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11203 24/11/2011 Identificativo Atto n. 810 DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E RETI DERIVAZIONE D ACQUA DAL TORRENTE VAL MARCIA A SCOPO IDROELETTRICO IN COMUNE DI CASARGO E PREMANA (LC). PROPONENTE: VARRONE ENERGIA SRL. VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' AI SENSI DELL'ART.20 D.LGS. N. 152/06.

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE VISTI: - il d.lgs 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale, con specifico riferimento alla Parte Seconda, Titolo III; - il d.lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale ; - la l.r. 3 settembre 1999, n. 20 Norme in materia d impatto ambientale, come modificata dall art. 3 della l.r. 24 marzo 2003, n. 3, vigente al momento di presentazione dell istanza; - la l.r. 2 febbraio 2010, n. 5 Norme in materia di Valutazione d Impatto Ambientale, con particolare riferimento all art.14, comma 1, secondo cui le procedure di V.I.A. e di verifica di assoggettabilità alla V.I.A. avviate prima dell entrata in vigore della legge stessa si concludono secondo le disposizioni vigenti al momento del loro avvio; - la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, "Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale", e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell VIII Legislatura; - la d.g.r. 2 novembre 1998, n. 39305 Ricognizione circa le procedure amministrative previste dal D.P.R. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n.337/85/cee ; - la d.g.r. 27 novembre 1998, n. 39975, Approvazione delle modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r. 39305/98 - Istituzione di un apposito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati. CONSIDERATO che le sopraindicate Deliberazioni di Giunta Regionale, pur richiamando la normativa in tema di V.I.A. a suo tempo vigente, sono da ritenersi tuttora valide quale riferimento per l espletamento delle procedure di verifica e di valutazione di impatto ambientale, in virtù dell art. 35 (Disposizioni transitorie e finali) del d.lgs. 152/06, così come modificato dal d.lgs. 4/2008 e del sopravvenuto art. 14, comma 1 della l.r. 5/2010. VISTI inoltre: - il R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 e s.m.i. Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici ; - il d.lgs. 29 dicembre 2003, n. 387 Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno 1

dell elettricità ; - il Regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2 Disciplina dell uso delle acque superficiali e sotterranee, dell utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell acqua in attuazione dell art. n. 52, comma 1, lettera c) della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 ; - la d.g.r. 29 marzo 2006, n. 2244 Approvazione del Piano di Tutela e Uso delle Acque (P.T.U.A.) ; - la d.g.r. 19 dicembre 2007, n 6232 Determinazioni in merito all adeguamento delle derivazioni al rilascio del deflusso minimo vitale e [ ]. - la l.r. 5 dicembre 2008, n. 31 Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale. ; - la d.g.r. 23 gennaio 2004, n. 16065 Disposizioni per la tutela della fauna ittica, ai sensi dell art. 12, comma 2, della l.r. 12/01 ; PRESO ATTO che: - con nota prot. regionale n. Z1.2008.13928 del 28/07/2008 è stata depositata presso il protocollo generale della Regione Lombardia - da parte di Corrado Viganò (Proponente) - la richiesta di verifica di assoggettabilità, ai sensi degli artt. 6 e 20 del d.gls. 152/06, alla procedura di Valutazione d Impatto Ambientale relativa al progetto per la derivazione idroelettrica dal torrente Val Marcia nei comuni di Casargo e Premana (LC) ; - con nota prot. n. Z1.2009.4423 del 04/03/2009 si chiedeva alla Provincia di Lecco (Settore Ambiente, Ecologia e Caccia) di esprimersi in merito al progetto; - con nota prot. 13365PG/ma del 18/03/2009 ( prot. regionale n. Z1.2009.6076 del 25/03/2009) Provincia di Lecco (Settore Ambiente, Ecologia e Caccia) comunicava parere negativo; - con nota prot. T1.2010.10864 del 04/06/2010 il Proponente ha chiesto il cambio della titolarità della procedura in atto da Viganò Corrado a Varrone Energia srl; VISTA la documentazione depositata dal Committente e costituita da: - Studio Preliminare Ambientale - Descrizione Ambientale documento e tavola cartografica - Relazione tecnica Impianto idroelettrico Val Marcia - Relazione tecnica Impianto idroelettrico Val Marcia - 12 tavole cartografiche - Relazione geologica, idrogeologica e geotecnica - Aspetti idrogeologici e analisi energetica 2

DATO ATTO che, durante l iter istruttorio relativo alla pronuncia di compatibilità ambientale, non è pervenuta alcuna osservazione ai sensi dell art. 20, comma 3 del d.lgs. 152/06; DATO ATTO che sono pervenuti i seguenti pareri specialistici, di cui si è tenuto conto nello svolgimento dell istruttoria e nel presente decreto: - Provincia di Lecco, Ufficio Caccia e Pesca (prot. n. 0013365 del 18.03.2009 prot. Z1.2009.0006076 del 25.03.2009) ha espresso parere decisamente contrario evidenziando come la Val Marcia sia l ultimo torrente della Valsassina non derivato e pertanto l ultimo a conservare condizioni di originale naturalità e ad essere un serbatoio di biodiversità per il torrente Varrone. RILEVATO quanto segue in merito alle caratteristiche del progetto ed alla sua localizzazione: - il progetto riguarda una derivazione a scopo idroelettrico nel bacino imbrifero Val Marcia, affluente in sinistra orografica del torrente Varrone, nel Comune di Premana (LC); - Secondo il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) le condotte attraversano in parte un area di frana stabilizzata (Fs)/Modifiche e integrazioni; - Le opere di progetto ricadono in un elemento di secondo livello della RER; - Le aree interessate dal progetto ricadono nel Fascia Prealpina all interno di Fascia Prealpina - Paesaggi della montagna e delle dorsali del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP); - Secondo il Piano di Tutela e Uso delle Acque (PTUA) ed il Piano di Gestione del Distretto Idrografico del Fiume Po il torrente Varrone di cui il torrente Val Marcia è tributario, risulta avere uno stato ecologico classificato buono ; - Piano Ittico Provinciale: le opere ricadono in aree interessate da ripopolamenti ittici; - Sia nel Piano Regolatore Generale del Comune di Premana che del Comune di Casargo le opere in progetto ricadono nelle aree classificate agricolo generico, boschi ; - l area risulta soggetta ai seguenti vincoli: vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. 3267/23; vincolo paesaggistico ai sensi del d.lgs. n.42 del 22 gennaio 2004, art. 142 comma 1 lettere c), g); - Il progetto, in particolare, prevede: la realizzazione dell opera di presa a quota 877,6 m s.l.m. collocata in subalveo a raso presso una briglia esistente. La presa è dotata di un manufatto in linea all alveo, calibrato 3

per il rilascio del DMV che consiste in un apertura nella vasca di presa sottostante la griglia; la vasca di sedimentazione esistente viene allungata di 20 m verso il canale di carico ed è collocata in sponda idrografica sinistra con lo sfioro per il troppo pieno che convoglia le acque nel torrente Val Marcia; il canale di adduzione esistente viene sostituito con una tipologia mista tra manufatti prefabbricati (100x90 cm) con soletta asportabile e tubi in PEAD di diametro 1000 mm parzialmente interrati. Parallelamente al canale saranno posati due cavidotti per il cavo di segnali e alimentazione delle apparecchiature alla presa. Il canale è collocato in sponda sinistra e segue il profilo del versante fino alla vasca di carico a monte della centrale di trasformazione. Prima della vasca di carico è previsto lo sfioratore che scarica in un canale aperto che confluisce nel torrente Varrone; la vasca di carico esistente viene aumentata di volume con un allargamento di 10 m e ha una pianta di 2,5x21m è sarà raggiungibile mediante una pista forestale da realizzare in prosecuzione della pista esistente; la condotta forzata esistente viene sostituita da una condotta forzata (DN 700) che segue lo stesso tracciato della condotta esistente. Parallelamente alla condotta sarà posato il cavidotto per il cavo a fibre ottiche per la comunicazione tra centrale e vasca. Un secondo cavidotto potrà alloggiare un altro cavo per i servizi. La condotta attraversa l alveo del torrente Varrone prima di arrivare alla centrale di trasformazione; l edificio della centrale esistente è collocato in sponda destra idrografica del torrente Varrone viene consolidato e ripristinato per consentire l alloggio delle apparecchiature elettroidrauliche. Il collegamento con la rete elettrica è previsto mediante una linea aerea di media tensione di circa 200 m fino alla cabina/trasformatore a palo ENEL nell area industriale di Premana. In alternativa si prevede l interramento della linea; la parete della centrale costituisce l argine del Varrone, il canale di scarico restituisce le acque turbinate nel torrente Varrone a quota 753,5 m s.l.m. ed è posto nella parete della centrale sotto il piano di posa delle turbine; - il progetto prevede la realizzazione di un impianto di produzione di energia idroelettrica, avente le caratteristiche riportate in tabella: 4

Caratteristica tecnica u.m. Valore Quota di prelievo portata (camera di carico) m s.l.m 877,6 Quota asse turbina m s.l.m 753,5 Salto utile (Q concessione) m 124,1 Portata media annua naturale l/s 397,40 Portata media nominale richiesta l/s 347,40 s.i.a. Portata massima richiesta l/s 900 Superficie bacino imbrifero sotteso Km 2 8,57 Deflusso Minimo Vitale l/s 50 Lunghezza della condotta forzata m 1282 Potenza nominale di concessione kw 409,8 Produzione media annua kwh/a 2.702.345 - per quanto riguarda le ulteriori caratteristiche dell intervento si rimanda alla documentazione depositata agli atti dell istruttoria. PRESO ATTO che in merito al progetto e ai suoi effetti sull ambiente - valutato il complesso delle informazioni prodotte - dall istruttoria condotta è emerso quanto segue: Regime idrogeologico ed ecosistemi: il contesto territoriale nel quale si inseriscono le opere di progetto è caratterizzato da un elevata naturalità. I primi 400 m del torrente dall opera di scarico verso monte sono caratterizzati da un ambiente idrico frammentato, tuttavia in questo tratto sono previste immissioni di Trota Fario eseguite per scopi alieutici dalla Provincia di Lecco. Il tratto a monte fino al sito dove è prevista l opera di presa ha caratteristiche di elevata naturalità ed è possibile osservare tipologie di habitat diversi come il torrente e le pozze laterali di importanza per le specie anfibie. Il torrente Val Marcia nel tratto sotteso alla presa, ha una popolazione ittica strutturata che si riproduce in loco e risulta essere, secondo quanto riportato nel parere della Provincia di Lecco - Ufficio Caccia e Pesca, l ultimo torrente della Valsassina non derivato e pertanto l ultimo a conservare condizioni di originale naturalità e ad essere un serbatoio di biodiversità per il torrente Varrone. Si evidenzia inoltre che il sopralluogo effettuato in data 22 luglio 2010 ha evidenziato il pessimo stato di conservazione delle infrastrutture della derivazione esistente e la 5

sostanziale inesistenza di una portata attualmente derivata: pertanto, il torrente, può essere considerato a tutti gli effetti naturale. La riduzione della portata comporta la perdita di habitat fisico e l alterazione delle caratteristiche chimico fisiche dello spazio residuo per le specie ittiche, per le specie che svolgono parte del proprio ciclo biologico nel torrente e per le specie che compongono il drift, la base della catena alimentare dell ecosistema acquatico. L impatto maggiore si prevede nella fascia di monte dove la riduzione del perimetro bagnato comporta l asciutta delle aree riproduttive, l abbassamento se non la scomparsa degli habitat delle pozze laterali, l isolamento delle pools a causa della riduzione del tirante idraulico e quindi della possibilità di passaggio della fauna. Gli apporti idrici nel tratto sotteso sono dati da valgelli stagionali attivi durante le precipitazioni atmosferiche. Inoltre, le sponde del torrente e l alveo sono collocate su detriti di falda per cui la riduzione della portata può comportare l assorbimento della vena fluida in subalveo. L alveo in roccia è stato osservato solo nel tratto terminale della Val Marcia. La fascia di monte, pur avendo una presenza di pools in grado di mantenere una profondità utile alla fauna ittica, non garantisce la continuità dell ecosistema sull intera asta sottesa soprattutto per quei tratti ancora naturalmente connessi in quanto rischia di mantenere le pozze sostanzialmente isolate con un conseguente sovra sfruttamento delle risorse alimentari e la inevitabile perdita della biodiversità. Le nuove condizioni di portata non garantiscono la sopravvivenza delle specie ittiche naturali nè delle specie immesse ai fini alieutici. Pertanto il DMV proposto di 50 l/s non è cautelativo per il raggiungimento degli obiettivi di qualità del PTUA e del Piano di Gestione del Bacino Idrografico del Po. paesaggio: l impatto consiste nel disboscamento di una fascia per la realizzazione della pista di accesso alla vasca di carico in corrispondenza della collocazione della condotta forzata. Un ulteriore taglio è previsto lungo il tracciato della condotta forzata e del canale adduttore per consentire le operazioni di sostituzione delle tubature e del canale prefabbricato. La realizzazione del progetto comporterà la riduzione della portata, alterando la percezione visiva del torrente nelle sue caratteristiche fondamentali, andando questo ad assumere continuamente condizioni idrografiche similari a quelle delle magre 6

correnti con conseguente riduzione dell effetto paesaggistico del torrente. suolo: gli scavi per la messa in posa della condotta forzata possono interessare aree soggette a locali fenomeni di dissesto. Il tracciato della condotta forzata prevede l attraversamento dell alveo del torrente Varrone con possibili interferenze nelle dinamiche torrentizie; vegetazione: le aree di cantiere legate alla realizzazione dell impianto di presa e della condotta forzata comportano un apertura del soprassuolo boscato. Le aree di cantiere possono essere colonizzate da specie pioniere alloctone impedendo il recupero della naturalità dei luoghi; RITENUTO, sulla base di quanto sopra riportato, di concludere che: - nel complesso, le informazioni prodotte dal Proponente e la loro esposizione consentono una adeguata comprensione delle caratteristiche del progetto e la valutazione dei principali effetti che l opera può comportare sull ambiente, in coerenza con le indicazioni di cui all art. 20 del d.lgs 152/06; - sussistono fattori legati alla realizzazione del progetto in esame che possano causare ripercussioni sull ambiente di importanza tale da rendere necessaria la procedura di valutazione d impatto ambientale ai sensi del d.lgs 152/06, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: sensibilità ambientale del contesto, con particolare riferimento al particolare pregio del tratto in questione, che ha permesso l insediarsi di un ecosistema ben strutturato; dimensioni del progetto soprattutto in relazione al tratto sotteso; DATO ATTO che il presente provvedimento concorre all Obiettivo Operativo 15.5.2 Attuazione della normativa sulla Valutazione di Impatto Ambientale in sinergia con gli Enti locali del vigente PRS, nonché dalle infrastrutture strategiche di cui al Titolo III, capo IV, del d.lgs. 163/06 e attività connesse alla manifestazione di volontà d intesa del vigente PRS; DECRETA 1. di assoggettare alla procedura di Valutazione di impatto ambientale ai sensi dell art. 20, comma 6 del d.lgs 152/06 il progetto relativo alla derivazione idroelettrica dal torrente Val Marcia in comune di Casargo (LC) secondo la soluzione progettuale indicata negli elaborati prodotti dal 7

Proponente per le motivazioni espresse in premessa. 2. di trasmettere copia del presente decreto a Varrone Energie S.r.l. (Proponente). 3. di informare contestualmente i seguenti soggetti dell avvenuta decisione finale e delle modalità di reperimento della stessa: Comune di Premana (Lc); Comune di Casargo (Lc); Provincia di Lecco; Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, Val d Esino e Riviera; ARPA Lombardia. 4. di provvedere alla pubblicazione sul B.U.R. L. della sola parte dispositiva del presente decreto. 5. di provvedere altresì alla pubblicazione integrale del presente provvedimento sul sito web www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/. 6. di rendere noto che contro il presente decreto è proponibile ricorso giurisdizionale presso il T.A.R. della Lombardia secondo le modalità di cui al d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, ovvero è ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 o 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto. Il Dirigente Ing. Filippo Dadone 8