Atto di indirizzo al Collegio dei Docenti per la revisione del Piano di Formazione del Personale Scolastico Triennio 2016/2019

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modo più approfondito il territorio di riferimento per una maggiore condivisione di intenti tra scuola e famiglie e promuovere l inclusività. Il Piano di Formazione del personale scolastico, nel triennio 2016 2019, dovrà tener conto dei bisogni emersi e prevedere azioni di formazione mirate alla crescita professionale dell intero personale scolastico: insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative, nella flessibilità didattica, nel potenziamento dell offerta formativa; docenti impegnati nel comitato di valutazione e nei gruppi di miglioramento; docenti impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al piano di miglioramento; docenti neoassunti in relazione ai processi interni di accoglienza e prima professionalizzazione; animatore digitale e team digitale; personale di segreteria. Il nuovo quadro normativo Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche, in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della Ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria (c. 124, art. 1, L. 107/15). La L. 107/15 propone un quadro di riferimento per la formazione in servizio del personale docente, qualificandola come "obbligatoria, permanente e strutturale" secondo alcuni parametri innovativi: a) il principio della obbligatorietà della formazione in servizio, intesa come impegno e responsabilità professionale di ogni docente; b) la formazione come "ambiente di apprendimento continuo", insita in una logica strategica e funzionale al miglioramento; c) la definizione e il finanziamento di un piano nazionale triennale per la formazione; d) l'inserimento nel piano triennale dell'offerta formativa di ogni scuola della ricognizione dei bisogni formativi del personale in servizio e delle conseguenti azioni da realizzare; e) l' assegnazione ai docenti di una carta elettronica personale per la formazione e i consumi culturali; f) il riconoscimento della partecipazione alla formazione alla ricerca didattica e alla documentazione di buone pratiche, come criteri per valorizzare e incentivare la professionalità docente. Il "Piano Nazionale per la Formazione", di recente pubblicazione, definisce le priorità e le risorse finanziarie per il triennio 2016-2019 e delinea, a partire dall'anno scolastico 2016-17, un quadro strategico e operativo, per sostenere in maniera trasparente, innovativa ed efficace una politica concreta per lo sviluppo professionale del personale della scuola. 2

Le aree prioritarie di formazione sono individuate nelle seguenti: Autonomia organizzativa e didattica; Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base; Competenze digitali e nuovi ambienti per l apprendimento; Competenze di lingua straniera; Inclusione e disabilità; Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile globale; Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale; Scuola e lavoro; Valutazione e miglioramento e prevedono il coinvolgimento di tutta la comunità scolastica. Indicazioni operative Un progetto efficace di innovazione strutturale e curricolare del sistema scolastico potrà realizzarsi solo attraverso l apporto di tutto il personale scolastico chiamato alla partecipazione e alla condivisione. Valorizzare il lavoro docente e l ambiente didattico, come risorsa per la didattica, significa favorire la comunicazione tra docenti e diffondere la conoscenza di buone prassi. Il Piano di formazione può rappresentare un utile supporto per il raggiungimento di obiettivi trasversali quali il benessere organizzativo e la qualità del servizio scolastico offerto. Il Piano triennale di Formazione del personale scolastico, da aggiornare e rivedere annualmente in funzione dei nuovi bisogni emersi e delle modifiche e adeguamenti previsti nel PDM, dovrà essere mirato all incremento delle competenze e abilità sottoelencate, coerentemente con gli obiettivi di processo e i traguardi definiti nel RAV ed evidenziati nel PTOF di istituto. PRIORITA FORMATIVE UNITA FORMATIVE OBIETTIVI DI PROCESSO CORRELATI (RAV PdM) Didattica per competenze e innovazione metodologica Progettare per competenze Didattica laboratoriale Metodologie didattiche innovative Utilizzo delle nuove tecnologie informatiche nella didattica Sperimentare le UdA sviluppate all interno delle classi e monitoraggio in termini di efficacia. Incrementare l utilizzo dei laboratori e della didattica laboratoriale. 3

Valutazione e miglioramento Competenze digitali e nuovi ambienti per l apprendimento Inclusione e integrazione Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile globale Il processo di formazione: dall analisi dei bisogni alla valutazione dei risultati Didattica e valutazione nell era delle TIC Valutazione degli apprendimenti: progettazione e monitoraggio Valutazione di sistema e Piano di Miglioramento. Metodologie e strumenti di valutazione Impiego di software e hardware per la gestione informatizzata dell attività didattica e delle attività funzionali all'insegnamento. Il passaggio dal cartaceo al digitale. Coding: avvio al pensiero computazionale Didattica inclusiva per un progetto di vita Interculturalità Coesione Scuola/Famiglia. Uso consapevole dei media e lotta al cyberbullismo. Pari opportunità e rispetto degli altri. Sviluppare rubriche di valutazione. Incrementare la formazione dei docenti sul tema della valutazione. Innalzamento/Potenziamento delle competenze digitali Progettare percorsi educativi attenti al singolo e alle diversità partendo dalle necessità di ciascun alunno. Progettare azioni per il contrasto alla dispersione scolastica e l attuazione di efficaci strategie di orientamento. Favorire una maggiore condivisione di intenti con le famiglie del territorio che considerano il patto di corresponsabilità un documento formale. Il Piano di Formazione e Aggiornamento dovrà tener conto delle linee generali indicate annualmente dal MIUR e degli orientamenti strategici della politica di qualità dell istituto finalizzata al miglioramento continuo avvalendosi di corsi di formazione: 4

organizzati da MIUR e USR per rispondere a specifiche esigenze connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale o metodologico decise dall Amministrazione; proposti dal MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, Enti e associazioni professionali, accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati; autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di istituto previsti dal PTOF. Il coordinamento e il monitoraggio delle attività del Piano è affidato alla docente coordinatrice del PdM per definire e organizzare le attività formative e pubblicizzare i programmi predisposti, completi di tutte le indicazioni utili e dei criteri di selezione dei partecipanti interni e in rete. Il presente Atto, rivolto al Collegio dei Docenti, è acquisito agli atti della scuola, reso noto agli altri Organi collegiali competenti e pubblicato sul sito web della scuola. Il Dirigente Scolastico Roberto V.enzo Trimarchi 5