Apertura internazionale, ricerca e innovazione nell economia italiana

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Transcript:

Apertura internazionale, ricerca e innovazione nell economia italiana Lelio Iapadre (Università dell Aquila e UNU-CRIS, Bruges) Corso per i poli regionali di innovazione ITA, Roma, 3 febbraio 2015

Sommario La posizione internazionale dell economia italiana L economia della conoscenza in Italia: istruzione, ricerca e innovazione Integrazione internazionale e innovazione: canali di interdipendenza Conclusioni

La posizione internazionale dell economia italiana

L economia italiana nell Unione Europea: tendenze declinanti 14 Peso dell'economia italiana nell'unione Europea (28) (percentuali sui numeri o sui valori a prezzi correnti) 12 10 8 6 4 2 0 Popolazione Prodotto interno lordo Esportazioni di merci Importazioni di merci Esportazioni di servizi Importazioni di servizi Stock di IDE in entrata Stock di IDE in uscita Fonte: elaborazioni su dati IMF, Unctad e WTO 2000 2007 2013

Un economia meno aperta di altri paesi simili Indicatori di apertura internazionale delle principali economie europee - 2013 (percentuali) export/pil import/domanda interna stock di IDE in entrata/pil 0 10 20 30 40 50 60 70 Germania Spagna Francia Italia Regno Unito

Il saldo corrente di bilancia dei pagamenti è tornato in attivo Saldo di conto corrente e posizione patrimoniale sull'estero dell'italia In percentuale del prodotto interno lordo 4 32 3 24 2 16 1 8 0 0-1 -8-2 -16-3 -24-4 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013-32 Fonte: elaborazioni Ice su dati Banca d'italia e Istat Saldo di conto corrente (scala sinistra) Posizione patrimoniale sull'estero (scala destra)

soprattutto per effetto della recessione Scambi di beni e servizi dell'italia nella seconda fase della grande recessione Tassi di crescita tendenziali a prezzi concatenati, in percentuale 4 Tasso medio annuo 2012-13 I semestre 2014 3 2 1 0-1 -2-3 -4-5 -6 Importazioni di beni e servizi Domanda nazionale Esportazioni di beni e servizi Esportazioni di beni e servizi (media dei paesi dell'eurozona)

Espresse in valore, le esportazioni sono aumentate più del commercio mondiale nel 2013-14, interrompendo una lunga tendenza a perdere quota 4,5 Quote di mercato mondiale e competitività delle esportazioni italiane di merci 104 4,0 101 3,5 98 3,0 95 2,5 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Stime 2014 Quota sulle esportazioni mondiali a prezzi correnti Quota sulle esportazioni mondiali a prezzi 2005 Competitività (reciproco del tasso di cambio effettivo reale basato sui prezzi alla produzione dei manufatti, 1999=100, scala destra) 92 Fonte: elaborazioni su dati Banca d'italia, ice, Istat e WTO..

Anche la quota delle esportazioni italiane sul totale dell Eurozona ha interrotto la sua discesa 12,4 Quote dell'italia sulle esportazioni di merci dell'eurozona (percentuali a prezzi correnti) 17,6 12,2 17,4 12,0 17,2 11,8 17,0 11,6 16,8 11,4 16,6 11,2 16,4 11,0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 gen-ago 2014 16,2 Fonte: elaborazioni su dati WTO. Eurozona (17) (scala di sinistra) Eurozona (17) esclusa la Germania (scala di destra)

I problemi delle esportazioni italiane sono dovuti principalmente a un modello di specializzazione orientato verso prodotti e mercati a domanda lenta 11,8 Quota dell'italia sulle esportazioni di merci dell'area dell'euro: analisi constant -market-shares (importazioni del mondo dall Italia/importazioni del mondo dall area dell'euro - percentuali a prezzi correnti) 11,6 11,4 11,2 11,0 10,8 10,6 10,4 10,2 10,0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 quota di mercato effettiva quota di mercato al netto degli effetti di composizione

Tuttavia, il modello italiano sta lentamente cambiando 0,4 Grafico 2 - Italia - Indici di specializzazione commerciale netta Raggruppamenti settoriali 0,3 0,2 0,1 0-0,1-0,2-0,3 Settori dell'industria tradizionale Settori a offerta specializzata Settori a elevate economie di scala Settori a elevata intensità di ricerca e sviluppo 1990-91 2000-01 2007-08 2012-13 Fonte: elaborazioni Ice su dati Eurostat

IN PERCENTUALE SUL TOTALE DELLE ESPORTAZIONI Il peso delle grandi e delle micro-imprese sulle esportazioni italiane è relativamente basso 65 Esportazioni per classe di addetti delle imprese esportatrici (anno 2011) 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 da 1 a 9 da 10 a 49 da 50 a 249 oltre 250 Fonte: elaborazioni Ice su dati Eurostat Italia Francia Germania Regno Unito Spagna

Gli esportatori diventano più numerosi, ma continua la selezione competitiva delle imprese migliori 15 10 5 0-5 -10-15 -20 Crescita delle esportazioni per classe di dimensione aziendale Variazioni percentuali -25 N imprese Valore medio esportato Esportazioni N imprese Valore medio esportato 2008-2009 2009-2012 Esportazioni Fonte: elaborazione Ice su dati Istat fino a 49 addetti da 50 a 249 addetti oltre 250 addetti

Le imprese esportatrici sono migliori di quelle che vendono soltanto sul mercato interno, indipendentemente dalle dimensioni aziendali Indicatori economici delle imprese manifatturiere esportatrici e non esportarici (rapporto percentuale tra gli indicatori, anno 2012) 240 220 200 180 160 140 120 100 80 VA per addetto Costo del lavoro per addetto Investimento per addetto Dimensione media delle imprese Fatturato per addetto Fonte: elaborazione ICE su dati Istat da 1 a 9 addetti da 10 a 19 addetti da 20 a 49 addetti da 50 a 249 addetti 250 addetti e oltre

L andamento dell occupazione è stato migliore nelle imprese esportatrici, anche durante la crisi Dinamica dell'occupazione nell'industria manifatturiera Numero di addetti: tassi di crescita medi annui 1 0-1 -2-3 -4-5 2005-07 2007-09 2009-12 Fonte: elaborazione Ice su dati Istat. Imprese esportatrici Imprese non esportatrici

La crisi non ha interrotto la crescita delle partecipazioni italiane in imprese estere Partecipazioni di controllo italiane in imprese estere Tassi di crescita medi annuali in percentuale 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Imprese Addetti Fatturato Fonte: elaborazione su banca dati Reprint, ICE-Politecnico di Milano. 2001-2004 2004-2008 2008-2013

Tuttavia, resta un ritardo da colmare nella partecipazione alle reti produttive internazionali

Resta ancora bassa la capacità del sistema italiano di attrarre investimenti esteri

Resta ancora bassa la capacità del sistema italiano di attrarre investimenti esteri 7 IDE in entrata nei principali paesi dell'unione Europea (quote percentuali sullo stock mondiale) 6 5 4 3 2 1 0 Germania Spagna Francia Italia Regno Unito Fonte: elaborazioni su dati UNCTAD. 2011 2013

L economia della conoscenza in Italia Istruzione, ricerca e innovazione

L Italia spende poco per l università 2,0 Spesa pubblica per l'istruzione universitaria (in percentuale del PIL) 1,8 1,6 1,4 1,2 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 0,0 Italia Francia Germania Paesi Bassi Spagna Fonte: elaborazioni su dati OCSE. 2000 2010

La domanda di lavoro qualificato è bassa Quota di occupazione qualificata per settore - 2012 (in percentuale)* 0 5 10 15 20 25 30 35 40 Servizi Industria manifatturiera * L'occupazione qualificata è definita come occupazione che contribuisce al capitale basato sulla conoscenza, secondo la classificazione ISCO 2008. Fonte: elaborazioni su dati OCSE.

2011 2001 Iceland (2001, 2009) Finland Denmark Sweden Slovenia Korea France (2001, 2010) Austria (2002, 2011) Norway Switzerland (2000, 2008) Japan Germany (2001, 2010) Luxembourg (2000, 2011) Belgium Canada (2001, 2010) Australia (2002, 2008) Ireland Russian Federation Netherlands (2001, 2010) Spain United Kingdom EU28 (2001, 2010) Portugal Czech Republic New Zealand Estonia Italy Hungary Slovak Republic Poland Turkey China South Africa (2001, 2009) Chile (2010) 2011 or latest available year 2001 or closest available year 0 4 8 12 16 20 24 Ci sono pochi addetti alla ricerca industriale Addetti alla R&S (per 1.000 occupati) Fonte: elaborazioni su dati OCSE.

Israel Korea Finland Japan Sweden Switzerland (2000, 2008) Denmark Germany United States Austria (2002, 2011) Slovenia Iceland (2001, 2009) OECD Estonia France China Belgium Australia (2001, 2010) EU28 Ireland Czech Republic United Kingdom Luxembourg (2000, 2011) Canada Netherlands (2001, 2010) Norway Hungary Spain Portugal Italy Russian Federation New Zealand South Africa (2001, 2009) Turkey Slovak Republic Poland Mexico Chile (2010) Le imprese italiane spendono poco in ricerca e sviluppo 4,0 3,5 Spesa delle imprese in ricerca e sviluppo (in percentuale del PIL) 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 Fonte: elaborazioni su dati OCSE. 2011 2001

e più in generale in capitale cognitivo Investimenti in capitale cognitivo - 2010 (in percentuale del valore aggiunto del settore delle imprese) 6,29 6,32 4,56 4,29 4,48 3,52 2,61 2,39 2,80 2,51 2,91 1,80 1,47 0,99 1,15 SOFTWARE E DATI R&S E ALTRE FORME DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE PATRIMONIO DI MARCA, CAPITALE UMANO SPECIFICO E CAPITALE ORGANIZZATIVO Fonte: elaborazioni su dati OCSE. Italia Francia Germania Paesi Bassi Spagna

Il sostegno pubblico alla ricerca industriale è modesto Russian Federation Korea France Slovenia United States Belgium (2010) Canada Austria Netherlands Czech Republic Hungary Ireland (2010) Israel (2010) United Kingdom Spain (2010) Brazil (2010) Norway Australia (2010) Sweden Portugal China (2009) Estonia Denmark Japan Germany Finland New Zealand Turkey South Africa (2009) Luxembourg (2009) Italy Switzerland (2008) Slovak Republic Poland Chile (2010) Mexico Sussidi pubblici alla spesa in R&S delle imprese (in % del PIL) - 2011 0,00 0,05 0,10 0,15 0,20 0,25 0,30 0,35 0,40 0,45 Fonte: elaborazioni su dati OCSE.

Si fa poco ricorso alla protezione della proprietà intellettuale 40 Brevetti e marchi commerciali 35 30 25 20 15 10 5 0 Famiglie di brevetti triadici per milione di abitanti 2000-02 Famiglie di brevetti triadici per milione di abitanti 2009-11 Marchi all'estero per milione di abitanti 2000-02 Marchi all'estero per milione di abitanti 2009-11 Italia UE-28 OCSE

Tuttavia, le imprese innovative non sono poche 90 Piccole e medie imprese 100 Grandi imprese 80 90 70 80 60 70 50 60 50 40 40 30 30 20 20 10 10 0 0

L uso di Internet è aumentato, ma l Italia resta a uno dei livelli più bassi tra i paesi OCSE % Percentuale della popolazione che usa Internet - 2006 e 2013 100 2013 80 60 2006 40 20 0

Pochissime imprese accettano ordini on-line 40 Vendite on-line (percentuale di imprese che accettano ordini on-line) 35 30 25 20 15 10 5 0 Fonte: elaborazioni su dati OCSE. 2009 2012

% Le collaborazioni per l innovazione sono scarse 70 Collaborazioni per l'innovazione - 2008-10 (Numero di imprese con collaborazioni per l'innovazione in percentuale sul numero delle imprese innovative) 60 50 40 30 20 10 0 Fonte: elaborazioni su dati OCSE. Collaborazioni internazionali Collaborazioni nazionali

Integrazione internazionale e innovazione Canali di interdipendenza

Spese delle imprese pubbliche e private per ricerca e sviluppo (in % del PIL) Le regioni italiane più orientate all export hanno livelli più elevati di spesa in ricerca industriale 1,6 Propensione a esportare e spesa in R&S delle imprese 1,4 1,2 Piemonte Lombardia 1,0 Liguria Emilia-Romagna 0,8 Trentino-Alto Adige Friuli-Venezia Giulia 0,6 Lazio Toscana Campania Valle d'aosta Veneto 0,4 Umbria Abruzzo 0,2 Calabria Puglia Basilicata Marche 0,0 Sicilia Molise Sardegna 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 Propensione a esportare (rapporto percentuale tra esportazioni di beni e servizi e PIL) - 2008

Brevetti registrati presso l'epo / Personale addetto alla R&S (in migliaia) -2009 e di produttività brevettuale 40 Propensione a esportare e produttività brevettuale 35 Lombardia Marche Valle d'aosta/vallée d'aoste 30 Emilia-Romagna 25 Toscana Friuli-Venezia Giulia 20 Trentino-Alto Adige Veneto Piemonte Liguria 15 Abruzzo Umbria Puglia 10 Basilicata 5 Campania Sicilia Lazio Sardegna Calabria 0 Molise 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 Propensione a esportare (rapporto percentuale tra esportazioni di beni e servizi e PIL) - 2008

Le imprese con una proiezione estera più ampia fanno più innovazioni di prodotto Imprese che hanno introdotto innovazioni di prodotto nel triennio precedente all'intervista (percentuali sul totale delle imprese per mercato di sbocco) 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 2004 2008 2010 Regionale Nazionale Europeo Extra-UE

e di processo. Imprese che hanno introdotto innovazioni del processo produttivo nel triennio precedente all'intervista (percentuali sul totale delle imprese per mercato di sbocco) 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 2004 2008 2010 Regionale Nazionale Europeo Extra-UE

Spese delle imprese pubbliche e private per ricerca e sviluppo (in % del PIL) Le regioni italiane con la maggiore presenza di multinazionali straniere hanno livelli più elevati di spesa in ricerca industriale 1,8 Presenza delle multinazionali e spesa in R&S delle imprese - 2010 1,6 Piemonte 1,4 1,2 1 0,8 Veneto Emilia Romagna Liguria Friuli V. G. Lombardia 0,6 Campania Trentino A. A. Toscana Lazio Val d'aosta 0,4 Sicilia Marche Abruzzo Puglia Umbria 0,2 Basilicata Sardegna 0 Molise Calabria 0 2 4 6 8 10 12 Presenza delle multinazionali (rapporto percentuale tra gli addetti nelle imprese a partecipazione estera e gli occupati totali)

Brevetti registrati presso l'epo / Personale addetto alla R&S (in migliaia) -2009 e di produttività brevettuale. 35 Presenza delle multinazionali e produttività brevettuale 30 Marche Veneto Val d'aosta Emilia Romagna Friuli V. G. Lombardia 25 20 Toscana Trentino A. A. Piemonte Liguria 15 Abruzzo 10 Puglia Molise Sardegna Calabria 5 Sicilia Campania Basilicata Umbria Lazio 0 0 2 4 6 8 10 12 Presenza delle multinazionali (rapporto percentuale tra gli addetti nelle imprese a partecipazione estera e gli occupati totali) - 1/1/2010

Le imprese a controllo estero fanno più innovazioni di prodotto Imprese che hanno introdotto innovazioni di prodotto nel triennio precedente all'intervista (composizione percentuale per gruppo di appartenenza) 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 2004 2008 2010 Non appartiene a un gruppo Gruppo a controllo italiano Gruppo a controllo europeo Gruppo a controllo extra-europeo Fonte: elaborazioni CER su dati CIS

e di processo. Imprese che hanno introdotto innovazioni del processo produttivo nel triennio precedente all'intervista (composizione percentuale per gruppo di appartenenza) 35 30 25 20 15 10 5 0 2004 2008 2010 Fonte: elaborazioni CER su dati CIS Non appartiene a un gruppo Gruppo a controllo italiano Gruppo a controllo europeo Gruppo a controllo extra-europeo

La quota di imprese che fanno ricerca e innovazione cresce insieme con il grado di internazionalizzazione 40% Percentuali di imprese che effettuano R&S o che introducono innovazioni di prodotto, per tipo di internazionalizzazione 35% 33,9% 35,1% 35,5% 30% 27,2% 28,8% 25% 23,0% 20% 15,8% 20,0% 17,3% 20,4% 16,2% 15,9% 15% 10% 6,1% 7,2% 5% 2,9% 2,1% 3,9% 3,0% 0% Fonte: MET. 2009 2011 2013 2009 2011 2013 R&S Innovazione di prodotto Nazionale Internaz. Commerciale Internaz. Produttiva

Esportazioni e ricerca industriale: un circolo virtuoso 100% 90% Interdipendenza tra esportazioni e R&S (percentuali di imprese per classi dimensionali in termini di addetti - 2011/13) 92,30% 80% 76,60% 70% 60% 62,50% 65,50% 50% 42,20% 48,40% 44,40% 44,30% 40% 34,40% 30% 20% 10% 0% Fonte: MET. 23,80% 20,20% 13,60% 9,40% 11,30% 7,70% 3,20% 0,10% 0,00% Totale 1-4 5-9 10-49 50-249 250 e oltre Italia Simultaneo R&S-driven export Export driven R&S

La quota di imprese innovatrici è più elevata tra quelle che partecipano a reti produttive nazionali e internazionali 35% Percentuali di imprese attive nel campo della R&S e dell innovazione per appartenenza a una tipologia di catena del valore - 2011/13 30% 29,3% 29,0% 25% 20% 17,1% 15% 11,9% 10% 6,6% 7,5% 5% 0% Fonte: MET. Stand-alone Rete nazionale Rete internazionale R&S Innovazioni (prodotto o processo)

Conclusioni L economia italiana sconta un divario di apertura internazionale, che condiziona il suo potenziale di crescita La dinamica delle esportazioni rimane modesta, malgrado la vitalità di una parte del sistema industriale L Italia resta in grande ritardo in tutti i principali processi di accumulazione e diffusione delle conoscenze Le imprese più innovative hanno maggiore successo sui mercati internazionali L esposizione alla concorrenza internazionale accresce gli stimoli all innovazione La presenza delle multinazionali migliora la capacità innovativa dei sistemi locali