette consapevolezze. Un quadro normativo complicato. Un traguardo ancora difficile

schede di approfondimento.

Identità e filosofia di un ambiente

Che cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati. nell A.S

Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca (Alta Formazione Artistica e Musicale) Conservatorio di Musica L. Refice Frosinone A.A.

La famiglia davanti all autismo

LABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia La Formazione a distanza di Terza Generazione

Convegno La biblioteca scientifica e tecnologica

TITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

CONVERSAZIONI APERTE PER RIPENSARE ETICA E SIGNIFICATO SOCIALE DEL LAVORO NELLA PROSPETTIVA GLOBALE

Pari opportunità nei media

Le scoperte rivoluzionarie di Galileo Galilei

63 7. Quale geometria per la computer grafica? L omografia e l affinità nella digitalizzazione e georeferenziazione

IAB Seminar Mobile presenta i trend dello scenario internet in Italia e illustra il programma di sviluppo Audiweb 2.0

DISPOSIZIONI GENERALI

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

CONTROLLO DELLO STIMOLO CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE CONTROLLO DELLO STIMOLO CONTROLLO DELLO STIMOLO CONTROLLO DELLO STIMOLO

- Programmi per la scuola elementare. Divisione della scuola, Ufficio delle scuole comunali. Approvati il 22 maggio 1984 dal Consiglio di Stato

Corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosof iche

CIVILTA E MEDICINA: IL TESTAMENTO BIOLOGICO Aspetti bioetici, sociali e morali

Milano, 12 maggio 2014 Safety for food

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La mediazione sociale di comunità

Documento per gli stati generali sull'ambiente della città di Brescia

Agenda degli incontri

28 maggio 2015, LEZIONE 10: La didattica museale

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze

a cura dott.ssa Maria Cristina Theis

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale

SCHEDA PROGRAMMA INSEGNAMENTI A.A. 2013/2014 CORSO DI LAUREA IN. televisione. Docente Eusebio Ciccotti

Moviementoon. Laboratorio sul cinema d animazione a cura di. Loris Gualdi & Marina La Torre

#cosìèsevipare IL NOSTRO TEAM

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

Colgo l occasione per porgervi i miei più cordiali saluti.

SCHEDA DOCENTE PROGRAMMA - A.A

Uso delle attrezzature di lavoro

I media e la politica

I libri di testo. Carlo Tarsitani

AREA DI INDIRIZZO INDIRIZZO GRAFICA

L educatore in pediatria. Per un profilo professionale

Following the teacher. L insegnante come nuovo mediatore culturale

Noto Città Universitaria

PROGETTO: TEATRO FORUM

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

ASSI CULTURALI: (testo ministeriale): competenze specifiche di base

Transcript:

Pontificia Università Lateranense Istituto pastorale Redemptor Hominis Introduzione alle scienze della comunicazione sociale LEZIONE 8: Semiologia dell audiovisivo - seconda parte 60360 / 1 semestre / 3 CFU

LANTERNE ROSSE (1991) DI YIMOU Il palazzo e la nuova moglie Lanterne rosse (Da hong deng long gao gao gua, 1991) di Zhang Yimou. Ruolo dell ambiente, del palazzo rigido e oppressivo, indica la condizione cui è sottomessa la protagonista (Gong Li). Sequenze: Esordio, arrivo della protagonista a palazzo. Primo incontro, prima notte con il ricco signore feudale, lo sposo.

LANTERNE ROSSE (1991) DI YIMOU Il palazzo e la nuova moglie G. Rondolino, D. Tomasi: L uso dei campi lunghi, delle angolazioni dall alto e della posizione frontale della macchina da presa evidenziano le rigide simmetrie dell ambiente che si viene così a configurare come un luogo altamente simbolico, espressione di un potere assoluto che perpetua se stesso attraverso il rigido rispetto della tradizione e delle sue regole codificate [ ] uno spazio claustrofobico e oppressivo, troppo ordinato e simmetrico per essere anche vivibile e umano, che prefigura non solo l ambiente del castello in cui la donna andrà a vivere, ma anche lo stesso epilogo del film.

PSYCO (1959) DI HITCHCOCK Marion e Norman Psyco (Psycho, 1959) di A. Hitchcock. Uso delle angolazioni nella scena di dialogo tra Marion (J. Leigh) e Norman (A. Perkins) nel salotto di un motel, prima dell uccisione della donna. Il pericolo, la presenza della minaccia verso la donna è espressa in maniera efficace, non dalle parole, bensì dall alternanza delle diverse inquadrature tra Marion e Norman. Le inquadrature di Marion sono diverse da quelle di Norman e in tale diversità emerge la presenza del pericolo.

PSYCO (1959) DI HITCHCOCK Marion e Norman

PSYCO (1959) DI HITCHCOCK Marion e Norman Frontalità Centralità Marion Mdp ad altezza di sguardo Assenza di angolazione Mdp parallela al terreno Linee orizzontali e verticali Luce omogenea Elementi scenografici neutri o rassicuranti Lateralità Marginalità Mdp bassa Norman Angolazione dal basso Mdp inclinata Linee oblique Luce contrastata Elementi scenografici minacciosi o inquietanti

PSYCO (1959) DI HITCHCOCK Marion e Norman

PSYCO (1959) DI HITCHCOCK Marion e Norman G. Rondolino, D. Tomasi: È evidente che spetta proprio all alternanza di queste inquadrature rappresentare la minaccia che Norman esercita nei confronti di Marion. La costruzione di questo senso di minaccia, di suspense narrativa, non è così tanto affidata al dialogo, quanto alle caratteristiche visive delle due serie di immagini nell ambito delle quali il gioco delle angolazioni e delle posizioni della macchina da presa - in generale del suo punto di vista - assumono una funzione fondamentale.

QUARTO POTERE (1941) DI WELLES Il comizio elettorale Sequenza del comizio elettorale del candidato Charles F. Kane (Orson Welles). Dimensione contraddittoria del personaggio resa attraverso il contrasto tra: il grande manifesto alle sue spalle (immagine promozionale); la sua figura minuta sotto di esso (realtà fisica).

QUARTO POTERE

GLI SGUARDI Esistono quattro tipologie di sguardi : oggettiva; oggettiva irreale; Interpellazione; soggettiva.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI PRINCIPALI P. Peverini, I media: strumenti di analisi semiotica, Carocci, Roma 2012. D.E. Viganò (a cura di), Dizionario della comunicazione, Carocci, Roma 2009. APPROFONDIMENTI G. Rondolino, D. Tomasi, Il manuale del film, UTET, Novara 2011. E. De Blasio, D.E. Viganò (a cura di), I film studies, Carocci, Roma 2013. D.E. Viganò, G. Scarafile, L adesso del domani, Effatà, Torino 2007.

Pontificia Università Lateranense Istituto pastorale Redemptor Hominis Introduzione alle scienze della comunicazione sociale LEZIONE 9: Etica e comunicazione 60360 / 1 semestre / 3 CFU

ETICA E COMUNICAZIONE Paradigmi filosofici Etica antica (Aristotele): definizione dell agire. Tradizione ebraico-cristiana: tematiche relative al dovere (con versioni laicizzare di tipo deontologico). Dopo Nietzsche: il problema del senso dell agire. Ripensare nozione di etica. Etiche applicate.

ETICA E COMUNICAZIONE Negli ambiti concreti di cui si occupano le etiche applicate emergono istanze che richiedono regole precise per l azione. Deontologia professionale, codici deontologici. I dovere indicati in tali codici divisi in 2 tipologie. Limiti dei codici deontologici, carenze sul piano applicativo. L etica della comunicazione è la disciplina che individua, approfondisce e giustifica quelle nozioni morali e quei principi di comportamento che sono all opera nell agire comunicativo, e che motiva all assunzione dei comportamenti da essa stabiliti (A. Fabris, Etica della comunicazione, in D. E. Viganò, Dizionario della comunicazione, Carocci, Roma 2009, p. 991).

MODELLI DI ETICA DELLA COMUNICAZIONE Quattro modelli, paradigmi, di etica della comunicazione: modello naturale; modello del principio dialogico; modello retorico (audience); modello dell utilitarismo; modello della comunità della comunicazione. Non sono opzioni indifferenti.

MODELLI DI ETICA IL PROBLEMA DEL SENSO Tutti i modelli analizzati fanno emergere il problema del senso: Quale motivazione spinge a comunicare in un modo piuttosto che in un altro? Perché comunicare bene? La risposta a tali domande è possibile solo se teniamo insieme: il riconoscimento dell istanza etica; l idea di un comunicare inteso come creazione di uno spazio comune; tutto questo non come un dato di fatto, ma come qualcosa collegato a una possibilità.

MODELLI DI ETICA IL PROBLEMA DEL SENSO Ambiti dell approccio etico: Etica del giornalismo. Etica della televisione. Etica delle nuove tecnologie. Etica della comunicazione ambientale. Etica della comunicazione pubblica. Etica della comunicazione pubblicitaria.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI PRINCIPALI D.E. Viganò (a cura di), Dizionario della comunicazione, Carocci, Roma 2009. Approccio: A. Fabris, Etica della comunicazione, pp. 985-1005. APPROFONDIMENTI K. O. Apel, Etica della comunicazione, Jaca Book, Milano 1992; G. Di Biase, Comunicare bene, Vita & Pensiero, Milano 2008. A. Fabris, Etica della comunicazione, Carocci, Roma 2006; G. Gili, La violenza televisiva, Carocci, Roma 2006. J. Habermas, Teorie dell agire comunicativo, Il Mulino, Bologna 2003. R. Stella, Media ed etica, Donzelli, Roma 2008.

Pontificia Università Lateranense Istituto pastorale Redemptor Hominis Introduzione alle scienze della comunicazione sociale LEZIONE 10: Etica del cinema e dell audiovisivo 60360 / 1 semestre / 3 CFU

ETICA DEL CINEMA Questioni attinenti all etica del cinema e degli audiovisivi per molto tempo delegate al legislatore. Quadro storico-culturale: la revisione cinematografica in Italia. La stagione del grande cambiamento in Italia, anni 60-80. Fine del cristianesimo geografico. Gli ultimi accesi dibattiti sulla censura: La ricotta (1963) di P.P. Pasolini e Ultimo tango a Parigi (1972) di B. Bertolucci. La revisione cinematografica in Italia. Prove di cambiamento. Modelli di rating in Europa e negli USA.

QUESTIONE TEORICO- METODOLOGICA Note per un etica del cinema e dell audiovisivo. Riflessione sulla modalità attraverso la quale il dispositivo filmico costruisce un sapere attraverso un vedere. NON un etica nel cinema e nell audiovisivo. Riflessione su quanto viene rappresentato (male, morte, violenza, ecc.).

ETICA DELL AUDIOVISIVO Non si può parlare solo di etica del cinema, ma in generale di etica dell audiovisivo. Rivoluzione cross-mediale: cinema prodotto cross-mediale. Contaminazioni con la Rete, i social media, i videogame, ecc.

CINEMA TESTO DISPERSO SPETTATORE PROSUMER Il cinema è un testo disperso, che sta ampliando i suoi luoghi di fruizione. La sala ha perso la sua centralità. L audience è ormai una mobile audience. Ruolo di Internet. Lo spettatore è divenuto un prosumer. Partiche di ri-uso dei testi (remix, mash-up, ecc.).

RIFERIMENTI TEORICI Guadagni teorici per l etica del cinema Psicologia Sociologia Semiotica Ermeneutica Etica della comunicazione

IL RISPETTO DELLO SPETTATORE Cinema e temi della bioetica Attenzione al ruolo e alla libertà dello spettatore. Focus cinematografico: temi della bioetica. Cinema e la questione dell aborto anni Novanta-Duemila. Cinema e la questione dell eutanasia Novanta-Duemila.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI PRINCIPALI D.E. Viganò, Etica del cinema, Editrice La Scuola, Brescia 2013. APPROFONDIMENTI D.E. Viganò (a cura di), Dizionario della comunicazione, Carocci, Roma 2009. Approccio completo: A. Fabris, pp. 985-1090.

Pontificia Università Lateranense Istituto pastorale Redemptor Hominis Introduzione alle scienze della comunicazione sociale LEZIONE 11: Comunicazione e politica 60360 / 1 semestre / 3 CFU

COMUNICAZIONE E POLITICA Rapporto comunicazione e politica ha origini lontane, ma si sviluppa propriamente con la nascita dello Stato democratico. Alcuni decenni fa, forme di comunicazione politica dominate da un rapporto comunicativo lineare. Relazione fra leader politici e cittadini di tipo top-down. Sviluppo dei media elettrici/elettronici. Influenza sulla società, sui comportamenti elettorali e sulla partecipazione politica. Studiosi hanno individuato 3 grandi linee di tendenza.

COMUNICAZIONE E POLITICA Interrelazione fra sistema politico, media e pubblico trasforma la logica comunicativa da unidirezionale a multidimensionale. Due filoni interpretativi sulla comunicazione politica: 1. Processo che comprende tutte le forme di comunicazione, comprese quelle interpersonali. 2. Concetto di intenzionalità comunicativa.

ELEMENTI E MODELLI Elementi della comunicazione politica. Relazioni tra società e sistema politico. Concetti di sfera pubblica e di opinione pubblica (J. Habermas), ma anche di spazio pubblico (H. Arendt). G. Mazzoleni delinea due modelli di comunicazione politica: Modello pubblicistico-dialogico. Modello mediatico.

STATUTO DISCIPLINARE E ACCADEMICO Comunicazione politica e Communication Research. Primi riconoscimenti scientifici a partire dagli anni 50, acquisendo poi uno statuto di disciplinare, accademico. Anni 80 studi di D. D. Nimmo e K. R. Sanders. Anni 90 sviluppo degli studi di comunicazione politica. Studio di J. G. Blumler, D. Dayan, D. Walton: 8 elementi che sostanziano i filoni scientifici della comunicazione politica. G. Mazzoleni, 3 fasi di sviluppo della comunicazione politica.

MODELLI DI INTERAZIONE TRA MEDIA/POLITICA Comunicazione politica e comunicazione elettorale. Ruolo della Campagna permanente (Permanent Campaigning). G. Mazzoleni individua 5 modelli di relazione fra sistema mediale e sistema politico: 1. modello avversativo; 2. modello del collateralismo; 3. modello dello scambio; 4. modello della competizione; 5. modello del mercato.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI PRINCIPALI D.E. Viganò (a cura di), Dizionario della comunicazione, Carocci, Roma 2009. APPROFONDIMENTI G. Mazzoleni, La comunicazione politica, Il Mulino, Bologna 2004. M. Wolf, Gli effetti sociali dei media, Bompiani, Milano 1992.

Pontificia Università Lateranense Istituto pastorale Redemptor Hominis Introduzione alle scienze della comunicazione sociale LEZIONE 12: Educazione mediale 60360 / 1 semestre / 3 CFU

EDUCAZIONE MEDIALE MEDIA EDUCATION Due scuole di pensiero sull educazione mediale: a) Considerata come ambito tematico della pedagogia. b) Rivendica all educazione mediale una propria autonomia scientifica. Secondo approccio declina l educazione mediale in 2 direzioni: scienze dell educazione; scienze della comunicazione.

EDUCAZIONE MEDIALE MEDIA EDUCATION L educazione mediale e i digital media. Rapporto tra questi media e i soggetti, sviluppato secondo alcuni schemi teorici: Determinista. Tradizionalista. Apocalittico. Ciascun approccio propone una ricetta educativa.

EDUCAZIONE MEDIALE MEDIA EDUCATION Rapporto sistemico tra la tecnologia, l individuo e il sistema sociale. Sistema di relazioni a tre, di tipo bidirezionale. Media digitali si possono leggere sia in ottica sociale sia individuale.

5 MODI DI INTENDERE L EDUCAZIONE AI DIGITAL MEDIA Partendo dal modello sistemico, con i media digitali, si ipotizzano 5 scenari formativi, che presentano vantaggi e svantaggi: 1. Formare con i media digitali. 2. Formare ai media digitali. 3. Formare attraverso i media digitali. 4. Formare nei media digitali. 5. Formare sui media digitali.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI PRINCIPALI D.E. Viganò (a cura di), Dizionario della comunicazione, Carocci, Roma 2009. Approccio: P.C. Rivoltella, Educazione mediale, pp. 801-815. Ambito: F. Ceretti, Pedagogia dei media, pp. 816-828. APPROFONDIMENTI D. Felini, Pedagogia dei media, La Scuola, Brescia 2004. P.C. Rivoltella, Media education, Carocci, Roma 2001.