Le nuove tecnologie nello sviluppo della comunicazione pubblica



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Comunicazione Pubblica Le nuove tecnologie nello sviluppo della comunicazione pubblica Alessandro Lovari a.a. 2008 2009

Rapporto tra tecnologie e P.A. Le tecnologie influenzano 3 macro aree dell attività della P.A.: L organizzazione dell amministrazione pubblica L erogazione dei servizi Le modalità di relazione e comunicazione con i pubblici (cittadini, imprese, media, fornitori) Pagina 2

Il ruolo dell ICT nel rapporto tra P.A. e cittadini Le ICT sono importanti perché aumentano la trasparenza dell amministrazione, rendendola accessibile e visibile a tutti i pubblici; consentono l ammodernamento della P.A. e ne migliorano efficienza ed efficace in molte pratiche di back office e servizi all utenza permettono l erogazione di servizi a distanza tramite piattaforme alternative al front office rappresentano strumenti di comunicazione interattivi danno l opportunità di creare nuovi spazi pubblici digitali per forme di democrazia partecipata sono device utili per conoscere meglio il cittadino in un processo di monitoraggio e raccolta del feedback. Pagina 3

E-government: una definizione Con il termine e-government si intende «l applicazione delle nuove tecnologie alle transazioni fra cittadini e pubbliche amministrazioni con il fine di renderle, in primo luogo, più rapide ed efficienti.» (Miani, 2005) Per "e-government" si intende il ricorso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nelle amministrazioni pubbliche, coniugato a un cambiamento organizzativo e all'acquisizione di nuove competenze da parte del personale, con l'obiettivo di migliorare i servizi al pubblico, rafforzare il processo democratico e sostenere le politiche pubbliche (progetto eeurope 2005) Pagina 4

E-government: i perché dello sviluppo In Italia si è privilegiato il concetto che le reti informatiche rappresentassero uno strumento di ammodernamento dell amministrazione, funzionale al contenimento dei costi e all efficacia delle transazioni e dei servizi, piuttosto che a creare nuovi istituti di partecipazione e a definire innovative dinamiche di relazione tra cittadini e pubbliche amministrazioni. Questo processo è accompagnato da una produzione normativa che ha enfatizzato lo sviluppo delle politiche di e-government e ha visto la creazione di strutture specifiche per mettere in pratica e coordinare le politiche legate al rapporto tra P.A. e tecnologie. Pagina 5

Le principali tappe delle tecnologie nella P.A. La prima fase (1993-2000): L informatizzazione della P.A. La nascita dell AIPA La seconda fase (2001-2006) Creazione del Ministero per l Innovazione e le tecnologie Il primo piano di azione per l e-government La Legge Stanca (2004) Il Codice dell Amministrazione Digitale (CAD) -2005 La soddisfazione dei servizi on line La terza fase (2006-) Ministero per l Innovazione e Funzione Pubblica Modifiche al CAD e focus sulla dematerializzazione Pagina 6

La prima fase Decreto Legislativo 39 del 1993 Norme in materia di sistemi informativi automatizzati nelle A.P. Rispondere a 4 obiettivi: Migliorare i servizi Trasparenza dell azione amministrativa Potenziamento dei supporti conoscitivi per le decisioni pubbliche Contenimento dei costi dell azione amministrativa La nascita dell AIPA Autorità per l Informatica nella P.A. Primo soggetto istituzionale con funzioni di indirizzo e supporto tecnico Pagina 7

La prima fase Legge Bassanini n.59 sulla semplificazione del 1997 Validità legale della firma digitale Creazione del Centro Tecnico (CT), istituito presso l AIPA nel 1997, per vigilare sulla costituzione e lo sviluppo della RUPA, la rete unitaria della pubblica amministrazione Pagina 8

La rete civica: definizione e sviluppo Un ambiente telematico che si propone di promuovere e favorire la comunicazione, la cooperazione, lo scambio e l erogazione di servizi fra i cittadini e tutti i soggetti (associazioni, enti pubblici, aziende) che costituiscono una comunità locale e, al tempo stesso, aprire la comunità locale alla comunicazione via rete con il resto del mondo. (A. Beamish, 1995). Prime reti civiche in Italia a Bologna nel 1995 IPERBOLE all interno del progetto europeo City Card Esprit per incrementare la partecipazione dei cittadini alle attività dell ente locale. Pagina 9

Caratteristiche delle reti civiche Comunicazione bidirezionale Il patrimonio informativo è fornito dagli aderenti alla rete Gli aderenti condividono la stessa località geografica (territorio provinciale metropolitano, comunale o intercomunale) Tecnologia è di facile uso, con postazioni pubbliche di supporto e iniziative di formazione per gli utenti Tecnologia poco costosa o postazioni pubbliche di accesso Condivisione di regole di comportamento tra i partecipanti e modalità di riconoscimento reciproco, senza anonimicità. Pagina 10

Tipologie di reti civiche Community networks o free nets: sono reti attivate dai cittadini membri di una comunità allo scopo di comunicare attraverso la posta elettronica e la partecipazione a gruppi di discussione. Target: gli appartenenti alla comunità locale Interattività: alta Civic nets: promosse dalle amministrazioni pubbliche, soprattutto enti locali, allo scopo di diffondere informazioni e servizi di pubblica utilità Target: gli appartenenti alla comunità locale Interattività: alta City nets: siti vetrina con una forte connotazione turistica, servono alle città per dare visibilità alle proprie risorse. Sono promosse dalla pubblica amministrazione, in particolare Comuni, o da soggetti privati. Target: i non residenti e i turisti Interattività: bassa Pagina 11

Rete civica e comunicazione pubblica Le reti civiche sono un campo di applicazione della comunicazione pubblica in quanto hanno le potenzialità per: rendere l azione amministrativa trasparente facilitare l accesso e la partecipazione degli utenti sollecitare flussi di comunicazione bidirezionale agevolare il processo di comunicazione interna e interistituzionale La rete civica viene definita un esempio di amministrazione colloquiale in quanto: non si limita a sollecitare una comunicazione diadica ma coinvolge una pluralità di soggetti sia come produttori che come destinatari delle informazioni. (F. Rugge, L amministrazione colloquiale, in Amministrare. L amministrazione colloquiale, 3, 1997) Pagina 12

La seconda fase Il primo piano di azione per l e-government (2000-2003) La nascita del CNIPA La LEGGE STANCA Il Codice dell Amministrazione Digitale La soddisfazione dei servizi on line, la multicanalità e la semplificazione del linguaggio. Pagina 13

La seconda fase Costituzione del Ministero per l Innovazione e le tecnologie Avvisi di co-finanziamento per progetti (n.78/2002) per servizi on line ai cittadini. Sono stati 134 i progetti avviati in Italia. Seconda fase 2004- progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale, partecipazione e uso del digitale terrestre Creazione dei CRC Centri di competenza per l e-government e la società dell informazione sono rete di strutture territoriali che d accordo con il Ministero e le Regioni supporto le amministrazioni locali nello sviluppo tecnologie, definendo modelli e strumenti per l e-government. Staff centrale presso il Formez e 20 centri attivati presso le Regioni (i team di progetto) Pagina 14

La seconda fase Piano d Azione per l e-government del 23/6/2000 Attività e progetti da sviluppare per modernizzare la P.A in due anni con i fondi licenze UMTS Pone due prospettive: tipo di rapporto tra cittadini e P.A. con le ICT coordinamento delle ICT in un sistema coerente Visione dell amministrazione elettronica del Paese Il cittadino può ottenere qualsiasi servizio pubblico rivolgendosi a qualsiasi front office di P.A. indipendentemente da ogni vincolo territoriale e di competenza Implica profonda revisione e ristrutturazione della macchina organizzativa, è un modello ideale, pone problemi di impatto sulla privacy. Pagina 15

La seconda fase Visione dell amministrazione elettronica del Paese Pone le basi del sistema di tecnologie di e-government che comprende Tecnologie di identificazione dei cittadini (firma digitale, carta d identità elettronica,carta nazionale dei servizi) Tecnologie di front office con i cittadini tramite siti, portali, telefonia mobile e digitale terrestre Tecnologie di back office grazie a banche dati integrate Tecnologie infrastrutturali per la sicurezza del trasporto dati Seconda fase dell e-government in Italia dal 2003 con l aggiornamento rispetto alle politiche eeurope 2005: estensione dei progetti e 7 linee di azione (servizi per le imprese, e-inclusion, etc) Pagina 16

Il CNIPA Il CNIPA- Centro Nazionale per l'informatica nella Pubblica Amministrazione - è stato istituito con il decreto legislativo 196 del 2003 sostituendo l Aipa. Il Cnipa opera alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha compiti che riguardano: dettare norme tecniche e criteri che regolamentino la funzione dei sistemi informativi delle P.A.: tenere sotto controllo lo sviluppo e la gestione dei sistemi informativi; promuovere progetti intersettoriali; verificare i risultati dell'utilizzo di sistemi informativi con particolare attenzione per quanto riguarda l'aspetto dei costi e dei benefici; definire i piani di formazione del personale che dovrà interagire con i sistemi informativi; deve fornire consulenza al Presidente del Consiglio dei Ministri per legiferare in merito all'utilizzo dei sistemi informativi e deve occuparsi di curare i rapporti con gli organismi comunitari e internazionali. Pagina 17

Legge Stanca, n. 4 del 9 gennaio 2004 Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici. Prima legge italiana che prevede specifiche disposizioni per facilitare l'accessibilità ai siti web delle P.A. da parte degli individui affetti da disabilità fisiche o sensoriali. La legge annulla qualsiasi contratto di revisione o costruzione di siti Internet che non presentino i requisiti di accessibilità previsti e riprende le indicazioni contenute nella circolare n. 3 del 2001 rilasciata dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Pone in evidenza la necessità che le infrastrutture web delle amministrazioni siano accessibili anche ai portatori di handicap ponendo l'accento sull'importanza dei siti Internet come strumento in grado di offrire alle persone disabili maggiori servizi, uno su tutti l'interazione per l'immissione dei dati, rispetto al formato cartaceo e al tradizionale metodo di fruizione dei dati nelle Pubbliche Amministrazioni. Pagina 18

Decreto legislativo n. 82 del 7 marzo 2005 CODICE DELL'AMMINISTRAZIONE DIGITALE. Disposizioni sulle informazioni essenziali che devono contenere i siti web istituzionali. Ha valore operativo ma anche filosofico definendo diritti e doveri per cittadini e P.A. ll decreto, in vigore dal primo gennaio 2006, stabilisce il diritto dei cittadini all'utilizzo delle tecnologie informatiche per lo svolgimento delle pratiche in atto alla Pubblica Amministrazione. Viene stabilito anche che ogni atto può essere inviato dal cittadino verso la PA (e viceversa) per mezzo delle tecnologie per l'informazione e obbliga le P.A. a scambiarsi i dati relativi ai cittadini e alle imprese in formato informatico. Inoltre prescrive a tutte le Pubbliche Amministrazioni l'inserimento, all'interno dei loro siti istituzionali, di una serie di dati, come l'organigramma, l'indicazione dei responsabili degli uffici, la durata dei procedimenti amministrativi ed eventuali scadenze e un elenco di tutti i bandi di gara emanati dall'amministrazione. Pagina 19

Decreto legislativo n. 82 del 7 marzo 2005 CODICE DELL'AMMINISTRAZIONE DIGITALE. Disposizioni sulle informazioni essenziali che devono contenere i siti web istituzionali. Inoltre prescrive a tutte le Pubbliche Amministrazioni l'inserimento, all'interno dei loro siti istituzionali, di una serie di dati: l'organigramma, l'indicazione dei responsabili degli uffici, la durata dei procedimenti amministrativi ed eventuali scadenze un elenco di tutti i bandi di gara emanati dall'amministrazione. Il sito deve contenere anche una lista completa degli indirizzi di posta elettronica degli amministratori (paragrafo 54). Le modifiche al CAD Pagina 20

Direttiva del Ministero per la Funzione Pubblica, per l'innovazione e le Tecnologie del 27 luglio del 2005 Qualità dei servizi on line e la misurazione della soddisfazione degli utenti. Ha lo scopo di fornire indicazioni per migliorare la qualità dei servizi on line. Per compiere questo miglioramento viene enfatizzata l'importanza di un approccio multicanale nell'erogazione dei servizi della P. A., in quanto soluzione ideale per poter raggiungere un pubblico più ampio rispetto alla quantità di utenti raggiunta solitamente dai tradizionali sportelli. Garantendo l erogazione dei servizi attraverso differenti canali, si rende fruibile un accesso alle informazioni svincolato da limiti logistici e temporali, venendo incontro alle molteplici richieste di accessibilità Enfatizza l importanza dell ascolto dei cittadini Pagina 21

Definisce indicazioni da seguire per costruire un sito in grado di poter offrire servizi di qualità ai cittadini: un accesso strutturato a seconda dell utenza di riferimento; una mappa del sito chiara e aggiornata; percorsi di navigazione brevi; la possibilità da parte dell'utente di compiere delle ricerche all'interno del testo delle pagine web; un'organizzazione delle informazioni e dei servizi organica e coerente. Per quanto riguarda le modalità di ascolto, elemento essenziale e ineludibile, la direttiva parla di tre diverse modalità per carpire le informazioni utili riguardanti i bisogni dell'utenza: una modalità diretta, attraverso questionari on line o telefonici; una indiretta, realizzata tramite posta elettronica; un rilevamento tecnico, basato sull'analisi del comportamento di navigazione nelle pagine web dei fruitori del sito. Pagina 22

Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica 24 ottobre 2005 DIRETTIVA SULLA SEMPLIFICAZIONE DEL LINGUAGGIO NELLA P.A. La direttiva suggerisce una serie di accorgimenti per rendere più chiara, semplice e diretta la comunicazione on line prodotta dall'amministrazione e diretta al cittadino. Definisce l importanza della grafica per la comunicazione esterna diretta al cittadino, per valorizzare gli elementi di rilievo del messaggio istituzionale (immediatezza.) A proposito della comunicazione sul web, la direttiva si sofferma sul ruolo interattivo della lettura che caratterizza la fruizione dei contenuti in Rete. Viene sottolineata l'importanza della lettura attiva delle pagine web resa possibile dai link ipertestuali quali strumenti di rimando per ulteriori approfondimenti sull argomento o note di chiarimento. Viene inoltre chiarito che i testi in formato elettronico non possono essere dei duplicati del formato cartaceo. Pagina 23

P.A. e servizi on line Secondo la relazione della Comunità Europea relativa ai risultati ottenuti con l iniziativa i2010 la percentuale di servizi pubblici di base completamente disponibili on line per i cittadini italiani si è infatti decisamente alzata: dal 25% del 2003 si è passati a una percentuale del 58% nel 2007 e nel settore imprese, il dato raggiunge l 88%, uno degli indicatori più alto a livello europeo. Pagina 24

Un esempio di portale con servizi on line Pagina 25

Il digital divide Per Digital Divide si intende divario, divisione digitale: esso viene inteso come mancanza di accesso e di fruizione alle nuove tecnologie di comunicazione e informatiche da parte dei cittadini. Il termine Digital Divide è stato utilizzato inizialmente dalla amministrazione americana Clinton-Gore negli anni Novanta per indicare la non omogenea fruizione dei servizi telematici tra la popolazione statunitense. Il digital Divide è riconducibile a un insieme di cause: l'assenza di infrastrutture a banda larga; l'analfabetismo informatico degli utenti, riguardo il computer in genere, e le potenzialità di Internet. Il burocratic divide Pagina 26

Le ricerche sulla penetrazione delle tecnologie Lo studio Le tecnologie dell informazione e della comunicazione: disponibilità nelle famiglie e utilizzo degli individui evidenzia come il tasso di penetrazione di Internet nelle famiglie in Italia sia il 43% rispetto alla media europea del 54%, posizionando il nostro paese al diciottesimo posto nella UE. L uso delle tecnologie rimane ancora ad appannaggio dei giovani e delle persone che esercitano professioni intellettuali, e risente delle differenze sociali e territoriali: il 79,6% di direttivi, quadri e impiegati usano il pc a fronte del 35,2% di operai e apprendisti, mentre solo l 8% delle casalinghe usa Internet. Si è ampliato il divario tra Nord e Sud dell Italia nella distanza nel possesso del personal computer e nell accesso alla banda larga. Rimangono ancora 14 milioni le famiglie che non dispongono di connessioni a banda larga e, di queste, oltre 11 milioni non possiede un computer. Pagina 27

Il digital divide in Italia Pagina 28

La multicanalità Con il termine multicanalità ci riferiamo all uso combinato di diversi e molteplici canali per creare relazioni e dialogare con il cittadino. La P.A. che adotta una logica multicanale, offre al cittadino l'opportunità di accedere alle informazioni istituzionali e ai servizi pubblici tramite media differenziati, dal personal computer al telefono cellulare, dal contact center ai totem touch screen, dalla brochure allo sportello di front office. Il focus è quindi sull offerta di servizi e comunicazione che vengono erogati e prodotti tramite differenti canali e strumenti, in modo da intercettare e soddisfare qualsiasi categoria di destinatari Pagina 29

La multicanalità: approccio innovativo Multicanalità vuol dire molto più della sommatoria dei diversi strumenti e canali, e dell aggiunta dei nuovi media tecnologici ai tradizionali mezzi adottati dalla P.A. per comunicare con i cittadini. La multicanalità rappresenta, invece, un approccio sistemico alla gestione delle attività di comunicazione, assistite dall implementazione delle ICT. Per gestire in modo strategico la multicanalità diventa quindi indispensabile dotarsi di una piattaforma tecnologica in grado di archiviare, organizzare e coordinare le informazioni prodotte dall amministrazione. Con un database così strutturato, le P.A. dovranno organizzarsi per rendere questi patrimoni informativi multiaccessibili, cioè consultabili e utilizzabili in qualunque momento e con più mezzi, rispetto alle tipologie di utenti e dei loro contesti di fruizione. Pagina 30

Le dimensioni della multicanalità La multicanalità va intensa in una duplice accezione e applicazione progettazione ed erogazione dei servizi pubblici; definizione e produzione dei flussi comunicativi e informativi verso gli stakeholder e il sistema dei media. Pagina 31

Le dimensioni della multicanalità: il servizio Nel caso dei servizi pubblici l utilizzo della multicanalità rappresenta un valore aggiunto per 3 fattori strategici: a) migliora la qualità dei rapporti amministrativi, ampliando le modalità di erogazione dei servizi, incrementando il contatto, reale e potenziale, con le diverse tipologie di utenti; b) ha ricadute positive sull efficienza ed efficacia del sistema di erogazione dei servizi, ridefinendo le funzioni e i compiti di back office e front office, nell ottica di un processo di standardizzazione e migliore gestione dei dati pubblici; c) consente una progressiva e costante valutazione dei servizi erogati, monitorando la soddisfazione dell utenza, permettendo all amministrazione di calibrare contenuti e forme di erogazione sulla base dei comportamenti di fruizione dei cittadini. Cammarota G., (a cura di ), (2007), L'adozione della multicanalità e l'erogazione dei servizi nelle amministrazioni pubbliche, Rubettino, Soveria Mannelli. Pagina 32

Non solo Internet: la P.A. multicanale Oltre a Internet, le P.A. hanno cominciato negli ultimi anni a sperimentare soluzioni anche nella telefonia mobile e nel digitale terrestre per la diffusione di comunicazioni di pubblica utilità e per l erogazione dei servizi. Le dotazioni tecnologiche dei cittadini e i loro consumi mediali evidenziano sempre più lo spazio per la sperimentazione di nuove forme di transazioni e comunicazione con la P.A. Parliamo di m-government e t-government. Pagina 33

Il t-government Con t-government ci si riferisce alle applicazioni del governo elettronico alla televisione digitale terrestre (DTT). Vantaggi e Svantaggi: Necessario avere un apparecchio televisivo e un set top box Questo mezzo è molto familiare per l utenza Basso tasso di penetrazione del digitale terrestre Necessità di competenze specifiche nelle P.A. per realizzare contenuti DTT Lo switch off: prima regione sarà la Sardegna il 31 ottobre Pagina 34

Il t-government: alcuni casi La Regione Basilicata ha realizzato un servizio relativo al controllo della posizione contributiva per il pagamento di alcune tasse quali l Ici e il Tarsu. I servizi previsti dal progetto T- Basilicatanet, consistono nella possibilità di acquisire informazioni sulle regolamentazioni di determinati pagamenti, prendere visione delle scadenze, e informarsi sui pagamenti da effettuare, richiedendo anche un servizio di notifica tramite sms. Pagina 35

Il caso: Sardegna Digitale Pagina 36

Il caso Valle d Aosta Pagina 37

m-government: una definizione Con il termine m-government (mobile government) si intende l accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione su piattaforme mobili (cellulari, palmari,ipod). La telefonia mobile è oggi il mezzo di comunicazione di gran lunga più usato dagli italiani e può diventare il modo più rapido e semplice per raggiungere i cittadini e fornire servizi di immediata utilità. Molti progetti di e-government possono trovare nella telefonia mobile un veicolo di immediata diffusione in aree quali i servizi dati in mobilità, i servizi di identificazione ed autenticazione, la messaggistica (sms, mms, ecc.), i servizi per micropagamenti, i servizi di localizzazione. Il cellulare di terza generazione consente non solo di ricevere messaggi ma di collegarsi alle reti wi-fi e di accedere a Internet Pagina 38

m-government: alcuni esempi La Provincia di Firenze ha attivato, in via sperimentale, il Video Call Center (VCC), per monitorare, da un cellulare UMTS abilitato alle videochiamate, la situazione del traffico sulla strada Firenze-Pisa- Livorno. La Provincia di Venezia e il Comune di Bologna offrono agli utenti la possibilità di ottenere informazioni sulla viabilità tramite SMS. Il Comune di Monza ha lanciato servizi di sms per fornire agli abitanti informazioni sul territorio comunale. L Azienda Ospedaliera Poma di Mantova e degli Ospedali Riuniti di Bergamo usano l sms come promemoria per la conferma della prenotazione di una visita medica Le questure di Napoli e Torino inviano SMS agli immigrati per informarli della data dell espletamento delle pratiche di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno. Pagina 39

m-government: alcuni esempi Erogazione di servizi di pubblica utilità Es: Pagamento dei parcheggi in numerose città italiane: ATAC a Roma Uno dei primi esempi di sms per veicolare messaggi di pubblica utilità fu quello inviato dalla Protezione Civile il 6 aprile 2005 in occasione della morte di Papa Giovanni Paolo II per avvisare i cittadini italiani delle modifiche logistiche previste per l eccezionalità dell evento. Se vai a Roma x omaggio Papa usa mezzi trasporto collettivo. Preparati a code organizzate ma lunghe. Caldo di giorno fresco di notte. X info Isoradio 103.3 PROT.CIVILE X enorme afflusso, da mercoledi h.22 chiuso accesso code per saluto Papa.Venerdi per funerali stop traffico Roma; area S.Pietro piena:schermi in piazza e Torvergata -PROT.CIVILE Pagina 40

Una relazione in continua evoluzione Come cambiano questi rapporti con le nuove tecnologie (ICT)? Mancini P., Manuale di comunicazione Pubblica, Laterza, Bari-Roma, 2003 Pagina 41

Comunicare con le tecnologie Differenziare il mix adottando una logica multicanale tenendo conto dei bisogni e dei comportamenti comunicativi dell utenza. Importante è avere risorse umane con competenze e skills per gestire i nuovi media digitali nella progettazione e nella gestione dei contenuti Adottare il piano di comunicazione come strumento strategico di coordinamento e integrazione di mezzi e messaggi. Cercare una nuova relazionalità anche oltre ai rapporti face to face, sfruttando le potenzialità della Rete e delle ICT. La selezione degli strumenti e il loro uso diventa un elemento fondante dell identità dell amministrazione: «i media sono dunque, allo stesso tempo, dei mezzi che veicolano l identità dell ente, e parti costitutive dell identità dell ente, così come è percepito dai destinatari» Grandi R., La Comunicazione pubblica, Carocci, Roma, 2007 Pagina 42

Comunicare con le tecnologie: esempi e strumenti Le ICT e il fenomeno del Web 2.0, piattaforme e soluzioni estendono le potenzialità della comunicazione autoprodotta della P.A. e la arricchiscono di modalità, non solo di trasferimento di contenuti e notizie (ad es. creazione di bacheche elettroniche, mailing list e quotidiani istituzionali on line), ma di commento e partecipazione attiva dei cittadini alla discussione della vita pubblica. Quali mezzi tecnologici stanno adottando le P.A.? Canali istituzionali su YouTube da parte della Commissione Europea (Eutube), del Consiglio regionale della Regione Veneto (terzo Veneto), della Provincia di Bologna (Stampaprobo); Piattaforme 2.0 come Puglia 2.0 creato dalla Regione Puglia e 2.0 sito del Comune di Torino Applicazione su Facebook della Greater Manchester Police in Inghilterra che consentirà agli utenti del social network, cliccando sul link Submit Intelligence, di collegarsi al sito della polizia per fornire informazioni su crimini e sulle indagini in corso. Pagina 43

On line su YOUTUBE: Il caso EUTUBE Promuove temi sociali con video dal linguaggio giovane e accattivante. Ogni video è accompagnato da una breve descrizione e dal link al sito tematico. E possibile lasciare commenti e votare i video. Tra i temi ricorrenti figurano le politiche ambientali, sociali e il dialogo interculturale Un link dalla homepage del canale rimanda direttamente alla pagina web della Commissione dedicata al dibattito DebateEurope, un forum tra i cittadini. Pagina 44

Alcuni esempi di temi trattati da EuTube Chemical party Let s romanticism live! Aids. Remember me? Make love, not CO2! Pagina 45

Alcuni esempi di temi trattati da YouTube Get out of your chair Il canale YouTube della Provincia di Bologna Pagina 46

Siti Internet 2.0: Il caso del Comune di Torino MappaTo è un servizio di web 2.0 offerto dalla Città di Torino per permettere a tutti gli interessati di creare le proprie mappe della città e di condividere queste mappe con altri.. L'idea di fondo di MappaTo è quella di creare mappe condivise, all'interno delle quali ognuno può dare il proprio contributo La nascita di Taggato. Pagina 47

Dialogare con i media Pagina 48

Un esempio di uso di Facebook: la GMP "Greater Manchester Police is proud to be the first force in the country to use this new technology and it demonstrates our commitment to exploring all avenues available to us to help fight and detect crime Pagina 49

Le P.A in Second Life Cosa è Second Life e il ruolo dell Avatar. Alcune domande: Perché una P.A. dovrebbe essere su SL? Chi sono gli utenti di Second Life? «Questo spazio può essere un ambito di sperimentazione interessante per un nuovo rapporto tra cittadino e sportello pubblico». Alcune amministrazioni pubbliche presenti su SL: Provincia di Roma - Provincia di Vicenza Comune di Assisi - Regione Toscana Università di Torino - Università di Catania Assessorato alla Cultura-Comune di Roma Pagina 50

Second life: alcuni esempi Provincia di Vicenza: Dal 1 settembre è operativo l ufficio informativo polifunzionale di Park Palladio, la land della Provincia di Vicenza in Second Life. ACI provinciale, Ferrotramvie Vicentine, Segreterie dell Engim, onlus dei Giuseppini del Murialdo, Società Italiana Protezione Beni Culturali e Centro Servizi Territoriali hanno sportelli aperti 24 ore su 24, con un operatore online dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12. Ogni martedì e giovedì dalle 14,30 alle 16,30 grazie all accordo con l équipe del professor Ostuzzi della Casa di Cura Villa Margherita è attivo un centro di ascolto per i problemi alimentari. Aperti palazzi per visite virtuali guidate della durata di 20 o 40 minuti. Basterà prenotarle presentandosi con l avatar il lunedì, il mercoledì e il giovedì, dalle 10 alle 13, davanti a Villa Cordellina Lombardi. Pagina 51

La voce dei cittadini ICT hanno dato la possibilità ai cittadini, non solo di accedere in modalità multicanale ai servizi e alle informazioni della P.A., ma di diventare essi stessi emittenti che veicolano e fanno sentire la propria voce nella nuova sfera pubblica digitale. Facciamo riferimento a tutte quelle forme, singole o collettive, con le quali i cittadini sono presenti in Rete come produttori di contenuti di interesse generale: siti, mailing list e blog che affrontano tematiche di pubblica utilità, che descrivono i servizi e il rapporto con gli apparati pubblici e che quindi veicolano, a loro volta, flussi di opinioni che altri cittadini e i media possono intercettare. Pagina 52

Il cittadino tecnologico attivo I cittadini ricoprono il duplice ruolo di ricettori di informazioni e di emittenti/produttori di comunicazione di interesse generale, facendo sentire la propria voce nella nuova sfera pubblica digitale. Presenza di siti, mailing list e blog che affrontano tematiche di pubblica utilità, che descrivono i servizi e il rapporto con gli apparati pubblici e che quindi veicolano, a loro volta, flussi di opinioni che altri cittadini e i media possono intercettare. Può capitare che questi contenuti affrontino argomenti che gli enti pubblici non avevano reso disponibili in rete sui loro siti, creando un accessibilità indotta della P.A. possano essere differenti da quelli prodotti dalle amministrazioni sulle stesse materie di interesse. facciano emergere l importanza di issue pubbliche dimenticate, più o meno volontariamente, della trattazione mediatica di mainstream. Pagina 53