La terapia fotodinamica. Dott. S. Santoro Dott.ssa C. Sannace U.O. di Oculistica P.O. S.Maria degli Angeli A.U.S.L. BA/5 Putignano

Documenti analoghi
DEGENERAZIONE MACULARE SENILE

DEGENERAZIONE MACULARE LEGATA ALL ETA (INDICAZIONI PER LA GESTIONE)

Classificazione della CNV e attuali possibilità terapeutiche

Clinica e terapia. malattie. retiniche. delle. Direttore Scientifico Alfredo Pece

Eicosanoidi. Acidi grassi esterificati. lipocortina FANS. Prostanoidi. glucocorticoidi AC. ARACHIDONICO. Cicloossigenasi.

retina macula La macula è la parte centrale della retina. Essa consente la visione dei colori ed il riconoscimento di dettagli come ad es. la lettura.

MODULO 7 Lezione 4 CORIOCAPILLAROPATIE PRIMITIVA CASO CLINICO. 1. Un caso di coriocapillaroscopia


I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI

Dott.ssa Barbara Parolini Responsabile Chirurgia Vitreoretinica Istituto Clinico S. Anna, Brescia

DISTRIBUZIONE DEFINIZIONE:

Laser-terapia. Terapia della retinopatia diabetica: quando e come. G. Addabbo. Bari, 7-10 novembre 2013

ELIMINAZIONE DEI FARMACI. L eliminazione di un farmaco avviene per escrezione e/o per biotrasformazione.

Coccaglio (BS), 2 Marzo 2018 LA PROGRAMMAZIONE DELLA GRAVIDANZA NELLA DONNA CON DIABETE PREGESTAZIONALE COMPLICATO. L. Giannì

Vasculopatie venose. Dr. Giovanni Papa Coordinatore FIMMG FORMAZIONE LAZIO

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

settima lezione fisiopatologia dell emostasi

Stefano Miglior. Il glaucoma neovascolare SMI

SODIUM SALICYL 80% WSP, polvere per soluzione orale per bovini (vitelli) e suini.

CHEMIOTERAPIA-1 PRINCIPI DI CHEMIOTERAPIA

Recettore canale per il GABA

Milano 15 settembre Dr. Enrico Franciosi

ENZIMI. Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche.

I FATTORI DI CRESCITA IN ORTOPEDIA

Il diabete e l occhiol Occhio al diabete

Emostasi. Nei meccanismi emostatici si distinguono tre componenti:

L Emostasi. Integrità vasale Normale funzionalità endoteliale Fattori Anticoagulanti Fibrinolisi

Laserterapia LA TERAPIA LASER ENDOVENA A BASSA POTENZA

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

Unità Operativa di Medicina Nucleare

I principali mediatori chimici dell infiammazione

I LIPIDI Andrea Cairola & Roberta Bassoli 1DEO 28 aprile 2016

ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

Formazione di una placca aterosclorotica

IL CRISTALLINO SUBLUSSATO U.O. DI OCULISTICA

Distribuzione. Lipidi. Uomo (17%) Alimenti origine: animale, vegetale. Apporto energetico: 20-25%

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE GLUTATIONE GERMED 600 mg/4 ml polvere e solvente

proteine enzimi RNA ribozimi substrati altamente specifici -asi

1. Quali dei seguenti fattori influenza l assorbimento di un farmaco?

IL RUOLO ATTIVO DEL TSRM NELLE PROCEDURE ANGIOGRAFICHE CON CO 2 : DALLA PROCEDURA INTERVENTISTICA AL POST PROCESSING DELLE ACQUISIZIONI

Clinica e terapia. malattie. retiniche. delle. Direttore Scientifico Alfredo Pece

La degenerazione maculare neovascolare nella miopia patologica

Terapie della Degenerazioni Maculari Prof. Bruno Lumbroso

Recenti novità sull impiego pediatrico di paracetamolo all insegna dell appropriatezza

Ampio spettro d azione (?) Buon profilo farmacocinetico Scarsa tossicità primaria e secondaria Tre possibilità di uso: terapia empirica terapia

Relazione sull attività scientifica svolta nel quadrimestre 1 giugno-30 settembre 2007 dalla Dott.ssa Ilaria Zanotti

Formazione dell essudato

La clinica delle sindromi emofiliche

Fattori di rischio per Aterosclerosi: IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIE

Università degli studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia

FOCUSVEN 5% GEL. Benzidamina cloridrato Gel

AUSL BA/5 P.O. PUTIGNANO U.O. OCULISTICA LA PREVENZIONE DEL GLAUCOMA ASPETTI EPIDEMIOLOGICI E CLASSIFICAZIONE. Dr. S. Santoro Dr. N.

4.2 Indicazioni per l utilizzazione specificando le specie di destinazione

ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

LA DEGENERAZIONE MACULARE SENILE. Dr. S. SANTORO Direttore della Struttura Complessa di Oculistica Ospedale S. Maria degli Angeli Putignano

Allegato B al Decreto n. 147 del 19 agosto 2014 pag. 1/6

Antiedemigena AZIONE TRIVALENTE. Analgesica. Antinfiammatoria

Utilizzazione dei dati di monitoraggio biologico

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

I lipidi Digestione e assorbimento

INTRODUZIONE. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono un gruppo. eterogeneo di composti, spesso chimicamente non correlati, che tuttavia

Allegato III. Emendamenti alle sezioni pertinenti del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio illustrativo

ANESTETICI LOCALI IN ODONTOIATRIA

FARMACOLOGIA DELL EMOSTASI E TROMBOSI

Acqua: nutriente essenziale

IL LASER A DIODO A 980 nm

BIOCHETASI granulato effervescente BIOCHETASI compresse effervescenti

LIPIDI COMPLESSI E LIPOPROTEINE

Trattamento quantitativo della complessazione e della reattività nei sistemi supramolecolari

Regione Piemonte - Azienda Sanitaria Locale V.C.O. Presidio Ospedaliero di Domodossola S.C. OCULISTICA Direttore Dr. Renzo BORDIN

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

PRIMA DELL USO LEGGERE CON ATTENZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL FOGLIO ILLUSTRATIVO

INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

ateromi placche aterosclerotiche, DEFINIZIONE

Foglio illustrativo: informazioni per l utilizzatore. VFEND 50 mg compresse rivestite con film VFEND 200 mg compresse rivestite con film Voriconazolo

IL SUGAMMADEX. F. Turchet, P. Grassi, U. Lucangelo, G. Berlot

FARMACI IPOLIPEMIZZANTI

Mantenimento dell omeostasi

Mantenimento dell omeostasi

TRASPORTO VESCICOLARE

MODULO 4 Lezione 4 Casi clinici di retina medica dalla pratica clinica quotidiana PATOLOGIE DELL INTERFACCIA VITREO-RETINICA casi clinici n.

Anestetici locali : Danno anestesia senza dare amnesia o perdita della coscienza

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi

VITAMINE LIPOSOLUBILI

Eziologia: Studia le cause specifiche, iniziali o successive, che determinano un alterazione dei meccanismi omeostatici.

Puntura evacuativa: quando dove e come

ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

IN THE LA SOLUZIONE RAPIDA PER I SINTOMI DELL HERPES GENITALE

TRATTAMENTO DELLA PLACCA CON XIAPEX ( COLLAGENASI DI CLOSTRIDIUM HISTOLYTICUM)

SORVEGLIANZA ATTIVA DEGLI EVENTI AVVERSI DOPO VACCINAZIONE ANTI-HPV SCHEDA CLINICA INDIVIDUALE

BMI DISTRIBUZIONE GRASSO CORPOREO SINDROME PLURIMETABOLICA

DEPILAZIONE LASER AD ALESSANDRITE 755nm

INTERAZIONI FARMACOLOGICHE

Chef Andrea Palmieri & Dott.ssa Francesca Base

Gli effetti del testosterone nei tessuti sono in parte mediati dalla sua metabolizzazione in altri due steroidi attivi, il diidrotestosterone e l

Il sistema endocrino

LA LENTE ACCOMODATIVA 1CU NOSTRE ESPERIENZE

BILIRUBINA. Eme ossigenasi. Biliverdina reduttasi

Transcript:

La terapia fotodinamica Dott. S. Santoro Dott.ssa C. Sannace U.O. di Oculistica P.O. S.Maria degli Angeli A.U.S.L. BA/5 Putignano

E una nuova metodica per il trattamento della CNV che prevede l utilizzo di un agente fotosensibilizzante, la verteporfina, e la sua successiva attivazione luminosa con laser a diodo semiconduttore a 690 nm.

Verteporfina Sostanza lipofilica fotosensibile Derivato mono-acido dell anello A della benzoporfina (BPD-MA) sintetizzato dalla protoporfina IX Non ricostituita si trova in una fiala di polvere secca liofilizzata, sotto forma di preparazione liposomica, di colore verde scuro e contiene: Sost. Attiva: 15 mg di verteporfina Eccipienti: Lattosio, fosfatidil glicerolo Antiossidanti: E304, E321

Meccanismo d azione Il 91,1% della verteporfina iniettata nel sangue si coniuga velocemente con le lipoproteine plasmatiche a bassa densità e ricche di colesterolo che la trasportano fino ai recettori per le LDL, particolarmente numerosi nelle membrane plasmatiche delle cellule endoteliali proliferanti Il 6% si lega alle albumine del plasma e il resto ad altre frazioni lipoproteiche L endotelio neovascolare ha una fortissima affinità chimica per la verteporfina ed ha un potere di assorbimento maggiore rispetto alle cellule del tessuto sano

Meccanismo d azione La verteporfina viene fotoattivata da una laser a diodo a 690 nm, reagisce con il substrato e trasferisce la sua energia all ossigeno molecolare generando una reazione fotodinamica che produce singlet oxygen citotossico per le strutture biologiche cellulari attraverso l inibizione di particolari sistemi enzimatici di membrana Il danno alle membrane endoteliali determina il rilascio di sostanze vasoattive e di fattori procoagulanti che portano all aggregazione delle piastrine, alla formazione di coaguli di fibrina e all occlusione dei neovasi mediante un processo di fototrombosi selettiva focale

Meccanismo di azione della PDT

Metabolismo Il farmaco viene eliminato per via epatobiliare ed eliminato dal sangue dopo circa 24 ore Clearance bifasica: fase rapida (emivita <20 min) e fase lenta (emivita <8 h)

IL TRATTAMENTO 6 mg/m 2 di superficie corporea Potenza: 600 mw/cm con una fluenza di 50 J/cm 2 Tempo di esposizione: 83 sec Diametro dello spot variato fino a 5400 microns CALCOLO DELLO SPOT Dimensione lineare massima + 1000 microns

Controindicazioni e precauzioni Controindicazione: porfirie, gravidanza e allattamento Cautela: malattie del fegato con alterazioni della funzionalità epatica e allergie importanti Occhiali scuri di protezione evitando l esposizione alla luce del sole e alle sorgenti di luce alogena finchè il farmaco non sia stato completamente eliminato dal corpo nell arco di 2-3 giorni.

Indicazioni I risultati degli studi clinici hanno dimostrato che la PDT con verteporfina riduce il rischio di perdita visiva rispetto al placebo nei seguenti casi: DMLE essudativa e CNV prevalentemente o minimamente classica subfoveale DMLE e CNV occulta MP e CNV subfoveale

Nelle CNV subfoveali idiopatiche o secondarie a: strie angioidi POHS Coroidite multifocale il trattamento con verteporfina, pur non essendoci studi controllati che ne dimostrino l efficacia, può essere, comunque preso in considerazione, in casi selezionati.

Requisiti clinici e angiografici ideali per un risultato terapeutico più efficace AV tra 1/10 e 5/10 Meglio se con insorgenza recente dei sintomi Neovasi subfoveali CNV con componente classica > 50% Dimensione lineare massima della CNV di 5400 microns Bordo nasale dista 200 microns dal disco ottico

Complicanze Generali: rottura della vena, necrosi del braccio (1 caso), nausea (2%), reazioni di fotosensibilizzazione come eritema e reazione cutanea nelle 48 ore successive (2%), dolori alla schiena durante la perfusione (2%), gran male epilettico post traumatico (1 caso), reazioni allergiche Oculari: riduzione acuta del visus (1% in TAP e 4% in VIP) con perdita permanente nel 2% (occlusione coriocapilare), disturbi transitori della visione (annebbiamenti e fastidi) nel 22%, atrofia dell EPR, emorragie retiniche (1%), emorragie vitreali (1/200), rottura dell EPR.

Andamento favorevole della sintomatologia Metamorfopsie ridotte Visione soggettivamente stabile rispetto ai controlli precedenti

Aspetti angiografici favorevoli Riduzione del leakage e alone ipofluorescente pigmentato Margini rettilinei della CNV Ridotte dimensioni e circostante atrofia dell EPR Aspetto asciutto della CNV e granularità del margine pigmentato