FOCUS ON :Trattamento GRUPPO DI LAVORO Coordinatore: Alfonso Frigerio -Responsabili scientifici: Smeralda De Fazio Daniela Terribile PARTECIPANTI DEL MASTRO LUCIA: Oncologo FORTUNATO LUCIO: Chirurgo PUGLISI FABIO: Oncologo MANO MARIA PIERA: Chirurgo MARTINCICH LAURA: Radiologo MARCHIO CATERINA: Anatomo Patologo NARDONE LUIGIA : Radioterapista PIETRIBASI FRANCESCA: Anatomo Patologo SANTINI DONATELLA: Anatomo Patologo TINTERRI CORRADO: Chirurgo
MODALITA LAVORO -Identificazione Bibliografia -Divisione in minigruppi di settore -Elaborazione contributi scientifici -Formulazione decalogo Do e Do not -Discussione via mail skype conference-incontro -Work in progress: rielaborazione revisione - stesura finale
MODALITA LAVORO FORMULAZIONE DEI CARDINI FONDAMENTALI «DECALOGO»: (DO E DO NOT)
dopo CHT primaria - 1) Nessun caso di CHT Primaria dovrebbe essere intrapreso, senza una formale discussione e, approvazione all interno del Meeting Multisciplinare di un Centro di Senologia - (considerare il contributo dello psiconcologo per la valutazione dell impatto del trattamento primario )
-2) una revisione del materiale diagnostico dovrebbe essere eseguita a carico del Centro curante se effettuata altrove -il campionamento con core biopsy pre-trattamento deve essere adeguatamente rappresentativo della/e lesione/i Bologna 19 Febbraio2016
- 3) E necessario ottenere una adeguata documentazione radiologica che deve comprendere: Mammografia, Ecografia, RM sia pre che post trattamento 2016 Bologna 19 Febbraio
- 4) La lesione/i deve essere sempre reperita prima del trattamento con adeguata documentazione fotografica, con disegno della proiezione cutanea e/o tatuaggio cutaneo/posizionamento di clip metallica amagnetica al centro della lesione (anche su lesioni satelliti) a seconda dell esperienza del singolo Centro
- 5) una stadiazione pre-trattamento (con tac total body e scintigrafia ossea ) è da attuare nei casi giudicati ad alto rischio in base a parametri clinici, biologici e radiologici.
- 6) E necessario eseguire una adeguata valutazione del cavo ascellare (ecografia ed eventuale agoaspirato in caso di sospetto) -Per i casi cn0, la biopsia del linfonodo sentinella potrebbe essere effettuata all inizio della CHT primaria -Tuttavia, la biopsia del linfonodo sentinella, eseguita al termine del trattamento, permette, in caso di negatività o downstaging, di evitare la dissezione ascellare
- 7) La valutazione clinica, dovrebbe essere effettuata dall oncologo, ad ogni ciclo, per poter cogliere l eventuale progressione e anticipare la revisione multidisciplinare - A metà percorso è consigliabile una valutazione clinica radiologica - A fine percorso: valutazione in ambito di riunione multidisciplinare per la definizione del trattamento loco-regionale
- 8) Va offerta a tutte le donne in età fertile, una consulenza pretrattamento per la conservazione della fertilità
-9 a) La paziente dovrebbe essere trattata dal punto di vista chirurgico, alla fine del trattamento primario, in base alla risposta clinica e della RM non in base alla lesione prima del trattamento -9 b) In caso di risposta patologica completa (pcr), il trattamento radioterapico potrebbe essere considerato non sulla situazione pre trattamento ma sulla base della risposta ottenuta.
- 10) Il patologo deve sempre riportare nel referto la valutazione del grado di risposta al trattamento
ARGOMENTI CONTROVERSI -Reperage pre CHT -Linfonodo sentinella pre e post CHT
ARGOMENTI CONTROVERSI -Ricostruzione e RT (Protesi Lembo ) - Radioterapia in base a risposta al trattamento
GRAZIE PER L ATTENZIONE!