Documenti analoghi
8(+#.%0901.)#'2',(3'").%1'%% A"1.55'%1')(A','% :;=%>.#"1'%+',"+?'7'%%

Parte I Identificazione di modelli dinamici. 6: Teoria della stima e caratteristiche degli stimatori. Parte I 6, 1

Metodi di identificazione

Parte I Identificazione di modelli dinamici. 5: Analisi di sistemi dinamici alimentati da processi stazionari. Parte I 5, 1

PROBLEMI SULL IDENTIFICAZIONE COL METODO PEM

Processo di identificazione

Metodi computazionali per i Minimi Quadrati

A =, c d. d = ad cb. c d A =

Appunti su Indipendenza Lineare di Vettori

IDENTIFICAZIONE DEI MODELLI E ANALISI DEI DATI (Prof. S. Bittanti) Ingegneria Informatica 10 CFU. Appello 11 Settembre 2014 Cognome Nome Matricola

Lezione 13 Maggio Ricapitolazione del Controllo Ottimo LQ

Controllo Adattativo

Metodo degli Elementi finiti: elementi monodimensionali Risoluzione di casi con più elementi

7.9 Il caso vincolato: vincoli di disuguaglianza

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 2: soluzioni

Elementi di Algebra Lineare Matrici e Sistemi di Equazioni Lineari

Note sull algoritmo di Gauss

MATRICI E SISTEMI LINEARI

Parte 3, 1. Stabilità. Prof. Thomas Parisini. Fondamenti di Automatica

Stabilità: Stabilità. Stabilità: il caso dei sistemi dinamici a tempo continuo. Stabilità dell equilibrio

Daniela Lera A.A

Stabilità per i sistemi dinamici a tempo discreto

LeLing12: Ancora sui determinanti.

Movimento dello stato nei sistemi lineari

Corso di Identificazione dei Modelli e Analisi dei Dati

Algebra delle matrici

Risoluzione di sistemi lineari sparsi e di grandi dimensioni

Brevi richiami su variabili aleatorie e processi stocastici

Matematica per Analisi dei Dati,

Corso di Calcolo Numerico

Richiami di Algebra Lineare

Il metodo delle osservazioni indirette

LEZIONE 3. a + b + 2c + e = 1 b + d + g = 0 3b + f + 3g = 2. a b c d e f g

NOTE DI ALGEBRA LINEARE v = a 1 v a n v n, w = b 1 v b n v n

ESAME DI GEOMETRIA E ALGEBRA INGEGNERIA INFORMATICA (PROF. ACCASCINA) PROVA SCRITTA DEL 4 LUGLIO 2000 Tempo assegnato: 2 ore e 30 minuti

Note per il corso di Geometria Corso di laurea in Ing. Edile/Architettura. 4 Sistemi lineari. Metodo di eliminazione di Gauss Jordan

Sistemi II. Sistemi II. Elisabetta Colombo

62 CAPITOLO 3. STATISTICA DESCRITTIVA

, è Det(A) = a 11 a 22 a 12 a 21. ( il determinante della matrice che si ottiene da A. la 1 a riga e la 2 a colonna di A

Matematica II

Equivalentemente, le colonne di A sono linearmente indipendenti se e solo se

Serie di Fourier. Tra queste funzioni definiamo un prodotto scalare nel seguente modo: date f, g V poniamo f (x) g (x) dx. f (x) [g (x) + h (x)] dx

Diagonalizzazione di matrici: autovalori, autovettori e costruzione della matrice diagonalizzante 1 / 13

Fattorizzazione QR e matrici di Householder

Possiamo scrivere le tre precedenti espressioni in un'unica equazione matriciale:

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo

G. Parmeggiani, 17/5/2018 Algebra Lineare, a.a. 2017/2018, numero di MATRICOLA PARI

IDENTIFICAZIONE dei MODELLI e ANALISI dei DATI. Lezione 20: Stima puntuale. Stimatore lineare a MEQM. Esempi. Motivazioni

APPLICAZIONI. Im f = {b B a A tale che f (a) = b}.

CORSO DI GEOMETRIA DETERMINANTE A.A. 2018/2019 PROF. VALENTINA BEORCHIA

ANALISI DI SERIE TEMPORALI CAOTICHE (1)

! X (92) X n. P ( X n X ) =0 (94)

Catene di Markov. 8 ottobre 2009

Riassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria.

Analisi Matematica 2

Equazioni differenziali Problema di Cauchy

TEORIA DEI SISTEMI E DEL CONTROLLO LM in Ingegneria Informatica e Ingegneria Elettronica

Il problema della migliore approssimazione. Teorema 3.2 Il problema 3.1 ammette sempre almeno una soluzione.

3 Soluzione di sistemi lineari

Rango di una matrice e teorema di Rouché-Capelli

Il metodo dei minimi quadrati

VALIDAZIONE DEL MODELLO

IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA

Argomenti trattati nella settimana novembre Il libro cui faccio riferimento, se non specificato altrimenti, è Lang, Algebra lineare

Statistica Inferenziale

Calcolo Numerico con elementi di programmazione

ESERCITAZIONI DI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI (A.A. 08/09)

Corso Integrato di Statistica Informatica e Analisi dei Dati Sperimentali. Esercitazione E

Corso di GEOMETRIA Dipartimento di Ingegneria ed Architettura Università degli Studi di Trieste Prof. Fabio Perroni. 5. Rango

Capitolo 4: CAMBIAMENTO DI SISTEMA DI UNITÀ

SPAZI VETTORIALI CON PRODOTTO SCALARE A =

x1 + 2x 2 + 3x 3 = 0 nelle tre incognite x 1, x 2, x 3. Possiamo risolvere l equazione ricavando l incognita x 1 x 1 = 2x 2 3x 3 2r 1 3r 2 x 2 x 3

v w u O Osserviamo che tale segmento ha la stessa lunghezza del vettore w tale che u+w = v cioe del vettore w = v u. Cosi si ha

Lezione Risoluzione di sistemi

Richiami di inferenza statistica. Strumenti quantitativi per la gestione. Emanuele Taufer

Algebra Lineare. a.a Gruppo A-H. Prof. P. Piazza Soluzioni del compito pomeridiano del 6/12/2004

Richiami di inferenza statistica Strumenti quantitativi per la gestione

Statistica Applicata all edilizia: Stime e stimatori

Forme bilineari simmetriche

TEORIA DEI SISTEMI e IDENTIFICAZIONE DEI MODELLI (IMC - 12 CFU) COMPITO DI TEORIA DEI SISTEMI 20 Giugno A.A

{Geometria per [Fisica e (Fisica e Astrofisica)]}

Corso di GEOMETRIA Dipartimento di Ingegneria ed Architettura Università degli Studi di Trieste Prof. Fabio Perroni 2. MATRICI

Elementi di Teoria dei Sistemi

Algoritmo di stima minimi quadrati ricorsivi per sistemi con ingressi e uscite vettoriali

Luigi Piroddi

Università di Siena. Teoria della Stima. Lucidi del corso di. Identificazione e Analisi dei Dati A.A

LEZIONE i i 3

LEZIONE i 0 3 Le sottomatrici 2 2 di A sono. 1 2 i i 3. Invece (

5.4.5 Struttura dell algoritmo ed esempi

Sistemi lineari. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara

Soluzioni. Foglio 1. Rette e piani. n x + c = 0. (1)

Anno 4 Matrice inversa

= elemento che compare nella seconda riga e quinta colonna = -4 In generale una matrice A di m righe e n colonne si denota con

Elementi di Teoria dei Sistemi. Definizione di sistema dinamico. Cosa significa Dinamico? Sistema dinamico a tempo continuo

Nozioni e Richiami di Algebra Lineare

Cristian Secchi Pag. 1

Università degli Studi di Roma La Sapienza

05. Errore campionario e numerosità campionaria

Transcript:

8(+#.%09:;<%:% 8(+#.%0901.)#'2',(3'").%1'%%?"1.55'%1')(?','% % :;=%65>"+'#?'%@(#,A%1'%'1.)#'2',(3'").%BC8%

8(+#.%09:;<%;% Gli algoritmi di identificazione MEP si dividono in due grandi categorie: Algoritmi batch: si tratta di algoritmi in cui i dati osservati vengono elaborati tutti insieme e la determinazione del modello viene quindi effettuata una volta acquisiti tutti i dati Algoritmi ricorsivi: si tratta di algoritmi in cui i dati osservati vengono elaborati una alla volta magari contestualmente alla fase di acquisizione nel loro ordine temporale

Algoritmo di identificazione dei minimi quadrati batch 8(+#.%09:;<%D% Ricordiamo che il primo passo e` quello di stabilire la famiglia di modelli da utilizzare alla quale poi corrisponde una famiglia di predittori Consideriamo modelli di tipo ARX: per semplicita` d ora in avanti non indichiamo piu`

8(+#.%09:;<%E% Applichiamo la teoria della stima ai minimi quadrati. Quindi: E` fondamentale osservare come il predittore abbia una struttura lineare rispetto al vettore dei parametri incogniti

8(+#.%09:;<%F% L errore di predizione e`: dove e` la variabile misurata in uscita dal sistema che viene identificato e che viene predetta all istante dal predittore Si considera la funzione di costo quadratica:

8(+#.%09:;<%G% Obiettivo del problema delle regressione lineare sara` quindi quello di minimizzare l errore determinando un vettore per cui questo minimo venga raggiunto Si definisce la funzione di costo quadratica Stimatore ai minimi quadrati

8(+#.%09:;<%H% Indicando con la componente i-esima del vettore ed osservando che

Imponendo 8(+#.%09:;<%I% convertendo l uguaglianza tra vettori riga in un uguaglianza tra vettori colonna si puo` mettere in evidenza il vettore : Equazioni normali dei minimi quadrati (q eqz. in q incognite) Se e` non singolare Formula dei minimi quadrati

Verifichiamo che sia un minimo valutando la definitezza della matrice simmetrica 8(+#.%09:;<%J% si ha e`una matrice simmetrica e semidefinita positiva e` un minimo locale di

8(+#.%09:;<%:K% Considerando quindi la forma quadratica si hanno i due casi possibili:

8(+#.%09:;<%::% Quindi: Se unico minimo globale Se e` uno degli infiniti minimi globali La condizione e` detta condizione di identificabilita`

L algoritmo dei MQ e` riferito ai modelli ARX per comodita`. Pero` cio` che conta e` la linearita` nei parametri. Esempio 8(+#.%09:;<%:;% Si supponga che il sistema da identificare sia descritto da un modello XAR: in cui solo il parametro e` incognito. E questo modello ha la struttura di un ARX(1,2):

8(+#.%09:;<%:D% Tuttavia identificare il modello di partenza in questo modo e` poco efficiente in quanto: non si usa l informazione per cui. Inoltre i parametri dipendono in realta` da uno solo ed anche questa informazione non viene utilizzata. Infine stimare tre parametri per ottenerne uno non e` efficiente. Riscriviamo il modello cosi`: Ponendo (sono ambedue quantita` note): con ed ora si procede nel modo consueto

8(+#.%09:;<%:E% Esempio Si supponga che il sistema da identificare sia descritto da un modello non lineare: in realta`, ponendo si ottiene la struttura lineare ed ora si procede nel modo consueto

Analisi asintotica dell algoritmo MQ batch 8(+#.%09:;<%:F% Abbiamo visto che in generale per i metodi MEP sotto opportune ipotesi la stima converge asintoticamente all insieme dei minimi della funzione La funzione del sistema vero si puo` valutare solo conoscendo il modello Supponiamo che significa supporre che esista che: il che, nel nostro caso, (parametrizzazione vera) tale Se e` stabile (zeri di con ) allora la stazionarieta` di e di implica la stazionarieta` di

L errore di predizione e`: 8(+#.%09:;<%:G% Ma trasposto da cui: e` uno scalare per cui coincide con il suo Se Se L algoritmo MQ converge q.c. alla parametrizzazione vera Non si e`in condizioni di identificabilita`

8(+#.%09:;<%:H% Valutiamo ora la varianza asintotica della stima: non dipende da per grande, la varianza della stima e` Passando alle media empiriche: Attenzione: la vale solo nell ipotesi

Procedura operativa di identificazione dei MQ batch 8(+#.%09:;<%:I% Si fissa l ordine del modello ARX da identificare A partire dai dati e si costruisce il vettore Si opera un test di singolarita` sulla matrice Se si calcola Si valuta l incertezza della stima e` una valutazione campionaria di dove Si valuta la bianchezza dell errore di predizione che e`fondamentale per verificare l adeguatezza del modello scelto (complessita` e struttura). il

Persistente eccitazione 8(+#.%09:;<%:J% Analizziamo la matrice e per fissare le idee focalizziamo l analisi al caso ARX(1,1): Si noti come gli elementi della matrice siano divergenti per

8(+#.%09:;<%;K% Notiamo che e quindi puo` essere invertibile solo se (un solo parametro da stimare). Fissata la complessita` del modello, la numerosita` dei dati deve comunque essere sufficientemente elevata E` conveniente quindi definire

Nel caso ARX(1,1) in esame: 8(+#.%09:;<%;:% dove Nel caso generale : dove e cosi` via

8(+#.%09:;<%;;% La definitezza positiva di e` quindi la condizione da soddisfare per avere stima unica almeno per un numero di dati sufficientemente elevato Consideriamo il test di Sylvester: una matrice quadrata simmetrica e` definita positiva se e solo se tutti i minori principali sono positivi, ovvero se e solo se

Quindi ovvero e` condizione necessaria affinche` sia invertibile 8(+#.%09:;<%;D% In generale, per un generico, si ha: che e` una matrice di Toeplitz (gli elementi sulle diagonali coincidono) e dipende solo da cioe` dalle condizioni sperimentali. Definizione. Il segnale d ingresso di ordine se e` non singolare. e` persistentemente eccitante Condizione necessaria per poter identificare un modello e` che il segnale sia persistentemente eccitante di ordine Nota. Dal test di Sylvester e` evidente che se allora e` p.e. di ordine e` p.e. di ordine

8(+#.%09:;<%;E% Problema della identificabilita` coi MQ nel caso di modelli ARX Analizzare l identificabilita` di un certo sistema tramite una data famiglia di modelli significa analizzare la cardinalita` dell insieme In generale: Condizioni sperimentali Struttura famiglia di modelli cardinalita` Nel nostro caso vogliamo analizzare l identificabilita` di un certo sistema tramite una data famiglia di modelli

Condizioni sperimentali 8(+#.%09:;<%;F% Anche se non e` detto che (cioe` che contenga un solo elemento). Esempio banale e supponiamo che nelle condizioni sperimentali in cui si opera l identificazione si abbia Evidentemente qualunque scelta di e` ammissibile per cui e` costituito da un infinita` di elementi.

Quindi: 8(+#.%09:;<%;G% Se le condizioni sperimentali possono essere progettate bisogna far si` che sia sufficientemente ricco in modo da garantire che contenga un solo elemento). Se per contro non e` possibile progettare le condizioni sperimentali bisogna ridurre la complessita` dei modelli (ovvero il numero di parametri) limitandosi di conseguenza ad identificare solo cio` che e` effettivamente identificabile Nel nostro caso, sufficientemente ricco significa p.e. di ordine Osserviamo che e` p.e. di ordine arbitrario in quanto in questo caso e` una matrice diagonale. Non e` detto peraltro che si tratti necessariamente della scelta migliore. L importante e` costruire segnali con un spettro adatto a sollecitare tutti i modi del sistema.

Struttura della famiglia di modelli 8(+#.%09:;<%;H% Supponiamo che ma che la famiglia scelta abbia una complessita` maggiore di quella del sistema Esempio Evidentemente, comunque si costruiscano le condizioni sperimentali, sara` necessariamente costituito da un numero infinito di elementi in quanto puo` essere descritto da un infinita` di modelli appartenenti alla famiglia in cui vi siano fattori in comune. La famiglia non deve essere sovraparametrizzata Nel nostro caso strutturale significa avere non avere identificabilita` singolare nonostante

8(+#.%09:;<%;I% Riassumendo e` fattori comuni tra p.e. di ordine senza e La stima converge alla parametrizzazione vera Se p.e. di ordine e la stima non converge anche per alti valori di probabilmente la complessita` del modello va ridotta. Se la stima converge ma l errore di predizione non e` bianco significa che la famiglia di modelli e` inadeguata per cui o si aumenta l ordine dei modelli o se ne cambia la tipologia.

Esempio notevole 8(+#.%09:;<%;J% Si supponga che il sistema da identificare sia descritto da un ARMAX(1,1,1): in cui i processi e sono supposti scorrelati. Scegliamo la famiglia di modelli ARX(1,1): ed usiamo l algoritmo MQ per identificare il sistema con un modello ARX. La teoria asintotica assicura la convergenza ad uno dei punti di minimo della funzione

8(+#.%09:;<%DK% Ma dipende da e quindi, viste le ipotesi, si ha e quindi Poi

Ora, utilizzando l informazione sul sistema vero si ottiene: 8(+#.%09:;<%D:%

Pertanto: 8(+#.%09:;<%D;% e quindi l errore di stima del parametro vero, a parita` di, e` inversamente proporzionale al rapporto segnale rumore. Inoltre il valore vero puo` ottenersi solo per o per, e quindi solo nel caso in cui il modello ARMAX e` in realta` ARX. Vediamo l errore di predizione: che non e` bianco, a meno che non sia