Destinatari Alunni e docenti. Analisi del bisogno In un ottica d integrazione tra la scuola e le altre esperienze di vita diventa particolarmente importante e significativa la presenza di una figura professionale capace di porsi come tramite fra i ragazzi e l Istituzione con un lavoro di collegamento e di relazione. Esigenze fondamentali Maggiore informazione rispetto a: -Temi del disagio giovanile (prevenzione, consumo di sostanze, integrazione, sessualità, comportamenti a rischio, educazione alimentare). -Gruppi, associazioni e attività extrascolastiche che affrontano i temi proposti. -Rapporto alunni- scuola- esperienze di vita. Maggiore attenzione ai gruppi, alle situazioni e alle dinamiche relazionali interne ed esterne: -Instaurare un collegamento tra la scuola e le attività esterne che coinvolgono i ragazzi. -Affiancare il Corpo Docenti nelle attività extrascolastiche (viaggio d istruzione, progetti e laboratori pomeridiani). -Stabilire un punto di riferimento relazionale sia per gli alunni che per l Istituto. -Comprendere la necessità d interventi di stampo educativo mirati con la formazione di gruppi guidati. -Progettare, realizzare e coordinare le attività educative scolastiche ed extrascolastiche. -Favorire l integrazione degli studenti stranieri all interno delle classi e delle attività esterne. -Promuovere attività interculturali che consentano una maggiore valorizzazione e comprensione delle diversità. -Coordinare e favorire la collaborazione tra le diverse agenzie e associazioni che lavorano all interno dell istituto istituendo dei momenti d incontro e confronto tra queste e l istituto stesso. -Contribuire a formare una conoscenza basata sull interscambio tra persone. Definizione delle finalità -Stimolare il confronto tra le diverse culture. -Agevolare la formazione di un pensiero critico riguardo ai temi del disagio giovanile. -Favorire una maggiore comprensione delle dinamiche relazionali all interno della scuola. 1 / 5
-Favorire il rapporto tra il mondo scuola, le attività ed esperienze individuali, i servizi e le organizzazioni esterne. -Creare un riferimento per la progettazione e realizzazione d attività scolastiche ed extrascolastiche in relazione al disagio giovanile sia per gli studenti che per il corpo docenti. -Creare un coordinamento tra le diverse proposte educative. Obiettivi Porsi come figura intermedia tra Scuola, alunni ed esperienze di vita esterne. riferimento per gli studenti rispetto a: Porsi come -Problematiche e difficoltà relazionali (integrazione, diversità, capacità d ascolto, mediazione culturale, situazioni di disagio, bullismo, episodi d intolleranza o razzismo). -Comportamenti a rischio (prevenzione, consumo di sostanze, disturbi alimentari, sessualità). -Formazione di pensiero critico individuale verso il disagio giovanile e in particolare i comportamenti a rischio. -Incontro tra il singolo e il contesto (scuola e extrascuola) per ampliare il modo di vedere il rapporto tra la realtà, il singolo e l altro. -Collaborazione con i rappresentanti di classe e istituto nella programmazione delle rispettive assemblee. -Collaborazione nella progettazione e realizzazione d attività extrascolastiche inerenti ai percorsi educativi. Porsi come riferimento per gli insegnanti rispetto a: -Problematiche e difficoltà relazionali (integrazione, diversità, capacità d ascolto, mediazione culturale, situazioni di disagio). -Comportamenti a rischio (prevenzione, consumo di sostanze, disturbi alimentari, sessualità). programmazione concordata d attività di formazione sui temi educativi. -Affiancamento su richiesta per le attività extrascolastiche curriculari (viaggi d istruzione, laboratori mattutini e pomeridiani). Porsi come collegamento tra: -L'istituto e i Servizi specialistici esterni in caso di particolari problematiche e situazioni. -L'istit uto e le diverse agenzie e associazioni che collaborano con esso coordinandone le attività. Struttura e metodi Il progetto prevede tre diverse fasi. La metodologia sarà concordata dall'educatore e i referenti in relazione alle necessità dei diversi destinatari. Fase 1: Inserimento e osservazione Fase 2: Progettazione e realizzazione 2 / 5
Fase 3: Verifica finale Fase 1: Inserimento e osservazione Azione: inserimento dell educatore nel contesto scolastico e osservazione delle dinamiche relazionali. In relazione alla Scuola, la figura dell educatore è presentata al Collegio Docenti e al personale d Istituto affinché questi ne apprendano il ruolo e le competenze specifiche. L educatore stabilirà un contatto con le agenzie e le associazioni che svolgono o intendono svolgere attività scolastiche ed extrascolastiche, e la visione dei laboratori già avviati collegati al progetto. In relazione agli studenti, la modalità prevista è quella della presenza costante nei momenti informali (ingresso, intervallo, uscita ). La prima fase sarà dedicata all osservazione del naturale aggregazionismo degli studenti nei momenti informali all interno dell istituto, ad un mappatura di dinamiche relazionali e punti d incontro, per dare all educatore la possibilità di conoscere gli utenti del progetto, individuarne bisogni, esigenze, interessi e anche le forme di disagio più marcate. Il metodo che s intende utilizzare è quello dell educativa di strada già a partire dai primi contatti tra gli studenti e la nuova figura. Trascorso un primo momento, sarà necessaria la convocazione di un primo incontro tra l educatore, il referente, il Dirigente scolastico, la psicologa e i coordinatori delle diverse classi al fine di presentare particolari forme e situazioni di disagio. In seguito sarà importante un altro breve periodo d osservazione al fine di consentire all educatore di individuare appieno le segnalazioni ricevute. Per agevolare l inserimento della figura presso le diverse classe è stato concordato l avvio di un progetto già presente nell anno passato all interno dell istituto. Il progetto in merito parte dall'associazione Tangram di Alba. Affiancare l educatore neo arrivato ad un associazione già presente permette un migliore e più rapido contatto tra la figura nuova e gli studenti e consente di valutare il metodo già in uso nell istituto. In allegato i Moduli che interessano questo progetto e il loro costo. In particolare i temi trattati saranno: Educazione sessuale e emotiva moduli1-2- 3; Cittadinanza consapevole moduli 2-3. Periodo: Primo mese. (Al termine della terza settimana è previsto il primo incontro). Fase 2: Progettazione e realizzazione Azione: facendo uso delle informazioni raccolte, l educatore potrà avvicinarsi attivamente agli alunni. Attraverso il dialogo informale si può cogliere le necessità dei ragazzi e avviare una progettazione con i vari rappresentanti al fine di utilizzare le assemblee di classe come primo momento d incontro e confronto sulle tematiche più sentite inerenti ai comportamenti a rischio o al disagio. L intento è quello di permettere ai ragazzi, guidati dall educatore, di esprimere le proprie difficoltà e i propri interessi. In quest ottica è possibile costituire gruppi di lavoro pomeridiano su particolari temi che aiutino i ragazzi a formarsi un pensiero critico nei confronti delle problematiche presentate. Diventa fondamentale la collaborazione tra le diverse figure presenti: docenti, psicologo, conduttori dei vari laboratori. Qualora si presentassero situazioni di particolare disagio, sarà compito dell educatore segnalare il caso alla referente e al Dirigente scolastico, rinviarlo allo psicologo dell Istituto e, se necessario, in accordo con lo psicologo stesso, ai Servizi specializzati esterni. Le tecniche e la metodologia utilizzati per raggiungere gli obiettivi saranno stabiliti dall educatore in relazione alle informazioni raccolte nel periodo d osservazione e gli incontri successivi. Consisteranno in incontri singoli, nei gruppi classe o in gruppi tematici, presenza nei momenti informali, assemblee, laboratori qualora concordato coi 3 / 5
conduttori dei laboratori stessi. Potrebbe essere richiesta la collaborazione di docenti, personale d Istituto o specialisti esterni. È possibile attivare, in accordo con il Collegio Docenti, corsi o incontri di formazione sulle tematiche educative indicate con l intento di creare un solo corpo scolastico che collabori e agisca sulle situazioni in modo compatto e uniforme per non generare stati ulteriori di confusione o disagio negli studenti. Il coordinamento delle attività agevola il corretto andamento sia delle attività scolastiche sia di quelle extrascolastiche e consente di avere una visione globale più chiara, con interventi più mirati dove necessario e una forma di prevenzione dei comportamenti a rischio più efficace. L affiancamento, qualora richiesto, nelle attività scolastiche più informali (viaggio d istruzione, giornata verde, giornata dell arte, ecc) consente di valorizzare il ruolo educativo dell insegnante e di avere un confronto diretto con uno specialista del settore. Il metodo ritenuto più idoneo per gli obiettivi vi è quello del dialogo frontale costante con l utenza, l ascolto privo di giudizio che induca un clima di apertura e fiducia. In questo modo sarà possibile scoprire e valorizzare aspetti positivi magari poco conosciuti del singolo. Periodo: dal secondo mese al termine delle lezioni. (Incontri di verifica periodici delle varie attività e dei laboratori saranno concordati col dirigente scolastico e i singoli interessati in itinere). Fase 3: Verifica finale Azione: al termine delle singole attività è previsto un momento di confronto e verifica con i ragazzi. E possibile anche la somministrazione di questionari sull indice di gradimento.al termine di tutte le attività è previsto un incontro con il Dirigente scolastico e il referente dell Istituto al fine di valutare l andamento globale dell attività, i progetti proposti, la ricezione, la partecipazione attiva e i vari interventi effettuati. A partire dai risultati ottenuti sarà possibile preventivare un piano d azioni da presentare all inizio dell anno successivo nell ottica di un miglioramento del servizio offerto sia ai docenti che agli alunni. Il risultato della verifica potrà essere presentata al Collegio Docenti qualora il Dirigente scolastico lo ritenga opportuno. Periodo: Termine delle lezioni. Tempi di realizzazione -15 ore settimanali suddivise tra mattino e pomeriggio in base alle attività da svolgere per 30 settimane. -70 ore nell affiancamento delle attività extrascolastiche (viaggio d istruzione, giornata verde, giornata dell arte, ecc) -30 ore nell arco dell intero anno scolastico per presentazione iniziale, incontri di valutazione intermedia e finale, incontri coi Servizi esterni e specialisti. Valutazione -Intermedia tramite colloqui costanti col Dirigente scolastico e il referente d Istituto. -Intermedia tramite colloqui coi coordinatori delle singole attività. -Intermedia tramite colloquio coi ragazzi e questionari di gradimento. -Finale tramite colloquio col dirigente scolastico e il referente dell Istituto. Conduttori 4 / 5
Educatore Beni materiali e servizi -Materiale di cancelleria, materiale didattico e informatico (televisori, videoproiettori, computer, videocamera, fotocamera, computer portatile) -Aule scolastiche -Sala polifunzionale -Rappresentanti delle agenzie e delle associazioni -Personale d istituto -Docente referente - Servizi specialistici esterni 5 / 5