COMORBILITA DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO Psicologa-Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale Cell. 3208134505 Mail: dottoressacattaneofrancesca@gmail.com
Disturbi Specifici dell Apprendimento: Difficoltà nell apprendimento e nell uso di abilità scolastiche: Lettura delle parole imprecisa o lenta e faticosa Difficoltà nella comprensione del significato di ciò che viene letto Difficoltà nello spelling Difficoltà nell espressione scritta Difficoltà nel padroneggiare il concetto di numero, i dati numerici o il calcolo Difficoltà nel ragionamento matematico DISLESSIA DISCALCULIA DISGRAFIA DISORTOGRAFIA
DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO -2-1 0 +1 +2
COMORBILITA DSA presenza di due o più disturbi TRA LORO Dislessia Disgrafia Disortografia Discalculia CON ALTRE CONDIZIONI CLINICHE Disprassia Disturbi dell umore Disturbo da Deficit d Attenzione/Iperattività Disturbi d ansia
DISPRASSIA non corretta esecuzione di una sequenza motoria che risulta alterata nei requisiti spaziali e temporali e può comportare goffaggine, problemi nell'organizzare il lavoro e nel seguire delle istruzioni. EPISODIO DEPRESSIVO MAGGIORE CARATTERISTICHE PRINCIPALI: Umore deflesso Aumentata irritabilità Ridotto interesse o piacere ACCOMPAGNATO DA: riduzione (aumento) dell'appetito, disturbi del sonno agitazione o rallentamento psicomotorio facile affaticabilità perdita di energia sentimenti di inadeguatezza o colpa,, difficoltà di concentrazione pensieri di morte/ ideazione suicidaria
DISTURBO DA DEFICIT D ATTENZIONE/IPERATTIVITA Disattenzione Iperattività Impulsività
Focalizzare l attenzione DISATTENZIONE Mantenere l attenzione per un tempo prolungato Filtrare gli stimoli
Essere sempre in movimento ed in azione IPERATTIVITA Avere comportamenti non finalizzati ad uno scopo preciso Essere maldestro nei movimenti Irrequieto
parlare e agire precipitosamente, senza riflettere IMPULSIVITA non rispettare il proprio turno non riuscire ad aspettare le gratificazioni pretendendo subito ciò che è stato promesso non rispettare le richieste a lui rivolte ed i ruoli assegnati
QUALI RIPERCUSSIONI? Basso rendimento scolastico Scarsa autostima Rapporti problematici con i coetanei Aggressività verbale o fisica
DEFICIT DI AUTOREGOLAZIONE Il processo di pianificazione e soluzione dei problemi La capacità di concentrarsi Il livello di autostima Il livello di motivazione Il bambino non riesce a regolare Il comportamento con gli altri La capacità di regolare le emozioni La tendenza ad agire impulsivamente Il comportamento motorio
FATTORI BIOLOGICI DEFICIT DI AUTOREGOLAZIONE STILE EDUCATIVO GENITORI
PARENT TRAINING ANALISI FUNZIONALE A B C GENITORE attribuzioni ANTECEDENTE PENSIERO EMOZIONE COMPORTAMENTO CONSEGUENZE Luca non vuole fare i compiti mi vuole far arrabbiare rabbia Gli dico di andare in castigo in camera sua Luca rimane in camera sua fino all ora di cena FIGLIO A B C ANTECEDENTE COMPORTAMENTO CONSEGUENZE comportamento Luca non vuole fare i compiti va in camera sua non svolge i compiti
INTERNE sono riferite a se stessi, alle proprie capacità o ai propri difetti ci aiuta a capire quello che accade intorno a noi ci aiuta a non sentirci ATTRIBUZIONI disorientati nel mondo in cui siamo inseriti ESTERNE Sono riferite a fattori diversi da sé: l azione degli altri, caratteristiche contingenti o il caso ci serve ad adattarci al nostro ambiente
MODELLO COGNITIVO PENSIERI mi vuole far arrabbiare COMPORTAMENTI Gli dico di andare in castigo in camera sua EMOZIONI Rabbia
MIO MARITO NON HA CHIAMATO PER AVVISARMI CHE STA ARRIVANDO Sarà stato trattenuto in ufficio T Mangiamo in tranquillità Avrà avuto un incidente P Continuo a chiamarlo al cellulare Starà perdendo tempo con i suoi colleghi R Continuo a chiamarlo al cellulare Preferisce rimanere al lavoro invece di tornare a casa T Non mangio
Attribuzioni UTILI Non importa di chi siano le responsabilità, sono più importanti le soluzioni ai problemi Non è solo un problema di mio figlio, anch io ho un ruolo in questa situazione Non è solo colpa mia, anche mio figlio fa la sua parte Non ho le prove per dire che mio figlio continuerà ad avere problemi in futuro: devo aspettare Ho bisogno di imparare ad apprezzare mio figlio così com è: devo aver sempre presenti sia i suoi punti deboli che quelli forti Devo focalizzarmi di più sui lati positivi di mio figlio Siamo tutti coinvolti in questa situazione, non è solo un problema di mio figlio
In base a quale criterio giudichiamo i NOSTRI comportamenti? COMPORTAMENTO UTILE + Ottengo qualcosa che mi piace Si allontana qualcosa che mi disturba COMPORTAMENTO NON UTILE - Perdo qualcosa che mi piace Ottengo qualcosa che mi disturba
F RINFORZO quando un azione viene seguita da una conseguenza positiva F A volte puniamo comportamenti adeguati e premiamo comportamenti inadeguati
TOKEN ECONOMY Comportamento bersaglio Premi
Regole Controllo Non lasciar fare al bambino quello che vuole Coerenza CONSEGUENZE Routine Gestione delle informazioni di ritorno
COMPORTAMENTI PROBLEMA DANNOSI O DI EVITAMENTO DELLA RESPONSABILITA DISTURBANTI COSTO DELLA RISPOSTA PUNIZIONE IGNORARE
TIME OUT 1. avvertire il bambino in modo che abbia la possibilità di assumere spontaneamente un comportamento corretto 2. se la condotta negativa persiste, il bambino viene fatto sedere su una sedia, zitto e tranquillo per alcuni minuti (da 2 a 5), senza che si impegni in nessuna attività e senza lasciare la sedia; se il bambino interrompe la procedura il tempo viene fatto ripartire da zero; se reagisce in modo aggressivo o comunque rifiuta di stare seduto tranquillo per il tempo stabilito, si utilizza come punizione di questo comportamento la perdita di un privilegio o una conseguenza negativa e si fa ripartire il conteggio del tempo non sospendendo comunque la procedura 3. se il bambino riesce a stare seduto sulla sedia per il tempo stabilito si termina la procedura riformulando la richiesta alla quale il bambino non ubbidiva: se esegue correttamente viene rinforzato, se si rifiuta si ricomincia la procedura.
Interazione positiva TEMPO PRIVILEGIATO sperimentare un clima rilassante condividere interessi COMPORTAMENTI POSITIVI NUOVI modello premio
AIUTARE IL FIGLIO A RISOLVERE I PROBLEMI Agire da modello per indurre il bambino a imitare i genitori affinché impari a risolvere i propri problemi in modo riflessivo con dei piani di azione PROBLEM SOLVING 1. Qual è esattamente il problema? 2. Penso tutte le soluzioni possibili 3. Considero con attenzione tutte le alternative individuate 4. Formulo un piano dettagliato 5. Verifico di aver eseguito bene il piano e di aver raggiunto lo scopo
AGIRE D ANTICIPO Applicare alle situazioni problematiche un piano d azione efficace Non ci limitiamo a reagire alle azioni del bambino ma interveniamo sul modo di pensare e pianificare le azioni
CHILD TRAINING EMOZIONI PROBLEM SOLVING TOKEN ECONOMY ESERCIZI DI POTENZIAMENTO DELL ATTENZIONE
COSA SI PUO FARE A SCUOLA?
COMANDI CHIARI E PRECISI COSA SI PUO FARE A SCUOLA? DIFFICOLTA DI ATTENZIONE DIARIO MATERIALE DIFFICOLTA DI PROBLEM SOLVING DIDATTICA SOCIALITA
GRAZIE DELL ATTENZIONE Psicologa-Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale Cell. 3208134505 Mail: dottoressacattaneofrancesca@gmail.com