COMUNE DI DIANO D ALBA. OGGETTO: Piano Esecutivo Convenzionato in area residenziale di espansione Rn 19 Località San Quirico Diano d Alba (CN).

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REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI DIANO D ALBA OGGETTO: Piano Esecutivo Convenzionato in area residenziale di espansione Rn 19 Località San Quirico Diano d Alba (CN). ELABORATO: VERIFICHE IDRAULICHE E CALCOLO VOLUMI SERBATOI D.M. 14/01/2008 D.M. 11/03/1988 All. 3 Direttiva PAI sulla piena di progetto da assumere per le progettazioni e le verifiche di compatibilità idraulica COMMITTENTE: BENEVELLO MANUELA, RINALDI DANIELE, TROMBONI AMELIA, PRANDI ANSELMO E TRINCHERO ANNA. DATA: GENNAIO 2016 STUDIO GEOLOGICO E LABORATORIO GEOTECNICO Dott. Geol. Diego BARBERO Geologo, Tecnico per l ambiente, Dottore in Fisica Timbro e firma Via Asti, 7 14010 San Martino Alfieri (AT) Tel./Fax. 0141 976262 Cell. 3384953385 e-mail: diego-barbero@libero.it www.reteimprese.it/studiogeologiabarbero C.F. BRBDGI80E08A479X P. IVA 01463170058 Iscritto all Ordine Regionale dei Geologi del Piemonte n. 742

Premessa La presente relazione, redatta su incarico della Immobiliare San Quirico S.r.l., integra la precedente relazione del Dicembre 2011 relativa alle verifiche idrauliche effettuate per il progetto di realizzazione rete fognaria e regimazione delle acque meteoriche del PEC ricadente nell area residenziale in espansione Rn 19 in Località San Quirico nel Comune di Diano d Alba. In particolare, il presente elaborato, riguarda il dimensionamento delle vasche di raccolta per la acque di prima pioggia sulla base dei calcoli idraulici già effettuati. Il presente studio è stato redatto al fine di valutare le condizioni idrologiche, idrogeologiche ed idrauliche del territorio in esame per un corretto dimensionamento delle opere di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento delle acque piovane. Nella presente relazione vengono ripresi alcuni paragrafi della relazione precedente (Dicembre 2011) poiché richiamano parametri e risultati necessari al calcolo del volume dei serbati. Vengono inoltre richiamati alcuni elementi geomorfologici ed idrologici dell area utili alla corretta progettazione di idonei sistemi di raccolta e stoccaggio nonché di riutilizzo delle acque meteoriche, fornendo inoltre alcuni esempi di riutilizzo delle stesse. Le verifiche idrauliche, finalizzate a fornire una valutazione degli afflussi idrici con tempo di ritorno pari a 20 anni, 100 anni e 200 anni, sono state effettuate in accordo alla Direttiva sulla Piena di progetto da assumere per le progettazioni e le verifiche di compatibilità idraulica elaborata dall Autorità di Bacino del Fiume Po. Il calcolo dei volumi di prima pioggia da accumulare in apposite vasche è stato eseguito in accordo al D.lgs n. 152/2006 e D.P.G.R. n. 1/R del 20 febbraio 2006 "Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio di aree esterne (Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61)". Pagina 0 di 29

1. LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA DELL AREA L'area interessata dall'intervento in progetto si colloca nel territorio comunale di Diano d Alba in Loc. San Quirico, a Nord del concentrico, poco a monte del cimitero, in prossimità del confine comunale con il limitrofo comune di Alba: l estratto della Carta Tecnica Regionale in Fig. 1 visualizza l area in esame. Morfologicamente il sito si localizza in corrispondenza ad un settore di versante a bassa pendenza ad una quota di circa 405-410 m s.l.m. In particolare, la proprietà si localizza nel N.C.T. del Comune di Diano d Alba ed insiste sul Foglio di mappa n. 17, Particelle n. 233, 380 e 384. L accessibilità generale all area è garantita dalla Strada provinciale collega il concentrico al Comune di Alba oltre che dalla strada comunale Via San Sebastiano. Fig. 1 Stralcio della Sez. C.T.R. ripreso dal sito web Arpa Piemonte. Pagina 1 di 29

2. CARATTERI IDROGEOLOGICI DEL SITO In questo paragrafo si richiamano sinteticamente le caratteristiche idrogeologiche dei terreni che caratterizzano il sito in esame (versante Bric della Birra, sito a monte dell area PEC e area residenziale PEC Rn 19 in progetto); per i dettagli si rimanda alla Relazione Geologica a firma dello scrivente. Per quel che riguarda le condizioni idrogeologiche si sottolinea che il settore in esame è impostato su depositi riferibili alla Formazione delle Arenarie di Diano d Alba in questo caso rappresentate da sabbie fini e sabbie limose molto addensate di colore grigio o giallognolo ed arenarie organizzate in banchi con spessore massimo fino a 3 metri, ben visibili in affioramento a cui sono intercalate marne in strati sottili. Le arenarie costituiscono dei noduli tondeggianti all interno dei banchi sabbiosi. Tali depositi presentano una conducibilità idraulica primaria (porosità) da media a bassa e una conducibilità idraulica secondaria legata alla fratturazione locale. Di seguito si ripropone lo stralcio della Carta Geoidrologca ripresa dagli elaborati geologici allegati al PRGC a firma del Geol. Galliano (Fig. 2). Le acque di superficie scolanti sul versante collinare presente a monte del PEC, vengono veicolate nel fosso intubato (diametro 50 cm) sito lungo la strada comunale Via San Sebastiano; mentre quelle precipitate direttamente sulla superficie del PEC ora convogliano in un fosso a cielo aperto sito a valle, che ricade all interno del terreno di proprietà del PEC. Pagina 2 di 29

F i g. 2 S t r a l c i o d e l l a C a r t a G e o i d r o l o g i c a Pagina 3 di 29

3. CARATTERI IDROLOGICI DELL AREA Il territorio comunale di Diano d Alba è caratterizzato da un clima di tipo temperato caratterizzato da modeste escursioni termiche. La piovosità è intensa (800-1000 mm/anno) con tipico carattere bimodale: con massimi di precipitazione in primavera ed in autunno e con minimi in estate ed in inverno. In particolare le piogge del mese di novembre sono quelle più intense. La tabella 1 seguente ripresa dalla Relazione Geologico-Tecnica, a firma del Dott. Galliano, allegata alla variante al PAI del PRGC, riporta i dati di piovosità e di temperatura nel Comune di Diano d Alba relativamente all anno medio periodo 1951/1986. T a b e l l a 1 : p i o v o s i t à e d i t e m p e r a t u r a a n n o m e d i o p e r i o d o 1 9 5 1 / 1 9 8 6 Pagina 4 di 29

4. LA GESTIONE DELLE ACQUE METEORICHE E POSSIBILI RIUTILIZZI Al fine di effettuare un riutilizzo razionale delle acque meteoriche, dovranno essere progettati idonei sistemi di raccolta e canalizzazione delle acque superficiali derivanti dal dilavamento dei piazzali impermeabili, dai tetti, dalle strade etc. che dovranno fungere da collettori a sistemi di raccolta quali serbatoi o cisterne. Tali sistemi sono finalizzati al risparmio idrico vale a dire il riciclo e riutilizzo delle acque meteoriche. Il sistema di gestione delle acque meteoriche generalmente prevede: Sistema di raccolta: è generalmente composto da superficie di raccolta, converse, canali di gronda, bocchettoni, pluviali, pozzetti di drenaggio, caditoie, tubazioni di raccordo. Tale sistema dovrà essere dimensionato secondo le indicazioni della norma UNI 10724 tenendo conto dei dati climatologici (quantità e durata delle piogge desunti dall analisi del sito) e dei dati geometrici delle superfici che possono ricevere le precipitazioni (inclinazione, superficie) e dei materiali della superficie di raccolta (rame, coppi, cemento, superficie verde). Sistema di accumulo: costituito dai serbatoi. Questi devono essere dimensionati in funzione del sistema di raccolta, dell utilizzo e delle riserve previste. Sistema di riutilizzo: impianto di tipo idraulico che serve a prelevare l'acqua stoccata nei serbatoi e a distribuirla agli apparecchi che la riutilizzano. Questi ultimi devono quindi essere allacciati ad un "doppio impianto" (impianto idrico normale e impianto di riciclaggio) che permetta il prelievo differenziato in relazione ai consumi e alla disponibilità delle riserve. Sistema di dispersione: può essere costituito da corpi d'acqua o fognature pubbliche o tubazioni drenanti o pozzi perdenti. In Fig. 3 viene rappresentato un esempio di raccolta delle acque meteoriche provenienti da coperture, tramite cisterne per poi essere riutilizzate. Pagina 5 di 29

LEGENDA: F i g. 3 E s e mp i o d i r a c c o l t a d i a c q u e me t e o r i c h e 4.1 RIUTILIZZI DELLA ACQUE METEORICHE : I serbatoi di raccolta (cisterne) delle acque dovranno essere collocati e progettati in funzione del riutilizzo delle acque meteoriche. Generalmente i serbatoi sono dimensionati in tale da avere dimensioni non inferiori ad 1 mc per ogni 30 mq di superficie a tetto considerando la proiezione orizzontale dello stesso. I serbatoi fuori terra (ad esempio collocati sulla copertura di un box) sono generalmente destinati ad irrigazione di orti e giardini, lavaggio auto, lavaggio piazzali etc.; I serbatoi interni all edificio posti generalmente in locali a livello del suolo interrati generalmente ad una profondità di circa 80 cm dal piano campagna (si veda ad esempio l immagine precedente). Di seguito si riportano possibili riutilizzi delle acque: Pagina 6 di 29

Usi esterni: annaffiatura delle aree verdi pubbliche o condominiali; lavaggio delle aree pavimentate; autolavaggi, intesi come attività economica; usi tecnologici e alimentazione delle reti antincendio. Usi interni: alimentazione delle cassette di scarico dei w.c.; alimentazione di lavatrici (se a ciò predisposte); distribuzione idrica per piani interrati e lavaggio auto; usi tecnologici vari, come ad esempio, sistemi di climatizzazione passiva/attiva. Usi interni particolari se installate macchine speciali: alimentazione di lavastoviglie; alimentazione di tutti i sanitari; usi potabili. Di seguito in Fig. 4 si riporta un esempio di recupero delle acque meteoriche. F i g. 4 P r o p o s t a d i r e c u p e r o d i a c q u e p i o vane Pagina 7 di 29

4.2 STIMA DELLA RESA ANNUALE DELLE ACQUE METEORICHE Di seguito viene fornita una stima della quantità di acqua piovana che è possibile captare in un anno, utilizzando le note formulazioni proposte in materia e reperibili nella letteratura del settore, valutata per i diversi lotti edificatori. Formula di calcolo: S x Y x P x H fil essendo: S (mq): s om m atoria delle s uperfic i c aptanti in proiezione orizzontale (com prese grondaie, s uperfic i c aptanti pensiline, tettoie eccetera e della parte ef f ettivam ente esposta di balc oni, balc oni eccetera) Y (%) : coef f ic iente di def lusso in f unzione del tipo di superfic ie natura della superficie coeff.di deflusso% tetto duro spiovente* 80-90 tetto piano non ghiaioso 80 tetto piano ghiaioso 60 tetto verde intensivo 30 tetto verde estensivo 50 superficie lastricata 50 asfaltatura 80 P (mm): quantità delle precipitazioni (il dato m edio per l Italia equivale a c irca 990m m /anno). Per il territorio in esam e è s tato assunto il valore m edio di 790 m m /anno (cfr: paragraf o 3). H fil (%) : ef f ic acia del f iltro (indic azione dovrà essere f ornita dal produttore) Per i calcoli che seguono si è ipotizzato un coefficiente di deflusso pari a 90% ed un filtro con efficacia teorica pari a 0,95. Lotto A (bifamiliare da 110,55 mq ciascuno) Resa per il singolo edificio : 110,55 m 2 * 0,9 * 790 mm * 0,95 = 74.671 litri Lotto B1 Resa: 273,60 m 2 * 0,9 * 790m m * 0,95 = 184.803 litri Lotto B2 (bifamiliare da 130,40 mq ciascuno) Resa: 130,40 m 2 * 0,9 * 790m m * 0,95 = 88.079 litri Lotto B3 Resa: 181,36 m 2 * 0,9 * 790 m m * 0,95 = 122.500 litri Pagina 8 di 29

Lotto C (2 bifamiliari da 1 69,25 mq ciascuna) Resa: 169,25 m 2 * 0,9 * 790 m m * 0,95 = 114.320 litri 4.3 STIMA DEI VOLUMI DEI SERBATOI Di seguito si vuole fornire una stima del volume dei serbatoi da adottare, utilizzando le note formulazioni proposte in materia e reperibili nella letteratura del settore, valutata prendendo in esame il risultato calcolato al punto precedente. Il valore ottenuto, essendo una stima, dovrà poi essere confrontato con la capienza dei serbatoi in commercio per la scelta di quello più idoneo. V = R x P sm / G A dove: R (litri)= Apporto annuo di pioggia in litri P sm (giorni) = Periodo secco medio, ovvero il numero di giorni durante i quali si può verificare l assenza di precipitazioni, in letteratura solitamente considerato di 21 giorni. G A (giorni)= Giorni dell anno Lotto A (bifamiliare da 110,55 mq ciascuno): Volume: 74.671 litri * 21 giorni / 365 giorni = 4.296 litri Lotto B1 Volume: 184.803 litri * 21 giorni / 365 giorni = 10.633 litri Lotto B2 (bifamiliare da 130,40 mq ciascuno): Volume: 88.079 litri * 21 giorni / 365 giorni = 5.068 litri Lotto B3 Volume: 122.500 litri * 21 giorni / 365 giorni = 7.048 litri Lotto C (2 bifamiliari da 112,45 mq ciascuna ) Volume: 114.320 litri * 21 giorni / 365 giorni = 6.577 litri Tabella riassuntiva: Pagina 9 di 29

5. VERIFICHE IDRAULICHE L analisi pluviometrica relativa all area in esame è stata effettuata in accordo al Metodo della Regionalizzazione adottato dall Autorità di Bacino del Po (AdB) nel piano Stralcio per l Assetto Idrologico (PAI) Direttiva sulla piena di progetto da assumere per le progettazioni e le verifiche di compatibilità idraulica sviluppato nel progetto VAPI (Valutazione Piene) dal Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche (GNDCI) del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Per l analisi di frequenza delle piogge intense, è anche possibile fare riferimento agli elaborati proposti nella direttiva PAI dell AdB sviluppati dal GNDCI e ottenuti da un interpolazione spaziale con il metodo di Kriging dei parametri a e n delle linee segnalatrici, discretizzate in base a un reticolo di 2 km di lato. Le tabelle elaborate consentono il calcolo delle linee segnalatrici in ciascun punto del bacino, cioè la definizione dei parametri a e n della curva pluviometrica, a meno dell approssimazione derivante dalla risoluzione spaziale della griglia di discretizzazione, per tempi di ritorno di 20, 100, 200 e 500 anni. La previsione quantitativa delle piogge intense in un determinato punto è stata effettuata attraverso la determinazione della curva di probabilità pluviometrica, cioè della relazione che lega l altezza di precipitazione alla sua durata, per un assegnato tempo di ritorno, intendendo per altezza di precipitazione in un punto (misurata in mm), l altezza d acqua che si formerebbe al suolo su una superficie orizzontale e impermeabile, in un certo intervallo di tempo (durata della precipitazione) e in assenza di perdite. Il sito oggetto dell analisi idrologica ed idraulica è stato distinto in due settori: 1) settore a monte della strada comunale (sterrata) Via San Sebastiano e riguarda il bacino che il versante collinare Bric della Birra sottende all area PEC e che ha come sezione di chiusura la strada comunale citata. Tale bacino, a partire dalla sommità della dorsale collinare (q. 450 m circa) copre una superficie pari a circa 12.300,00 mq. Attualmente le acque provenienti da tale area sono smaltite mediante fosso colatore situato lungo la strada comunale Via San Sebastiano che risulta intubato (diametro 50 cm). Il bacino considerato, si trova allo stato naturale ed appare pertanto privo di modificazioni di natura antropica. La strada comunale, sterrata, copre una superficie pari a 150,00 mq. 2) l area residenziale Rn 19 PEC interessa complessivamente una superficie di 6.560,00 mq. L area residenziale in s.s. in progetto complessivamente coprirà una superficie pari a 5.190,00 mq, su 6.560,00 mq di area PEC, e si compone, stando all esame degli ultimi progetti sottomessi al Comune, di 5 lotti così suddivisi: Lotto A: 863,00 mq Pagina 10 di 29

Lotto B1: 967,00 mq Lotto B2: 800,00 mq Lotto B3: 670,00 mq La somma dei lotti B è complessivamente di 2.437,00 mq, come già calcolato nelle precedenti verifiche idrauliche. Lotto C: 1.890,00 mq La strada costruenda PEC coprirà una superficie pari a 758,00 mq su una superficie complessiva di 6.560,00 mq. Le aree a verde (pubblico + privato) in progetto copriranno una superficie complessiva pari a 2.617,00 mq su una superficie complessiva di 6.560,00 mq, di cui il verde pubblico compre una superficie di 202,00 mq. Le aree destinate al parcheggio pubblico in progetto copriranno una superficie pari a 260,00 mq su una superficie complessiva di 6.560,00 mq. Per i dettagli si rimanda alla Tav. 1 di progetto alla scala 1:500 datata 19.11.2015 a firma dell Arch. E. Pelisseri e Geom. G. Pelisseri. 5.1 Stima delle portate al colmo: settore di versante Bric della Birra - bacino sotteso alla strada comunale Via S. Sebastiano. 5.1.1 Stima del tempo di corrivazione (Tc) La determinazione del tempo di corrivazione t c (ore), ovvero del tempo necessario affinché una goccia di pioggia caduta nel punto più lontano dall area di scolo riesca a giungere la sezione di chiusura, viene calcolata mediante formule che tengono conto della morfometria del bacino sotteso; in questo caso è stata utilizzata la Formula di Giandotti: essendo: Nel caso in esame l area del bacino A b è pari a 0,0123 kmq, la lunghezza del bacino L a è pari a 0,12 km, z m è pari a circa 430 m s.l.m. z 0 è pari a circa 425 m s.l.m. Si può dedurre una pendenza del 4% circa. Pagina 11 di 29

Da cui si ricava una valore di t c pari a 0,35 ore ovvero circa 21 minuti. La previsione quantitativa delle piogge intense in un determinato punto è effettuata attraverso la determinazione della curva di probabilità pluviometrica, cioè della relazione che lega l altezza di precipitazione alla sua durata, per un assegnato tempo di ritorno. Una delle ipotesi fondamentali che sta alla base del dimensionamento di opere soggette ad eventi idrologici, è che le portate massime e le onde di piena critiche, aventi un certo tempo di ritorno T, siano originate da una precipitazione avente lo stesso tempo di ritorno. Partendo da questa ipotesi è necessario determinare la curva di possibilità climatica, ovvero l'espressione che, per un pre-assegnato tempo di ritorno T, fornisce, per ogni durata di pioggia, la massima altezza di precipitazione che può verificarsi e che viene superata una volta ogni T anni. Con il termine altezza di precipitazione in un punto, comunemente misurata in mm, si intende l altezza d acqua che si formerebbe al suolo su una superficie orizzontale e impermeabile, in un certo intervallo di tempo (durata della precipitazione) e in assenza di perdite. 5.1.2 Calcolo della curva di probabilità pluviometrica La curva di probabilità pluviometrica è comunemente espressa da una legge di potenza del tipo: h(t) = a t n essendo: h(t) altezza di pioggia espressa in mm a ed n sono parametri che dipendono dal tempo di ritorno considerato t indica la durata della pioggia espressa in ore L Autorità di Bacino del Fiume Po con l allegato 3 alla Direttiva sulla piena di progetto da assumere per le progettazioni e le verifiche di compatibilità idraulica ha creato una maglia di celle quadrate di 2 km di lato che coprono tutto il territorio compreso all interno del bacino stesso e per ognuna delle celle ha fornito i valori del parametro a e del parametro n per i tempi di ritorno TR 20, 100, 200 e 500 anni. Pagina 12 di 29

Si riportano in tabella i parametri della curva di pioggia indicata dalla normativa per la cella BI127 (Direttiva sulla piena di progetto da assumere per le progettazioni e le verifiche di compatibilità idraulica Allegato 3 Distribuzione spaziale delle precipitazioni intense - Parametri delle linee segnalatrici di probabilità pluviometrica per tempi di ritorno di 20, 100, 200 e 500 anni) Si ottengono da qui le seguenti curve di pioggia di progetto: In base a quanto riportato in tabella, le curve di possibilità pluviometrica relative all area di interesse sono le seguenti: h = 37,79 x t 0,327 per Tr=20 anni h = 48,27 x t 0,325 per Tr=100 anni h = 52,75 x t 0,324 per Tr=200 anni h = 58,65 x t 0,232 per Tr=500 anni Da cui si ottiene la MASSIMA PRECIPITAZIONE PROBABILE: Tr h(t) 20 26,71 100 34,27 200 37,49 500 41,73 5.1.3 Stima delle portate al colmo Qc La Qc è ricavabile mediante la seguente relazione: dove: Q c portata al colmo c 0,4 coefficiente di deflusso h (t) massima precipitazione in mm al tempo t (vedi punto prec.) S 0,0123 [Km 2 ] Superficie Bacino T c 0,35 [ore] Tempo di corrivazione Pagina 13 di 29

Il coefficiente di deflusso è stato estrapolato dalla seguente tabella: Da cui si ottengono le seguenti portate di piena: La portata massima con tempo TR20 è stata valutata in 0,105 mc/sec. La portata massima con tempo TR100 è stata valutata in 0,134 mc/sec. La portata massima con tempo TR200 è stata valutata in 0,147 mc/sec. La portata massima con tempo TR500 è stata valutata in 0,164 mc/sec. 5.2 Calcolo della capacità di smaltimento del fosso esistente sito a monte dell area PEC, ovvero lungo la strada comunale Via San Sebastiano Si vuole ora verificare la capacità di smaltimento della tubazione di diametro pari a 50 cm posta lungo il fianco della strada comunale Via San Sebastiano. In condizioni di moto uniforme la velocità media V m è legata alle caratteristiche delle tubazioni (pendenza, scabrezza, geometria trasversale) e della corrente (profondità, area bagnata, raggio idraulico) dalla legge del moto uniforme, che di norma si esprime a mezzo della formula di Chézy nella quale vengono introdotti valori noti, come l area di deflusso, e valori tabellati come il coefficiente di scabrezza di Kutter. Tale relazione lega in modo univoco la portata Q all'altezza h in condizioni di moto uniforme, e costituisce, adottando una locuzione dell'idraulica pratica, la "scala delle portate" della sezione. Dall'applicazione di tale relazione si determina, la relativa scala delle portate in termini d altezze di moto uniforme, portate defluenti e velocità medie sulla sezione. Per quanto riguarda il coefficiente di scabrezza di Kutter si riporta di seguito lo schema preso a riferimento. Pagina 14 di 29

T a b e l l a 2 : C o e f f i c i e n t i d e l l a f o r m u l a d i B a z i n e C o e f f i c i e n t i m d e l l a f o r m u l a d i K u t t e r ( t r a t t o d a l m a n u a l e d e l l i n g e g n e r e ) Considerando una pendenza della strada pari all 1 %, con un efficienza teorica del 100% si ottiene un valore di portata di smaltimento della tubazione pari a 0,407 mc/sec pertanto la tubazione da 50 cm risulta verificata in relazione alle portate relative ai tempi di ritorno sopra calcolati. Con una efficienza teorica pari all 80% (h=0,40 cm) si ottiene un valore di portata di smaltimento della tubazione pari a 0,400 mc/sec pertanto la tubazione da 50 cm risulta comunque verificata. Pagina 15 di 29

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5.3 Stima delle portate al colmo: settore di PEC sotteso dai Lotti B, ovvero a valle della strada PEC costruenda 5.3.1 Stima del tempo di corrivazione Tc per i lotti B Pel il calcolo del tempo di corrivazione t c (ore) è stata utilizzata la Formula di Giandotti: Essendo: Nel caso in esame l area del bacino A b è pari 0,002783 kmq, la lunghezza del bacino L a è stimabile intorno a 0,050 km, z m è pari a circa 416 m s.l.m. z 0 è pari a circa 413 m s.l.m. Da cui si ricava una valore di t c pari a 0,21 ore ovvero circa 13 minuti. Analogamente a quanto effettuato al paragrafo precedente sono state calcolate le portate di progetto utilizzando la relazione: dove: Q c portata al colmo c 1,00 coefficiente di deflusso h (t) massima precipitazione in mm al tempo t (vedi punto prec.) S [Km 2 ] Superficie Bacino T c [ore] Tempo di corrivazione Pagina 20 di 29

5.3.2 Stima delle portate al colmo Qc Lotti B: Dall equazione h(t) = a t n essendo: h(t) altezza di pioggia espressa in mm a ed n sono parametri che dipendono dal tempo di ritorno considerato t indica la durata della pioggia espressa in ore si ottengono i seguenti valori: Tr h(t) 20 22,56 100 28,90 200 31,64 500 35,23 Da cui si ottengono le seguenti portate di piena: La portata massima con tempo TR20 è stata valutata in 0,085 mc/sec. La portata massima con tempo TR100 è stata valutata in 0,108 mc/sec. La portata massima con tempo TR200 è stata valutata in 0,119 mc/sec. La portata massima con tempo TR500 è stata valutata in 0,132 mc/sec. Pagina 21 di 29

5.4 Calcolo della capacità di smaltimento del fosso esistente sito a valle dell area PEC, ovvero a valle dei lotti B. La verifica seguente riguarda il fosso esistente da mantenere (cfr: Tav. 1). Tale fosso è sito immediatamente a valle dell area oggetto degli interventi progettuali (cioè a valle della strada PEC costruenda e dei lotti B). Tale fosso ha una lunghezza complessiva di circa 200 m di cui 103 m a cielo aperto e 97 m intubato con tubazione di diametro da 500 mm. Per il calcolo della capacità di smaltimento dei drenaggi si assume una tubazione di forma circolare. I valori richiesti dall algoritmo di calcolo sono i seguenti: diametro della tubazione, altezza dell acqua, pendenza media della tubazione e coefficiente di scabrosità di kutter (1973). Coefficienti della formula di Bazin e Coefficienti m della formula di Kutter [da "Manuale tecnico del geometra e del perito agrario" - ed. Signorelli Milano 1973] Pagina 22 di 29

Geometria del problema: Di seguito si riportano i risultati dell algoritmo di calcolo. Tale fosso ha una lunghezza 200 m ha diametro Ø = 500 mm e una pendenza media del 3%. Considerando un efficienza teorica del 100% si ottiene un valore di portata di smaltimento della tubazione Q pari a 0,704 mc/sec pertanto la tubazione da 500 mm risulta di gran lunga verificata in relazione alle portate relative ai tempi di ritorno sopra calcolati. Con una efficienza teorica pari all 80% (h = 0,40 cm) si ottiene un valore di portata di smaltimento della tubazione Q pari a 0,693 mc/sec pertanto la tubazione da 50 cm risulta comunque ampiamente verificata. Pagina 23 di 29

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CONCLUSIONI Il presente elaborato riporta l analisi pluviometrica e le relative verifiche idrauliche per il fosso esistente sito a monte dell area PEC, ovvero lungo la strada comunale Via San Sebastiano e riguarda il bacino che il versante collinare Bric della Birra sottende all area PEC, e per il fosso esistente sito a valle dell area PEC, ovvero a valle dei lotti B. Le verifiche hanno appurato che le tubazioni in progetto risultano ampiamente verificate tenendo conto dei valori di portata al colmo. Il presente elaborato riporta inoltre il calcolo per la stima della resa annuale delle acque meteoriche per il calcolo dei volumi dei serbatoi da adibire ad ogni singola unità abitativa per lo stoccaggio delle acque. Sono stati inoltre forniti esempi di possibili riutilizzi delle acque. Si raccomanda la periodica manutenzione del settore di scarpata a tergo con la strada comunale Via San Sebastiano, al fine di garantire il regolare deflusso delle acque nel fosso di raccolta esistente. San Martino Alfieri, Gennaio 2016 Il tecnico Dott. Geol. Di ego Barbero Pagina 28 di 29