REGIONE PIEMONTE Assessorato alla Sanità Direzione Sanità Pubblica Malattia virale che colpisce il bovino causata da un herpesvirus (BHV 1 ), si manifesta con sintomi respiratori (Rinotracheite infettiva bovina o IBR nella denominazione internazionale) o genitali (IPV o Vulvovaginite pustolosa infettiva). IBR - febbre, tosse, scolo nasale, congiuntivite, caduta della produzione lattea aborto (al 5-7 mese) IPV - pustole bianco-rossastre su vulva e pene, ipofertilità N.B.: i sintomi, non sempre evidenti, possono presentarsi solo su alcuni animali. Clinicamente è possibile formulare il sospetto, ma non si può avere la certezza dell infezione che deve essere confermata da prove di laboratorio. Aspetti dell infezione rilevanti per il controllo La trasmissione avviene per via respiratoria (contatto muso-muso) e per via genitale (monta naturale). L infezione induce lo stato di PORTATORE LATENTE: l animale è infetto, ma senza sintomi ed alberga il virus. Il portatore latente ridiventa contagioso, con eliminazione del virus nell ambiente, in occasione di situazioni di stress (riacutizzazione della malattia): trasporto, rimescolamento di animali, parto, allevamento troppo affollato, altre patologie, trattamenti con cortisone, modifiche dell ambiente o dell alimentazione. Lo stato di latenza può essere indotto anche dai vaccini vivi tradizionali, che impediscono la malattia ma non l infezione; La reazione immunitaria (produzione di anticorpi) dell animale colpito blocca i sintomi della malattia e riduce l eliminazione del virus, ma NON è in grado di liberare l organismo dal virus.
Le perdite causate dall IBR sono elevate. Su base orientativa, in un tipico allevamento da latte si possono valutare: Spesa veterinaria per forma clinica Perdita latte Ipofertilità/aborto Decesso Riforma anticipata Danni da restrizioni commerciali Dati 2002 dell IZS Lombardia 100 /capo 90 /capo 50 /capo 1500 /capo 500 /capo non valutabile Piani di eradicazione in Europa e in Italia L IBR è stata inserita dalla Comunità Europea nella lista delle malattie i cui piani di risanamento/eradicazione possono ottenere finanziamenti comunitari (Dir. 64/432/CEE). L eradicazione è già conclusa in Paesi ora liberi da IBR, in cui è vietata la vaccinazione: Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia, Svizzera, Austria. Attualmente hanno in corso piani di eradicazione: Olanda e Belgio (piani obbligatori), Germania, Francia e Italia (piani volontari applicati in alcune regioni). I piani sono già obbligatori nelle province di Bolzano e di Trento, in Friuli Venezia Giulia ed in alcune aree del Veneto. In Veneto, Lombardia, Piemonte gli allevatori possono aderire su base volontaria. Programma 2002-2003 E obbligatorio l accertamento sierologico per i capi in compravendita di età superiore a 12 mesi. La prova viene eseguita sullo stesso prelievo di sangue che serve per la diagnosi della brucellosi e della leucosi. Sarà possibile richiedere al Servizio Veterinario dell ASL un controllo sierologico preliminare gratuito che verifichi la presenza dell infezione da IBR. Sulla base dei risultati sarà avviato un piano aziendale per affrontare il problema. La prova di compravendita Perché è necessaria: è importante conoscere lo stato sanitario dei capi da acquistare, per valutare l eventuale rischio di introduzione della malattia nell allevamento, anche in vista di un futuro programma di eradicazione obbligatorio; regioni e province che hanno già avviato piani di eradicazione richiedono garanzie sanitarie per IBR supplementari, per la commercializzazione, l alpeggio, gli scambi in genere; fornendo requisiti sanitari superiori aumenta il valore commerciale del capo.
Per verificare se l animale è un potenziale portatore del virus (positivo), se è indenne o se è stato vaccinato, occorrono 2 esami: Viene effettuato un primo test (elisa anticorpi totali). Se l esito è favorevole il laboratorio emette il referto (NEGATIVO). 1 TEST ELISA anticorpi totali ESITO NEGATIVO ESITO POSITIVO referto IZS 2 TEST ELISA anticorpi anti ge ESITO NEGATIVO ESITO POSITIVO referto IZS Se l esito è POSITIVO viene effettuato un secondo test (elisa anticorpi antiglobuline E) in grado di distinguere i capi infetti o vaccinati con vaccini tradizionali da quelli vaccinati con i nuovi vaccini deleti. Interpretazione degli esami di laboratorio Stato sanitario dell animale Esito del test di laboratorio Dichiarazione riportata sul modello 4 Animale non infetto, non vaccinato Negativo 1 test NEGATIVO IBR Animale vaccinato con vaccino deleto, non infetto Animale infetto o animale vaccinato con vaccino tradizionale (lo stato sanitario non può essere determinato: l animale potrebbe essere infetto) Positivo 1 test Negativo 2 test Positivo 1 test Positivo 2 test NEGATIVO IBR VACCINATO DELETO POSITIVO IBR I capi risultati POSITIVO IBR possono comunque essere commercializzati come capi da riproduzione purchè non siano destinati ad allevamenti o ambiti territoriali definiti che aderiscono ad un programma di risanamento/eradicazione. La prova di compravendita deve essere eseguita nei 30 giorni precedenti lo spostamento del capo dall allevamento.
Il piano di eradicazione ad adesione volontaria aumento della redditività dell azienda aumento di valore dei capi da riproduzione possibilità di rifornire i centri genetici e i nuclei di selezione mantenere una gestione sanitaria particolarmente attenta all igiene, alla biosicurezza ed al controllo del rischio di introdurre la malattia; identificare, isolare e riformare gradualmente i capi positivi; adottare, nelle fasi iniziali, un adeguato programma di vaccinazione 1) Presentazione della domanda di adesione, fornita dal Servizio Veterinario dell ASL. L adesione comporta l accettazione delle misure di profilassi concordate con il Servizio Veterinario dell ASL. Il piano è riservato agli allevamenti bovini già ufficialmente indenni da tubercolosi, brucellosi, leucosi. 2) La valutazione delle informazioni sanitarie rilevate in allevamento e dell esito degli accertamenti diagnostici indirizzano la scelta della strategia di eradicazione. 3) La strategia può prevedere: adozione delle misure di profilassi diretta, oppure adozione delle misure di profilassi diretta e dell esecuzione di un programma vaccinale, preventivamente sottoscritto dall allevatore. L obiettivo finale è l acquisizione della qualifica di allevamento INDENNE da IBR ( due controlli sierologici favorevoli ad intervallo di 6 12 mesi) La strategia da adottare viene concordata dall allevatore con il Servizio Veterinario dell ASL ed il proprio veterinario di fiducia Ogni anno si verifica che il piano produca risultati: se non è efficace nel ridurre ed eliminare la malattia, il piano viene sospeso e rivisto. i prelievi di controllo la consulenza del Servizio Veterinario dell ASL gli esami di laboratorio eseguiti dall IZS Sono a carico dell allevatore le spese di vaccinazione L ASL non corrisponde INDENNITÀ DI ABBATTIMENTO per gli animali positivi riformati
Misure di profilassi Ogni programma di controllo od eradicazione deve comprendere l adozione delle misure igienico-sanitarie volte ad evitare il rischio di introduzione del virus nell allevamento e la trasmissione del virus da un capo all altro della mandria. pulizia e disinfezione dei ricoveri. Il virus, diffuso ovunque (ad eccezione dei territori dove la malattia è già stata eradicata), ha una scarsa resistenza nell ambiente ed è sensibile ai comuni disinfettanti (es. fenoli, cresolo, glutaraldeide, iodofori, ammonio quaternario) isolamento o allontanamento dei capi positivi controllo della movimentazione degli animali (quarantena per le nuove introduzioni, evitare contatti a rischio in fiere, mercati e pascoli) controllo dei vettori della malattia (evitare contatti con altri allevamenti per il tramite di persone, mezzi di trasporto, strumenti) attenzione alla gestione aziendale (separazione per gruppi di età, attuazione di misure per la tutela del benessere animale) VACCINAZIONE Obiettivo della pratica della vaccinazione: proteggere dai sintomi clinici proteggere per quanto possibile i soggetti sani dall infezione ridurre l eliminazione del virus nei soggetti infetti. Vaccini disponibili: TRADIZIONALI MARKER DELETI Hanno minor costo. Possono essere usati solo per proteggere l allevamento o per limitare l eliminazione del virus in capi già positivi. Non si prestano per il piano di eradicazione negativo, se vaccinato, diventa positivo perché un capo Consentono di vaccinare gli animali, senza che diventino positivi al test. Si possono così distinguere i capi vaccinati che si infettano ed eliminarli. Le modalità e la periodicità di intervento dipendono dalle diverse preparazioni commerciali.
REGIONE PIEMONTE Spirito Europeo Assessorato Sanità Direzione Sanità Pubblica - Settore Sanità Animale Testo a cura di: Giuliana MODA, Patrizia VIGNETTA Realizzazione grafica: Monica Morello Stampa: Centro Stampa della Giunta Regionale Via Pisano, 6 - Torino Per informazioni tel. 011/4322225 oppure e-mail: igiealle@regione.piemonte. it