Corso di Laurea in Ottica ed Optometria 2015/2016 PSICOLOGIA DELLA VISIONE Prof.ssa Invitto Sara Gabriele De Giglio Piercarlo Loparco
La Retina in movimento Capitolo 3 Brain and the Gaze Psicologia della visione
"Un'immagine entra precipitandosi verso il basso attraverso i muscoli tesi e fermi"
Supporre che l'occhio, con tutti i suoi artifici inimitabili per la regolazione della messa a fuoco per distanze differenti per l'ammissione di diverse quantità di luce, e per la correzione dell'aberrazione sferica e cromatica, sarebbe potuta essere formata dalla selezione naturale, sembra, io liberamente confesso, assurdo al massimo grado. (On The Origin of Species) la percezione è un processo decisionale che coinvolge ipotesi e test tramite un abile controllo del senso con le azioni che producono sensazioni strategicamente rilevanti disegni di Santiago Ramon y Cajal (a destra)
Cos è un apparato? Il sistema visivo, vorrei pensare, è una cosa responsabile di tutta la nostra visione, una unità di tipo composto da molteplici meccanismi e sottosistemi. L'occhio è parte di esso, uno dei sottosistemi. Il sistema visivo è parte di noi, è parte di ciò che ci rende quello che siamo.
Il segnale neurale fornisce le coordinate di un cambiamento locale alla retina e quindi gioca un ruolo fondamentale nella nostra capacità di individuare un oggetto che prima non avevamo visto Cambiare visone contro l ignoranza
Promiscuità funzionali Singole cellule amacrine contribuiscono a più di un centinaio di microcircuiti indipendenti. Focalizziamo l attenzione su due funzioni fondamentali della retina: La capacità di riconoscere l avvicinamento di un oggetto attraverso un modello di riconoscimento. Interpretazione avanzata della scena visiva attraverso la porzione periferica.
Retina 2.2 Il corpo non ruota intorno alla mente, anche se questo è ciò che la nostra fenomenologia ci dice. La parte coscente della mente si è evoluta per servire la mente attraverso la flessibilità decisionale. Bisogna pensare che la parte coscente della mente è un sottosistema della mente stessa. La parola chiave è INTERAZIONE
La risposta orientativa La più chiara istanza di interazione è l orientamento dello sguardo ad uno stimolo saliente L orientamento produce una più chiara, nitida comprensione dello stimolo. Si tratta di un indiretto feedback che aiuta a modellare l azione nella percezione.
Ivan Petrovich Pavlov aveva osservato che i suoi cani tendevano a indirizzare i movimenti oculari e regolare le orecchie in risposta alle indicazioni che prevedevano l'arrivo di cibo. I cani sviluppavano "riflessi condizionati" a questi segnali; la loro salivazione è aumentata nel momento in cui hanno sentito il rumore della campanella, prima ancora che la bistecca arrivasse nella loro ciotola. Da qui la prima teoria senso-motoria della visione, «l'orientamento come un riflesso che intensifica la sensibilità del soggetto agli stimoli» La retina alimenta il cervello con informazioni, che induce in realtà un controllo di ordine superiore e che produce spostamenti dello sguardo. La mente è programmata per captare prima le informazioni che si ritengono importanti e interessanti.
Sulla formazione della ricezione Alcuni dei circuiti neurali, utili per l'elaborazione volto, possono anche rivelarsi utili per altri tipi di riconoscimenti. I pregiudizi ci permettono di lavorare con informazioni minime, lavorando da ipotesi e aspettative. I collegamenti vengono a scapito di occasionali falsi alarmi. I meccanismi corticali, altamente specializzati, suscitano movimenti in grado di orientare le risposte per raccogliere ulteriori informazioni. I pregiudizi impliciti servono per avvisarci rapidamente della possibilità di qualcosa di rilevante. Questo ci permette di spostare lo sguardo verso l'oggetto in questione.